Fanfic su attori > Ryan Gosling
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Autore: Donnie    29/09/2013    3 recensioni
[Ryan GOSLING / Alex KOCH / Nataliya PIRO]
Quando la Paramount Pictures acquista i diritti del best seller del momento per trasformarlo in un film, centinaia di attori si presentano ai provini per aggiudicarsi i tre ruoli principali. A sorpresa, la parte della protagonista viene assegnata a una modella senza esperienza cinematografica, la giovane Nataliya Piro. A fare il salto dal piccolo al grande schermo è il primo co-protagonista, Alex Koch, prelevato direttamente dalla serie-evento della CBS, Under the Dome. Unico nome di punta Ryan Gosling, che torna a vestire i panni di un eroe romantico molti anni dopo il successo di The Notebook.
Affinché il trio abbia sul set un’alchimia più realistica, alla Paramount decidono di tentare un esperimento: Ryan, Alex e Nataliya vivranno insieme per un mese intero, limitando al minimo i contatti con l’esterno, prima di iniziare con le riprese vere e proprie.
L’appartamento messo loro a disposizione si trova nel cuore di Manhattan e, a rendere più ardua la convivenza, verrà permesso agli attori di utilizzare soltanto un budget settimanale limitato, concesso dai produttori.
Di chi s’innamorerà la splendida e timida Nataliya e chi, invece, proverà a conquistare il suo cuore?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Threesome, Triangolo
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"The apartment"
 
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Who am I? - Aspirante scrittrice, aspirante sceneggiatrice, aspirante copywriter, aspirante donna di successo, aspirante realizzatrice di sogni. Ma cosa voglio diventare da grande? - "Lo farò e basta. Immaginare il futuro sa di rimpianto".

What's this story about? - Siamo in un universo parallelo in cui il romanzo che sto scrivendo è diventato un world-wide best-seller, tanto che la Paramount Pictures vuole farne un film. Cosa succede quando la produzione decide di spingere i tre protagonisti a una convivenza forzata prima delle riprese? Ecco, that's what the story's about. 

Who are they? - Di Natalia Piro, meravigliosa modella ucraina, userò il POV. I suoi nuovi coinquilini saranno Alex Koch (Junior Rennie in Under the Dome) e Ryan Gosling (beh, sappiamo tutte chi è Ryan Gosling). OVVIAMENTE, è tutto frutto della mia malsana, nociva e fervida immaginazione. 
 
What's next? - Bene, ora sapete quello che c'è da sapere. Buona lettura a tutti. Enjoy, babes! <3

