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Autore: Soe Mame    29/09/2013    8 recensioni
Doveva farlo.
Aveva fatto finta di nulla troppo a lungo, si era rifiutata di vedere, di comprendere,
di accettare.
"Va tutto bene." si era ripetuta tante, troppe volte: "Ti stai sbagliando. Non è affatto come sembra.".
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judal, Kōgyoku Ren
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i personaggi appartengono ai rispettivi proprietari; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

I doveri di una principessa



Doveva farlo.
Aveva fatto finta di nulla troppo a lungo, si era rifiutata di vedere, di comprendere, di accettare.
"Va tutto bene." si era ripetuta tante, troppe volte: "Ti stai sbagliando. Non è affatto come sembra.".
Trasse un profondo respiro, il cuore che le batteva forte.
Quell'idea la scuoteva fin nel profondo, tanto era strana: lui era un suo amico d'infanzia - il suo amico d'infanzia -, con lui era cresciuta e pensare cose simili era...
Se n'era accorta per puro caso - incredibile come cose del genere si palesassero nella mente di una persona così, all'improvviso: un giorno, semplicemente, le era caduto lo sguardo un po' più in bass-
No, non le era caduto lo sguardo, era stato lui a mettersi nella sua visuale. Lei era una fanciulla casta e virtuosa, i suoi occhi non si sarebbero mai spostati più in basso del dovuto.
Quindi, semplicemente, un giorno, quello lì si era messo nella sua visuale e lei, che non aveva potuto fare niente per evitarlo, aveva cominciato ad avere i primi sospetti.
Ma aveva rimandato.
Aveva scelto di non indagare, di dimenticare, di far finta di niente, di pensare che fosse solo la sua mente.
Quindi, non ci aveva più pensato. Perché avrebbe dovuto pensarci?
Le spuntava un sorriso all'idea ma, no, assolutamente, non sarebbe stata lei a farsi avanti. Farsi avanti di cosa, poi? Lei era una fanciulla, era la principessa, quello non era un ruolo che spettava ad una pudica giovane!
Aveva dunque continuato a far finta di niente, per quanto, ogni tanto, sentisse qualcosa pungerla nel profondo del cuore. Sensazioni, impressioni, tutte cose che, rapida, scacciava dalla mente.
Ma, alla fine, non si era più potuta opporre.
Si era dovuta arrendere all'evidenza.
Aveva preso la sua decisione quella mattina stessa, quando si era risvegliata, ritrovandosi quello lì più mezzo nudo del solito a pochi passi dal letto e una pesca in bocca.
Ma urlare era stata una reazione ovvia. Chiunque avrebbe strillato, nel ritrovarselo conciato in quel modo, a pochi metri dal letto. Ficcarle una pesca in bocca per farla tacere non era stato carino.
Così, mentre faceva colazione con la suddetta pesca, aveva preso la sua decisione.
Aveva sentito le proprie emozioni, le aveva riconosciute e, no, stavolta non si sarebbe tirata indietro, avrebbe fatto ciò che più sentiva di fare. Non le importavano più il suo rango e la sua pudicizia: gli avrebbe donato ciò che avrebbe voluto donargli già tanto tempo prima, per quanto sconveniente potesse essere farlo esplicitamente - perché, sì, avrebbe dovuto ammett- ricordargli di come invadesse spesso il suo campo visivo e la cosa non la esaltava moltissimo.
Non che lei avesse qualche colpa, ben inteso.
Soltanto, lei era una principessa e fare una cosa del genere...
Provava molto imbarazzo, questo sì. Ma chiunque ne avrebbe provato. Avrebbe sfidato chiunque a negare di provare imbarazzo, nell'apprestarsi a fare una cosa del genere.
Ma, ormai, lei non poteva più opporsi a ciò che sentiva dentro di sé ogni volta che lo vedeva.
Anche se lui l'avesse rifiutata, lei non si sarebbe arresa: avrebbe continuato a provare, fino a farlo cedere.
Lui avrebbe accettato il suo dono - il suo dono tanto prezioso - e lei era disposta a tutto.

- Judar-chan? -
- Uh? -
- Ti devo parlare. Vedi, so che, da parte mia, potrebbe sembrare strano, immorale o simile. Però, non posso più tacere. Non posso più rimanere ferma a guardarti, senza osare farmi avanti. Anche per me è difficile da accettare, da dire, perché è una cosa molto imbarazzante e- -
- Possibilmente entro domani, vecchia bacucca. -
- Te la do. Accettala. -
- ... -
- ... -
- ... -
- ... -
- ... cos'è questa roba...? -
- Una bretella. Sei pregato di indossarla, prima che i tuoi pantaloni cadano di nuovo per terra. -.






Era solo questione di tempo prima che scrivessi qualche scemenzaosa su Magi.
Certo, non mi aspettavo di avere l'ispirazione alle tre di notte e scrivere alle tre di notte, ma tant'è - ennesima dimostrazione di come la notte vada impiegata per dormire. *Quindi, bambini che sicuramente state leggendo, imparate!*
Quanto al perché e al per come... non credo siano necessarie spiegazioni. U___U" Quello è un fatto fin troppo evidente e incontestabile. U___U *Pare ci fosse uno sconto sui corsivi a caso, quindi ne ha presi un po'.*
Tutto ciò si può vedere come una Judar/Kougyoku, come una coppia di amici (?) o come l'idiozia che è. Ognuno la veda come meglio crede. (...?)

A parte tutto, spero non abbiate facepalmato eccessivamente e che questa -inserire parola- vi sia stata gradita. ^^
Se avete consigli da darmi o critiche da farmi, dite pure. ^^
  
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