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Autore: IShipCrissColfer    01/10/2013    2 recensioni
Nella 3x11 abbiamo visto in un parcheggio sotterraneo Sebastian tirare una granita con dentro del sale grosso a Blaine e poi scappare col resto degli Usignoli mentre le Nuove Direzioni circondavano Blaine per capire cosa fosse successo.
Nella scena dopo abbiamo visto Kurt entrare in aula canto piuttosto scosso e spiegare a tutti che il fidanzato avrebbe dovuto subire un'operazione. Ma cos'è successo tra l'incidente al parcheggio e l'entrata di Kurt in classe?
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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... indovinate chi è tornata nel mondo di Efp !?  Scusate un sacco il ritardo, ma come avevo anticipato quest'estate ho avuto due debiti e un test da fare per essere ammessa a un nuovo liceo! Comunque, ho approfittato di questa giornata di influenza per scrivere questa OS, spero vi piaccia ^.^





                                                                       What has happened in the meantime?




 
Ormai gli Usignoli erano saliti sulle loro macchine e aveva lasciato il parcheggio a gambe levate, consapevoli di non aver rispettato la rigidissima tradizione che tanto predicavano del rispetto nei confronti degli altri Glee Club.
 

Le Nuove Direzioni stavano circondando scioccati un Blaine Anderson sdraiato sul freddo pavimento che strillava per il dolore all’occhio destro, provocatogli da una granita.

Era una cosa piuttosto strana, tutti i membri del Glee Club avevano ricevuto almeno una volta una granita in faccia, ma a nessuno aveva mai provocato tutto quel dolore.

<< Tesoro, quanto ti fa male l’occhio da 1 a 10? >> chiese preoccupato Kurt, che si era accucciato dietro di lui e gli stava accarezzando le spalle per tranquillizzarlo.

<< Nove! >> piagnucolò Blaine.
<< Dai, fammi vedere! >> disse Kurt, togliendogli la mano dall’occhio ferito e facendoglielo aprire del tutto. Vide che aveva diversi capillari rotti e la retina mostrava una piccola irregolarità in basso a destra. Dovette ingoiare un conato di vomito.

<< Porca miseria, si è fatto un male pazzesco! >> esclamò quasi piangendo.

<< Ma com’è possibile? Gli è arrivata una granita nell’occhio, mica del vetro! >> esclamò Quinn avvicinandosi a Kurt.

<< Guarda con i tuoi occhi >> gli rispose il ragazzo, facendo di nuovo aprire l’occhio al fidanzato. La ragazza restò meravigliata, Kurt aveva ragione!

<< E’ meglio che andiate in pronto soccorso >> consigliò Mercedes.


Kurt fece passare un braccio sotto la vita di Blaine e provò a tirarlo su, ma senza successo. Puck, Finn e Sam lo aiutarono a portare il fidanzato fino alla sua macchina.

Mike aprì una portiera posteriore del fuori strada e aiutò gli altri a far sedere il moro sul sedile e poi ad allacciargli la cintura.

Kurt mise l’auto in moto e ringraziò di tutto gli amici.  << Vi farò sapere! >> disse prima di dirigersi verso l’uscita del parcheggio.

Le Nuove Direzioni continuarono a salutare fino a che l’auto non scomparve dal loro campo visivo, poi si salutarono velocemente tra di loro per tornare ognuno a casa propria.
 
 


*



Kurt prese una sedia a rotelle dall’entrata del pronto soccorso e ci fece salire Blaine, così non avrebbe dovuto camminare.  Si diresse poi all’accettazione.

<< Buona sera, sono Kurt Hummel e avrei bisogno di una visita con un oculista. >> disse tutto di un fiato.

<< Ma lei mi sembra a posto >> disse la donna dietro al bancone.

<< Umh, no, non è per me. È per il mio ragazzo, Blaine Anderson. >>  rispose lui avvicinando la sedia a rotelle affinché la donna potesse vedere il moro.

<< Ops. Mi scusi tantissimo, ma non ha idea di cosa sia lavorare in ospedale a notte fonda. >> si giustificò lei molto imbarazzata. << Comunque, ho bisogno di sapere nome, cognome e data e luogo di nascita del ragazzo, dove è avvenuto l’incidente, a cosa è dovuto e a che ora >> aggiunse.

<< Blaine Anderson, nato a Lima il 5 febbraio 1995. L’incidente è avvenuto in un parcheggio sotterraneo vicino al ristorante italiano Bel Grissino, è dovuto a una granita >> la donna sgranò gli occhi grigi << Lo so, sembra una cosa stupida, ma dopo che ha ricevuto una granita in faccia è caduto per terra, urlava e ho controllato l’occhio: è in condizioni pessime >> spiegò il soprano un po’ agitato.  << comunque è avvenuto più o meno quaranta minuti fa >> aggiunse.

La signora digitò tutti i dati che gli aveva dato Kurt e li stampò, per poi darli al ragazzo.

<< Dovete andare al secondo piano e aspettare davanti all’ambulatorio b28 >> spiegò.

