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Autore: Congliocchipienidite    02/10/2013    0 recensioni
La mia voglia di baciarla aumenta, e aumenta anche la voglia di tenerla al mio fianco per sempre.
Però non basta.
Sono ancora fermo qui. Sono ancora fermo su questo sgabello a guardarla mentre si muove fra le persone, guardando me. Sono fermo qui. Fermo a pensare che forse sia l’alcol che mi sta dando alla testa, fermo a pensare che la vorrei qui adesso. Qui accanto a me e con nessun altro.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarà forse il terzo bicchiere che bevo. O forse il quarto, il quinto. Boh, non mi ricordo. Anzi, tra un po’ nemmeno mi ricordo come mi chiamo, né dove sono e con chi sono. Sono messo male. 
«Hai intenzione di ubriacarti, a quanto vedo» qualcuno ride in modo divertito, ed è qualcuno che mi è accanto, e che ha una voce a me molto familiare. Eppure non riesco a capire chi è. 
«Solitamente, l’alcol ti fa brutti effetti. Non so quanto ti conviene bere.»  tutta questa preoccupazione, da dove salta fuori? «E’ solo un consiglio, ovviamente »
Odio i consigli. Soprattutto da chi non conosco. O forse…conosco?
«So badare a me stesso» in un momento di breve lucidità riesco a rispondere. «Grazie comunque per il tuo consiglio»
«Come vuoi tu»  dice, e ha una voce…come dire, quasi rassegnata. Ma va bene così.
Mi limito a fissare il bicchiere di vetro, mando giù tutto d’un sorso, e lo poggio di nuovo sul bancone. Giro sullo sgabello, mirando qualche ragazza del pub. 
Sono in uno stato tra realtà e un mondo confuso. Non capisco niente. So solo che farò una brutta fine, se continuo così. E quando penso che sia davvero così, i miei occhi vedono qualcosa. Sento il respiro bloccarsi.
Grace.
I suoi capelli che ondeggiano in  modo perfetto, le curve del suo corpo, il suo sorriso. E’ talmente bella, che è impossibile non notarla. Tutte le luci riflettono su di lei.
«Amico, tutto bene?»  
In realtà non saprei rispondere. Vedo la folla aumentare, e lei sempre più lontana.  Ma in un istante, il suo sguardo trova il mio. E tutto quello che riesco a fare è  solamente distogliere lo sguardo, guardandola il secondo dopo.  Grace rimane ancora fissa a guardarmi, come se esistessi solo io in quella sala. 
Perché non riesco a guardarla come voglio?
E mi immagino la sua pelle biancastra a contatto con la mia, i suoi occhi verdi caricati di mascara vicini ai miei, così vicini che potrei cascarci dentro.  E mi immagino le sue mani poggiarsi su di me, che mi sfiorano, toccano, accarezzano. Due corpi che finiranno per mostrarsi nudi, con tutte le paure addosso e che, in parte, riusciranno a coprirci. Riesco a immaginare i suoi sorrisi che vengono fuori per causa mia, la sua risata che si espande nella stanza come musica, e riesco a immaginare perfettamente  io e lei, in qualunque posto, vicini. Il mio cuore che cerca il suo, la mia anima che vibra appena respira sul mio collo. La mia voglia di baciarla aumenta, e aumenta anche la voglia di tenerla al mio fianco per sempre. 
Però non basta.
Sono ancora fermo qui. Sono ancora fermo su questo sgabello a guardarla mentre si muove fra le persone, guardando me. Sono fermo qui. Fermo a pensare che forse sia l’alcol che mi sta dando alla testa, fermo a pensare che la vorrei qui adesso. Qui accanto a me e con nessun altro.
Voglio mangiarti di baci, in questo momento.
Ma non posso.
Perché il coraggio di venirti a prendere e dirti che sono innamorato di te, io non ce l’ho.


 

 
                                                                                                         

 
     ***

Spero che vi abbia colpito in qualche modo :)

 


 
  
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