Mancavano solamente quaranta giorni,a quel concerto,trenta giorni e potevo toccare la mano del mio idolo,sentendolo cantare sentire la loro voce,chiudendo gli occhi e stando a pensare un momento a tutto quello che potevo passare,ma per colpa di quella maledetta scuola,non so ancora se i miei mi manderanno,non ho un buon rendimento,l'unica cosa che secondo me li preoccupava solamente,che io andassi da sola fino a Milano,tutto qua. Evidentemente non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Madison Green,ma tutti i miei 'amici' mi chiamano Mad,ho i genitori Inglesi,e tutti mi invidiano e non capisco ancora il perché,essendo di generazione inglese,giuro che in tutti questi diciassett'anni,non mi hanno mai portato a Londra,dicono che non è adatta a me,e tutte quelle scemenze una dopo l'altra,ma quando compirò diciott'anni,andrò a Londra,devo vederla,devo viverci,voglio vedere 'il cambiamento' che farò.Fra tutte le persone su cui posso contare,l unico è il mio migliore amico,Andrea,mi sostiene sempre ed io lui,siamo migliori amici dall'età di quattro anni,non ci nascondiamo niente,anche se lui in questo momento ha una relazione con una ragazza,ha sempre tempo per me,è un ragazzo d'oro. Tornando a me,amo ascoltare musica,esco di casa e ascolto musica,torno a casa ascolto musica,tutto il pomeriggio anche mentre faccio i compiti,ascolto musica,la sera prima di addormentarmi,se non ascolto la mia canzone preferita 'more than this' dei One Direction,non riesco ad addormentarmi,amo talmente quella canzone che in un giorno,l'ascolto minimo una centinaia di volte,quella canzone mi fa pensare,le loro voci,gli acuti di tutte le altre canzoni,mi fanno sognare. Il 28 Giugno,dovrei andare a Milano,come già detto,io vivo in un piccolo paesino vicino Verona,non è molto distante,l'ho fatta tantissime volte, con la scuola,ma i miei non lo vogliono capire,mi costringono ad andare bene a scuola,passare l'anno così posso andare,ma loro tutti convinti che non lo passerò,sorridono,per prendermi in giro. Ma io in quest ultimo periodo sto studiando tantissimo,andando volonataria,facendo bene i compiti e tutto,e il mio profitto sta migliorando e i miei genitori,si devono rassegnare,IO CI ANDRO',che loro lo vogliano o no. Andrea,si sarebbe preso una cotta per me,ed io per lui,ma non vogliamo rovinare la nostra amicizia,ci diciamo delle cose dolcissime,pur mantenendo una certa distanza,e poi non voglio causare problemi con la ragazza. Lui sostiene che sono una ragazza bellissima,con un carattere raggiante,solare,e tutto il resto,ma per me non è così,mi sento brutta,o forse lo sono. Mi sento inutile,non ho nessuno amico o amica apparte lui. non riesco a farmene facilmente,ci vuole abbastanza tempo,prima che una persona diventi mia amica,che accettare il carattere che ho,ma una cosa sono sicura,che tutte le persone possono contare sempre su di me,e di questo ne sono fiera,anche se solo per questo vengo usata dalle persone,sono come uno 'psicologo' tutti vengono a sfogarsi con me,ma quando ne ho bisogno io nessuno c'è. Mi accontendo pure del mimino,quei soldi,per quel biglietto,l'ho pagato da sola,con i soldi che mi procuro facendo la cameriera al bar sotto casa,guadagno abbastanza bene,e l'hotel e il viaggio,metà l'ho pagata io e metà i miei giorni. Ho solamente bisogno del ventotto giugno,quel giorno sarà,ne sono sicura,il giorno più bello della mia vita,perché sono riuscita,da sola,a farcela,a realizzare il mio sogno,perché?perché ho creuduto che potevo farcela,ed ecco. è andata così,ho vinto io! ... Passata la scuola,fra cinque giorni ecco che partirò per milano,mancano solamente tre giorni,dal giorno più bello della mia vita,non resterò solo il 28,ci resterò fin quando loro non se ne andranno,voglio 'passare' del tempo con loro.Iniziavo a prepare le valige,non potevo aspettare,mia madre è rimasta sconvolta da tutti i bei voti che le avevo portato a casa,ma sotto sotto credo che sia fiera di me,comunque ormai,siamo alla fine,ma all'inizio di una lunga vittoria,la mia. - Passati i tre giorni,andai al treno,solutai Andrea e Clarissa,la ragazza,mamma e papà,presi le valige e mi diressi verso il treno 8. Salii sopra,erano emozionata,non smettevo di sorridere,pensai solamente alle venti della stessa sera,non potevo crederci. Ascoltavo solamente loro,come al solito. dopo tre ore circa. eccomi arrivata nella grande Milano,mi dirigo,velocemente verso l'Hotel,per sistemarmi e prendendo una decina di euro,mi diressi verso un mc donals,per mangiare qualcosa. Nel pomeriggio,tornai all'hotel mi preparai e velocemente mi diressi verso lo stadio. Da a mala pena un chilometro di distanza,avevo i brividi e sentivo le voci delle Directioners,cantare e urlare i loro nomi,con il cuore che mi scoppiava,le lacrime che stavano per scendere,mi fermai un secondo. e feci una foto,quella foto sarà la prima di una seconda vita. Arrivata li davanti il mio cuore che scoppiava,le lacrime che piano piano scendevano le mie urla si univano a quelle delle altre ragazze,le nostre voci che urlanano 'One direction One direction One direction' senza fermarsi,battendo i piedi per terra,battendo le mani,insomma una meraviglia. Era l'ora di entrare nello stadio,ecco che ci mettiamo tutti in fila,schiacciandoci a vicenda.