Romantico, 'Era solo una notte...' di sara

La tendina in cui avrebbero dovuto dormire lasciava appena trasparire il minimo di luce che la luna piena emanava, creando un atmosfera intima sensuale, come se tutto attorno a loro non fosse soggetto all�implacabile scorrere del tempo. Loro, almeno in quel momento, erano totalmente ebbri di sensazioni che sarebbero rimaste all�infinito all�interno di quella tendina, fregandosene della loro vita fuori, fregandosene del fatto che lui fosse fidanzato e lei fosse un�amica della compagnia. Quella notte era solo loro. Sarebbe nata con loro, sarebbe vissuta con loro, sarebbe morta con loro. Nel giro di poche ore.
�Le loro labbra si cercavano, mai sazie le une delle altre. Come se, dai dolci ed ardenti baci che si stavano scambiando, valesse la loro vita. Come se avessero bisogno di quei baci, come aria.
Si staccarono, riprendendo appena fiato, ma subito le labbra di lui, febbrili tornarono a cercare quelle di lei. Le mordicchi� appena appena, mentre la ragazza rabbrividiva. Lei si mise a cavalcioni sopra di lui, che le abbracci� i fianchi, mentre lei affondava le mani tra i suoi capelli, quei capelli che tanto le piacevano, che gli coprivano sempre il viso, ondulati e biondi. Adorava quei capelli.
Lui la attir� ancora di pi� verso di se ed inspir� il suo odore dolce, di vaniglia, passandole il viso tra l�incavo della spalla ed il collo, sfiorandolo con le labbra. Le sue mani, peccaminose ed alla ricerca di luoghi che gli erano stati vietati, accarezzavano senza fretta il retro delle sue cosce, sfiorandole appena la pelle, mentre un dolce brivido le percorreva la schiena. Era il suo punto debole e lui lo sapeva bene. Si permise di ridacchiare, un semplice �umphf!� divertito, mentre le baciava il collo, le mani che continuavano ad accarezzare la nuda pelle delle cosce, lasciate scoperte dagli shorts di jeans. Le poggi� le mani all�interno delle cosce, vicino all�orlo dei jeans, muovendo lentamente il pollice, avvicinandosi� sempre di pi� alla sua femminilit�, guardandola con sguardo quasi implorante.
Lei scosse la testa. Non avrebbe avuto quello che voleva. Non quella sera.
Le loro bocche si cercarono e si trovarono di nuovo mentre si stendeva e la trascinava con s�, tenendola stretta. Si rotolarono, ritrovandosi nelle posizioni invertite. Lui la attir� verso di se, poggiandole una mano sulla nuca e la baci� dolcemente. Le mani di lei ora,� cominciarono ad esplorare il corpo di lui, partendo dai fianchi e salendo lungo la pancia, sotto la maglietta, cercando il contatto tra loro. Lui si sfil� la maglietta e lei si sedette avvicinandosi. Un altro bacio, un altro ed un altro ancora, mentre le mani di lei gli accarezzavano il torace le spalle le braccia e la schiena, andando poi sempre a rifugiarsi tra i suoi capelli, che erano per lei un�ossessione. Lui cominci� a sollevarle delicatamente la canottiera, sfiorandole la pelle. Gliela lev� lasciandola in reggiseno. Fremeva dalla voglia di levarlo, ma lei non glielo permise.
Allora la fece stendere e si chin� passando le labbra a fior di pelle sulla pancia, risalendo fino al reggiseno. Strusci� il naso contro la pelle, spost� leggermente il capo, poggi� la bocca e cominci� a succhiare leggermente, passando la lingua. � ti rester� un segnetto. �- bofonchi�.

Scemo. � �lo attir� averso di se e lo baci� ancora ed ancora, mentre le mani si muovevano sopra i pantaloni di lui, eccitandolo.

Lui le cominci� a baciare la mascella, il collo, la clavicola, mentre la mano di lei entrava nei suoi pantaloni, sentendosi come una bambina alla ricerca di un tesoro, un tesoro peccaminoso e proibito.
Aveva la testa posata sul suo petto. La mano destra di lui le accarezzava le spalle, mentre l�altra era infilata sotto la testa. Lei lo guard� e lui le sorrise, sempre pi� eccitato per ci� che gli stava facendo, per come lo stava coccolando. � voi donne le sapete muovere proprio bene le mani.-
Lei rispose con uno sbuffo, passando le labbra contro il suo viso.

Non � una saggia idea farti un succhiotto, vero? �
No, direi di no.

Lei gli fece la linguaccia e gli diede un bacio sulla guancia e tolse la mano dai pantaloni. Rimasero in quella posizione rilassata, mentre la mano di lei accarezzava il petto di lui. Ad un certo punto gliela prese e la us� per attirarla verso il proprio viso. �Le sorrise, un sorriso sghembo e la baci� di nuovo.
Le sue mani si infiltrarono sotto il reggiseno, stringendole dolcemente i seni, mentre strusciavano i visi l�uno contro l�altro, come due gatti in cerca di coccole. Lui le mordicchi� il lobo dell�orecchio e lei gli porse il collo che lui aggred� di baci e piccoli morsi. Lei sbuff� divertita, poich� i capelli di lui le solleticavano la pelle. Continuarono a baciarsi, mentre la luce inondava lentamente l�interno della tendina.
Poi tutto fin�, dopo l�ultimo bacio, l�ultima stretta sui fianchi di lei, lui la guard� serio. � stiamo esagerando forse� ho la morosa�-

Si certo, ok. � rispose lei.
Deve rimanere tra noi. �
Ovvio. �
Bene. Ok. �

Lui si alz�, indoss� rapidamente la maglietta ed usc� dalla tenda.
Lei rest� li sola. Con un'unica parola nella testa. � Stupida!�

Angolo Autrice,

ringrazio a chi la legger�. In genere non scrivo questo tipo di cose, ma avendo perso l'ispirazione da un bel po non ho potuto fare di meglio.�
Ho voluto far capire il senso di una notte, solo una notte... perch� a molti capita, e poi ci si rimane delusi. Ho voluto mettere questi sentimenti scritto in una OS, aspetto tante recensioni.�
Se volete continuatemi a seguire mi trovo anche qui :�Storie Di Sara�

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