Capitolo
6
«
Sorprese »
Ogni volta che li incrociavo, quegli occhi dorati erano in grado di ipnotizzarmi.
Osservavo
i vari componenti della mia famiglia radunati in salotto, prestando attenzione
alle parole che ognuno di loro pronunciava, ma sentivo il desiderio dei
miei occhi di guardarla, delle mie mani di sfiorarla. Con la coda dell’occhio
potevo vedere il suo sguardo pensieroso soffermarsi su di me, e solo allora mi
voltavo completamente, costringendola ad osservarmi apertamente. Mi sarebbe
mancato il rossore che avrebbe dovuto imporporarle le guancie in istanti come
quello. Un velo d’imbarazzo si poggiava in quelle iridi ambrate, ma mai più
il sangue sarebbe affluito nelle sue gote pallide. Abbassava lo sguardo,
tormentandosi le dita affusolate, le ciglia scure che dolcemente le
accarezzavano le guancie morbide.
Un
angelo seduto in un cerchio di dannati.
Edward.
Il
pensiero del mio nome mi distolse dalla contemplazione del profilo ormai
perfetto di Bella.
Incrociai
un altro paio di occhi ambrati, ardenti di fuoco dorato.
«Sai
perché dobbiamo dire di no ad Irina, Tanya.» piegai lievemente il capo, mentre
mi rivolgevo alla capofamiglia di Denali.
«Non
è solo questione di patti. Siamo loro grati per quello che hanno fatto,
per noi e con noi. Sarebbe un tradimento bell’e buono se un altro vampiro li
attaccasse con il nostro consenso.»
Mantenevo
lo sguardo sulla bionda accomodata sul divano, le gambe accavallate
elegantemente, una mano sul ginocchio destro. La osservavo negli occhi, eppure
cercavo di non far incrociare i nostri sguardi troppo spesso.
Sapevo
qual’era l’abilità di Tanya. E il fuoco che le ardeva negli occhi ambrati
era il simbolo concreto del suo potere. Come Jasper, la bionda nella sua vita
precedente era molto carismatica. L’unica differenza reale da mio fratello,
era il suo essere donna. I suoi occhi, di qualunque colore fossero prima
della trasformazione, riuscivano ad ammaliare uomini e ragazzi. In più, una
volta vampira, il suo sguardo avrebbe dovuto essere quello della predatrice,
ipnotico e mortale. Come quello di un serpente. L’ambrato delle sue iridi
sommato al carisma che la donna possedeva nella sua precedente vita, avevano
creato quello sguardo in grado di ammaliare non più solo uomini, ma anche donne
e ragazze. Creature leggendarie come vampiri, comprese.
«Gratitudine.»
rise al suono di quella parola. «Sono i nostri nemici naturali. Toglierli di
mezzo non sarebbe poi una cattiva cosa, no?»
«In
realtà, Tanya, sarebbe davvero una cattiva cosa.» nella voce pacata di
Carlisle risuonava tutta la sua autorevolezza. Sapevo che il mio padre adottivo
avrebbe continuato a parlare, ma un gesto da parte della bionda lo fece zittire.
Quando
i pensieri della nostra ospite mi raggiunsero completi, sentii nascere un
ringhio dal petto.
«Ma,
a quanto mi risulta, il patto non dovrebbe avere più alcuna importanza. Voi
stessi l’avete rotto, mordendo un essere umano, no?» gli occhi di Tanya si
spostarono verso Bella, prima che il suo volto tornasse sul mio, attirato dal
mio ringhio. Un sorriso malizioso dipinto sulle labbra.
Cominciai
a protestare: «Tanya, non…»
«Quale
patto?»
Se
avesse potuto, il mio cuore avrebbe perso un battito. Mi voltai verso Bella, che
teneva puntato lo sguardo con decisione su Tanya.
Anche
la bionda adesso la guardava, ancora quel sorriso sulle labbra, ma un pizzico di
confusione nei suoi pensieri.
«Ma
come, bambina, il patto con i lupi.» spiegò, continuando ad osservarla,
incuriosita.
