Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Tsuki5    28/09/2013    1 recensioni
Rivaille e Petra, una storia tragica ma bellissima; due soldati, due persone completamente opposte ma che si sono promesse l'una all'altra.
Piccola raccolta di ff (senza ordine cronologico) su questa splendida coppia. Buona lettura!
[Rivaille/Petra]
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Levi, Ackerman, Petra, Ral
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Questa ff mi è stata ispirata da un bellissimo doujinshi che ho letto poco tempo fa e riprende, estendendolo, un'episodio che avevo raccontato in un'altra mia fic ('Perduta'). Spero vi piaccia, buona lettura! Tsuki


I corridoi hanno qualcosa di inquietante la notte; i passi riecheggiano tra le mura e le ombre, prodotte dalla traballante luce della candela, sembrano seguirla.
Qualcosa cattura la sua attenzione. La porta della sala mensa socchiusa, una luce nel buoi ma nessun rumore. Petra si fa avanti circospetta e sbircia dalla fessura; rimane sorpresa dalla scena che si trova davanti.
Il buon senso le suggerisce di uscire dalla sala ma qualcosa dentro di lei le ordina di restare e di avvicinarsi all'uomo che, addormentato, se ne sta seduto sulla panca con la testa affondata in un grosso plico di fogli.
La ragazza appoggia piano la candela sul tavolo. Non sa cosa fare, si sente interdetta da quell'immagine così inaspettata.
"Guarda che faccia, imbronciata persino quando dorme! Le spalle tese, la bocca socchiusa, le sopracciglia corrugate...è così carino..." Si sente avvampare a tali pensieri e comincia a mordersi le unghie con fare esitante.
-Che stai facendo? Guardi la gente che dorme?- Rivaille si sveglia di soprassalto, la faccia scura e i capelli stranamente scompigliati.
L'imbarazzo di Petra è tale da non farla ragionare e nel panico assume la posa del saluto militare.- Mi dispiace signore!Le mie scuse se le ho causato disturbo!-
Rivaille è appoggiato al tavolo con un gomito, tiene la mano sinistra sulla nuca e sul suo volto scocciato si dipinge un'espressione fortemente interrogativa.
"Dio, perchè mi sono messa ad urlare in quel modo?"
-Che stai complottando?-
-Non sto complottando nulla, signore! E' solo che...si è fatto molto tardi e credo dovrebbe riposarsi.-
-Non posso- risponde lui alzandosi -devo studiare questo maledetto rapporto.-
Petra abbassa lo sguardo sui fogli cercando di calmarsi e non si accorge che Rivaille la sta guardando e le si avvicina.
-Petra, metti il profumo?- A tale domanda le guance della ragazza prendono fuoco. Il viso del caporale è a pochissima distanza dal suo e il cuore sembra uscirle da petto quando l'uomo le prende una ciocca di capelli tra le dita.
-Que-questa notte sono di ronda, quindi ho fatto il bagno poco fa e deve sentirsi ancora il profumo...mi scuso se la cosa la infastidice.- La sua voce si affievolisce man mano che il contatto si fa più ravvicinato; può sentire distintamente la sua mano dietro la nuca e la punta del naso che le solletica l'orecchio.
-Hai un buon odore.-
-C-caporale, lei non dovrebbe comportarsi in questo modo con una donna...potrebbe far nascere in lei delle, delle speranze...-
-E che tipo di speranze starebbero nascendo in te, Petra?- Il suo sguardo è tagliente e la sua voce fredda e distaccata come al solito; anche la postura è quella di sempre, solo il modo in cui indossa gli abiti è differente, la camicia è slacciata fino al terzo bottone e il foulard bianco gli ricade mollemente sul petto. L'uomo la guarda intensamente e scorge delle lacrime pronte ad uscire.
La ragazza sobbalza nell'udire la domanda che la fa sentire quasi offesa. Il suo sguardo si fa più duro ma le lacrime cominciano a bagniarle il volto.- Sono un soldato e ho deciso di dedicare la mia vita all'umanità e a lei signore, ma come soldato, mi rifiuto di rispondere.-
-Capisco, non ho fatto la domanda nel modo giusto, mi scuso- dice Rivaille distrattamente mentre riordina i fogli sparsi.
"Eh?Parole di scusa dal caporale?!" Petra smette istantaneamente di piangere e sbarra gli occhi, confusa e sorpresa.
-Signore, perchè sta appoggiando i fogli sulla panc...?- Neanche il tempo di finire la frase che Rivaille la afferra per un polso e la spinge sul tavolo, facendola sdraiare sotto di sè.
Petra è sconvolata, non riesce a muovere un solo muscolo. Sente che le loro gambe si toccano, una mano le accarezza i capelli, mentre l'altra passa leggera dal polpaccio alla coscia tremante
-Permettimi di cambiare le parole. Vorresti essere posseduta da me?-
Le lacrime ricominciano a sgorgare, molto più copiose di prima; la bocca della ragazza di piega in una smorfia, mentre tenta di controllare in pianto che si rivela però incontrollabile. -Questo modo di chiederlo non è affatto carino!-  
Rivaille le blocca i polsi contro il legno e la bacia, provocando in Petra una serie di emozioni sconosciute che le fanno perdere completamente il controllo; comincia a rispondere al bacio ma si ferma quando sente che le dita di Rivaille stanno per slacciarle un bottone della camicia.
-Caporale!!!- Lei si alza di scatto e avrebbe certamente rischiato di tirare una potente testata al soldato se questo non avesse avuto dei riflessi invidiabili -Stiamo per farlo qui!? Io sono ancora di ronda e...-
-Lo so. Sta' calma un attimo.- Rivaille sembra essere irritato dall'atteggiamento della sua sottoposta ma continua ciò che lei aveva interrotto. Si china lentamente fino a toccare con le labbra la pelle rovente della ragazza; riesce a sentire il battito impazzito del suo cuore attraverso la morbidezza delicata del suo seno.
Petra sente le mani calde che le stringono forte il busto, il suo respiro sulla pelle poi un dolore all'altezza del cuore.
"Mi sta mordendo..."
Un attimo dopo, la giovane donna si ritrova seduta sul tavolo, senza la giusta concezione dei fatti accaduti. Il caporale si trova davanti a lei e le sta riabbottonando la camicia.
-Caporale?-
Lui incrocia le braccia, impassibile e continua a guardarla negli occhi. -Una volta che avrai finito la ronda vieni nella mia stanza. Comunque sia, questo non è un ordine. Se non verrai non ci sarà alcun tipo di ripercussione. Lo giuro sulla mia vita.
Se verrai da me capendo questo, riprenderò da dove prima mi sono interrotto.-
Petra si ritrova a fissare un punto nel vuoto quando sente la porta chiudersi. E' sola, tremante e terribilmente confusa.
  
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