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Autore: Elex97    29/09/2013    6 recensioni
- Benvenuto, cugino, benvenuto nel negozio di Volpolo! Guarda pure attentamente tutta la merce esposta in negozio! Davanti a te, trovi tutta roba di altà qualità, attentamente selezionata dall'immondiz... emm... volevo dire, dai miei fornitori di fiducia...
Volpolo aveva imparato a memoria questa frase, che recitava ogni volta che un cliente entrava nella sua bottega.
Ma dietro quelle parole, si nasconde una povera volpe disposta a dare tutto pur di guadagnare qualche stellina in più...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Volpolo
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Volpolo camminava avanti e indietro per il negozio, in attesa di clienti.

Quel giorno era particolarmente nervoso, non aveva fatto nemmeno una vendita.

Eppure, oggi aveva diversi oggetti interessanti: una sedia trovata nella discarica lì accanto, un divano mezzo mal ridotto e un quadro, che a essere sincero non si ricordava dove se lo fosse procurato.

Comunque, una merce di ottimo valore.

Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta.

Felice, Volpolo andò ad aprire, trovandosi davanti il maiale Grufetta

 

- Benvenuta, cugina, benvenuta nel negozio di Volpolo! Guarda pure attentamente tutta la merce esposta in negozio! Davanti a te, trovi tutta roba di alta qualità, attentamente selezionata dall'immondiz... emm... volevo dire, dai miei fornitori di fiducia...

 

Il maiale si fermò davanti al quadro, con occhio critico

 

- Quanto costa questo quadro?

 

Volpolo le zompò quasi addosso

 

- Bello, vero? Si chiama "Quadro fiorito", un'opera creata da un mio vecchio amico d'infanzia, Vincent van Gogh. É un'opera d'arte, a un prezzo stracciato per il suo valore.

 

- Scusami, ma se Vincent van Gogh è morto più di cent'anni fa, come fa ad essere un tuo amico d'infanzia?

 

- Lascia stare questi particolari inutili, non è forse un'opera meravigliosa? Guarda i colori, le linee, è sublime...

 

- A me sembra una taroccata -disse con tono inespressivo Grufetta

 

- Osi dire che sia un falso?! Che insulto davanti a un'opera del genere!

 

- Allora come lo spieghi quel graffietto lì?

 

Il maiale indicò uno straccio ad un angolo del quadro

 

- E secondo te, il grande Van Gogh, nonchè mio cugino e cliente affidato, avrebbe permesso di far circolare in giro dei falsi? No, evidentemente, il graffio lo ha fatto lui, per rendere ancora più inestimabile la sua opera

 

- Non avevi detto che era un tuo amico d'infanzia, prima, e adesso è diventato tuo cugino?

 

- Ti ho detto che sono dettagli irrilevanti!

 

- E quanto costerebbe questo "capolavoro"?

 

- 19.999 stelline escluse le tasse.

 

- Cosa? Mi vuoi far pagare questo schifo 19.999 stelline? É pure strappato!

 

- Non ti permetto di insultare l'opera di mio fratello in questo modo! E poi chi mi dice che non l'abbia rovinata tu apposta per abbassare il valore di vendita di questo oggetto? Normalmente, non l'avrei dato a meno di 49,999 stelline, ma grazie a te è rovinato!

 

- Me?

 

- Si, te! Mio padre adesso si starà rivoltando nella tomba sentendo quanto ho svalutato il suo quadro! Rivoglio indietro i danni!

 

- Basta! Non ti voglio più sentire! Tieniti questi maledetti soldi e dammi quello stupido quadro!

 

Grufetta mise in tasca il quadro e senza voltarsi se ne andò, infuriata nera.

Volpolo soddisfatto contò i soldi racimolati. 20.000 stelline esatte, e aveva dimenticato pure un centesimo di resto! Meglio così...

In quel momento bussò qualcuno alla porta.

Volpolo andò ad aprire, urlando

 

- Se vuoi indietro il resto, te lo scordi, grassona di un maia...

