Per la prima volta...

 

 

Tre undicenni stavano camminando al quarto piano per condursi alla lezione della professoressa McGranitt.

Il primo era caratterizzato da una strana cicatrice sulla fronte, causata da un oscuro potere, e portava degli occhiali tondi, come il padre che non aveva mai conosciuto.

Parlava con un ragazzino alto e dai capelli rossi, caratteristica della sua povera famiglia, che 

ascoltava l’amico ammirato di come fosse riuscito ad entrare, a soli undici anni, nella squadra di

Quiddtich dei Grifondoro.

La terza, leggermente in disparte, si ripeteva nella mente la lezione del giorno di trasfigurazione,

odiava il Quiddtich quanto odiava chi la disturbava mentre leggeva i suoi amati libri.

Arrivati a destinazione si posizionarono tra i primi banchi.

 

A metà lezione i due ragazzi non facevano che chiacchierare disturbando alquanto la compagna che voleva prendere appunti

« Harry, Ron potreste chiudere quelle boccacce una volta tanto? », gli disse.

« Dai, Hermione, non possiamo seguire la vecchia megera !! » rispose il rosso.

« Potter, Weasley la vecchia megera vi toglie 20 punti, a testa » , disse la professoressa dopo aver assisto al colloquio tra gli studenti.

« Miseriaccia! » disse sottovoce Ron.

« Uffa.... » aggiunse Harry.

« Ben vi sta! » sussurrò allora Hermione.

 

 

Hermione Granger entrò in sala comune verso le diciotto cercando con lo sguardo i suoi due migliori amici, ne trovò solo uno seduto,o meglio sbravaccato, sulla poltrona vicino al camino.

La mora sorrise, il suo Ron...Aspettate una attimo, il suo Ron?!? Da quando Ron era suo???

La piccola, sconvolta dai suoi stessi pensieri, si decise a svegliarlo.

«  Ron! », lo chiamò, «  Ron!! Ronald Bilius Weasley! Svegliati...immediatamente ! ».

Piano piano il ragazzino si incominciò a muoversi.

“ Che carino che e’” per la seconda volta si trovava a pensare delle cose che non doveva pensare su Ron...ma cosa le stava succedendo?

«  Dov’è Harry? »

«  Ha il suo primo allenamento di Quidditch, oggi »

«  Ah! Giusto che scema! Va bè io vado nel dormitorio a studiare »

Fece per andarsene quando si sentì bloccare

« Ron, ma che...? » Domandò sorpresa lei.

«  Aspetta, non parliamo mai tu ed io...da soli », spiegò leggermente rosso, « A volte penso che se non fosse per lui noi non ci parleremmo mai! »

«  Va bene », acconsentì la mora sedendosi nella poltrona vicino alla sua, «  Di cosa vuoi parlare ? »

«  Tu sei di origine Babbana, giusto? Ma la tua famiglia com’è? Non ne parli mai... »

«  Bè loro sono.... »

Hermione incominciò a raccontare delle sue avventure da piccola, delle vacanze con i genitori, di come si sono conosciuti, di dove era cresciuta prima di arrivare ad Hogwarts e di tante altre cose;

Ron la seguiva ammirato e interessato, di tanto in tanto le porgeva delle domande su oggetti che

non aveva mai sentito nominare.

Per la prima volta erano riusciti a parlare civilmente, scherzando e ridendo.

Per la prima volta Hermione si rese conto di voler bene al suo Ron in modo diverso da quello

che provava per Harry.

Per la prima volta Ron si domandò come aveva fatto a vivere senza il sorriso della piccola Mione.

Stava nascendo un nuovo amore, che seppur piccolo, molto intenso.

Col tempo provocherà litigate, gelosie, dubbi, ansie ma per ora solo sane e dolci risate piene di sentimenti sconosciuti.

 

 

Oggi ho visto mia cugina (undicenne) scherzare e giocare con un suo compagno... e mi hanno fatto venire in mente gli undicenni Ron/Hermione. Forse sono un pò OCC per come erano nel libro a quell’età, ma a me sono piaciuti così...spero commentiate in tanti!