«Lupi?»
Bella era seduta su una poltrona foderata di stoffa beige, esattamente di fronte
a me. Alla sua destra, dopo la sedia di Alice, c’era il divano su cui erano
accomodate Tanya ed Esme. La mia brunetta teneva le ginocchia al petto,
circondandole con le braccia esili, un’espressione confusa sul viso
d’angelo.
Una
camicetta blu scuro aveva sostituito la maglietta che aveva indossato durante la
caccia. Probabilmente Alice aveva rifatto il suo guardaroba scegliendo solo
indumenti tinti con colori tra il blu scuro e lo cyan. Folletta ficcanaso…
«Certo,
cara, i lupi. Proprio tu chiedi spiegazioni, che eri così amica dei licantropi.»
«Preferirei
che certi argomenti non venissero toccati, Tanya.» la mia voce risuonò più
acida di quanto in realtà volessi.
Le
due vampire mi osservarono.
Da
una proveniva il silenzio totale, come se la sua mente fosse libera da qualunque
pensiero. Dall’altra, pensieri confusi, domande che volevano essere completate
da una risposta.
Tanya
esigeva delle spiegazioni, anche se non lo dichiarava apertamente.
Bella
invece mi guardava con sguardo vacuo, le labbra dischiuse come in procinto di
formulare una domanda.
«Dì
a Irina che non può attaccare. Non ha il nostro permesso e non lo avrà in
futuro.» ancora una volta Carlisle si fece sentire.
Poi
aggiunse, nel tentativo di alleggerire la tensione:«Vero Alice?»
La
vampira presa in causa annuì sorridendo, occhieggiando Bella, che adesso si
mordicchiava il labbro inferiore.
Sentivo
il pensiero di Alice, ma non riuscivo a capire a cosa si riferisse. I suoi
pensieri erano concentrati solo su Bella, ma non su cosa non doveva fare.
D’un
tratto la mia amata alzò la testa.
«Chi
sono i licantropi?»
Un
brivido corse lungo tutto il cerchio secondo cui eravamo disposti. Partendo da
Bella, passando per Jasper, Rosalie, Emmett, me stesso, Carlisle, Esme,
sfiorando appena Tanya e soffermandosi su Alice.
L’ospite
non diede segno di essersi accorta della tensione che adesso aleggiava nella
nostra famiglia. Tanya e Bella si squadravano, io puntavo gli occhi sulla mia
amata.
Potevo
vedere le pupille di Bella dilatarsi mentre cadeva vittima dell’abilità della
bionda.
In
quel momento tutti i componenti della stanza osservavano le due, ma nessuno
osava interrompere il silenzio.
«Non
sai chi sono i licantropi?» la voce di Tanya era dolce e seducente.
Convincente
forse era la parola che meglio le si addiceva.
«No,
non lo so» Bella teneva alto il capo. Leggevo sul suo volto un miscuglio di
emozioni. La voglia di scappare, di voltarsi, insieme alla curiosità, il
desiderio di scoprire la verità. E poi, forse, un leggero fastidio verso quella
donna tanto bella, quanto insopportabile.
Il
viso di Tanya era concentrato, eppure potevo scorgere della confusione mista al
fuoco dei suoi occhi.
«Perché
non lo sai?»
Bella
strinse gli occhi, adesso solo sofferenza nel suo sguardo. Il dolore provocato
dalla consapevolezza di aver perso qualcosa e di non riuscire a sapere cosa.
«Non
so nemmeno questo.»
«Adesso
basta Tanya. Edward, calmati.» Quando mi ero alzato in piedi? Sentivo un sibilo
sfuggire alle mie labbra, le mani strette a pugno. Ma non capivo come mi fossi
ritrovato in quella posizione, con Carlisle accanto che mi bloccava la strada
con un braccio marmoreo.
Tanya
riscosse Bella dal suo influsso, mentre io tornavo a sedermi, contrariato. Non
staccavo neanche un momento lo sguardo dal viso angosciato di Bella. Non
guardava nessuno, solo le sue mani, che continuava a tormentare.
