Fanfic su artisti musicali > Sleeping with Sirens
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Autore: SeelLith    29/09/2013    1 recensioni
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. The thought of you is no fucking fun.
 
Arriviamo al ristorante e ci dirigiamo verso al tavolo che Carl, il loro manager, aveva prenotato per noi.
Cerco in tutti i modi di stare il più lontano da Vic ma, sfortunatamente, me lo ritrovo davanti.
Tutti prendiamo subito i menu sul tavolo e iniziamo a scrutarli. Non ho per niente fame, ma decido comunque di prendere un piatto di pasta. Non sono molto convinto della mia scelta ma, in ogni caso, poso il menu sul tavolo e incrocio le braccia al petto e inizio a fissare l’orribile quadro di fronte a me. Dopo poco, il mio sguardo cade sulla figura in fronte a me. Vic è intento a scegliere cosa prendere, non si immagina che io lo stia fissando e stia progettando un modo per decapitarlo per fargli pagare tutto il male che mi ha fatto in questi anni. Sbuffo infastidito dal suo sguardo così tranquillo, come se fossi uno sconosciuto. Mi fa infastidire, molto, e vorrei mollare qua tutti e tornarmene a casa a preparare le pappette a Copeland, ma, cavolo, tutto il successo che potrebbe portarmi questa collaborazione mi blocca. Insomma, non sono, siamo così famosi e di certo farci pubblicità in questo modo sarebbe un bello slancio. E poi, alla fine, la collaborazione non è con Victor Vincent Fuentes, ma con i Pierce The Veil, quindi non dovrò stare ventiquattro ore su ventiquattro solo con lui.
-Kellin, lo so che sei un po’ riluttante, ma è una questione di lavoro, non di cuore.- mi sussurra all’orecchio Mike, dopo essersi accorto del mio sguardo assassino puntato contro Vic.
Rido nervosamente e scuoto la testa: lo so benissimo che è per lavoro. Solo per lavoro.
La cameriera arriva e ordiniamo. Nell’attesta Jaime fa qualche battuta squallida e, stranamente, fanno ridere!
I piatti arrivano dopo poco e nel vedere il mio piatto fumante mi viene da vomitare. Mi si è chiuso completamente lo stomaco.
-E… La collaborazione? Nel senso, mettiamo il caso che io decida di aderire a quest’idea –molto improbabile- ci sarebbe anche un video?- Dico scettico dopo un silenzio interminabile.
-Non sarebbe una brutta idea, insomma, sarebbe il primo singolo estratto e pensiamo che la canzone sia adatta per fare un video.- risponde Tony, prima di addentare una fetta della sua pizza.
Annuisco e torno a fissare il mio piatto. Niente, non riesco a mangiare.
-Dai Vic, di a Kellin di che parla la canzone.- esclama Mike, rompendo il silenzio.
Vic fulmina suo fratello e poi alza gli occhi al cielo.
-Il testo lo vedrà in studio. Ora ho fame e lasciami mangiare in pace.- Risponde incazzato. Ah, grazie Victor. Io sto cercando di interessarmi alla tua stupida canzone, e tu dici che devo venire in studio con te per vedere il testo? Che stronzo.
Mike sembra piuttosto divertito dalla reazione di Vic, al contrario di Jaime e Tony che stanno facendo dei versetti strazianti mentre alzano gli occhi al cielo.
Finiamo in fretta di magiare a causa della tensione che si è creata tra noi. Più precisamente fra me e Vic, ma non importa.
Ritorniamo in macchina e ci dirigiamo verso il loro studio. Sono seduto nel sedile posteriore vicino ad Jaime che continua a dimenarsi come un povero deficiente. Io e Tony, seduto in parte a Jaime, non riusciamo a trattenerci e scoppiamo a riedere come dei bambini. Sfoggio la mia peggior risata. Vic ha sempre odiato la mia risata, la trova troppo rumorosa ed esagerata. Sto facendo del mio meglio per dargli fastidio. Sì, sono epico, lo so.
In venti minuti arriviamo nello studio e ci precipitiamo fuori dalla macchina. Devo ammetterlo, sono curioso di vedere il testo. Non ho mai ascoltato una canzone dei Pierce The Veil e mi piacerebbe sapere come se la cava a scrivere, Vic.
Entriamo e ci dirigiamo in una stanza piccolissima, con un divano di pelle marrone ed un tavolino di vetro, nient’altro. Subito Vic si butta sul divano e si sdraia.
-Okay, vi lasciamo qua a discutere sul testo e cose varie.- Esclama Mike ammiccando. Che stronzi. Davvero.
