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Autore: Desmond    30/09/2013    2 recensioni
Un ragazzo come tanti, che però si trova invischiato in una faccenda di spionaggio internazionale molto più grande di lui. Un grande segreto che avvolge un membro della sua famiglia. Uno sbaglio di persona che porterà Darius Desmond Rogers a diventare qualcun altro, una spia. Desmond Duncan, al servizio di Sua Maestà, la Regina Elisabetta, sulla quale grava l'ombra di un assassinio: «Un comunicato stampa congiunto di Jonathan Evans e Sir John Sawes, direttori generali rispettivamente di MI5 e MI6, allerta la sicurezza nazionale: Sua Maestà Elisabetta II potrebbe essere in grave pericolo.»
Genere: Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Arrivai in un’oretta e mezza. Mi guardai intorno spaesato; non ero mai stato lì, a Cambridge, né nel Cambridgeshire. Mi fumai una sigaretta per ingannare l’attesa. Verso le tre e venti vidi sbucare mia cugina, venuta a prendermi. La salutai con un abbraccio, porgendole il mazzo di rose, tutto soddisfatto.

«Scusa il ritardo, ero a lezione di… – si interruppe dando un’occhiata più attenta al mio regalo – cosa? Dico: cosa?! Diciotto rose rosse?», il tono sembrava leggermente infastidito.
«Come? Non vanno bene? Non fai diciotto anni?», balbettai confuso.
«Certo che faccio diciotto anni, ma regalare un numero pari di rose dello stesso colore porta sfiga!», rispose, e le sue labbra si distesero in un sorriso. «Dai, andiamo, non puoi restare tutta sera in biblioteca: c’è la mia festa!»

Ci avviammo a piedi verso il campus universitario, quando un borbottio del mio stomaco mi ricordò che non avevo ancora messo nulla sotto i denti. Ci fermammo in uno di quei bar universitari, in Tenison Road. Un bar di quelli stracolmi di studenti che entrano, escono, ordinano, studiano, leggono, scrivono, bevono, mangiano, si siedono, si alzano. Un putiferio di azioni che facevano continuamente, tutti i giorni, probabilmente alla stessa ora. Il tutto silenziosamente, per quanto possibile. Entrano, escono, ordinano, studiano, leggono, scrivono, bevono, mangiano, si siedono, si alzano. Presi un panino, mia cugina prese un cappuccino. Pagai col resto delle rose, già che avevo dei soldi (anche se non miei) potevo permettermi di fare il galante. Entrano, escono. Ci sedemmo ad un tavolino, e iniziai a parlare. Il mio tono di voce doveva essere un po’ troppo alto per il ragazzo ben vestito seduto accanto a noi, che mi lanciò un’occhiataccia. Ordinano, studiano. Io e Alyssa chiacchierammo del più e del meno, rigorosamente a voce bassa. Mi disse che anche lei, tutto sommato, sarebbe stata interessata a effettuare una ricerca come la mia, ma l’inizio dell’università l’aveva un po’ frenata. E, oltretutto, non aveva mai pensato di usare i server universitari per quello scopo. Leggono, scrivono. Mi disse di essersi iscritta alla facoltà di lingue, le sarebbe piaciuto fare l’interprete, un giorno. E poi, aveva già studiato tedesco e francese. Era indecisa sulla terza lingua, tra italiano e spagnolo. Anche se era un pensiero di poco conto, per lei, perché avrebbe fatto una delle due lingue al primo e secondo anno e l’altra al terzo. Si trattava solo di decidere a quale delle due dare più importanza. Bevono, mangiano. Mi raccontò che da un anno, ormai, aveva una corrispondente francese, e che ora quella ragazza si trovava proprio lì, a Cambridge, con il progetto Erasmus, che permette agli studenti stranieri di studiare all’estero. Con un po’ di fortuna, sarebbe riuscita a rimanere per tutto l’anno accademico. In mesi e mesi di lettere, aveva parlato alla francesina dei suoi tre fratelli, e dei tre cugini, uno dei quali ero io. Madeleine, così si chiamava, raccontò di essere figlia unica di due figli unici: nessun fratello, nessuno zio, nessun cugino. Solo lei. Si siedono, si alzano. Finii il panino, ci alzammo e ci dirigemmo verso la porta, con l’immancabile sorrisetto rilassato del ragazzo ben vestito, soddisfatto del fatto che ce ne stessimo andando, così avrebbe potuto continuare qualsiasi cosa stesse facendo col suo pc in santa pace.

