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Autore: ZuzzyKB    02/10/2013    3 recensioni
Soulmate AU
In questo mondo ognuno ha un'anima gemella, ma non è detto che la cosa sia reciproca. Questa è la storia di Kurt e della sua anima gemella.
Sono ZuzzyKB, non crediate sia una Klaine.
KURTBASTIAN
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note autrice: piccola ed innocua OS. Oltre a LKOF pubblicherò qualche OS e inizierò penso due storie, che aggiornerò molto sporadicamente, quando avrò tempo, quindi perdonatemi in anticipo per i vari ritardi nella pubblicazione. Vi lascio alla lettura, mie piccole pinguste ;)
 

I was made for loving you, baby


Ognuno ha un'anima gemella nell'universo, c'è chi l'ha troverà, chi no o ancora chi non sarà ricambiato. Questo non vuol dire che non si possa comunque vivere con qualcun altro e amarlo, ma non sarà mai come la propria anima gemella.
Kurt si ricordava ancora quelle parole, una delle prime cose che ti insegnano a scuola. Parole che si comprendono solo più avanti, ma i bambini sono così abituati alla fiabe, che non pensano all'effettiva probabilità di non trovare quell'altro essere umano con cui passare l'intera esistenza o peggio di non essere ricambiati. Kurt era uno di quei bambini che amava le storie di principesse e principi azzurri, quelle con un lieto fine ed era fermamente convinto che la sua anima gemella sarebbe stata l'esatta copia di un principe delle favole. Per questo, appena incontrato Blaine sulle scale della Dalton aveva sperato di ricevere quel tatuaggio argentato che lo avrebbe indicato come suo corrisposto, invece a nessuno dei due era comparso il tatuaggio che li avrebbe resi anime gemelle. Decisero comunque di rimanere insieme ed amarsi, pensando che poteva bastargli, che avrebbero comunque potuto vivere la loro propria favola, in barba a tutte le leggi di quel mondo. E così fu, fino a che, un pomeriggio, Kurt fu presentato a Sebastian Smythe e quando si strinsero la mano, beh, Kurt rimase legato all'altro per la vita. Kurt aveva come anima gemella il ragazzo che ci stava provando con Blaine e che continuò imperterrito a farlo, perchè evidentemente Sebastian era la sua anima gemella, ma Kurt non era l'anima gemella di Sebastian. Come se non bastasse Smythe si prendeva gioco di Kurt, lo insultava per la sua faccia da checca, per i suoi vestiti da ragazza e per la sua voce troppo alta per essere normale. E Kurt rispondeva con tutta la cattiveria e l'ironia possibile, quando invece avrebbe voluto solo dirgli quanto gli piacesse il suo sorriso, le sue lentiggini, i suoi capelli e quegli stupendi occhi smeraldo. Kurt si corrodeva dentro, ma andava avanti fingendo davanti alla sua famiglia, ai suoi amici e a Blaine che non si accorgeva di nulla e continuava a dichiarargli il suo amore e Kurt non poteva fare altro che far finta di ricambiare. Blaine era l'unica cosa vicina all'anima gemella che aveva e doveva tenersela stretta, non poteva dirgli del suo tatuaggio, quello splendido, elegante nome che spiccava sulla sua pelle lattea all'altezza del fianco destro, ma non poteva nasconderlo per sempre. Prima o poi Blaine l'avrebbe visto e allora tutto sarebbe finito. Ormai erano tre settimane che reprimeva i suoi sentimenti e il dolore e l'affaticamento cominciava a vedersi anche sul suo fisico. Era più bianco del solito, gli occhi erano lucidi e aveva freddo. Un giorno Blaine gli chiese di andare al Lima Bean per dirgli qualcosa di importante. Ed eccolo lì, il momento che Kurt temeva: la rottura con Blaine. Blaine aveva trovato la sua anima gemella ed era ricambiato. Si lasciarono da buoni amici, ma non fece male come credeva. Non pianse neppure, semplicemente ne parlò con suo padre ed andò avanti.

