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Autore: Calien01    02/10/2013    3 recensioni
Dimenticate le solite fan fiction con protagonista il magico trio o la nuova generazione, questa è completamente diversa.
Anni e anni dopo il commovente epilogo della Rowling troviamo Sophia, giovane ragazza londinese con una cicatrice simile a quella dell’ ormai defunto nonno Harry Potter, il ragazzo-che-è-sopravvissuto.
Sophia abita con sua zia Fleur, in quanto orfana dei genitori dall’ età di tre anni, ma non sa di essere una strega, finchè allo scoccare della mezzanotte del 20 Luglio, un gufo, passando dalla finestra aperta, plana dolcemente sul suo letto. E da li’ inizieranno una serie di avventure che la metteranno seriamente in pericolo, tutto a causa di una maledizione che colpi’ suo nonno anni addietro.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Trentacinque anni dopo.

Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Guferia.
Ore 21:00.


Fermo al centro della guferia, il professor Vitous, ormai decisamente vecchio, assicurava alla zampa di un piccolo e anonimo gufo una Strillettera, indirizzata ad una bambina molto speciale, il cui nome era Sophia Potter.

Erano passati anni ormai dall’ ultima guerra magica, ed Harry Potter, Hermione Granger e Ron Wesley, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, misero su famiglia.

Nacquero cosi’ Albus Severus, James Sirius e Lily Luna Potter, figli di Harry e Ginevra; e Hugo e Rose Weasley, figli di Hermione e Ron.

Il loro percorso scolastico fu pieno di soddisfazione e di guai, a causa dei caratteri esuberanti dei ragazzi, dell’ eterna competizione tra loro e i Serpeverde, capitaneggiati da Scorpius Hyperon, figlio di Draco Malfoy.


“Ma questa è un’ altra storia…”


Vitous si riscosse dai suoi pensieri e guardo’ il gufo librarsi nel cielo stellato e dirigersi verso Londra, incurante del fatto che, la lettera che portava, avrebbe cambiato la vita ad una bambina che avrebbe deciso le sorti del Mondo Magico.

Sophia era figlia di James Sirius, sposatosi con Tess McFly, figlia di Adam McFly, Purosangue per eccellenza e banchiere presso la Gringott’s Bank, morti durante un misterioso incidente, quando lei aveva appena compiuto i tre anni.

Ragion per cui il Tribunale Magico per i Diritti Minorili la affido’ alla zia Fleur Weasley, divorziata da Bill Weasley, che aveva deciso di ritornare alla sua vecchia vita in Francia, a Bordeaux.

Il gufo dal fulvo piumaggio era ormai solo un puntino minuscolo nel cielo stellato ma Vitous ancora non si dava pace: doveva arrivare a destinazione il piu’ velocemente possibile, se solo potesse accelerare il battito delle sue ali in qualche modo.

Ridacchiò tra sé, insomma, era o non era un Mago?

“Ormai credo di avere la demenza senile, diamine, sono uno dei maghi che ha lottato contro il Signore Oscuro!” pensò.

Tirò fuori dal mantello la bacchetta, e puntandola verso il gufo, ormai decisamente quasi scomparso disse: “Velocis Volum”.

In un batter d’ occhio, l’ uccello aumentò di velocità, scomparendo del tutto dalla vista del professore di Incantesimi.

“Speriamo solo che Fleur comprenda in che situazione il Mondo Magico si trovi..”
 
 
Bordeaux.
Ore 11:57.


Fleur era in salotto a gustarsi una confezione di Macarons al Pistacchio, cibo babbano che durante la sua infanzia aveva imparato ad amare quando all’ improvviso un gufo entrò dalla finestra e planò maldestramente sul tavolino, tirandosi appresso la preziosa scatola con il dolce contenuto.

“Ma cosa…?” disse Fleur, guardando con aria sorpresa il povero gufo capitolato al suolo.

