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Autore: belongtomusic    01/10/2013    2 recensioni
Margherita Marchesi, sognatrice, studia all'università di lingue e lavora al "Mayflower" quando non studia. Veste rigorosamente bene, un peperino quando serve, soprattutto se le sue mura sono sotto attacco.
Bionda, nasino all'insù e dall'aspetto fragile, capace però di rizzare i capelli al diavolo.
Tom Werner, sta per laurearsi in lettere antiche, fidanzato per abitudine ed in cerca di nuove avventure, con la passione del disegno.
Entrambi legati da una festa e dal treno delle 19:36, che parte ogni sera dal binario 21.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Binario 21 - Tra sogno&realtà


Prologo
 Comodità e buon gusto non sono sinonimi

 
Corro verso la stazione, maledetta me e quando indosso gli stivali per andare all'università. Mai sentito parlare di comodità, stupida me?!
I corsi sono riniziati da poco e non riuscirò mai a stare al passo della vecchia routine. 
Sospiro correndo, urlando "scusa" a qualsiasi malcapitato che investo durante la mia corsa. Arrivo al binario 21, e quando vedo le porte del treno chiudersi comincio a sudare freddo.
Per mia fortuna -stranamente- riesco ad entrare, ma per la foga di essere entrata, spintono involontariamente un ragazzo vicino a me. 
«Oh mio dio, scusami.» Farfuglio mortificata, ma troppo presa dagli spasmi per la corsa precedente per guardarlo. 
«Che delicatezza,» commenta «potevi buttarmi giù dal treno, tanto che c'eri.» Aggiunse con uno strano accento. 
Alzo lo sguardo, per trovarmi davanti un ragazzo alto, moro e con due occhi azzurri che mi guardavano in modo infastidito. 
«Ci penserò su, la prossima volta.» Bisbiglio, riprendendo il libro caduto precedentemente. «Come?» Chiede stizzito.
Sorriso, «nulla.» Sbuffa.
Lascio da solo Mister Permaloso dell'anno per cominciare a vagare in cerca di un posto, tanto per donare un po' di riconoscenza ai miei piedi straziati per la lunga e -molto- scomoda corsa.
Quando riesco a sedermi, tiro fuori il mio i-Pod, cominciando ad ascoltare la musica, che mi culla durante il viaggio.
«E' occupato?» un mormorio mi riporta alla realtà. Spingo "pause" mentre chiedo cortesemente «come scusi?» alla persona che ha interrotto i miei pensieri. «E' occupato?» Ripete e mi pare di riconoscere quello strano accento. Alzo lo sguardo, trovando davanti a me, in piedi, fisso con lo sguardo sul mio, Mister Permaloso dell'anno. Sorrido, «Si, è occupato dalla mia delicatezza.» Lo canzono, togliendo poi la borsa per farlo sedere. «Oh, perfetto, è libero!» Si siede, ignorando la mia frecciatina. «Ti ho forse detto di si?» Chiedo stizzita, portando una ciocca dei miei capelli biondi dietro l'orecchio. Lui fa spallucce, ed io intanto mi chiedevo se fosse normale che una ragazza stressata come me, dopo una giornata oltre i confini dello stressante, dovesse discutere con un moro permaloso con un accento strano, per giunta. E non so nemmeno il suo nome! 
Sospiro, sperando che la mia fermata sarebbe arrivata presto.  



«Dài andiamo!» Cantilena la mia migliore amica, Alex. «E' una festa, ed io odio le feste, lo sai.» Dico per la centesima volta, non venendo ascoltata. «Si, ma questa non è una semplice festa, tesoro.» 
Sospiro, quando vuole, sa essere davvero testarda. Quasi quanto me. Ho specificato quasi. Perché io sono testarda di natura, in qualsiasi circostanza. A volte non oso nemmeno immaginare come ci si senta a sopportarmi 24 ore su 24. «E' una festa in maschera! Maschere vittoriane, maschere come quelle del carnevale di Venezia, con vestiti da principessa, da nobili, come quella roba antica che a te piace tanto!» 
Sospiro nuovamente, guardando il volantino che Alex mi ha sparso per tutta casa. Devo seriamente ricordarmi il motivo per cui le ho lasciato le chiavi del mio appartamento. Lo guardo, e l'idea non mi sembra male. 
Addento il mio secondo biscotto, per buttare giù lo stress accumulato nella giornata. E quello, sarebbe stato solo l'inizio.
Forse non dovrei sfogare il mio stress su dei biscotti, soprattutto sulle briciole dei biscotti. Dovrei andare a correre, come ero solita fare. 
«Va bene,» dico «i vestiti dove li troviamo?»











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Buonasera! :D 
Dopo una giornata alquanto stressante, soprattutto mentalmente, sono tornata a scrivere. Mi mancava e sono contenta di averlo fatto, almeno ho qualcosa su cui sfogarmi.
Ad ogni modo, questo è solo un piccolo prologo, la storia arriverà pian piano. 
Spero solo che possa piacervi, al prossimo aggiornamento :)

Un bacio
<3




   
 
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