Poco più di una bambina, con i meravigliosi capelli dorati che le ricadevano in piccole onde lungo le spalle e i bellissimi occhi cangianti intrisi di tristezza, Isabelle Lewan sedeva sulle imponenti scale della sua casa a Seattle. Pochi metri la separavano da urla di dolore, capaci di lacerarle il petto, che inondavano la camera da letto dei suoi genitori. Non voleva sentirle, ma ormai le erano impresse dentro. 
Sua madre era malata da tanto tempo e soffriva ogni giorno, Isabelle lo sapeva, ma le urla non erano quelle della sua mamma, non in quel momento. Ad urlare, era suo padre.
Emetteva gli stessi suoni che emette un uomo mentre brucia tra le fiamme, un uomo che sente la pelle carbonizzarsi secondo dopo secondo.
Isabelle non avrebbe mai, mai voluto credere che la bellissima donna così simile a lei, ma con bellissimi capelli rossi, sarebbe potuta morire davvero, un giorno, ma era successo. Era morta, proprio davanti ai suoi occhi. Le lacrime iniziarono a rigarle le guance, mentre ricordava...

Un invitante odore aleggiava per tutta la casa.
Isabelle correva, voleva raggiungere la sua mamma. Suo padre avrebbe tanto voluto che sua moglie non si sforzasse, avrebbero potuto permettersi più di una cuoca, ma Elinor amava cucinare. 
Quando Isabelle la raggiunse, la donna le rivolse un sorriso meraviglioso. L'abbracciò per qualche attimo e poi tornò a prestare la sua attenzione alla cena. Isabelle si accigliò.
-Mamma!-la chiamò-vuoi leggermi un libro?
-Oh,Isabelle, sono impegnata-rispose Elinor-non puoi leggerlo da sola?
-No-disse la bimba ancora imbronciata-lo sai che non posso leggere senza di te Jane Eyre.
-Mhh, se si tratta proprio di Jane, posso accontentarti.
Elinor prese la sua bimba per mano e si fermò in salotto. Adagiò Isabelle sul divano, ma non appena aprì il libro che aveva preso dal comodino, gli occhi iniziarono a dilatarsi e, man mano, diventarono vitrei. Poi la donna cadde e Isabelle la osservò, terrorizzata.
Corse subito al suo fianco, ma la sua mamma aveva perso colore.
Si sentiva male?
-Mamma,mamma! SVEGLIATI, MAMMA! NON DEVI DORMIRE!-
Isabelle sapeva che non stava dormendo, ma non poteva credere che sua madre...che sua madre fosse...
-Mamma, ti prego, non lasciarmi- sussurrò, la voce rotta dal pianto-non puoi andartene via. Devi rimanere insieme a me. Me l'hai promesso, non ricordi? Mi hai promesso di restare con me per sempre, mi hai detto che avremmo letto insieme Jane Eyre e altre centinaia di libri, non puoi aver infranto una promessa, mamma. Tu non infrangi le promesse!!-
Era inutile. La mamma era morta.

Isabelle tornò al presente. Elinor era morta. Non l'avrebbe più accompagnata a scuola, non avrebbe più visto le sue amiche invidiarla per avere una mamma così dolce e bella, non le avrebbe più letto Jane Eyre, non avrebbe più cucinato per lei e suo padre.
"Mi manchi già tanto, mamma. Mi dispiace" pensò.
Si prese il viso tra le mani e iniziò a singhiozzare. Tremava, ma non aveva freddo.
Tremava perchè il suo cuore, così come il suo mondo, era stato frantumato.

**NOTE DELL'AUTORE**
Questa è la morte della madre di Isabelle, personaggio della mia storia "L'anima gemella". Nel primo capitolo non rivelo neanche il suo nome, e non era giusto. Quindi ecco una piccola one shot! Spero vi piaccia,gioie!♥ PS:voglio sapere cosa ne pensate, è un ordine. U.U Hahhahahahh