*
 
1 - La protagonista 
 


Quando mi fu comunicata una delle migliori notizie della mia vita lavorativa, ero vestita di glitter celesti e stavo posando per Marie Claire Grecia. L’intenzione del fotografo era di farmi sembrare una sirena che aveva appena barattato la propria coda con la possibilità di camminare verso il suo amore umano e, nonostante i capelli non mi piacessero per niente, sapevo perfettamente che stavo rendendo giustizia alla sua idea. Il photoshoot sarebbe stato molto apprezzato – più per la sua bravura che per il mio viso impiastricciato – ma, tutto quello che m’interessava davvero, era lontano mille miglia.
Quarantatré giorni prima – e il fatto che contavo i giorni poteva solo essere specchio inequivocabile di quanto ci tenessi – avevo fatto un’audizione per il nuovo film della Paramount. Non avevo mai recitato prima, questo me l’aveva detto più volte anche il mio agente… ma il libro che avevano intenzione di trasformare in un film mi piaceva così tanto, e così tanto mi ero immedesimata nella protagonista che avevo convinto Sebastian a lasciarmi provare. Quanto poteva nuocere un tentativo in sordina alla mia già avviata carriera da modella? Lui si era preoccupato a sufficienza per entrambi, ripetendomi all’infinito che le parole del pubblico e della critica verso le top model che si tuffano nel mondo del cinema non sono mai, mai gentili; eppure, per fortuna, eravamo riusciti a non far trapelare nulla: nessun tabloid era a conoscenza del mio provino; ergo, nessuno avrebbe letto del mio fallimento.
«Cinque minuti di pausa!» chiese Sebastian al fotografo.
«Qual è il problema? – urlai, affinché sentissero la mia voce sopra il mare in tempesta – Posso continuare, non sento freddo». In realtà sentivo freddo e l’acqua che mi arrivava sulle ginocchia mi faceva venire la pelle d’oca ma mia madre mi aveva insegnato che ogni mestiere è nobile solo se lo si pratica senza capricci… e io non ero certo una diva, i capricci non facevano proprio al caso mio.
«Nat, mi servi al telefono. C’è una comunicazione per te».
Man mano che mi avvicinavo a lui, il suo sorriso si allargava alla stessa velocità con la quale i miei piedi si riempivano di sabbia. Non l’avevo mai visto così felice: quell’espressione poteva significare soltanto che avevamo avuto la richiesta per qualche servizio importante, magari da Anna Wintour in persona. Risi tra me e me di quell’eventualità tanto improbabile quanto allettante e presi il suo smartphone per portarlo all’orecchio.
«Ho il piacere di parlare con Nataliya?» esordì una voce maschile dall’altro capo del telefono.
«Sì, sì sono io». Un uomo. Dunque non era Anna Wintour: se Il Diavolo veste Prada mi aveva insegnato qualcosa, era che lei aveva solo segretarie donne.
«La contatto dalla Paramount per fissare l’appuntamento per la firma del contratto e per il primo photoshoot promozionale».
«Non ci credo. Mi sta prendendo in giro?».
«Signorina Piro, la parte è sua – sorrise la voce dell’uomo, intenerito da tanto entusiasmo – Domani mattina, alle 10, nei nostri studi di New York conoscerà il resto del cast e della crew…».
Da quel momento in poi, non ascoltai più nulla. Io, una modella di soli ventiquattro anni senza un minimo di esperienza nel campo della recitazione, ero stata scelta per il ruolo della protagonista in quello che tutti consideravano il successo assicurato della prossima stagione cinematografica. Io, Nataliya Piro. Non tutte le attrici famose che avevano fatto l’audizione il mio stesso giorno, non Dakota Fanning, Nina Dobrev o Emma Watson, no: la Paramount Pictures voleva me, per un assurdo, immotivato, inspiegabile e meraviglioso motivo. Me, proprio me.
Farfugliai un felicissimo “sì” a qualsiasi cosa stesse dicendo il tizio della telefonata e abbracciai Sebastian saltellando di gioia come una bambina. Questa volta sarebbe stato tutto diverso. Il mio viso non avrebbe semplicemente pubblicizzato un prodotto o fatto felice uno stilista. Non sarei più stata una splendida bambola sulle pagine patinate dei giornali di moda, non avrei fatto eccitare gli uomini con il mio sorriso timido e i miei seni perfetti, non avrei fatto sognare le ragazzine che tanto impazzivano per i miei capelli rossi. O meglio, avrei fatto ancora tutto questo, ma in versione amplificata, reale, di carne e non di carta, con una voce sul grande schermo, con una telecamera puntata addosso, con la possibilità di farmi scoprire davvero dal mondo intero.
«Abbiamo solo un problema, signorinella» fece Sebastian, attento a non spezzare il mio entusiasmo.
«Il mio… problema» tentennai, terrorizzata dall’idea che tutto quello che avevo sognato in questi quarantatré giorni potesse sparire da un momento all’altro, portato via dalle onde del mare, affamate di castelli di sabbia e castelli in aria.
«La tua dislessia. Sarebbe meglio non comunicarlo a nessuno. Ti aiuterò io a imparare la parte, intesi?».
Da amico di famiglia, nonché mio agente, Sebastian Griffith era uno dei pochi al mondo a conoscere la mia quasi totale incapacità nella lettura. Diventare una modella era stata la scelta migliore, anche secondo lui: non ero obbligata a leggere nulla, e il mio segreto poteva tranquillamente restarsene sepolto e nascosto. Ma adesso, con questo film… come sarebbero andate le cose? Che mi era saltato in mente?
Guardai Sebastian, i suoi occhi chiari e i suoi capelli biondi, il suo sguardo rassicurante e la sua contagiosa allegria e capii che ce l’avrei messa tutta. Ce l’avrei messa tutta e ce l’avrei fatta. 
  
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