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Autore: loujsmyheart    30/09/2013    2 recensioni
Erano passati ormai anni dall’omicidio di suo fratello.
George Weasley era sposato, aveva due figli ed era felice, in parte.
In quella stessa notte che lui stava trascorrendo sorseggiando una Burrobirra in salotto, anni prima, suo fratello Fred era stato ucciso durante la battaglia finale contro Voi-sapete-chi e quella data era sempre, per George, un motivo di dolore infinito.
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred, Weasley, Fred, Weasley, Jr, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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I don't want to let you go.
 
Erano passati ormai anni dall’omicidio di suo fratello.
George Weasley era sposato, aveva due figli ed era felice, in parte.
In quella stessa notte che lui stava trascorrendo sorseggiando una Burrobirra in salotto, anni prima, suo fratello Fred era stato ucciso durante la battaglia finale contro Voi-sapete-chi  e quella data era sempre per George un motivo di dolore infinito.
Molti gioivano lì fuori, il più grande mago oscuro di tutti i tempi era stato sconfitto.
Tutti, tranne George. Non fraintendetelo, lui amava ricordare la vittoria contro Voldemort ma non amava certo ricordare la morte del suo fratello gemello.
Fred e George Weasley, ricordati come gli unici a poter competere contro James Potter e Sirius Black se si parlava di scherzi e misfatti.
Tutti ricordavano le burle, le urla, i giochi e le risate che quei due malandrini avevano fatto per 6 lunghi anni nella scuola di magia di Hogwarts.
Tutti ricordavano anche il giorno in cui decisero di ritirarsi dalla scuola in grande stile, salendo a bordo delle loro scope e portando festa in un Hogwarts che ormai la felicità l’aveva dimenticata per colpa della preside Dolores Umbridge.
I due ragazzi erano famosi per i loro scherzi quanto per la loro furbizia e la loro bontà nei confronti degli altri.
Ma appunto si parla di un duo e George, senza suo fratello, si sentiva vuoto.
“Come ti senti Georgie?”
“Romano.”
“Romano?”
“Si..come il foro. Capito?”
“Ci sono un sacco di battute sulle orecchie e tu scegli romano..Sei patetico!”
“Ma sono sempre più bello di te.”

Queste frasi echeggiavano nella testa di George quella sera.
Ammirava Fred, anche nelle situazioni più brutte e burrascose riusciva ad offenderlo.
Una lacrima silenziosa scese sul suo volto quando un altro ricordo gli affiorò alla mente.
"Oh, tu sei un prefetto, Percy? - chiese Fred - Avresti dovuto dircelo, non ne sapevamo niente".
"Aspetta un attimo, mi ricordo di avergli sentito dire qualcosa in proposito..." disse George.
"Una volta..."
"O due volte..."
"Un minuto..."
"Tutta l'estate!"

Dovette ammettere che erano una forza insieme, una forza della natura. Gli apparve nella mente quella volta in cui sua madre si congratulò con Ron per essere diventato prefetto.
"Non posso crederci! Non posso crederci! Oh Ron, che meraviglia! Prefetto! Come tutti gli altri in famiglia!"
E lui era intervenuto dicendo: "Cosa siamo io e Fred, i vicini della porta accanto?"

Ricordò anche quando Fred chiese a Ron di prestargli Leo.
"Ciao Ron, ci presti Leo?” disse Fred parlando con il fratello.
“Per fare cosa?” chiese Ron.
“Perchè George vuole invitarlo al ballo" disse sarcasticamente il gemello.

Sapete, dicono che il capitano può abbandonare la nave solo quando tutti i suoi passeggeri sono scesi.
Fred e George erano in due e Fred aveva abbandonato la nave, perché George non riusciva a farlo?
George non ci riusciva, George non voleva lasciare il suo gemello.
Suo fratello, il suo Freddie. Il suo compagno di misfatti, di scherzi, l’unico che lo capiva al volo.