Kurt scuote la testa, deve dimenticarsi di tutti questi inutili pensieri. Si alza e raggiunge gli scaffali della biblioteca per poter prendere un qualche libro strappalacrime.
-Oh guarda se non è faccia da checca!- Ovviamente di tutte le persone, Kurt incontra Sebastian. -Dov'è il tuo ragazzo?- continua sempre con il solito sorriso. Kurt non si volta nemmeno, continua a cercare un libro o almeno finge.
-Non ho un ragazzo- risponde infine con un tono freddo, quasi glaciale.
-Oh, il piccoletto ha deciso di trovarsi qualcuno di meno femminile?- lo deride Sebastian. Sembra che sappia quanto gli faccia male, ma non può saperlo, giusto?
-Forse. Beh ora puoi portartelo a letto, anzi no, ha trovato la sua anima gemella- Kurt cerca di concentrarsi sui titoli che legge, ma è come se non li vedesse nemmeno. Non guarda Sebastian, ma tutti i suoi sensi sono diretti a lui.
-Come se mi importasse della sua anima gemella, sarebbe solo sesso-
-Davvero? E come credi di convincerlo a tradire la sua anima gemella con te?-  questa volta Kurt trova un libro che potrebbe interessarlo, ma è troppo in alto. Nel frattempo Sebastian si sposta e si appoggia con la spalla sullo scaffale a cui è rivolto Kurt, adesso lo vuole pure vedere in volto? Non gli basta farlo soffrire con il suono della sua voce? Ma ancora una volta Kurt si deve ricordare che Sebastian non ha ricevuto il tatuaggio, non può saperlo. Kurt si alza sulle punte per raggiungere il libro che gli serve, ma non ci arriva. Sebastian allora lo aiuta e lo prende per lui, glielo porge e poi sospira. -Hai il tatuaggio- lo dice come se fosse rassegnato. Kurt abbassa lo sguardo e copre il suo tatuaggio, che era rimasto scoperto quando si era alzato sulle punte, poi annuisce. -E allora?- risponde con la voce che trema leggermente.
-Per questo sei più bianco del solito- non sembra volerlo deridere, è una semplice constatazione.
-Cosa te ne importa?- Kurt si allontana, vorrebbe scappare, ma qualcosa nello sguardo dell'altro lo incatena a lui o forse è solo perchè gli è legato per sempre.
Sebastian non risponde, abbassa lo sguardo, poi lo rialza e solo allora Kurt nota che qualcosa in lui non va, il ghigno, nota, è scomparso e pure lo sguardo fiero e sicuro di sé. -Non hai risposto alla mia domanda- perchè Kurt non se ne va? Perchè semplicemente non cerca di dimenticarsi ciò che in realtà non può dimenticare?
Sebastian rimane in silenzio, ma questa volta si avvicina a Kurt, che lo guarda in silenzio. Ora le braccia di Sebastian sono appoggiate allo scaffale dietro a Kurt all'altezza della sua testa. Si abbassa, il suo sguardo si posa sulle labbra di Kurt prima di unirle alle sue. Kurt non riesce a respirare, ma non può che rispondere al bacio. La sua mente gli urla di smetterla, di non continuare a farsi del male, ma quel movimento dolce, quel sapore forte e buonissimo che sa di Sebastian, gli fa perdere qualsiasi volontà. È solo un miscuglio di sentimenti nelle mani di Sebastian, che lo ha stretto a sè. Le mani di Kurt, invece, stringono i capelli del più alto. Finalmente si staccano. Kurt ha le lacrime agli occhi, ma sembra rinvigorito, la sonnolenza e l'affaticamento che aveva avuto per molto tempo è svanito, deve essere quello di cui parlano tutte le persone che riescono ad avere un qualche contatto con la propria anima gemella. Sebastian riprende per primo la parola -Così-
-Così cosa?- chiede perplesso Kurt.
Sebastian si allontana -Così avrei convinto Blaine a tradire la sua anima gemella- il ghigno ricompare, ma è forzato e Kurt lo nota, non può non notarlo. -Per forza con me ce l'hai fat- nella foga, nella rabbia Kurt stava per rivelargli il suo segreto, ma Sebastian si accorge che qualcosa non va.
-Cosa, Kurt?- lo ha chiamato per nome, non lo aveva mai fatto prima, o almeno non con quel tono.
-Io... Niente. Lascia stare- Kurt abbassa lo sguardo, se lo guarda di nuovo negli occhi non potrà più mentirgli.
-Kurt...- sembra che Sebastian lo stia supplicando, ma Kurt non può farcela quindi fa per andarsene, ma l'altro lo ferma per un braccio e lo stringe a sè. Kurt si abbandona a quella stretta, ora non può che lasciar andare quelle lacrime che da troppo tratteneva. -Lo so che la tua anima gemella è Blaine, so cosa vuol dire non essere ricambiati, ma puoi amare qualcun altro, devi solo darti tempo...-
-Non è Blaine- risponde fra i singhiozzi Kurt.