Io e Vic sbuffiamo e io mi siedo a terra, visto che il signorino occupa tutto il divano.
-Il testo? Hai intenzione di farmelo leggere o me lo devo immaginare?- Dico piuttosto infastidito.
-Immaginatelo.- risponde lui. Ah-ah. Crede di fare il simpatico.
Lo fulmino e subito prende dei fogli da sotto il tavolo e me li porge.
Inizio a leggere, ma sento il suo sguardo su di me quindi mi è un po’ difficile concentrarmi. Insomma, sono sottopressione quando qualcuno mi fissa mentre leggo il testo di una canzone.
Alzo lo sguardo e gli ridò i fogli.
-Ci sono alcune cose che non vanno, ma per il resto non è male.- dico un po’ scocciato.
-Non c’è nulla che non va.- risponde lui secco.
-Sì, il ritornello fa piuttosto schifo, così come la seconda strofa.- rispondo con una faccia da schiaffi.
-Allora se non ti piace puoi anche andartene.- sbotta Vic, alzandosi dal divano.
-Mi sembra che quello che di solito se ne va sei tu.- rispondo mantenendo la calma e trattenendo con la forza le lacrime.
Vic apre la bocca cercando di dire qualcosa, ma non ce la fa. Abbasso lo sguardo.
Un silenzio di tomba cade fra di noi.
-Avresti potuto seguirmi, sai? Sei stato tu quello che se ne è andato, non io.- Risponde alzando la voce e venendomi più vicino.
-Ma tu hai deciso tutto da solo! Avresti dovuto parlarmene, avremmo trovato una soluzione. Ma no! Victor Fuentes deve sempre fare quello che vuole lui e chi se ne fotte degli altri!- Dico  alzandomi, in preda ad uno sfogo emotivo. Non è vero quello che ho detto, non lo penso davvero. Vic è una di quelle persone che pensa sempre prima agli altri che a se stesso, ma il rancore nei suoi confronti mi sta soffocando.
-Allora sai che ti dico? Decido che tu te ne devi andare. Okay? Vattene e non farti più vedere.- Risponde lui avvicinandosi alla porta e facendomi sego di uscire. Mi avvio verso la porta e la apro. Lo spettacolo che si presenta ai miei occhi è piuttosto patetico: Mike, Jaime e Tony accucciati per origliare.
-Ah, io me ne vado.- rispondo sbuffando e facendomi strada fra loro tre.
-No, Kellin, aspetta, parliamone!- Urla Mike seguendomi. Lo ignoro completamente e prendo il cellulare per chiamare un taxi, ma Mike mi ferma: -Senti, non puoi lasciarci così, insomma, non riguarda solo te e Victor, ma anche noi e la tua band.- Dice Mike mettendomi una mano sulla spalla e sorridendomi in un modo rassicurante.
Lo fisso per un po’. Poi lui decide di ritornare dentro e mi lascia con un ‘pensaci bene, Kellin.’ Impresso in testa.
Ripenso per l’ennesima volta ai vantaggi che mi porterebbe la collaborazione: non posso farmi rovinare la vita e tanto meno la carriera da lui. Non avrebbe senso. E poi è solo una canzone, non mi deve piacere per forza. Dovrò fare il bravo ‘collega’ e dare retta al leader della band. Non è la prima collaborazione che faccio, so come vanno le cose, quindi penso che tornerò dentro e darò retta a tutto quello che dice Vic ‘sei-uno-stronzo-distruggi-sogni’ Fuentes.
Mi avvio, per la seconda volta all’interno dello studio e sento Jaime, Tony e Mike imprecare contro Vic. Mi scappa una risata. Gli sta bene, si è quasi fatto scappare l’opportunità di lavorare con Kellin Quinn.
Afferro la maniglia della porta e ed entro insicuro. Tutti si zittiscono e mi fissano sbalorditi.
Resto di sasso.
-Allora… Non dovevamo fare una collaborazione?- Dico con il sorriso migliore che riesco a mostrare in questo momento.
Vic sgrana gli occhi. Pensavi di esserti liberato di me per la seconda volta? Ti sbagli di grosso.
-Oh ma che bello!- Risponde Tony all’unisono con Jaime.
Mike si limita a darmi una pacca sulla spalla e dopo esce dalla piccola stanza, seguito da Tony e Jaime.
Guardo con una faccia da schiaffi Vic, che è ancora scosso dalla magnifica notizia.
Prendo i fogli sui quali c’è scritto il testo e li rileggo con più attenzione. Non sono poi così male. 
  
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