 

Ma davanti a lui si trovò davanti il coccodrillo Alfonso

A Volpolo si illuminarono gli occhi:

nuovo cliente = soldi

 

- Benvenuto, cugino, benvenuto nel mio negozio. Prego, entra, e dai un'occhiata in gir... aspetta! Non puoi entrare!

 

Il coccodrillo si fermò di scatto

 

- Perchè no?

 

- Questo mese non hai pagato le 3.000 stelline mensili per l'iscrizione!

 

- Ma non c'era un abbonamento mensile...!

 

- E invece a partire da questo momento ci sarà! Forza, paga, e in contanti!

 

Alfonso frugò nelle tasche

 

- Mi dispiace amico, ma non ho soldi

 

- Come non hai soldi?! E allora cosa vieni a fare nel mio negozio? Non ho tempo da perdere, io. Va via e torna quando avrai racimolato qualche stellina per pagare l'abbonamento!

 

- Ma...

 

- Via!

 

Il coccodrillo uscì dal negozio, perplesso.

In quel momento, come una furia, entrò senza nemmeno bussare Grufetta, sventolando il quadro per aria

 

- Te lo avevo detto che era un falso! Lo sapevo! Grufetta non si sbaglia mai!

 

- Che sia un falso o no, è un problema tuo. Il quadro ormai l'hai comprato.

 

- Non me ne frega niente! Rivoglio indietro i miei soldi!

 

Senza dire una parola, Volpolo indicò il cartello dietro di lui, appeso alla parete

 

"La merce comprata non può essere restituita"

 

Poi aggiunse

 

- E poi, se hai rotto il quadro non è un problema del venditore. Quando la merce esce intatta dal mio negozio, non è più di mia responsabilità.

 

- Ma cosa stai dicendo? Quando l'ho vista era già rotta!

 

- Impossibile! -replicò Volpolo- Mio zio van Gogh non avrebbe mai confezionato un'opera su un quadro strappato! Mi spiace, ma i soldi rimangono con me, insieme al resto di mancia!

 

- Te lo do io il resto!

 

Grufetta spaccò il quadro in testa a Volpolo e arraffò i soldi dalle sue mani, uscendo vittoriosa.

Quando si riprese, qualcuno bussò alla porta, ma non ricevendo risposta entrò. Era il maiale Lucy

 

- Buongiorno...

 

- Ancora tu, grassona di una maiala?! Vattene via di qui! -urlò Volpolo scaraventandole la sedia in vendita addosso.

 

Quando si accorse di aver sbagliato, era troppo tardi.

 

- Ops... scusami, cugina, chiedo umilmente perdono... ti ho confusa per qualcun'altro...

 

- Grassona a me?! Come osi?

 

Lucy afferrò la sedia mezza rotta e gliela finì di spaccare in tesa, uscendo poi infuriata dal negozio.

Subito dopo, entrò Alfonzo, sventolando le 3.000 stelline appena racimolate.

 

- Ecco qua! 3.000 stelline precise per l'iscrizione!

 

Volpolo si alzò di scatto, come se fino a quel momento non fosse successo niente, e afferrò i soldi.

 

- Perfetto, cugino. Ora dimmi, cosa desideri?!

 

Prese una delle gambe di legno della sedia e la mise a un soffio di distanza dal naso del coccodrillo.

 

- In negozio ho legno di prima qualità, pronto per essere utilizzato per accendere il fuoco nel caminetto per le fredde giornate d'inverno, magari con affianco questo bellissimo divano...

 

- Ma se è estate, a cosa mi serve accendere il fuoco?

 

- Basta con queste storie! É sempre meglio essere previdenti! E se dovesse succedere che arrivi da un momento all'altro un freddo glaciale? Saresti l'unico a aver previsto il problema! Ti chiameranno Alfonzo, il coccodrillo intelligente! Tutti ti chiameranno a gran voce quando gli passerai davanti, diventerai la nuova celebrità di questo mondo! E tutto per 4.999 stelline a pezzo! È un'occasione da non perdere, è un'affare, è...

 

- Scusa se ti interrompo, ma se non ho un camino, che me ne faccio della legna?

