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Autore: Keyra96    01/10/2013    2 recensioni
L'ho scritta mentre ascoltavo un po' di musica... mi è venuta così di getto, senza un perché, ma ho voluto scriverla... se passate a leggerla spero vi piaccia :) Non ho altro da aggiungere ciao...
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati sei mesi, ma per me era come se non fosse passato nemmeno un giorno. La mia mente era ancora a quel 15 marzo di sei mesi fa. Il giorno che mi ha portato via il mio migliore amico, l’uomo che avevo scelto di amare per tutto il resto della vita, con il quale avevamo concepito una bellissima bambina, ma che purtroppo ora stavo crescendo da sola. L’uomo che amavo è morto.
- Marie sono tornato – gridò Liam dall’ingresso. Lui il suo migliore amico, il nostro migliore amico, mi era rimasto accanto per tutto il tempo, si era persino trasferito a casa mia, pur di starmi vicino.
- Tutto okay? – mi chiese con un enorme sorriso, entrando nella stanza. Quel sorriso, mi fece fare un tuffo al cuore. Ma era sbagliato, sapevo che era sbagliato ciò che sentivo per lui. Jason era scomparso solo sei mesi prima, ed io avevo rincominciato a provare qualcosa di più profondo per Liam, qualcosa che andava oltre l’essere grata e l’amicizia, qualcosa che ero sicura di non essere mai riuscita a seppellire del tutto, nel fondo del mio cuore.
- Si, grazie va benissimo – risposi sorridendo e cullando dolcemente la mia piccola Prim. Lui si avvicinò  noi e il mio cuore prese il volo.
- È ancora più bella mentre dorme – disse sorridendo e carezzandole con un dito, la guancia paffutella. La piccola si mosse appena fra le mie braccia.
- Ti assomiglia molto – mi guardò.
- Ha i suoi occhi – dissi tornando a guardare la mia bambina.
- E le sue labbra – aggiunsi sfiorandole appena con un dito, sentendo gli occhi pizzicarmi. Non l’avevo ancora superata. Non l’avrei mai superata. Non ritrovando il suo sguardo e i suoi atteggiamenti in nostra figlia. Una lacrima mi sfuggì al controllo e cadde sulla guancia di Prim.
- Marie – sussurrò piano Liam. Posai la bambina nella culla, voltandomi di spalle al ragazzo. Il mio sguardo si posò su una foto che ci ritraeva tutti e tre. Era il giorno del diploma, i due mi tenevano stretta a se per la vita. A quei tempi ero ancora indecisa su chi scegliere, ma alla fine scelsi Jason. Non ho mai capito, se per Liam fossi mai contata di più di una semplice amica. Ricordo che il giorno in cui io e Jason ci mettemmo insieme ufficialmente, lui andò via in fretta e in furia inventando una scusa. Nel mio cuore non ho mai smesso di amarlo e si, molte volte sono stata sul punto di mollare tutto e correre da Liam, ma il rimorso di far soffrire Jason mi bloccava. Poi Jay la sera di San Valentino, mi chiese di sposarlo. Ricordo di essere stata molto titubante nel rispondere.
 
Flashback
- Marie, amore mio. Ti amo da impazzire, mi concederesti il privilegio di diventare mia moglie? – s’inginocchiò d’avanti a me, mostrandomi un meraviglioso solitario. Aveva un sorriso magnifico e gli occhi che gli brillavano. Cosa dovevo fare? Sentivo che il mio cuore batteva per lui, ma anche per qualcun altro. Ero convinta che con il tempo le cose sarebbero cambiate e che avrei per sempre amato Jason, abbandonando l’idea di un futuro con Liam.
- Jay io… - non riuscivo a rispondere, mille pensieri e preoccupazioni affollavano la mia mente. Ma poi pensai che non sapevo se Liam ricambiasse i miei sentimenti o meno. Cosa dovevo fare, lasciare Jay e correre da Liam rischiando un rifiuto, oppure sposare Jason e costruirci un futuro assieme?
- Si! – risposi quasi rassegnata. Il suo sorriso e il suo entusiasmo mi contagiarono, facendomi rinchiudere in un angolino i miei pensieri su Liam.
Fine flashback
 
Dalla foto di noi tre, passai a quella del nostro matrimonio. Altri ricordi riaffiorarono nella mia mente, facendo sgorgare come fiume in piena, altre lacrime dai miei occhi.
 