Un
improvviso pensiero generato da una figura che bel conoscevo, però, mi fece
scattare nuovamente in piedi.
«Carlisle,
non…»
Lui
mi ignorò. «Vedi Tanya, in conseguenza alla trasformazione, Bella ha perso i
suoi ricordi.»
La
bionda adesso volgeva tutta la sua attenzione verso il mio padre adottivo, lieta
di poter soddisfare le sue domande con tanta facilità.
«Tutti?» chiese, una strana luce nello sguardo.
«Tutti.» confermò Carlisle. Un’euforia improvvisa nei pensieri di Tanya fece nascere un nuovo ringhio. Lo sentivo risuonare nella gola, pronto ad uscire.
«Ma questo non significa che non stia migliorando.» Carlisle alzò la mano destra mentre parlava, indicando Bella che, adesso, guardava me, forse attirata dal mio comportamento irrazionale. Potei paragonare i pensieri di Tanya solo ad un palloncino. Piano piano si sgonfiavano, perdevano la loro euforia, eppure sentivo che non si sarebbe data per vinta. In quanto a testardaggine mi ricordava molto Rosalie.
«Mi chiedevo soltanto, se tu avessi già visto casi del genere.»
«No, mi spiace.» Carlisle mi osservò, cercando la conferma dei pensieri di Tanya nel mio sguardo. Annuii impercettibilmente. Anche se riguardo al dispiacere che provava, mentiva spudoratamente.
«Allora, spero che questa non fosse solo una visita d’affari.» il tono di mio padre adesso era colloquiale, e pian piano tutta la famiglia Cullen tornò alle proprie chiacchiere.
Tutti, meno io e Bella.
«Be’, se non è un disturbo, mi piacerebbe restare ancora un po’ con voi. Dopotutto saranno una decina d’anni che non ci vediamo.» Tanya rise, e Bella fece una smorfia, sempre tenendo il capo chino.
La visita della bionda la allietava quasi quando allietava me stesso.
*~*~*
Ancora una volta, mi ritrovai a spiare Bella. Era una cosa che con lei avevo sempre fatto, data la mia incapacità di leggerle nel pensiero. Questa volta, però, lei era a conoscenza della mia presenza. Nell’ampio salone di casa Cullen era ormai scesa la sera. La luce lunare filtrava dalle alte finestre, illuminando appena il pianoforte nero a cui mi ero accostato.
Di fronte a me, Bella leggeva.
Distolsi un momento gli occhi da lei per poggiarli sui tasti bianchi e neri, e sulle mie mani che dolcemente li accarezzavano. Le note della sua ninna nanna ci avvolgevano, dolci e familiari. Alzai lo sguardo, soffermandomi sul profilo della neonata, sulle sue labbra dischiuse, sulla curva dolce della guancia. Gli occhi che seguivano ogni riga del testo che Alice le aveva donato, le ciocche scure che dolcemente le accarezzavano gli zigomi. A volte muoveva velocemente le labbra, sussurrando le frasi che più le piacevano, solo per il gusto di sentirle sulla lingua, sulle labbra, come il tenero bacio di un amante.
«L'amore è una nebbia formata col vapore dei sospiri: se la nebbia si dissipa, l'amore è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti»; riconobbi senza alcuno sforzo le parole di quel pazzo di Romeo, che tanto avevo criticato in passato per la sua volubilità.
«Se vien travagliato, l'amore si risolve in un mare alimentato dalle lacrime degli amanti.» conclusi per lei, anch’io in un sussurro, ma continuando a suonare. Alzò per un momento lo sguardo, riportandolo sul testo dopo aver incrociato il mio.
