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Autore: f9v5    28/09/2013    4 recensioni
Ehm... salve.
Dunque... in tutta onestà, non so che dire, è una one-shot venutami così di colpo che non so come presentarla.
Vi dico solo che un tributo ad un personaggio che io personalmente adoro e che reputo uno dei migliori mai esistiti in questa serie.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shadow the Hedgehog
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quel che si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male.
                                                                                        (Friedrich Nietzsche)
 
 
Osservava il freddo spazio.
Un ammasso di nulla, uno spazio illimitato e senza fine, occupato qua e là da qualche pezzo di roccia e minerali mischiati, in un amalgamo che prendeva una forma vagamente tondeggiante.
Da quanto ne sapeva, ve n’erano nove principali, e prendevano il nome di pianeti, ciascuno di essi aveva dei grossi sassi, ma più piccoli, che gli ruotavano intorno, quelli venivano chiamati satelliti.
Ma che si chiamassero pianeti, palle giganti, sfere che hanno poco di sferico, non avrebbe cambiato nulla; a lui non gliene importava niente.
Sarebbero potuti esplodere da un momento all’altro e lui non avrebbe battuto ciglio; d’altronde, erano solo pietre giganti che fluttuavano in un buio interminabile, se non fosse stato per quella grossa sfera di fuoco che emanava luce irradiandoli, chi più, chi meno, di un bagliore.
Sentiva quel bagliore arrivare anche a lui, lo sentiva mentre lo riscaldava e lo irradiava, ma era tutta una cosa superficiale.
Poteva essere splendente e radioso quanto voleva, ma quel bagliore luminoso non avrebbe mai riscaldato il ghiaccio che aveva circondato il suo cuore, rendendolo più freddo di un deserto durante la notte.
La sua attenzione tornò su quei nove cerchi fluttuanti; in tutta onestà, aveva mentito a se stesso.
C’era un pianeta su cui aveva posato il suo interesse.
Era il terzo in lontananza dalla grande sfera di fuoco, si poteva vedere anche da quella distanza che vi era più acqua che terraferma.
 
-Fallo per me, Shadow!-
 
Quella voce tornò prepotentemente a galla nella sua testa, ogni fibra del suo corpo era tesa come corde di violino, succedeva sempre in quei momenti.
Tutte le sue cellule erano concentrate su quel ricordo, era troppo importante per essere considerato di meno.
Quella voce, sempre dolce e soave, nemmeno in quel frangente aveva perso il suo tono, come se non serbasse rancore per ciò che le era capitato, come se il fatto che la sua vita fosse destinata ad esaurirsi entro pochi secondi, per di più ingiustamente, non avesse scalfito la purezza del suo animo.
Chiuse un istante gli occhi, rivide nuovamente quelle immagini, vecchie ormai di cinquant’anni, scorrergli davanti come un film senza colori e senza suoni, eppure la voce di lei la sentiva sempre e comunque.
Non sapeva dire perché, ma le cose stavano così.
 
-Promettimelo.-
 
Lo fissò ancora, quel pezzo di terra di forma sferica imbambolato lì, a girare su se stesso come una trottola, ma senza filo e dalla forma particolare.
Sarebbero potuti esplodere da un momento all’altro e lui non avrebbe battuto ciglio?! A parte uno.
Quello lì, sarebbe stato lui.
Lui avrebbe calato il sipario su quell’ammasso di rocce e acqua, costi quel che costi.
Lo doveva a lei, per tutto quello che aveva fatto per lui: lo aveva salvato dalla solitudine, come un angelo sceso dal cielo per condurlo sulla retta via.
Un angelo a cui, purtroppo, avevano brutalmente strappato le ali; l’avevano privata della vita, per la semplice “colpa” di essergli stata accanto e per non averlo fatto sprofondare nell’oscurità più completa.
 
-Ho capito, Maria.-
 
Avrebbe fatto qualunque cosa, avrebbe affrontato chiunque, avrebbe dato tutto, ma avrebbe mantenuto quella promessa.
Sapeva dove tutto ciò lo avrebbe portato: all’Inferno.
E loro ci sarebbero andati con lui.
 
-Ti vendicherò!-
 
 

 

Angolo dell’autore:
Vi è piaciuta? Era così così, o farei meglio a darmi all’ippica?
Comunque, questo piccolo tributo a Shadow è ambientato durante l’episodio 36 di Sonic X, mentre osserva lo spazio dalla colonia spaziale Ark.
Nel caso in cui qualcuno chiedesse, ho pensato di inserire quella citazione ad inizio storia perché mi sembrava ci stesse alla grande in questo contesto, ma vi avviso: per me quello fra Shadow e Maria è amore fraterno, ma alla fine la citazione non generalizza  su un tipo di amore particolare.
Un’ultima cosa: so che, durante quell’episodio, insieme a Shadow c’era Chris, ma lui non l’ho neanche nominato perché, in quel momento, Shadow era così perso tra i suoi pensieri, che era come se si fosse estraniato, quindi era come se fosse solo con se stesso… e il ricordo di lei.
Detto questo, arrivederci.
  
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