Flashback
- Ho come l’impressione che tu stia cercando di evitarmi – dissi uscendo sul terrazzo, distraendo Liam dal guardare le stelle.
- C-cosa? – domandò, con fare imbarazzato.
- Sento che tu mi stai evitando – ripetei, appoggiandomi al terrazzo, alzando gli occhi sulle stelle.
- Ti sbagli! – asserì. Sorrisi amaramente.
- Prima in chiesa, cosa volevi dirmi? – domandai curiosa, non dimenticando la sua entrata in sacristia, mentre finivo di aggiustarmi.
- Nulla di rilevante – spostò il suo sguardo, sull’immenso giardino del ristorante.
- Quando sposti lo sguardo cerchi di nascondere qualcosa – abbozzai un sorriso, sentendomi vittoriosa nell’averlo scoperto.
- Mi conosci bene vero? – piegò la testa di lato, sorridendo appena.
- E tu conosci bene me – sorrisi avvicinandomi a lui.
- Ti prego, cosa volevi dirmi in chiesa? – chiesi con voce da bambina.
- Adesso, non ha più importanza – sospirò, chinando il capo. Dalla sala partì un lento.
- Mi concedi un ballo? – sussurrò porgendomi la mano e facendo un mezzo inchino. Sorrisi annuendo e porgendogli la mano. Cominciammo a dondolarci, uno tra le braccia dell’altro, senza seguire veramente il tempo della canzone. Scoppiai a ridere.
- Cosa c’è? – chiese sorridendo.
- Non sei mai stato un grande ballerino – dissi ridendo.
- Sei tu che non segui bene i miei passi – si lamentò lui, ridendo successivamente. Ci fermammo guardandoci negli occhi. Lui poggiò la sua fronte sulla mia. I nostri respiri si fondevano. Non smettevamo per un’istante di fissarci negli occhi.
- Sei meravigliosa questa sera – sussurrò carezzandomi dolcemente la guancia. Sentivo la gola secca, ed avevo voglia di baciarlo.
- Ah siete qui – Jason ci fece spaventare. Ci voltammo entrambi nella sua direzione, un po’ imbarazzati per la posizione in cui eravamo.
- Amore c’è il taglio della torta e le foto con gli invitati – disse Jay sorridendo non curandosi affatto di cosa potesse essere accaduto fra me e Liam, prima e oltre il suo arrivo.
- Arrivo – sorrisi staccandomi da Liam. Afferrai la mano di Jay, ma poi mi voltai verso il ragazzo alle mie spalle.
- Tu non vieni? – domandai.
- Fra un po’, voglio godermi per qualche altro minuto questa splendida luna – sorrise alzando gli occhi al cielo. Annuii, seguendo Jason all’interno della sala.
Fine flashback.
 