*Il nostro, era un amore travagliato. Ma nessuna lacrima sarebbe arrivata per far sfogare il nostro dolore. Sentivo la sofferenza nascere e crescere dentro il mio cuore muto, lo spasmo che accompagnava ogni parola che le rivolgevo, l’angoscia che univa ogni nostro sguardo. Ma mai sarebbe arrivato il conforto delle lacrime. Un conforto riservato solo agli umani, capaci di creare quelle piccole perle d’acqua salata che lavavano via i dolori e i mali del cuore. Noi, invece eravamo esseri dannati. Né le lacrime, né la morte sarebbero mai arrivati a liberarci dal peso della nostra esistenza.*
Avevamo però l’amore, e con esso i suoi dolori.
«Che cos'altro è l'amore, se non una pazzia molto discreta, una amarezza che soffoca, e una dolcezza che fa bene?» ancora un sussurro dalle labbra di Bella. Non aveva letto quelle parole, eppure erano corrette. Dallo stupore –e dalla nuova speranza che nasceva nel mio petto-, smisi di suonare.
Un dolcissimo La risuonava ancora nella stanza, accarezzando i nostri sguardi incatenati.
«Oh, ti prego Edward, non smettere di suonare.» la voce che sentii non era quella che mi aspettavo. Sia io che Bella voltammo di scatto la testa.
Tanya camminava leggiadra verso il pianoforte, le mani che dondolavano leggermente seguendo la linea sinuosa dei fianchi. Non poteva dimostrare più di vent’anni.
Lo sbocciare del suo corpo era già giunto al termine quando aveva subito la trasformazione.
Ma la sua bellezza era tanta quanto l’irritazione che mi provocava.
«Tanya, pensavo fossi con Esme» mi rivolsi a lei con tono distaccato e colloquiale, osservandola appena. Bella era tornata alla sua lettura.
«Si, era così. Ma è uscita con Carlisle, credo per procacciare qualcosa» un’espressione pensierosa le si dipinse in viso. Evitai –più per stizza che per educazione- di leggere la sua mente.
«Sono venuta per scusarmi del mio comportamento di poco fa. Davvero deplorevole.» continuò, avvicinandosi ancora e poggiando le mani bianche sul pianoforte.
Mi guardava fisso negli occhi, dando le spalle a Bella. Potevo notare la bocca della neonata storcersi appena ad ogni parola che la bionda pronunciava, gli occhi immobili sulla pagina.
Aveva smesso di leggere o era una mia impressione?
Tornai su Tanya, leggendo reale dispiacere nel suo viso e nei suoi pensieri.
Ancora una volta, non mi spinsi più a fondo nella sua mente.
«Nessun problema» borbottai, tornando ai tasti d’avorio.
La sentii avvicinarsi ancora, e sedersi nella panca accanto a me.
«Perché non suoni qualcosa per la tua vecchia amica, Edward?» sorrise, catturando il mio sguardo. Alcune ciocche di capelli biondi le sfioravano le labbra, non un’ombra di pensiero sul volto alabastrino. Con una mano cercò la mia ancora appoggiata sui tasti. Mi ritrassi impercettibilmente, l’espressione sul viso distaccata così come il mio tono.
«D’accordo, suonerò per la mia amica.» abbozzai un sorriso, sottolineando la parola amica.
Fu a quel punto che sentii un “Ah!” seguito da una strana puzza di bruciato.
Mi voltai immediatamente verso Bella.
Aveva lasciato all’improvviso il libricino che teneva in mano e che adesso bruciava sul pavimento, riflettendo un bagliore aranciato sul volto della mia amata.
Si poteva ancora scorgere la grafia elegante che aveva vergato le parole Romeo e Giulietta sulla copertina. Parole ormai avvolte da fiamme rosso vivo.
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Eccomi di nuovo *-*
Credo che questo sia il capitolo più lungo che abbia mai scritto (Anche per farmi perdonare per
Favori e Gelosie, che era decisamente troppo corto >.< ) L'influenza
di Romeo e Giulietta si fa sentire >.< Tutto preso dall'Atto I
ù.ù
In questo capitolo ho descritto il potere di Tanya. Ci tengo a precisare che non è lo Spoiler di
nessun libro, e non credo di averlo letto in nessun altra fanfiction.
