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Autore: violetmoon888    29/09/2013    4 recensioni
Alice Cullen ha sempre vissuto nell'ombra del suo passato, ricordi,frammenti,pagine perdute; ma cosa succederebbe se il destino rivelasse tutto ?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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POV Alice

Il temporale dell’altra notte era stato molto insistente, le mura non insonorizzate della casa attiravano i terrificanti boati dei tuoni e non riuscivamo neanche a parlarci, figurarsi andare a caccia. All’alba mi recai di sotto con l’assoluta certezza che il cielo non si fosse schiarito; un male dato che Carlisle avrebbe fatto la sua proposta.
“Buon giorno amore…” Jasper scese di corsa le scale e venne ad abbracciarmi;
“ Hey… da quanto non ci vediamo!” scherzai e gli arruffai i capelli, ma forse con troppa poca energia…
“ Ancora la strana sensazione di ieri?”
 “ Beh, non so, oppure…” Carlisle comparve sulla scena e mi sorrise “ per qualcosa che scoprirai fra poco !” e sbruffai.
Carlisle chiamò a raccolta tutta la famiglia;ognuno impaziente nel sentirsi accordare il permesso di girovagare in libertà per la città.
“Allora!” disse, “Ho appena scoperto che qui c'è un'interessantissima prigione del 1900 aperta ai visitatori...” fece una lunga pausa...
“ Oh no!” pensai e fulminai con lo sguardo Edwards che continuò con entusiasmo la frase di Carlisle.
“ Quindi dovremmo andare a vederla!”; Bella non sembrava molto felice all'idea e ne approfittai.
“ Ah ma andiamo! Siamo appena arrivati e già volete sottoporci ad una lezione di storia! Dovrebbe scegliere la maggioranza !”
“ E no sorellina !” abbozzò Emmett “dato che ci sarebbe disparità,oggi scegliamo noi !”
“Dai Alice sarà divertente!” Provò a consolarmi Jasper;
“Prevedi qualcosa di brutto ?” mi incitò Bella
“No!” dissi, ma il problema era che non vedevo nulla e non avevo il coraggio di dirlo.


POV Jasper
La prigione di Doddsville fu costruita da Jacob Foskjy, un magnate russo che emigrò in America nel 1875, impiegò ogni sua finanza per fondare la cosidetta “prigione del purgatorio” in cui venivano rinchiusi i più spregevoli malviventi...
“Mmm...carino... google è proprio il mezzo del futuro...”
Nella prigione venivano utilizzate tecniche disumane per le negligenze dei detenuti... stanza del sangue... “No...qualcos'altro”, il cibo era razionato per gruppi da... “Uhm...” talvolta un ala del carcere veniva adoperata come manicomio... "per ult
eriori informazioni cliccare sul link a destra...vediamo...”

Nel 1905 un indagine rivelò che venivano reclusi malati mentali illegalmente, i dottori conducevano strani esperimenti su di loro oltre all'elettroshock e alla saturazione dei sensi; i malati in modo completamente inumano venivano maltrattati psicologicamente e...
“Grrr... no stupida connessione” urlai... “ Oh mio Dio, Alice non posso dirglielo... devo avvisare Edwards...”
Scattai dalla scrivania ma era troppo tardi tutti erano fuori e aspettavano solo me... Alice mi chiamò... non potevo fare nulla, potevo solo sperare che quell'ala fosse inaccessibile al pubblico.
“Tutto bene Jazz?” mi disse speranzosa in un mio si,credevo avesse visto il mio frugare su internet,ma a quanto pareva no.
“ Si certo, andiamo in prigione !”
“ahahah si” rise ma quel sorriso si spense subito, ebbi un tremore.

 

POV Alice

Andammo a piedi, in effetti non era molto lontano, l'idea di visitare un carcere non era molto allettante sopratutto perchè non riuscivo a vedere cosa sarebbe successo al suo interno, ma da quando non riuscivo a vedere il mio futuro?. In fondo poteva essere lo stress, o il mio dono stava scomparendo:
“Uhm...” emisi un sospiro, fortunatamente Edward non sentiva i miei pensieri. Da poco avevamo scoperto che la capacità di Bella si era sviluppata a tal punto che anche solo standole vicino proteggeva la nostra mente. Comunque la cosa strana era che vedevo cosa avremmo fatto una volta usciti:io ero appoggiata alla spalla di Jazz e avevo gli occhi rossi come se avessi pianto, ma era impossibile.
“Alice...sorellina mi sembri preoccupata!” disse Edward scompigliandomi i capelli...
“ Si sono preoccupata per Carlisle che non rivedrà più suo figlio tornare a casa” e gli diedi un pugno sul petto facendogli una linguaccia...
Ecco eravamo arrivati, l'insegna prorompente si stagliava su due pilastri di marmo, sembrava più l'ingresso di un tempio sacro ma cambiai subito idea vedendo le sbarre che costeggiavano ogni lato dell'immenso edificio.
Forse avrei trovato una risposta ai miei dubbi e per la prima volta fui consapevole di vivere una situazione inaspettata.

 

 

POV Edward

“Wao !” ne avevo viste di prigioni ed edifici sorprendenti costruiti dagli umani ma questo li batteva tutti. La mia famiglia era sorpresa quanto me per sino Alice, in effetti oggi mi era sembrata ...diversa... inoltre o restava in disparte con Jasper o si attaccava a Bella come se non volesse farmi leggere i suoi pensieri; ma avrei trovato un modo, ora era lì che guardava circospetta ovunque, poi le si avvicinò una guida.
“Salve turisti !” e guardò anche gli altri “ Benvenuti alla prigione del purgatorio!, allora se volete prenotarmi io sarò la vostra guida e vi mostrerò l'irreale bellezza di ques...”
“No grazie, mi scusi ma opteremmo per una visita privata.” ed Alice sfoderò uno dei sui sorrisi abbaglianti. La guida restò interdetta ma poi si scostò “Ma che sfacciata !” pensò e andò via. Dopotutto avevamo un guida personale, Carlisle ringraziò Alice con lo sguardo e felice si portò avanti.

 

 

POV Alice

Mentre avanzavamo in corridoi sempre più stretti e sempre più bui sentì un ansia crescente invadermi, Jasper accanto a me si spaventò mi tirò a sé e mi accarezzò il viso:
“Tesoro se vuoi ce ne andiamo, non stai bene”
“No, diamine non so cosa mi prende ma devo andare infondo a questa faccenda!”, lo strattonai e raggiungemmo gli altri.
Dopo aver visto una cinquantina di stanze monocromatiche con letti,cucine, sale per interrogatori e anche di tortura con strumenti medievali, ero diventata impaziente poiché nulla di tutto questo giustificava l' assenza di visioni. Poi un colpo di scena, alla fine di un ennesimo corridoio vi era un vicolo ceco ed una porta laterale con su scritto: INGRESSO RISERVATO AL PERSONALE.
“Strano,la mappa non indica minimamente la presenza di questo posto” disse Carlisle
“Beh, allora torniamo indietro” aggiunse Esme.
“Cosa? Andiamo non avete nessun spirito d avventura?” lamentò Emmett;
“Per una volta sono d'accordo con lui!” sussurrò Bella, gli altri annuirono, Jasper si irrigidì accanto a me.
Sentì l'impulso improvviso di dover attraversare quella porta, la varcai per prima... tutto mi sarei aspettata ma non quello...una targa sul pavimento con su scritto: MANICOMIO-ALA 11... mi bloccai...

  
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