Un forte singhiozzo pervase il mio corpo, costringendomi a fuggire dal soggiorno e rifugiarmi nella mia camera da letto.
- Marie – Liam mi seguì afferrandomi per un polso e facendomi voltare verso di lui, stringendomi in un forte abbraccio.
- Con il tempo, farà meno male a tutti – sussurrò fra i miei capelli.
- Sai qual è il problema? – dissi allontanandomi da lui. Mi guardò stranito non riuscendo a capire. Mi voltai sorridendo amaramente.
- E che non piango solo per lui, piango anche per i ricordi, perché ho dei rimpianti e per le mie scelte – dissi mettendomi le mani fra i capelli, quasi a volermeli strappare. Tutto quello che provavo era sbagliato. Io dovevo pensare a Prim, a cercare di crescerla bene e ricordarle che straordinario, bello, magnifico divertente, fosse suo padre, invece di pensare alle scelte del passato.
- Marie, non ti capisco – disse Liam, poggiandomi una mano sulla spalla sinistra. Mi voltai sospirando.
- Liam ti prego, sii sincero, cosa volevi dirmi quel giorno in chiesa? – domandai speranzosa di ricevere una risposta. Lui sospirò abbassando il capo.
- Marie, non ha… -
- Non dire che non  ha importanza, per me lo ha! Io voglio saperlo Liam e voglio saperlo subito! – alzai la voce.
- Non posso dirtelo, adesso, non avrebbe senso è inutile e sbagliato –
- Cosa Liam? Cosa è inutile e sbagliato? Tutte le notti mi sogno quella scena, sogno che tu mi dica ciò che voglio sentirmi dire da tempo ormai, ti prego dimmelo – implorai.
- Cosa dovrei dirti? Che per tutto questo tempo, mi sono sentito una merda? Un completa idiota? Il terzo incomodo, che vi stava a fissare mentre voi felici vi costruivate la vostra vita? Quello che non aveva mai avuto le palle, di dirti realmente cosa significassi per me? Quello che si è sacrificato, per non rovinare un amicizia lunga anni? Quello che si è fatto da parte, lasciando posto al suo migliore amico, rinunciando a te? Vuoi sentirti dire questo Marie? Eh, vuoi sentirtelo dire? – Aveva alzato anche lui la voce e ringraziai la porta chiusa della stanza. Non volevo che Prim si svegliasse.
- Voglio sentirmi dire ti amo, Liam! – ricominciai a piangere.
- Voglio sentirmi dire che tu, quel giorno eri venuto per dirmi di non sposare Jason – dissi avvicinandomi a lui e prendendogli le mani fra le mie.
- Perché deve essere così sbagliato? Mi sento uno schifo ad amarti. Mi sono sempre sentita male, nei confronti di Jason. Perché lo illudevo di essere completamente sua, quando invece, la notte mi ritrovavo a sognare di essere tua. Sono sempre stata codarda, per paura che tu non mi amassi, ho scelto Jay e per tutto questo tempo mi sono sentita una traditrice, una bugiarda. Quando mi sfiorava, mi sentivo sporca – piangevo guardando nei suoi occhi lo stupore.
- Anche adesso mi sento sbagliata. Io volevo solo essere amata e Jay mi amava. Tu invece, non contavo che fossi innamorato di me – singhiozzai come una bambina.
- Abbiamo sbagliato tutto – disse lui. Annuii chinando il capo.
- Ma potremmo pur sempre riparare al danno – a quelle parole alzai di scatto il capo.
- Siamo ancora in tempo per rimediare ai nostri sbagli, siamo ancora in tempo per amarci. Possiamo ricominciare tutto da capo – mi prese il viso fra le sue mani, grandi e calde.
- Jay –
- Jason ha sempre saputo tutto, sapeva di ciò che provavo io e sapeva di ciò che provavi tu –
- Cosa? – sussurrai incredula.
- Sono certo che di me lo sapesse, di te lo suppongo. Non era stupido –
- Ma perché? –
- Non lo so – scrollò le spalle.
- Di una cosa siamo certi. Lui avrebbe voluto che tu ricominciassi a vivere, per te, per Prim e per lui – chinò il capo sospirando, per poi rialzarlo e guardarmi dritta negli occhi.
- Io ti amo Marie. Ti amo da sempre e perdonami se non ho avuto il coraggio di dirtelo prima. Vuoi ricominciare a vivere, con me? –
- Si! – dissi senza pensarci un attimo.
- Si! – ripetei sorridendogli, venendo ricambiata.
- Ti amo – sussurrò a pochi centimetri da me.
- Ti amo anch’io – bisbigliai prima di sentire le sue labbra sulle mie. Mi strinse a se e fra le sue braccia, finalmente, mi sentivo completa. Sentivo che con lui avrei potuto affrontare tutto.
- Amami e promettimi di non lasciarmi mai – dissi staccandomi leggermente da lui.
- Mai! Sarò sempre con te. Fino alla fine – sussurrò prima di ribaciarmi. Quel senso di incompletezza, di star commettendo un errore, mi aveva completamente abbandonato. Lasciando spazio alla beatitudine, e ad una convinzione di un futuro più roseo e sereno.

Angolo autrice
Vado sibito a nascondermi dopo aver pubblicato questa merda..... Lo so, lo so fa schifo... ma che ci volete fare io scrivo quello che mi viene in testa, se poi ispirata da una bellissima canzone ecco cosa ne esce fuori ahahahah.... Beh non mi trattengo a lungo anche perchè sto morendo da sonno e poi sta per iniziare il film.. per cui vi saluto byeeeeeeeee...


 
  
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