Quindi, è tutta farina del mio sacco. Se non vi piace, basta commentare
>.<
Non so perchè, ma mi sembrava il potere più... adatto per la figura di una
ruba-fidanzati/vampiri come la biondona sopra citata XD
In più, vorrei dire grazie a ______ che mi ha ispirato la "parte delle lacrime", se così possiamo chiamarla ù.ù.
(Metto l'asterisco, così possiamo capirci meglio >.<)
Il merito di quel pezzo, quindi, non è tutto mio, ma anche di Lilian
Potter per averne parlato nella sua My
Immortal Life – Mia vita immortale {Chicago 1918 – Forks 2005}.
Dopo aver scritto quella parte, mi sono ricordata della storia scritta da Lilian
Potter, quindi mi sembrava giusto ringraziarti per
avermi ispirato, e mettere i dovuti credits.
Avevo già detto in un commento quanto mi era piaciuta la tua storia, ora ne hai una seconda conferma ^-^
Spero non lo prenderai come una copia, e se lo farai, ti prego di dirmelo, perchè cancellerò subito >.<
Un bacione a tutte quelle che hanno commentato, a chi ha solo letto e a chi ha messo questa storia tra i preferiti.
Sono commossa, ogni giorno di più ç.ç *sbrill sbrill*
Whattina
PS: nella prefazione ho aggiunto un'immagine, diciamo la "copertina" della fanfiction. Spero vi piaccia ù.ù
Click ~ Me on DeviantArt *-*
Thanks to
Lilian Potter Grazie mille ancora una volta, sia per la storia che tu hai postato, sia per aver recensito *-* Be', povera Bella, un po' di Gelosia penso proprio che la proverà ù.ù E poi, evviva gli impulsi assassini! *0* Bella, datti una svegliata, sei troppo moscia X°DDD Baci W. ^-^
PS: di nuovo, spero non te la sia presa per la storia e che mi sia ispirata per
quel pezzetto >.<
Midnight Dream Be', non era facile indovinare (Anche se molte ce l'hanno fatta >.<) Però sono contenta che ti sia piaciuto *-* Un bacione W.
_Natsuki_ A dire la verità, non vedevo l'ora di scrivere di Bella che batteva Emmett *0* Pian piano che Bella ricorderà (se ricorderà ù.ù"), lo farò notare aggiungendo pezzi dai vari libri, citando ma modificando leggermente dato che, alla fin fine, sto scrivendo dal POV di Ed. SPero che anche questo chap ti piaccia *___* un Abbraccio W.
pinefertari85, Evviva, non deludo! *ç* I ricordi di Bella sono un po' come in un frullatore ù.ù"" Di tanto in tanto io do una rimescolata e lei riesce a ricordare qualcosa. Se no, nada XD Thanx per il commento, un abbraccio *-* W.
pazzerella_92 voglio proprio vedere se anche in questo capitolo Tanya ti piacerà XDDDD Un bacione e grazie *-*
Railen NuooooH! Non mUoriiiireH! é.è *sviene* Brutto presentimento? ù.ù"" *mega gocciolina Anime* io non c'entro niente! SPero che questo chap ti piaccia *0* BaSi!
Locke Salve caVaH *-* Grazie infinite, come sempre, e come sempre devo trattenere le lacrime per il tuo commento >.< Visto? Ho scritto moooolto di più *-* Anche se credo che cominceranno a volare scarpe e mouse contro la mia povera testa, prometto che continuerò a scrivere >.< Un bacio, spero che anche questo chap ti piaccia *-* W.
PenPen EccwertoH, almeno questo lo dobbiamo a cagnolini ù.ù Vedremo adesso le avventure di Ed e Tanya in prima visione X°D Mi immagino Bella stile Rossana dietro con un mega martellone rosso *0* Baci W.
Wha! Questa la devo proprio riscrivere *____*
Tanya che prova a farsi Ed. Eddy che scappa. Bella con un mega martellone rosso
Rossana style che insegue entrambi *0*
Ne farò un disegno, giuro XDDDD