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Autore: Stories_of_a_reader    01/10/2013    2 recensioni
Dal primo capitolo:
(Josh's pov)
" Mi giro lentamente appoggiando la schiena alla porta della cabina.
Non ho il tempo di formulare nemmeno un pensiero, che un urlo acuto riempie l’angusto spazio della cabina, perforandomi i timpani. Neanche un secondo dopo una mano si scaglia sul mio viso colpendomi potentemente la guancia destra e oscurandomi la visuale.
Per un po’ non riesco a capire cosa sia successo e poggio una mano sulla guancia colpita. Ho ancora gli occhi chiusi e la mia visuale è ancora attraversata da piccoli puntini di luce, causati dalla violenza con cui è stato scagliato quello che sembra essere un sonoro ceffone.
Apro gli occhi. Davanti a me, ancora sfocata, si erge la figura di quella che sembra essere una ragazza. Riesco a distinguere bene solo il rosso fuoco dei suoi capelli e il bianco purissimo dell’asciugamano che tiene intorno al corpo, altrimenti nudo. Un attimo… Asciugamano? Corpo nudo?
Oh merda. "
Buona lettura :33
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

 
Un incontro rosso fuoco, come i suoi capelli.

 
 
 
Sono stufo di correre, di dover fuggire dai paparazzi per tentare di mantenere privato quel che della mia vita ancora non sanno. Ed è davvero poco, in fondo. Ma è triste, venire derubati della propria privacy, solo perché da un giorno all’altro vieni considerato famoso. Di punto in bianco ti trovi a dover affrontare veri e propri branchi di fan urlanti che vogliono solo saltarti addosso! Per carità, sono grato alle mie fan, parte del mio successo è legato a loro, al loro parere. Ma nessuno ti prepara a una cosa del genere, e molti perdono se stessi. Io non voglio farlo.
È per questo motivo che adesso, dopo aver beccato un paparazzo che tentava di immortalarmi con la sua macchina fotografica professionale all’ultimo grido, sono costretto ad abbandonare il mio lettino su un’anonima spiaggia delle Hawaii, e iniziare a correre cercando un posto sicuro in cui rifugiarmi temporaneamente.
Dopo aver percorso parecchi metri, scorgo le cabine di un qualche lido. Perfetto!
Con il fiatone, ma parecchia soddisfazione per esser riuscito a seminare il paparazzo, mi infilo trafelato in una delle tante cabine.
Mi giro lentamente appoggiando la schiena alla porta della cabina.
Non ho il tempo di formulare nemmeno un pensiero, che un urlo acuto riempie l’angusto spazio della cabina, perforandomi i timpani. Neanche un secondo dopo una mano si scaglia sul mio viso colpendomi potentemente la guancia destra e oscurandomi la visuale.
Per un po’ non riesco a capire cosa sia successo e poggio una mano sulla guancia colpita. Ho ancora gli occhi chiusi e la mia visuale è ancora attraversata da piccoli puntini di luce, causati dalla violenza con cui è stato scagliato quello che sembra essere un sonoro ceffone.
Apro gli occhi. Davanti a me, ancora sfocata, si erge la figura di quella che sembra essere una ragazza. Riesco a distinguere bene solo il rosso fuoco dei suoi capelli e il bianco purissimo dell’asciugamano che tiene intorno al corpo, altrimenti nudo. Un attimo… Asciugamano? Corpo nudo? Oh merda.
Con questi pensieri per la testa mi riscuoto definitivamente dall’improvvisa trans in cui ero caduto.
Metto bene a fuoco la ragazza di fronte a me. Tiene i lembi dell’asciugamano in una mano sottile, appoggiata sul petto, mentre l’altra è ancora alzata e non molto distante dal mio viso.
Noto, con grande dispiacere, che trema leggermente. Devo averla spaventata parecchio.
Ha un corpo esile e non è molto alta, ma dalle curve che prende l’asciugamano sofficemente drappeggiato su di lei, si intravedono le forme di un fisico ben proporzionato. Risalgo sul suo viso, dopo essermi soffermato forse anche troppo sulle sue lunghe gambe. I lineamenti del viso sono sottili, delicati, gli zigomi sono alti. Ha le labbra carnose e rosse semi aperte in una piccola ‘o’ di stupore. Gli occhi mi disarmano, letteralmente. Sono leggermente spalancati, ma non è l’espressione che hanno assunto a sconvolgermi, bensì il colore. Un verde brillante, accecante.
Credo che adesso sia il mio volto ad avere un espressione stupita.
Fortunatamente, tutti gli anni passati a recitare e a parlare di fronte a tantissime persone, non sono stati del tutto inutili.
Infatti, riesco a riacquistare la parola abbastanza velocemente.
« Scu… scusami! Non pensavo ci fosse qualcuno! Sono entrato di corsa, mi dispiace. »
Alle mie parole la ragazza si riscuote dai suoi pensieri e la sua espressione da stupita diventa arrabbiata.
 « Ma cosa succede oggi?! Siete tutti impazziti!? Cosa cazzo ti è saltato in mente?! »
La vedo caricare un secondo ceffone,  ma questa volta sono pronto e le afferro subito il polso.
« Hey! Calmati! Ho detto che mi dispiace! Non l’ho fatto apposta! Stavo scappando dai papa… ehm niente. »
Strattona il polso e si libera dalla mia presa.
Ha un’espressione confusa, probabilmente sta cercando di capire se può o non può fidarsi di me.
Chiude gli occhi e prende un respiro talmente profondo che il petto le si alza inverosimilmente, sfiorandole il mento.
Trattengo a stento un ghigno.
Sembra combattere una lotta contro se stessa, e quando ormai credo che stia per ricominciare a urlarmi contro, mi risponde stupendomi.
« Ok. Ok, va bene. Sembri sincero, in fondo. »
Tiro un visibile respiro di sollievo alle sue parole.
« Uh, menomale. Niente più ceffoni per oggi quindi…? Scherzo! È stata tutta colpa mia… »
Mi metto una mano dietro la nuca, imbarazzato, e le sorrido, sperando di rabbonirla.
A quanto pare funziona, perché cerca di sorridermi anche lei. Ha un sorriso splendido, solare ma allo stesso tempo timido, un sorriso che forse riserva a pochi.
Mi porge la mano per presentarsi.
« Clarisse Williams, piacere. »
 
