Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Yume no_Hana    30/09/2013    1 recensioni
"Un'eternità da quando era diventata catturacarte. Un'eternità da quando lui se ne era andato, confessando il suo amore per lei"
Cosa potrebbe succedere a Sakura in un giorno di primavera?
Un nuovo nemico? Una nuova carta? Oppure il ritorno di una persona a lei cara?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kero-chan -Cerberus, Lee Shaoran, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji, Touya/Toy | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima fanfic su CCS. Non sono molto esperta sulle fanfic, ma spero che a qualcuno piaccia, o che qualcuno recensisca (in questo caso lo ringrazio). Mi scuso in anticipo per gli errori di ortografia. Beh, vi lascio alla fanfic.


Ritorno fra i ciliegi
Era primavera, la giovane Kinomoto stava pattinando nel viale, circondata da alberi di ciliegio, i cui petali sembravano volare.
Si stava dirigendo verso casa, essendo finita la scuola. Alla sua sinistra c'era Tomoyo, sua migliore amica, alla sua destra Kero-chan, compagno fidato durante la cattura delle carte, dovuta alla pigrizia di quest'ultimo. Era passato un anno e mezzo da quando era diventata la proprietaria delle carte di Clow, ormai diventate di Sakura. Un'eternità, secondo lei.
Un'eternità, da quando era diventata catturacarte.
Un'eternità, da quando lui se ne era andato, confessando il suo amore per lei.
"Shaoran"
Le accadeva spesso di pensare a lui, riuscendo così a capire i suoi sentimenti, riuscendo a capire il suo amore, perchè lei, ormai l'aveva capito, era innamorata di lui, il suo ex-rivale cinese. I tre arrivarono davanti casa Kinomoto, videro Toy, "l'affettuoso fratellone" di Sakura, parlare con un ragazzino moro. I due si accorsero dei nuovi arrivati e li salutarono. Quando Sakura vide il volto del ragazzo iniziò a piangere, abbracciandolo di slancio e facendolo cadere all'indietro, con lei tra le braccia.
-Lee....mi sei mancato......- disse lei, stringendolo ancora più forte. Shaoran ricambiò la stretta e le accarezzò piano i capelli. Gli altri tre rimasero a guardarli, e Toy, capendo la situazione, fece segno di seguirlo al guardiano e trascinò via Tomoyo, che ormai aveva imbracciato la telecamera e si stava mettendo a filmarli.
Quando i tre se andarono, Lee disse:
-Sakura, dai, non piangere- le asciugò alcune lacrime, poi riprese -Non ce la faccio a vederti così, sorridi, per favore.-

La ragazza si asciugò le restanti lacrime e sorrise, un sorriso colmo di felicità e d'amore. Anche lui sorrise di rimando, con le gote un pò rosse.

-Ecco, ora va meglio. Non ce la farei a vederti, ogni volta che mi vedi, piangere. Non riuscirei a sopportare ogni giorno te che piangi.-

La ragazza mise il broncio, gonfiando le guance come una bambina, ma dopo tornò a sorridere.

-Sign......significa che rimarrai qui, che non andrai via?- lui annuì piano, poi rispose, con le guance ormai come pomodori:

-Come farei a restare ancora lontano dalla ragazza che amo??!!-

-Aishiteru-

Fu solo un sussurro, ma lui lo sentì come se lo avesse urlato. Lee divenne ancora più rosso, Sakura invece abbassò il capo, troppo imbarazzata per dire altro. Il ragazzo aveva un'espressione fra l'incredulo, il sorpreso e il felice, questo la metteve davvero in imbarazzo.

-Ri....ripeti, per favore.-

-Aishiteru, Shaoran!- gli ripetè la frase lei, con più convinzione nella voce, rialzando la testa per incontrare gli occhi profondi del moro. Quest'ultimo avvicinò ulteriolmente il viso a quello della giapponese e sfiorò le labbra di lei con le sue, impacciatamente, per poi ritirarsi.
-Sono felice, Sakura, finalmente il mio amore per te è ricambiato. Lo urlerei al mondo, sono davvero contento.-
Stavolta fu lei ad avvicinarsi e a baciarlo con dolcezza. Rimasero così qualche secondo, finchè la voce di Toy li fece allontanare, spaventati ed imbarazzati come non mai.
-Piccioncini, potreste staccarvi. E' una visione troppo melensa per i miei poveri occhi- poi, sotto gli infuriati della "cara sorellina", si rivolse al moro: -Hey, cinesino, prova a far piangere mia sorella e te la vedrai con me, CAPITO?!- mettendo forse un pò troppa enfasi nell'ultima parola.
Il cinese rispose con calma:
-Ho capito.-
Il liceale, dopo la certezza che il cinese non avrebbe mai potuto far del male a sua sorella, disse ai due di entrare e li lasciò di nuovo soli. Shaoran si stava incamminando verso la porta, ma fu fermato da Sakura, che aveva cominciato a tenerlo per la camicia celeste.
-Non mi lascerai, vero?- disse preoccupata la ragazza.
-No, non ti lascerai più,Sakura.- rispose, intenerito dalla reazione della sua fidanzata. Dopo averlo detto la ribaciò.
Mentre, da dietro la porta, Tomoyo riprendeva la scena, commossa, affiancata dal piccolo leone che sorrideva.                                                                                                                              

  
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