La classe fino a pochi istanti prima quieta e silente, si era trasformata a dir poco velocemente in un mercato di rumori e risate.
Parlavo con persone quasi sconosciute, ma già mi sentivo al mio posto.
Discorsi messi sul ridere e conseguenti risate.
Concentrazione e distrazione danzavano freneticamente arrivando al punto di confondersi.
La mia mente vagava da un volto all’altro, con la pretesa di immagazzinare ogni centimetro di pelle di quei visi sorridenti, accesi e risvegliati dal suono metallico della campanella.
La mia espressione si adattava con modestia alla situazione.
Quello rappresentato dalle mie labbra carnose, però, non era di certo il sorriso più bello.
Udii una voce alle mie spalle.
Sentii la voce con cui il giorno prima la mia aveva imparato a familiarizzare.
Vidi le labbra delle persone intorno a me sbocciare in un sorriso.
Sorrisi d’istinto.
Ma un bambino attento avrebbe potuto affermare con certezza che non si trattava di un sorriso vero.
Poi
un contatto veloce.
Come una folata di vento.
Mani poggiate leggere sui miei fianchi.
Un brivido attento.
Un sorriso accennato.
Un contatto fuggito via troppo in fretta.
Velato forse di dolcezza.
Percepito, forse, con un pizzico di fantasia.
Un contatto.
Una mera illusione, forse?
Un sorriso sincero, però, nacque spontaneo e libero, finalmente.
E torno indietro da giorni e giorni a ricordare quel momento, perchè anche se nessuno lo sa, ho sentito l’increspatura del sorriso più bello, per una volta. Sulle mie labbra.
Stretta nicchia dell'autrice:
Questa raccolta è destinata a non ricevere recensioni, è una cosa che so già.
Non è il tipo di storia che si aspetta delle recensioni, no, neanche.
E' solo uno sfogo.
Una riflessione senza capo nè coda.
Ciò non toglie che mi farebbe ugualmente piacere, in quanto autrice, ricevere delle recensioni.
Non ho nessuna grande ambizione per quanto riguarda questa raccolta.
Magari non la leggerò nessuno, e a me andrà bene così.
Magarì qualcuno addirittura la recensirà, e ne sarò più che felice.
Semplicemente questa storia prenderà la sua strada e andrà come deve andare.
Senza 'se' e 'ma'.
Macchia