« Josh Hutcherson, piacere mio. »
 
 
 

 
Angolo dell’autrice:

Hi!
Questa è la mia prima ff sul caro Joshua e spero proprio di aver iniziato bene!
Un po’ di giorni (notti) fa, ho sognato questo incontro e ho sentito il bisogno impellente di scriverci su.
So che teoricamente non potrei permettermelo, dato che ho già una long su Hunger Games in sospeso, (e nemmeno la scuola scherza) ma era da un bel po’ di tempo che non riuscivo a buttar giù qualcosa e ho deciso di sfruttare l’ispirazione finché c’è… ^^
Tornando al capitolo…
Inizialmente volevo limitarmi ad una OS, ma poi mi sono resa conto che non sarei riuscita a metterci molto. Il contenuto sarebbe stato povero e quindi ho optato per una long.
Ovviamente l’immagine che trovate all’inizio del capitolo è il volto che ho deciso di dare a Clarisse…
Non so che altro aggiungere…!
Adesso posso solo sperare che quella burlona della mia immaginazione non decida di ritornarsene a Narnia!
Spero che il capitolo, per quanto povero, vi abbia incuriosito abbastanza da convincervi a seguire la ff e soprattutto a recensire!
Vi prego, bramo le vostre recensioni!
 
In fine, vorrei ringraziare la mia amica Federica e Oh_man che hanno letto la ff in anteprima. Ma soprattutto Oh_man che ha seguito in diretta la stesura del capitolo e mi ha sopportato (vi assicuro che non è facile ewe) e soprattutto supportato.
 
Spero, con questi estenuanti commenti, di non avervi terrorizzati talmente tanto da indurvi a fuggire a gambe levate! D:
 
A presto, spero.
 
xoxo,
Stories_of_a_reader (ex 'Diary_of_a_reader' ed ex 'Hector_wife' ).
  
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