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Autore: Whattina    31/03/2008    10 recensioni
«E tu chi sei?» Quelle parole, pronunciate dalla voce che avevo imparato ad amare, forse adesso più melodiosa che mai, partirono come frecce dalle sue labbra. Per conficcarsi, spietate, all’altezza del mio cuore.
Piccola Aggiunta nella prefazione. Hope You Like it ^-^
Genere: Romantico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 6

Capitolo 6

« Sorprese »

 

Ogni volta che li incrociavo, quegli occhi dorati erano in grado di ipnotizzarmi.

Osservavo i vari componenti della mia famiglia radunati in salotto, prestando attenzione alle parole che ognuno di loro pronunciava, ma sentivo il desiderio dei miei occhi di guardarla, delle mie mani di sfiorarla. Con la coda dell’occhio potevo vedere il suo sguardo pensieroso soffermarsi su di me, e solo allora mi voltavo completamente, costringendola ad osservarmi apertamente. Mi sarebbe mancato il rossore che avrebbe dovuto imporporarle le guancie in istanti come quello. Un velo d’imbarazzo si poggiava in quelle iridi ambrate, ma mai più il sangue sarebbe affluito nelle sue gote pallide. Abbassava lo sguardo, tormentandosi le dita affusolate, le ciglia scure che dolcemente le accarezzavano le guancie morbide.

Un angelo seduto in un cerchio di dannati.

Edward.

Il pensiero del mio nome mi distolse dalla contemplazione del profilo ormai perfetto di Bella.

Incrociai un altro paio di occhi ambrati, ardenti di fuoco dorato.

«Sai perché dobbiamo dire di no ad Irina, Tanya.» piegai lievemente il capo, mentre mi rivolgevo alla capofamiglia di Denali.

«Non è solo questione di patti. Siamo loro grati per quello che hanno fatto, per noi e con noi. Sarebbe un tradimento bell’e buono se un altro vampiro li attaccasse con il nostro consenso.»

Mantenevo lo sguardo sulla bionda accomodata sul divano, le gambe accavallate elegantemente, una mano sul ginocchio destro. La osservavo negli occhi, eppure cercavo di non far incrociare i nostri sguardi troppo spesso.

Sapevo qual’era l’abilità di Tanya. E il fuoco che le ardeva negli occhi ambrati era il simbolo concreto del suo potere. Come Jasper, la bionda nella sua vita precedente era molto carismatica. L’unica differenza reale da mio fratello, era il suo essere donna. I suoi occhi, di qualunque colore fossero prima della trasformazione, riuscivano ad ammaliare uomini e ragazzi. In più, una volta vampira, il suo sguardo avrebbe dovuto essere quello della predatrice, ipnotico e mortale. Come quello di un serpente. L’ambrato delle sue iridi sommato al carisma che la donna possedeva nella sua precedente vita, avevano creato quello sguardo in grado di ammaliare non più solo uomini, ma anche donne e ragazze. Creature leggendarie come vampiri, comprese.

«Gratitudine.» rise al suono di quella parola. «Sono i nostri nemici naturali. Toglierli di mezzo non sarebbe poi una cattiva cosa, no?»

«In realtà, Tanya, sarebbe davvero una cattiva cosa.» nella voce pacata di Carlisle risuonava tutta la sua autorevolezza. Sapevo che il mio padre adottivo avrebbe continuato a parlare, ma un gesto da parte della bionda lo fece zittire.

Quando i pensieri della nostra ospite mi raggiunsero completi, sentii nascere un ringhio dal petto.

«Ma, a quanto mi risulta, il patto non dovrebbe avere più alcuna importanza. Voi stessi l’avete rotto, mordendo un essere umano, no?» gli occhi di Tanya si spostarono verso Bella, prima che il suo volto tornasse sul mio, attirato dal mio ringhio. Un sorriso malizioso dipinto sulle labbra.

Cominciai a protestare: «Tanya, non…»

«Quale patto?»

Se avesse potuto, il mio cuore avrebbe perso un battito. Mi voltai verso Bella, che teneva puntato lo sguardo con decisione su Tanya.

Anche la bionda adesso la guardava, ancora quel sorriso sulle labbra, ma un pizzico di confusione nei suoi pensieri.

«Ma come, bambina, il patto con i lupi.» spiegò, continuando ad osservarla, incuriosita.

«Lupi?» Bella era seduta su una poltrona foderata di stoffa beige, esattamente di fronte a me. Alla sua destra, dopo la sedia di Alice, c’era il divano su cui erano accomodate Tanya ed Esme. La mia brunetta teneva le ginocchia al petto, circondandole con le braccia esili, un’espressione confusa sul viso d’angelo.

Una camicetta blu scuro aveva sostituito la maglietta che aveva indossato durante la caccia. Probabilmente Alice aveva rifatto il suo guardaroba scegliendo solo indumenti tinti con colori tra il blu scuro e lo cyan. Folletta ficcanaso…

«Certo, cara, i lupi. Proprio tu chiedi spiegazioni, che eri così amica dei licantropi.»