Il biondo ringraziò e iniziò a spingere la sedia a rotelle fino all’ascensore. Una volta saliti schiacciò il bottone 2 e in pochi secondi arrivarono al secondo piano. Cercò poi l’ambulatorio e, una volta raggiunto, si sedette in una poltroncina, nell’attesa di entrare. Fortunatamente oltre a loro non c’era nessuno.


<< Il prossimo >> disse l’oculista tenendo aperta la porta.

Kurt si alzò e spinse la sedia a rotelle dentro l’ambulatorio, poi diede la scheda con tutti i dati al dottore.

<< Okay. è stato un incidente piuttosto sciocco, ma se sei qui, Blaine, devo controllare il tuo occhio. Prego, siediti pure su quella poltrona. Ce la fai o ti accompagna Kurt? >> chiese dolcemente.

<< No, no. Provo ad andarci da solo >> disse alzandosi dalla sedia e dirigendosi un po’ barcollando verso la poltrona.

L’oculista lo raggiunse e si sedette su un piccolo sgabello accanto a lui.

<< Blaine, adesso ti darò queste gocce nell’occhio. Ti avverto, bruceranno un po’, ma servono per dilatare la pupilla, così capiremo cosa ti sei fatto esattamente e se si è danneggiata la pupilla >> disse prendendo una boccetta.

Blaine aprì l’occhio e lasciò cadere le gocce su di esso. Sentì un gran bruciore e pian piano vide sempre più sfuocato. Il dottore quindi iniziò a osservare bene l’occhio del ragazzo e Kurt notò che era pian piano sempre più serio e lievemente preoccupato.

<< Bene, Blaine, puoi alzarti >> disse infine.

Il moro si alzò dalla poltrona e si risedette sulla sedia a rotelle.

<< Allora? >> chiese Kurt un po’ preoccupato.

<< Si tratta di un’abrasione della cornea relativamente profonda ed è quindi necessaria un’operazione di urgenza >> spiegò l’oculista.

<< Cosa!? >> esclamarono in coro Kurt e Blaine.

<< E’ necessaria un’operazione di urgenza e sarei io a gestirla. Bisogna farla entro la prossima settimana… io avrei posto giovedì 10 febbraio di prima mattina >> rispose guardando nell’agenda.

I due ragazzi si guardarono in silenzio. Quell’operazione andava fatta, ma i genitori dovevano esserne al corrente.

<< Chiamo un attimo la madre di Blaine, non n’è al corrente >> disse Kurt prendendo dalla tasca il suo telefono. Digitò il numero e chiamò. Spiegare l’accaduto alla madre fu terribile, lei iniziò ad alzare i toni preoccupata e chiese al ragazzo di passarle il dottore. Kurt lo fece.

L’oculista spiegò per filo e per segno tutto e alla fine riattaccò. Bendò poi l’occhio a Blaine.

<< Tua madre ha detto che il 10 va bene >> disse. << Ma adesso bisognerà fare due esami preoperatori, prima di tutto l’esame del sangue >> aggiunse. << Potete farlo al primo piano ambulatorio a10 >>.

Kurt ringraziò l’oculista e spinse di nuovo la sedia a rotelle fino all’ascensore. Una volta al primo piano, cercarono l’ambulatorio.


<< Kurt, non voglio fare l’esame del sangue, ho paura degli aghi! >> si lamentò Blaine.

<< Tranquillo, andrà tutto bene e se vuoi che faccia meno male, inizia ad aprire e chiudere la mano, così il dottore troverà subito la vena >> gli consigliò il soprano.

Sfortunatamente in attesa c’erano due persone davanti a loro, quindi dovettero aspettare.

<< Odio l’attesa prima del prelievo! Mi fa salire l’ansia! >> si lamentò ancora il moro. << Odio pure gli aghi perché non è normale che una cosa di non so quale materiale ti tolga il sangue dalle vene! >>

Kurt dovette trattenere una risata, Blaine che faceva teorie sul perché non si dovevano fare prelievi del sangue era una scena troppo divertente, ma il quel momento non c’era proprio niente da ridere.


Il tempo passò in fretta e quando arrivò il turno di Blaine, i due ragazzi entrarono in ambulatorio. Il moro sembrava essersi calmato, ma quando lo fecero sedere sulla poltrona e gli disinfettarono la parte interna del gomito e vide l’ago, iniziò ad agitarsi e urlare  << Non voglio farlo, non voglio farlo! >>. I due medici in ambulatorio e Kurt dovettero intervenire per tenerlo fermo.

<< Blaine, amore, guarda me. Ti prometto che andrà tutto bene >> provò a confortarlo il fidanzato.

Blaine però aveva ancora il fiato corto e tutti i muscoli tesi.  << Non voglio farlo! >> piagnucolò.

<< E se i medici ti mettessero una tendina così che tu non veda l’ago? >> propose il castano.  << Non c’è alcun tipo di problema >> disse un medico prendendo una piccola tendina verde acqua e mettendola sopra al braccio del moro.

