La pioggia cade a fiotti. Gocce grandi quanto chicchi di grandine si infrangono nel vetro della nostra macchina. Non ho mai visto un tempo peggiore di questo. 
Stringo la custodia del mio violino,quell'oggetto è...sacro per me. Ho sempre pensato che sia appartenuto a un mio vecchio antenato,non so se è così ma mi piace illudermi.
Il taxi svolta bruscamente una curva e riesco ad intravederla infondo a quel sudicio viale:la Temaki Music Accademy,l'accademia musicale più prestigiosa del Giappone. Ancora non riesco a credere che io,Reito Kyozuga,sia riuscito ad entrare in quella scuola,tutti quelli che ne sono usciti sono diventati artisti di fama mondiale.
Che sciocco,non mi sono ancora presentato,mi chiamo Reito Kyozuga,ho vent'anni e che dire...mi considero una persona normale:capelli neri perennemente spettinati,viso ovale,naso piccolo,labbra lievemente carnose...il mio unico particolare sono i miei occhi,c'è chi li definisce di color nero-morte,non è una bella cosa ma ci convivo. Dimenticavo,riesco a vedere lo spirito di qualcuno che apparentemente non ha alcun legame con me. Il suo nome è Nobunaga Oda,si fa chiamare "Re Demone" è una persona un po' superba ma in fondo ha un grand cuore,ha dei baffi e una barba molto curati,capelli castani,anch'essi molto curati,un volto dall'aria spietata e grandi occhi scuri. Una particolarità:ha un enorme squarcio sul petto,proprio sopra il cuore. 
-Pronto per il primo giorno di scuola?-chiede lui con una certa euforia
-Sono agitatissimo! So che già oggi inizieranno con i test d'ingresso,spero solo di non andare troppo male...-rispondo con una punta di preoccupare nella voce
-Non farti troppi problemi,sei piuttosto bravo con il violino,andrai bene-dice lui sistemandosi il mantello color rosso sangue
-Lo spero tanto-replico io
Il taxi accosta di fronte alla scuola,pago velocemente il tassista e scendo a prendere i bagagli. 
Mi fermo ad ammirare il grande portone in legno di quercia dai pomelli d'orati nonostante la pioggia mi stia fendendo il viso. Prendo un enorme respiro e faccio per suonare il campanello ma,prima che potessi suonare,la porta si apre da sola con un sinistro cigolio.
-Uh...posso?-chiedo timidamente senza muovermi.
-Non fare la lagna ed entra!-dice seccato Nobunaga.
Spalanco la porta ed entro,inizio a camminare sul pavimento a scacchi guardandomi intorno meravigliato. Il muro è di color verde smeraldo,le colonne portanti sono tinte color oro,in mezzo al corridoio aleggia un'enorme lampadario di cristallo dall'aria molto antica,è l'unica fonte di luce di tutto il corridoio mentre attaccati alle pareti si trovano quadri di tutti i generi:paesaggi,ritratti e nature morte.
-Dovresti andare in presidenza-dice improvvisamente Nobunaga
-Se solo sapessi dove si trova...-replico io
-Con chi sta parlando,signorino?!-chiede una acuta alle mie spalle.
Mi volto di scatto,lievemente spaventato. Non avevo notato nessuno dietro di me prima.
-Oh...io...stavo solo pensando ad alta voce-invento io,preoccupato.
-Cerca qualcosa?-chiede insistentemente una donna piuttosto robusta,molto bassa,un viso piuttosto rotondo,occhi coperti da un paio di spesso occhiali oscurati e i capelli rosso fuoco raccolti in una crocchia.
-Oh...ecco...io...stavo cercando la presidenza!-rispondo a disagio
-Infondo al corridoio,signorino. Io sono Kyosuge Uchina,la segretaria-dice lei rientrando nel suo studio. È una donna strana ed inquietante. Non mi fermo troppo a pensare e mi incammino verso il punto indicatomi da Kyosuge.
Busso timidamente alla porta in legno con una targhetta dorata con su scritto "presidenza"
-Avanti-dice una voce maschile
Io apro la porta e ammiro lo studio:le "pareti" sono degli scaffali stracolmi di libro,un tappeto rosso rubino copre tutto il pavimento e delle poltrone blu  sono sistemate accuratamente davanti ad una scrivania di legno dietro la quale si estende un enorme finestra.
-Salve-dice un uomo dall'aspetto giovanile,alto e magrissimo,dai capelli platinati ed un ciuffo accuratamente sistemato sopra un occhio di colore nero,più o meno come i miei,non ha un filo di peli sulla faccia e indossa una camicia bianca e un paio di pantaloni dello stesso colore-sono il preside Temaki-continua lui con voce calma-è nuovo?-
Io annuisco timidamente
-Sono Reito Kyozuga,volevo sapere dove alloggiare e l'orario delle lezioni,per cortesia-dico io cercando di mantenere un tono dignitoso
-Si sieda pure,posso offrire un thé?-chiede caldamente lui
-No,grazie-dico sedendomi su una poltrona lievemente spiazzato dai suoi modi così gentili.
Temaki si siede su un altra poltrona sorseggiando il suo thé
-Allora,Reito Kyozuga...uhm...dovrebbe avere la camera 2547-dice rivolgendomi un sorriso raggiante poi sposta lo sguardo su Nobunaga il quale sussulta lievemente,nessuno può vederlo tranne me,è..strano
-C'è qualcosa che non va?-domando io
-Oh...no no...mi sembrava solo...niente,niente-dice scuotendo la testa mantenendo sempre il sorriso-le lezioni inizieranno domani alle otto,tuttavia...oggi pomeriggio terremo i test d'ingresso,niente di impossibile,dobbiamo solamente valutare il vostro livello-
-Ca...pisco-dico disorientato,che potesse vedere Nobunaga anche lui?!-Bene...se non le dispiace adesso mi congedo-dico alzando mi e facendo un lieve inchino sulla testa
-Così presto? Beh...non voglio trattenerla,arrivederci-dice con una nota di tristezza. 
Io esco velocemente
-C'è gente strana in quest'accademia,eh?-dico io sorridente ma Nobunaga non risponde-ehy...ma che hai?-gli chiedo io
-Oh...lascia stare...mi sembrava solo...nah...lascia perdere-dice risvegliandosi da una specia di trance.
-Uh...come vuoi...-dico lievemente amareggiato e chiamo l'ascensore. 
Impressione sul primo giorno? Beh...ci sarà da divertirsi...spero...
Continua