«Preferirei che certi argomenti non venissero toccati, Tanya.» la mia voce risuonò più acida di quanto in realtà volessi.

Le due vampire mi osservarono.

Da una proveniva il silenzio totale, come se la sua mente fosse libera da qualunque pensiero. Dall’altra, pensieri confusi, domande che volevano essere completate da una risposta.

Tanya esigeva delle spiegazioni, anche se non lo dichiarava apertamente.

Bella invece mi guardava con sguardo vacuo, le labbra dischiuse come in procinto di formulare una domanda.

«Dì a Irina che non può attaccare. Non ha il nostro permesso e non lo avrà in futuro.» ancora una volta Carlisle si fece sentire.

Poi aggiunse, nel tentativo di alleggerire la tensione:«Vero Alice?»

La vampira presa in causa annuì sorridendo, occhieggiando Bella, che adesso si mordicchiava il labbro inferiore.

Non farlo, Bella. Non farlo…

Sentivo il pensiero di Alice, ma non riuscivo a capire a cosa si riferisse. I suoi pensieri erano concentrati solo su Bella, ma non su cosa non doveva fare.

D’un tratto la mia amata alzò la testa.

«Chi sono i licantropi?»

Un brivido corse lungo tutto il cerchio secondo cui eravamo disposti. Partendo da Bella, passando per Jasper, Rosalie, Emmett, me stesso, Carlisle, Esme, sfiorando appena Tanya e soffermandosi su Alice.

L’ospite non diede segno di essersi accorta della tensione che adesso aleggiava nella nostra famiglia. Tanya e Bella si squadravano, io puntavo gli occhi sulla mia amata.

Potevo vedere le pupille di Bella dilatarsi mentre cadeva vittima dell’abilità della bionda.

In quel momento tutti i componenti della stanza osservavano le due, ma nessuno osava interrompere il silenzio.

«Non sai chi sono i licantropi?» la voce di Tanya era dolce e seducente.

Convincente forse era la parola che meglio le si addiceva.

«No, non lo so» Bella teneva alto il capo. Leggevo sul suo volto un miscuglio di emozioni. La voglia di scappare, di voltarsi, insieme alla curiosità, il desiderio di scoprire la verità. E poi, forse, un leggero fastidio verso quella donna tanto bella, quanto insopportabile.

Il viso di Tanya era concentrato, eppure potevo scorgere della confusione mista al fuoco dei suoi occhi.

«Perché non lo sai?»

Bella strinse gli occhi, adesso solo sofferenza nel suo sguardo. Il dolore provocato dalla consapevolezza di aver perso qualcosa e di non riuscire a sapere cosa.

«Non so nemmeno questo.»

«Adesso basta Tanya. Edward, calmati.» Quando mi ero alzato in piedi? Sentivo un sibilo sfuggire alle mie labbra, le mani strette a pugno. Ma non capivo come mi fossi ritrovato in quella posizione, con Carlisle accanto che mi bloccava la strada con un braccio marmoreo.

Tanya riscosse Bella dal suo influsso, mentre io tornavo a sedermi, contrariato. Non staccavo neanche un momento lo sguardo dal viso angosciato di Bella. Non guardava nessuno, solo le sue mani, che continuava a tormentare.

Un improvviso pensiero generato da una figura che bel conoscevo, però, mi fece scattare nuovamente in piedi.

«Carlisle, non…»

Lui mi ignorò. «Vedi Tanya, in conseguenza alla trasformazione, Bella ha perso i suoi ricordi.»

La bionda adesso volgeva tutta la sua attenzione verso il mio padre adottivo, lieta di poter soddisfare le sue domande con tanta facilità.

«Tutti?» chiese, una strana luce nello sguardo.

«Tutti.» confermò Carlisle. Un’euforia improvvisa nei pensieri di Tanya fece nascere un nuovo ringhio. Lo sentivo risuonare nella gola, pronto ad uscire.

«Ma questo non significa che non stia migliorando.» Carlisle alzò la mano destra mentre parlava, indicando Bella che, adesso, guardava me, forse attirata dal mio comportamento irrazionale. Potei paragonare i pensieri di Tanya solo ad un palloncino. Piano piano si sgonfiavano, perdevano la loro euforia, eppure sentivo che non si sarebbe data per vinta. In quanto a testardaggine mi ricordava molto Rosalie.

«Mi chiedevo soltanto, se tu avessi già visto casi del genere.»

«No, mi spiace.» Carlisle mi osservò, cercando la conferma dei pensieri di Tanya nel mio sguardo. Annuii impercettibilmente. Anche se riguardo al dispiacere che provava, mentiva spudoratamente.

«Allora, spero che questa non fosse solo una visita d’affari.» il tono di mio padre adesso era colloquiale, e pian piano tutta la famiglia Cullen tornò alle proprie chiacchiere.

Tutti, meno io e Bella.

«Be’, se non è un disturbo, mi piacerebbe restare ancora un po’ con voi. Dopotutto saranno una decina d’anni che non ci vediamo.» Tanya rise, e Bella fece una smorfia, sempre tenendo il capo chino.

