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Autore: smilee_eelims    29/09/2013    1 recensioni
"- Lui non mi ama e io non amo lui - disse con voce tremante. Ingannare se stessa era un'arte che col tempo aveva perso."
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Dan Humphrey, Nate Archibald, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Blair Waldorf/Dan Humphrey, Blair Waldorf/Nate Archibald, Dan Humphrey/Serena Van Der Woodsen, Nate Archibald/Serena Van Der Woodsen
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessuna stagione
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CAPTER ONE 
 
- It's about you, what's in your heart. At night when you're falling asleep
                                                                                                                 what're you wishing for? 
 
 Quesito impossibile? O forse semplicemente soluzione rischiosa?
Qualunque fosse la verità Nate quella notte non rispose alla domanda, non ne fu capace. Blair ricorda ancora lo sguardo perso e il tremolio alle labbra, quel silenzio, quelle parole non dette, quella verità ancora una volta non svelata ma di cui entrambi erano a conoscenza. Ricorda il sapore amaro delle lacrime scorrerle sul viso. E ricorda l'indifferenza di lui, "l'amore della sua vita".     
 - Io ti amo - sussurò - da sempre - continuò - e ti amerò sempre - concluse B.
Ultima dichiarazione d'amore? No, non per Nate. Lui sapeva che in realtà quelle erano parole sofferte, sentimenti consumati di una ragazza dal cuore spezzato, l'ultimo vano tentativo di riscoprire un passato che non li rispecchiava più. Si, perchè in quel momento, in quella squallida e lurida stanza di motel, uno di fronte all'altro, non erano altro che semplici estranei e il loro passato solo un vago ricordo.
Nè Nate e Blair, la coppia apparentemente perfetta; nè Blair e Nate, gli amici d'infanzia, compagni di un viaggio che sembrava essere giunto al capolinea.
Vittime del futuro incerto, del silenzio, della distanza, si scambiarono un ultimo sguardo complice.
- Io non ti amo più, Blair - disse N.
L'orologio segnò le 23.32 del 29/09/13
Blair odia lo scorrere del tempo: le ricorda le occasioni mancate, le possibilità perdute. Se potesse esprimere un desiderio molto probabilmente sceglierebbe di tornare indietro, di non porre quella domanda e di non aver bisogno della risposta, continuando così a vivere in quel precario equilibrio dettato dalle bugie. Ma non può. Non può ignorare la realtà, non può riaccendere la fiamma di un amore ormai consumato, non può riaverlo: non ne ha il diritto.
Ricorda lui dirigersi verso la porta e sbatterla violentemente come per rinfacciarle la sua più grande colpa: non essere Serena. E ricorda lei lasciarsi cadere sul gelido pavimento per poi abbandonarsi a quelle fragili illusioni che siamo soliti chiamare sogni.
- Lui non mi ama e io non amo lui - disse con voce tremante. Ingannare se stessa era un'arte che col tempo aveva perso.
Aprì il cassetto della biancheria intima, prese la bottiglia di vodka che vi nascondeva e riempì un paio di bicchieri. Solo l'alcol le permetteva di dimenticare, di annebbiare ricordi ed emozioni, di lenire il dolore e ,anche se per poche ore, perdere ogni inibizione. 
Nate, invece, non ha bisogno dell'alcol: ha già rimosso ogni memoria, ogni sentimento, ogni parola, ogni rancore o menzogna. Trascorre le notti tra amici, gioco d'azzardo e sesso occasionale. Ora è un uomo finalmente libero ma pur sempre incompleto e insoddisfatto, alla continua ricerca di qualcosa. Quel rapporto, pur consumando le sue energie e turbando la sua anima, riusciva in qualche modo a tenerlo vivo. Non vuole ammetterlo ma ,in certi momenti, sente la mancanza di Blair e delle sue sciocce attenzioni.
- Che hai, Archibald? - 
- Niente - rispose sfoggiando quel suo irresistibile sorriso. 
- Vuoi? - domandò Chuck indicando l'erba che teneva nel taschino.
- No -
Nate istintivamente alzò lo sguardo. Le luci della città solitamente privano la gente della possibilità di contemplare o anche più semplicemente di osservare le stelle, ma quella sera tutto appariva nitido e così dannatamente perfetto da sfiorare il surreale. Pensò a quanto disperatamente fosse in cerca di amore, del suo amore; pensò a quanto avesse tentato di reprimere i suoi sentimenti, a quanto quest'ultimi si stessero prendedo sempre più gioco di lui; pensò a quanto importante sia il passato e a che punto esso riesca a condizionare le tue scelte future. Pensò a lei e improvvisamente ricordò le parole di suo padre: "Ogni scelta comporta dei rischi ,figliolo, ma la vita è troppo breve per curarsene".
Frugò fra le tasche dei jeans.
- Pronto? -
- Serena? - 
- Chi la desidera? -
- Nate. Nate Archibald -
- La signorina Serena non è in casa al momento. Vuole lasciarle un messaggio? -
Sospirò. Ogni scelta comporta dei rischi. Ogni scelta. La vita è troppo breve. Troppo breve per curarsene.
- Le dica che ho bisogno di lei -




Author's Note
Vorrei chiarire un paio cose:
1. La storia si concentrerà soprattutto sul triangolo Nate-Serena-Blair ma andando avanti parlerò anche di altri personaggi e quindi di altre coppie.
2. Solo i personaggi prendono spunto dal telefilm, le situazione che descrivo sono totalmente inventate.
Mi scuso per il capitolo che risulta confuso per via dei flashback - segnati in grigio - ed è anche molto breve ma spero vivamente di migliorare.
Ringrazio chiunque commenti o legga la mia fanfiction. 
Qualsiasi critica -purchè costruttiva- è ben accetta :)
  
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