 

- E che domande mi fai? Che ne so io?! Sei tu quello che la deve comprare, mica io! Allora, la vuoi o no?

 

- Veramente, dato che ti ho pagato l'iscrizione, non ho più nemmeno una stellina...

 

- E che fai qui, allora?! Vanne a guadagnare altre! Questi giovani d'oggi, sempre a farmi perdere tempo appresso a stupidaggini! E poi, che te ne fai della legna, è estate!

 

Alfonso stava per parlare, ma Volpolo lo spinse fuori

 

- Vai via, e torna solo quando avrai abbastanza stelline!

 

Soddisfatto di se, contò le 3.000 stelline appena guadagnate col sudore sulla fronte.

 

 

 

Finalmente, all'ora di pranzo Volpolo chiuse il negozio e si avviò per le strade della città.

Si fermò davanti alla vetrina di uno strano negozio, all'interno era tutto oscurato, e portava una grande insegna

 

Bottega di Vanda

 

Curioso, Volpolo entrò.

La prima cosa che sentì, fu un odore di incenso insopportabile.

Poi la vide, Vanda, una pantera nera seduta dietro un tavolo, che lo scrutava nel buio

 

- Ben venuto, Volpolo il pazzo. Prego, lascia che ti legga il futuro per sole 100 stelline...

 

Volpolo riflettè. 100 stelline... ma erano un patrimonio! Quanto guadagnava al giorno questa gatta? Era ricca! Forse, avrebbe potuto iniziare anche lui un'attività del genere...

ma prima doveva vedere come funzionava il trucco. Si, avrebbe speso quelle 100 stelline come investimento per la sua nuova attività.

 

Volpolo si sedette, pronto per la magia.

Ma qualcosa di pesante e duro lo colpì in testa, facendogli perdere l'orientamento

 

- Si... ora le vedo... le stelle astrali mi stanno rivelando il tuo futuro... oggi hai avuto una buona giornata, con grandi guadagni, ma le stelle mi dicono che presto sarai ancora più ricco...

 

Volpolo sogghignò, soddisfatto. Gli stava prevedendo il guadagno che avrebbe avuto con questa nuova attività...

 

- Questo è tutto. Sono 100 stelline

 

- Cosa? 100 stelline per una sola frase? Ma non te ne do nemmeno 10, di stelline. Se vuoi i miei soldi mi devi dire esattamente quanto guadagnerò. Tutti sono capaci di fare un trucco del genere!

 

- Come osi! Le stelle astrali non vogliono sentirsi dire frasi del genere...

 

- Si, si, le stelle astrali e bla, bla, bla...

 

Vanda si alzò in piedi, gli occhi pieni di odio

 

- Le stelle astrali mi stanno parlando... mi dicono che come punizione alla tua condotta, ti lanceranno una maledizione... così imparerai a rivolgerti con rispetto nei loro confronti...

 

- Pst, si, certo. Ci si vede.

 

Volpolo uscì dalla bottega, ridendo.

Una maledizione... ma cosa pensava di ottenere, di spaventarlo?

Volpolo mise le mani in tasca, prendendo i soldi.

Finché quelli sono al sicuro, non avrà nulla da temere... ma aspetta un attimo!

Rivoltò le tasche, che rimasero vuote davanti a lui.

Le 3000 stelline...

 

- Noooooooooo!

 

Un urlo squarciò il cielo, l'urlo di una povera volpe disperata.

 

 

 

 

 

 

PS: Ok, non so che mi è preso per scrivere questa storia, sarà la febbre (lo so che è solo settembre, ma io mi ammalo facilmente)

Mi è venuta in mente ieri, mentre giocavo ad animal crossing

Stavo nel negozio di Volpolo e ho visto il quadro fiorito, così ho pensato "Elex, devi scrivere una storia su questo povero Volpolo per raccontare tutte le sue disgrazie al mondo intero..." così mi sono messa al lavoro ^^

all'inizio era più corta, giusto un 2-3 pagine, ma poi più scrivevo, più mi venivano nuove idee, così è diventato un papiro...

grazie per aver letto, spero che vi sia piaciuta :)

un bacio

 

 

Elex97

  
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