Notò una strana busta legata alla zampa, indirizzata a:
 
Fleur Weasley
48652 Rue de la Victoire, Bordeaux, France.
 
Represse un moto di rabbia, nessuno la chiamava piu’ così da quando aveva divorziato da Bill, quasi 20 anni prima.

Non che nutrisse rancore verso il suo ex compagno di vita, semplicemente avevano preso delle strade diverse. Bill era praticamente sposato con il lavoro, sempre fuori, sempre occupato con vari casi, trascurando totalmente la sua sposa, che, non potendone piu’ di tutto questo ignorarsi, aveva fatto le valigie ed era tornata nel suo paese natale, Bordeaux.

Fino a quando sette anni prima, il Ministro in persona le aveva dato l’ affido della sua nipotina, Sophie Potter, orfana.

Ne aveva portati di problemi quella bimba!

Troppo esuberante, vivace e tremendamente… strega.

Non appena aveva messo piede nella villetta di Fleur, subito aveva iniziato a manifestare le sue doti magiche.

E non stiamo parlando di far fluttuare oggetti o cambiare colore al pelo del gatto, ma parlare con gli animali, e conoscere già alcuni incantesimi, cosa che non riusciva però a far funzionare, in quanto sprovvista di bacchetta.

Sophie era speciale, e Fleur se n’ era accorta durante questi sette anni di convivenza.

Lei adorava la nipotina: era dolce, generosa, tremendamente coraggiosa e leale, la Grifondoro ideale insomma.

Eppure aveva uno sguardo così triste delle volte…

“Cosa darei per vederla sorridere piu’ spesso” pensò Fleur tristemente.

Gettò all’ indietro la folta chioma dorata, ancora lucente, nonostante il peso degli anni iniziavano a farsi sentire, piegando in avanti la testa e toccò con la punta della bacchetta la lettera, che al contatto si animò gracchiando:
 
Gentile Fleur Weasley,
con la presente la informiamo che sua nipote, nonché figlia adottiva, Sophie Potter è stata ammessa alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Con la Presente troverà la lista del necessario che lo studente dovrà avere con sé durante l’ anno scolastico.
Il treno partirà dal Binario 9   il primo settembre dalla Stazione King’s Cross, Londra.
Cordiali Saluti,
Professor Vitous.
 
Ps. Dovrei discutere di una cosa molto importante con te, riguarda Sophia. Se hai intenzione di venire a Londra, incontriamoci al Paiolo Magico il 29 agosto”.
 

Fleur ebbe un tuffo al cuore mentre la Strillettera dolcemente di dissolse.

Hogwarts.

Sophia era stata ammessa ad Hogwarts.

Beh, certamente non era una novità, chiunque avrebbe notato che c’ era Magia in lei. Solo che non si spiegava come mai Vitous la volesse incontrare.

“Cosa ci sarà mai di così urgente?” si chiese sussurrando.

Prese con delicatezza il piccolo gufo stremato dal viaggio e lo adagiò nella gabbia appartenuta a Errol, il gufo decrepito della famiglia Weasley, deceduto di vecchiaia qualche anno fa.

Con un colpo di bacchetta fece ordine nella stanza e si risistemò sul divano, guardando distrattamente la televisione, mentre nella testa le frullavano mille pensieri.

“Inutile pensarci adesso, se ne parlerà quando sarà il momento..” pensò, scivolando placidamente in un sonno lungo e senza sogni.
 
~

L’ orologio della Cattedrale di San Hugo intanto segnava le ventiquattro e trenta, quando, un lampo verde baleno’ per un attimo, sinistro e fulmineo, spegnendo per sempre la vita di un luminare della storia di Hogwarts, caro amico e professore fidato, sempre buono e coraggioso.
 

L’ indomani sulla Gazzetta del Profeta in prima pagina vi erano a caratteri cubitali:
“Chi ha ucciso il professor Vitous?”
 


 
   
 
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