Ma a voi posso dirlo, quella sera qualcosa cambiò.
La sua famiglia stava dormendo, i suoi figli erano a letto.
Lui come ogni anno era su quella poltrona pensando a Fred senza riuscire a prendere sonno.
I suoi figli a volte glielo chiedevano cosa facesse lì, perché non dormisse con la mamma.
George non riusciva a rispondere e sviava sempre il discorso, i bambini non sapevano dello zio Freddie e lui aveva proibito a chiunque di dirglielo.
Mentre George piangeva, ricordando tutte le cose accadute nel corso degli anni, una figura fuori dalla finestra fece capolino nella stanza.
Il fuoco scoppiettava nel camino e George non si accorse di niente, non pensò neanche lontanamente che ci potesse essere qualcun altro.
“E così ti sei fatto una famiglia, Georgie?” disse una voce alle sue spalle.
George pensò di avere le allucinazioni, quella era la voce di Fred. Scosse la testa e sentì le guance secce dalle lacrime che avevano smesso di scorrere.
“Cos’è, non mi riconosci più? Eppure non è passato poi tanto tempo.” Disse ancora una volta la voce.
A quel punto George si alzò dalla poltrona e si voltò indietro. Quello che vide, davanti ai suoi occhi, era un fantasma sui 20 anni con una folta capigliatura rossa che lui ricordava perfettamente.
“Fred?” chiese George insicuro.
“Come ti sei fatto vecchio, fratello. Eppure sostenevi di essere il più bello e adesso guardati. L’ho sempre detto che sono più bello di te!” rispose Fred.
George scatto in avanti, cercando di abbracciare il fratello, ma non ci riuscì.
“Dimentichi che sono un fantasma, Georgie.” Sorrise teneramente il gemello.
“Si..scusami..hai ragione.” Le lacrime scorrevano sul viso di George e per una volta erano di gioia.
“E che fai adesso piangi anche? Ti sei proprio rammollito senza di me! Su, fammi un bel sorriso George!” lo incoraggiò il fantasma.
“Tu..da quanto tempo sei un fantasma?” chiese l’uomo, interessato.
“Da anni ormai, sai avevo cose lasciate incomplete qui.” Rispose Fred.
“E vieni a trovarmi solo adesso?” Domandò accigliato il fratello.
“Ho aspettato tutto questo tempo perché volevo vederti crescere George. Volevo essere sicuro che fossi andato avanti e avessi formato una famiglia felice.” Rispose il fantasma, sentendosi stupido.
“Per quanto tempo rimani Fred? Io voglio farti conoscere i miei figli, voglio che conosci mia moglie e che rivedi mamma e papà. Sai, Ron ha sposato Hermione e Harry ha sposato Ginny. Ci manchi Fred, ogni giorno.” Disse tutto d’un fiato.
“Non posso rimanere per così tanto tempo. Sono già passato dagli altri e devo dire che forse era meglio starmene lontano dato che ho fatto piangere tutti.” Rispose sarcastico.
Era sempre il solito, suo fratello, constatò George osservando fantasma davanti a se.
“Puoi almeno aspettare qui? Voglio presentarti una persona.”
“Certo, ma fai in fretta che devo andare.” Acconsentì Fred.
L’uomo salì le scale e aprì la porta di una cameretta.
Svegliò il bimbo nel letto e gli disse “Vieni giù tesoro, devo farti conoscere una persona.”
Quest’ultimo si alzò controvoglia e seguì il padre per le scale, fino in salotto.
Anche i suoi figli erano maghi e avrebbero frequentato la scuola di magia ad Hogwarts fra qualche anno, George ne era molto fiero.
“Ecco Freddie, stai attento all’ultimo gradino.” Si rivolse l’uomo al figlio.
“Chi devo vedere, papà?” rispose il piccolo curioso.
“Ecco, lo vedi quel ragazzo lì?” chiese il padre al piccolo.
“Ma è un fantasma?” chiese timoroso il bimbo.
“Non è un fantasma qualunque Freddie. E’ tuo zio.” Rispose George sorridendo.
