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Autore: Nephilim13    29/09/2013    2 recensioni
Una nuova battaglia.
Nuovi nemici. Nuovi alleati.
Nuove amicizie. Nuove passioni.
La guerra ricomincia.
Più brutale di prima.
E questa volta, il vincitore trionferà per sempre.
Dal prologo:
. Custodire una nuova vita dentro di se era un'emozione che non si poteva descrivere a parole. Lei e Fabio erano al settimo cielo. Sarebbero diventati genitori! Era un cambiamento radicale, lo sapevano, ma entrambi erano pronti ad affrontarlo al meglio
[...]
-E noi stiamo per tornare dentro di voi per ricominciare una nuova battaglia. - concluse Thuban. Quello che successe dopo divenne confusione totale.
La terra sotto i piedi di Sofia cominciò a tremare violentemente; come sottofondo, le urla dei draghi che si gridavano ordini ed avvertimenti a vicenda.
Ci fu nuovamente il buio ed il silenzio.
Poi Sofia chiuse gli occhi e si abbandonò al richiamo della terra, mentre il suo Occhio della Mente cominciava a risplendere di verde, come una volta.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effi, Georg Schlafen, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Hell's Heir - L'erede del Diavolo

Sofia passeggiava per Roma stringendosi ad ogni passo di più nel suo caldo cardigan di lana.
Era ormai pieno inverno e l'aria gelida le penetrava nelle ossa, nonostante indossasse quasi tutto il suo guardaroba invernale. Custodire una nuova vita dentro di se era un'emozione che non si poteva descrivere a parole. Lei e Fabio erano al settimo cielo. Sarebbero diventati genitori! Era un cambiamento radicale, lo sapevano, ma entrambi erano pronti ad affrontarlo al meglio. Il Colosseo si stagliava di fronte a lei in tutta la sua maestosità. Tutt'intorno, carrozze con i cavalli erano pronte a scroccare una somma di denaro dal portafoglio dei turisti, che non esitavano a perdere un'ottantina di euro per una cavalcata ottocentesca. Le guardie, con la loro tipica uniforme con la piuma sul cappello, si stagliavano all'entrata del monumento, più per scenografia che per vera protezione.
Lo scenario turistico cambiò di colpo.
Tutto divenne buio pesto. Il cuore di Sofia accellerò di colpo: poteva sentirlo battere sotto la cassa toracica, come se volesse romperla in mille pezzi. Si guardò intorno: tutto nero, nemmeno una misera luce. Il vento aveva smesso di soffiare, i suoni si erano tutti bruscamente interrotti, come se qualcuno avesse premuto il pulsante "OFF" di una radio nel bel mezzo di una canzone. La ragazza si domandava chi fosse quel qualcuno. Poi notò qualcosa. In lontananza, una luce rischiarava miseramente l'oscurità. Sofia cominciò ad avvicinarsi, aumentando il passo ad ogni metro percorso, fin quando non si ritrovò a correre a perdifiato. Ma la luce non si avvicinava di un solo centimetro, anzi. Più Sofia si avvicinava, più quella si allontava. Ma che diavolo stava succedendo? Sofia si fermò mentre i polmoni le bruciavano e bramavano aria, facendola ansimare. Poi, il buio scomparve, improvvisamente com'era arrivato. Sofia si ritrovò circondata da una paradisiaca luce bianca, e la gioia la pervase, riempendole il cuore di una felicità immensa. Conosceva benissimo quel posto; ci era già stata una volta, ed era stata sufficiente per farselo imprimere a fuoco nella propria mente. Draconia si stagliava davanti a lei, luminosa e maestosa come la prima volta, tre anni prima. Si guardò intorno, e vide quello per cui lei e i suoi amici avevano lottato fino all'ultima goccia di sangue anni prima: l'albero di Draconia. Sotto i suoi rami, cinque draghi di cinque colori diversi ridevano e scherzavano tra loro. Si voltarono tutti verso di lei all'unisono; Sofia corse a perdifiato verso di loro, e spalancò le braccia per accogliere il suo Thuban tra di esse. 
-Sofia! - esclamò il drago, allontandosi di poco. 
-Congratulazioni per il nuovo arrivo! - le disse Kuma.
-Grazie! Ma...
I draghi bloccarono sul nascere la sua domanda, che sapevano già quale sarebbe stata.
-Sappiamo cosa stai per chiedere. - disse Rastaban infatti.
-Sofia, Nidhoggr è tornato. - sussurrò Thuban. Sofia spalancò la bocca.
-Ma, voi l'avete sconfitto. Io vi ho visto...
-Ha lasciato un'erede. - disse Aldibah.
Vedendo la perplessità di Sofia, il drago dorato prese la parola.
-Credevamo di averlo sconfitto, ed infatti è cosi. Ma, prima dell'ultima battaglia, ha lasciato un uovo nel luogo dove era stato confinato. L'Erede sta per nascere. 
-E noi stiamo per tornare dentro di voi per ricominciare una nuova battaglia. - concluse Thuban. Quello che successe dopo divenne confusione totale. 
La terra sotto i piedi di Sofia cominciò a tremare violentemente; come sottofondo, le urla dei draghi che si gridavano ordini ed avvertimenti a vicenda. 
Ci fu nuovamente il buio ed il silenzio. 
Poi Sofia chiuse gli occhi e si abbandonò al richiamo della terra, mentre il suo Occhio della Mente cominciava a risplendere di verde, come una volta.

Angolo autrice
Salve :)
Questa non è la mia prima ff sulla ragazza drago, ma vado soddisfatta delle idee che mi frullano in testa su questa qui.
VI PREGO, VI PREGO, fatemi sapere cosa pensate!
Sono anche disposta a ricambiare le recensioni, se me lo chiedete,
ed ovviamente accetto anche le critiche.
Servono per migliorare, ed io voglio farlo.
Detto questo, 
vi ringrazio per aver letto e magari recensito.
Bacioni e spero alla prossima!
N13
   
 
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