-Cosa? E allora chi è?- Sebastian lo allontana da sè per poterlo guardare negli occhi, ma Kurt glielo nega. -Nessuno, o almeno non ti deve interessare. Solo, non è Blaine- per qualche minuto nessuno dei due parla, ma Kurt ricorda un particolare del discorso di Sebastian. -Come fai a saper cosa prova qualcuno che non è ricambiato, Sebastian?-
Sebastian alza lo sguardo dalla punta dei suoi piedi, per poi voltarlo verso la finestra alla sua sinistra.
-Oh- sussurra Kurt -Anche tu, eh? Fammi indovinare: Blaine?- Kurt ridacchia infastidito, la sua solita fortuna. Sebastian di colpo gira la testa -Mi hai chiamato Sebastian- come se lo avesse notato solo ora. -Perchè eludi le mie domande, Sebastian?- chiede infastidito Kurt. Non si merita questo, perchè è ancora lì? -Comunque cosa vuoi da me? Non hai un'anima gemella da conquistare?- non vorrebbe essere così acido, sa cosa vuol dire non essere ricambiati, ma non ce la fa più. Se non se ne va ora, potrebbe pentirsene.
-Io vorrei... Niente, lascia stare, non puoi farci niente-
-Continui a non rispondere alla mia domanda: è Blaine?- Kurt si fa del male, ma vuole saperlo, deve saperlo, almeno si metterà l'anima in pace.
-No, va bene? Non è Blaine. Neanche tu mi hai risposto: chi è?- urla anche Sebastian, tanto che la direttrice viene a zittirli e se ne va appena i due annuiscono. -Perchè dovrei dirtelo?-
-Perchè dovrei farlo io?-
-Me lo devi!- urla nuovamente Kurt, ma questa volta la direttrice non viene a fermarli, troppo occupata con un altro gruppo di ragazzi.
-Non ti devo niente Kurt!-
-Me lo devi: mi hai baciato, diamine e poi sei tu, cavolo, sei sempre stato tu!- Kurt si tappa la bocca, lo sapeva che sarebbe finito così. Ora ha solo un motivo in più per essere deriso da Sebastian. Ottimo lavoro, Kurt.
-Cosa? Io sarei cosa?- Sebastian rimane scioccato, ma non ne sembra divertito in un primo momento, poi ride. Si copre il viso con una mano, incapace di trattenere una risata. Ecco, di questo stava parlando.
-Me ne vado- sussurra Kurt sul punto di piangere, di nuovo.
-No, Kurt, scusa, ma è assurdo, veramente-
-Di cosa stai parlando? È assurdo che tu sia la mia anima gemella, ma io non sia la tua? Anche io l'ho pensato, ma evidentemente in una vita precedente devo essere stato veramente un pessima persona per meritarmi questo!- non ci trova niente da ridere.
-No, Kurt, aspetta- lo ha afferrato di nuovo per il braccio e di nuovo si ritrova fra il suo corpo e la libreria. Di nuovo le labbra si incontrano e di nuovo Kurt si perde in quella sensazione. Questa volta quando si staccano, Sebastian ride, ma non sembra volerlo deridere o forse è solo l'immaginazione di Kurt. -E adesso te ne approfitti, Smythe?-
-Siamo tornati ai cognomi, eh, Hummel?- ride ancora. Cosa diavolo ha da ridere?
Sebastian alza la maglietta di Kurt ed espone il tatuaggio, ci passa un dito poi sussurra -Mio- e sorride.
-Lo avevamo capito grazie-
-Tu non hai capito niente, Kurt- prende un respiro prima di continuare - perchè credevi che ti insultassi? Perchè volevo Blaine? Forse, finchè non sei arrivato tu e poi la nostra stretta di mano e, Dio, tu amavi Blaine, sembravate fatti gli uni per gli altri e io potevo solo continuare ad attirare la tua attenzione nell'unico modo che conoscevo. Perchè anche se non c'era Blaine mi sedevo con te? Per farti arrabbiare?- trattiene una risata, Kurt invece comincia ad illudersi - e oggi ho visto che stavi male, che eri pallido e speravo di farti stare meglio, ho visto il tatuaggio, credevo fosse Blaine, non potevo sperare che fosse il mio nome. Non potevo credere di essere ricambiato- Kurt spera di non aver capito male, lo guarda, cerca una prova. Sebastian sorride all'incredulità dell'altro, alza la camicia e lì sulla pelle dell'altro spicca il nome argentato di Kurt, che tremando lo sfiora, Sebastian sente i brividi di quel tocco. Kurt piange, ma di gioia -Credevo che tu.... Dio, che stupidi-
-Perchè non me lo hai detto, Kurt?-
-Non sembrava che ti fossi accorto del mio tocco, non avevi cambiato espressione, mi guardavi schifato-
-No, Kurt- gli prende il volto tra le mani -Mai, ti ho trovato stupendo dal primo momento in cui hai oltrepassato quella porta, ancora prima di diventare tuo-
-Se..Sei mio?- chiede Kurt ancora insicuro.
-Sempre- e le loro labbra si uniscono di nuovo, questa volta entrambi consapevoli di appartenersi e di aver trovato il proprio posto.

Note autrice: bene la mia stupida storiella è finita! Spero vi sia piaciuta, lasciatemi un qualche commento :3 Entro sabato prometto di aggiornare LKOF.
ZuzzyKB
 
   
 
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