“Posso avvicinarmi papà?” chiese il piccolo Fred un po’ spaventato.
“Certo che puoi.” Rispose il fantasma, incredulo.
Il piccolo si avvicinò a Fred e cercò di toccargli una mano, ma riuscì solo ad attraversarlo.
“Perché non me l’hai detto che avevo uno zio papà?”
“Perché non riuscivo a parlarne, Freddie. Faceva troppo male ricordare la morte di mio fratello.” Rispose il padre, dando per la prima volta una vera spiegazione.
“E come ti chiami?” chiese il piccolo al fantasma.
“Oh, io mi chiamo Fred. Proprio come te a quanto vedo.”
“Anche tu ti chiami Fred? Evidentemente papà non ha fantasia nello scegliere i nomi.” Constatò il piccolino.
Fred scoppiò a ridere nel vedere che il piccolo aveva preso tutto dal padre.
“Ti somiglia.” Sentenziò Fred sorridente.
“Somiglia anche a te, Freddie.” Rispose George.
“Zio, per quanto resti?” si intromise il bimbo.
“In realtà, dovrei andare, però voglio prima scambiare due parole con tuo padre. Ti ricorderai di me, Fred?” chiese il fantasma.
“Si zio, mi ricorderò di te. Credo di volerti bene.” Detto questo il bimbo “abbraccio” il fantasma e corse a letto, tutto felice per aver trovato un nuovo amico.
“E così tuo figlio si chiama come me.”
“Come potevo non farloFred? Sei mio fratello. Non sono riuscito a star bene senza di te, volevo ricordarti in qualche modo e quando è nato Fred io ho pensato di dargli il tuo nome.”
“Un altro Fred Weasley. Credo sarà all’altezza e alla bellezza dello zio. Insomma guardami.”
George scoppiò a ridere.
“Devi proprio andare Fred?” chiese, con voce rotta.
“Si, qui ho finito George. Sai, mi serve un po’ di riposo. Promettimi solo una cosa, smetti di piangere tutti gli anni alla mia morte. Piuttosto guardati allo specchio, sarà come guardare me. Ricordati che ci sono sempre con te e vai avanti, sii forte per me. Ero, sono e sarò per sempre il tuo fratello gemello. E ti svelo un segreto, quando avrai voglia di vedermi prendi la mappa del malandrino. Magari mi troverai nei paraggi e potremo fare due chiacchiere. Ora però devo andare, ti voglio bene Georgie.”
“Anche io ti voglio bene Freddie. Sei sempre il mio fratello gemello.”
Una lacrima solcò il volto dell’uomo mentre osservava il fantasma sorpassare il muro ed andare via.
Chissà quando avrebbe rivisto suo fratello, chissà se fra anni o magari decenni.
Ora però l’aveva promesso, non avrebbe più dovuto piangere per la sua morte.
Si sarebbe guardato allo specchio e avrebbe visto Fred proprio lì, davanti a se.
E poi, tra malandrini ci si intende e se proprio avesse voluto qualche legge la poteva infrangere no? Beh, allora l’avrebbe fatto..fatto il misfatt
o.


Corner of the writer. 

Guten nachmittag mein lieber!
O meglio, buon pomeriggio miei cari.
So benissimo che è triste, però dai, finisce bene no? ahah.
Confessione dell'autrice mode on: Ho pianto mentre scrivevo.
Anyway!
I miei due personaggi preferiti della saga sono Fred e George Weasley e volevo fargli un tributo con questa OS.
Ieri stavo leggendo "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" e mi è venuta l'ispirazione.
Oggi comincerò a leggere il quarto libro, yay! (a voi non interessa ma ok)
Sto sfornando OS a raffica su HP ahah!
L'ultima l'ho postata venerdì sera e ora già ne ho una nuova ahah.
Bene, non ho altro da dire e non vi annoierò ancora! 
Fatemi sapere cosa ne pensate e magari passate a leggere anche la mia OS Rohmione se vi interessa! :) 
See ya sooon. 

 
Benedetta.

 
 
  
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