Entrammo nell’immensa aula studio multimediale dell’Università. Decine di ragazzi e ragazze ben vestiti stavano seduti compostamente, ciascuno davanti al proprio computer, in silenzio, a fare ricerche su chissà cosa. Collegai il cavetto ethernet e Alyssa mi inserì le dovute password, per farmi così accedere al database della facoltà di storia. Mi disse che sarebbe passata a prendermi dopo due ore per la festa.

Mi tuffai nella ricerca, partendo da quel nome che tante volte avevo sentito nei racconti di mio padre: Claudius Darwin Rogers. Con una rapidità estrema mi si aprì davanti una pagina fatta di date, descrizioni, collegamenti. Mi appuntai i dati che mi interessavano maggiormente.

Sir Claudius Darwin Rogers. Nato a Folkestone il 7 gennaio 1881. Fu pilota dell’aviazione militare nella Prima guerra mondiale. Ricevette il titolo di “baronetto” da Re Giorgio V, nel 1916. Morì in guerra il 17 luglio 1917, a trentasei anni.
Per quanto riguardava la vita privata, c’erano giusto le informazioni che cercavo: moglie e figli. Si sposò nel 1903 con Evelyn Robson, da cui ebbe due figli: Claudius Desmond Rogers e Darius Darwin Rogers.
Cliccai sulla pagina relativa alla moglie, ovvero la mia trisnonna. Nulla di interessante, se non che nacque il 13 marzo 1882 e visse fino al giorno del suo novantaduesimo compleanno, il 13 marzo 1974.
Si separavano così i primi due rami dal tronco principale del mio albero genealogico.
Sir Claudius Desmond Rogers. Nato a Folkestone il 29 ottobre 1903. Fu imprenditore e si arricchì molto, trasferendosi poi a Londra. Si sposò con Camila White, dalla quale non ebbe figli, in quanto lei era sterile. Tuttavia, quando il di lui fratello Darius Darwin Rogers partì per prendere parte alla Guerra, la coppia adottò i suoi figli, Claudius Newton Rogers e Lucius Desmond Rogers. Morì di vecchiaia a Londra il 3 maggio 1981, a 77 anni.
Sir Darius Darwin Rogers. Nato il 30 dicembre 1904 a Folkestone. Fu pilota dell’aviazione militare e partecipò alla Seconda Guerra Mondiale. Si sposò con Irene Hayles nel 1924 e la coppia ebbe due figli: Claudius Newton Rogers e Lucius Desmond Rogers. Morì in un’azione militare, il 18 ottobre 1945, pochi mesi prima di compiere 41 anni.
Sua moglie, Irene Hayles, nata nel 1908, morì per delle conseguenze post-parto a soli ventidue anni, il primo marzo 1930.
Sir Claudius Newton Rogers. Nato il 2 aprile 1925 a Folkestone. Venne affidato agli zii paterni nel 1939, quando il padre partì per la Guerra. Nel 1943, si arruolò come volontario nella marina militare e partecipò alla Seconda Guerra Mondiale. Trovò la morte, per annegamento, il 28 agosto 1944, appena diciannovenne.

Sir Lucius Desmond… – il filo dei miei pensieri venne interrotto da una mano che mi bussava sulla spalla. Era mia cugina. Mi stropicciai gli occhi guardando l’orologio. Erano già le sette. La mia ricerca mi aveva completamente inghiottito, non m’ero reso conto del tempo che passava, perso com’ero nella lettura. Misi via il pc, e mi fermai un attimo a guardare mia cugina. Era un vero schianto.
  
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