<< Io ho paura, non voglio fare l’operazione! >> continuava a lamentarsi Blaine. Kurt allora prese la sua mano. << Amore, ci sono io qui. Ti prometto che andrà tutto bene. Ti fidi di me? >> domandò.

Blaine stava per rispondere quando l’ago gli si conficcò nella vena. Iniziò quindi a piangere e urlare dal dolore provocato dal tiramento dell’ago. I suoi muscoli erano di nuovo contratti e il prelievo fu quindi più lungo.

<< Tranquillo, abbiamo finito >> disse un medico estraendo l’ago e mettendogli un cerotto. Il ragazzo continuava ancora a tremare e a singhiozzare e si strinse con tutte le sue forze a Kurt, che gli accarezzava dolcemente i capelli.

<< Amore, è finito tutto >> gli disse il soprano con il tono più calmo possibile.

Blaine finalmente si alzò dalla poltrona e tornò a sedersi sulla sedia a rotelle.

<< Adesso dovete andare a fare l’elettrocardiogramma. L’ambulatorio è al pianterreno ed è il numero 5 >> disse l’altro dottore, che era rimasto zitto tutto il tempo.

Kurt salutò e si diresse ancora una volta con la sedia a rotelle verso l’ascensore e in meno di un minuto arrivarono al pianterreno. L’ambulatorio era a due metri da loro ed entrarono subito.


Una volta sdraiato sul lettino, il medico fece togliere la felpa, la maglia e la canottiera a Blaine e  gli mise sull’addome nudo del gel freddo. Infatti il ragazzo rabbrividì. Infine gli misero cinque ventose sull’addome e le lasciarono per cinque minuti.

Una volta passati, il dottore staccò le ventose e diede dei fazzoletti a Blaine per togliersi il gel di dosso, poi andò dietro la sua scrivania a stampare l’elettrocardiogramma e lo diede a Kurt.

<< In bocca al lupo per l’operazione, Blaine! >> disse il medico mentre il ragazzo si riposizionava sulla sedia a rotelle e lasciava l’ambulatorio col fidanzato.

I due si diressero all’uscita del pronto soccorso e raggiunsero la macchina di Kurt.


<< Non voglio fare quell’operazione! >> disse il moro sconsolato.

<< Tranquillo, andrà tutto bene, ed io ti accompagnerò in sala operatoria >> gli disse il soprano.
 

L’ospedale era abbastanza vicino a casa di Blaine e nel giro di dieci minuti arrivarono. Blaine suonò il campanello e sua madre aprì.

Appena li vide abbracciò il figlio e dopo saltò al collo di Kurt, iniziando a ringraziarlo di tutto. << Senti Kurt, visto che sono oltre le due di notte, ti andrebbe di rimanere qui a dormire? Devi essere molto stanco >> propose la signora. << E poi penso che a Blaine farebbe piacere >> aggiunse.
<< Okay, adesso chiamo mio padre e glielo chiedo >> disse estraendo il cellulare dalla tasca dei jeans e digitando il numero del padre, che rispose dopo due squilli.
 

<< Kurt, dove sei? Quando arrivi a casa? Non farmi preoccupare! >> esclamò Burt, felice che finalmente il figlio lo avesse chiamato.

<< Papà, scusami se non ti ho avvisato, ma Blaine ha avuto un incidente e l’ho portato in pronto soccorso >>  spiegò.

<< E’ qualcosa di grave? >> domandò il padre serio.

<< Si, giovedì deve operarsi >> disse un po’ tristemente.

<< Mi dispiace tanto, Kurt. Tu adesso vieni a casa? >>

<< A dire il vero la mamma di Blaine mi ha proposto di rimanere da loro a dormire. Posso? >>

<< Okay, piccolo, ma domani fammi sapere, va bene? Ah! Salutami i genitori di Blaine! Buonanotte! >>.
Kurt chiuse la chiamata e disse alla donna che sarebbe rimasto.

Gli venne prestato un pigiama e pochi minuti dopo si sdraiò accanto a Blaine. << Grazie di tutto, amore. Sei il miglior fidanzato dell’universo >> disse il moro. Il soprano sorrise e si addormentò stringendo il fidanzato al petto.
 






Angolo di Sofia:
e finalmente sono tornata!! scusate ancora tantissimo per l'attesa!
comunque, parlando della storia, i dettagli degli esami preoperatori sono scritti in tutti i dettagli poichè il ho dovuti fare anch'io, a causa di diverse operazioni.
sulla visita oculistica ho descritto una visita che ho fatto io all'età di 13 anni, in seguito a un incidente cretino all'occhio ( si, me ne sono capitate di tutti i colori ). la scena del prelievo è presa dalla mia esperienza quando, nel 2008, ho dovuto fare un'operazione al piede. si, la mie reazioni sono state ESATTAMENTE quelle. 
spero che la fanfiction vi sia piaciuta. un bacione e alla prossima!!

 
  
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