La visita della bionda la allietava quasi quando allietava me stesso.

 

 

*~*~*

 

 

 

Ancora una volta, mi ritrovai a spiare Bella. Era una cosa che con lei avevo sempre fatto, data la mia incapacità di leggerle nel pensiero. Questa volta, però, lei era a conoscenza della mia presenza. Nell’ampio salone di casa Cullen era ormai scesa la sera. La luce lunare filtrava dalle alte finestre, illuminando appena il pianoforte nero a cui mi ero accostato.

Di fronte a me, Bella leggeva.

Distolsi un momento gli occhi da lei per poggiarli sui tasti bianchi e neri, e sulle mie mani che dolcemente li accarezzavano. Le note della sua ninna nanna ci avvolgevano, dolci e familiari. Alzai lo sguardo, soffermandomi sul profilo della neonata, sulle sue labbra dischiuse, sulla curva dolce della guancia. Gli occhi che seguivano ogni riga del testo che Alice le aveva donato, le ciocche scure che dolcemente le accarezzavano gli zigomi. A volte muoveva velocemente le labbra, sussurrando le frasi che più le piacevano, solo per il gusto di sentirle sulla lingua, sulle labbra, come il tenero bacio di un amante.

«L'amore è una nebbia formata col vapore dei sospiri: se la nebbia si dissipa, l'amore è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti»; riconobbi senza alcuno sforzo le parole di quel pazzo di Romeo, che tanto avevo criticato in passato per la sua volubilità.

«Se vien travagliato, l'amore si risolve in un mare alimentato dalle lacrime degli amanti.» conclusi per lei, anch’io in un sussurro, ma continuando a suonare. Alzò per un momento lo sguardo, riportandolo sul testo dopo aver incrociato il mio.

*Il nostro, era un amore travagliato. Ma nessuna lacrima sarebbe arrivata per far sfogare il nostro dolore. Sentivo la sofferenza nascere e crescere dentro il mio cuore muto, lo spasmo che accompagnava ogni parola che le rivolgevo, l’angoscia che univa ogni nostro sguardo. Ma mai sarebbe arrivato il conforto delle lacrime. Un conforto riservato solo agli umani, capaci di creare quelle piccole perle d’acqua salata che lavavano via i dolori e i mali del cuore. Noi, invece eravamo esseri dannati. Né le lacrime, né la morte sarebbero mai arrivati a liberarci dal peso della nostra esistenza.*

Avevamo però l’amore, e con esso i suoi dolori.

«Che cos'altro è l'amore, se non una pazzia molto discreta, una amarezza che soffoca, e una dolcezza che fa bene?» ancora un sussurro dalle labbra di Bella. Non aveva letto quelle parole, eppure erano corrette. Dallo stupore –e dalla nuova speranza che nasceva nel mio petto-, smisi di suonare.

Un dolcissimo La risuonava ancora nella stanza, accarezzando i nostri sguardi incatenati.

«Oh, ti prego Edward, non smettere di suonare.» la voce che sentii non era quella che mi aspettavo. Sia io che Bella voltammo di scatto la testa.

Tanya camminava leggiadra verso il pianoforte, le mani che dondolavano leggermente seguendo la linea sinuosa dei fianchi. Non poteva dimostrare più di vent’anni.

Lo sbocciare del suo corpo era già giunto al termine quando aveva subito la trasformazione.

Ma la sua bellezza era tanta quanto l’irritazione che mi provocava.

«Tanya, pensavo fossi con Esme» mi rivolsi a lei con tono distaccato e colloquiale, osservandola appena. Bella era tornata alla sua lettura.

«Si, era così. Ma è uscita con Carlisle, credo per procacciare qualcosa» un’espressione pensierosa le si dipinse in viso. Evitai –più per stizza che per educazione- di leggere la sua mente.

«Sono venuta per scusarmi del mio comportamento di poco fa. Davvero deplorevole.» continuò, avvicinandosi ancora e poggiando le mani bianche sul pianoforte.

Mi guardava fisso negli occhi, dando le spalle a Bella. Potevo notare la bocca della neonata storcersi appena ad ogni parola che la bionda pronunciava, gli occhi immobili sulla pagina.

Aveva smesso di leggere o era una mia impressione?

Tornai su Tanya, leggendo reale dispiacere nel suo viso e nei suoi pensieri.

Ancora una volta, non mi spinsi più a fondo nella sua mente.

«Nessun problema» borbottai, tornando ai tasti d’avorio.

La sentii avvicinarsi ancora, e sedersi nella panca accanto a me.

«Perché non suoni qualcosa per la tua vecchia amica, Edward?» sorrise, catturando il mio sguardo. Alcune ciocche di capelli biondi le sfioravano le labbra, non un’ombra di pensiero sul volto alabastrino. Con una mano cercò la mia ancora appoggiata sui tasti. Mi ritrassi impercettibilmente, l’espressione sul viso distaccata così come il mio tono.

«D’accordo, suonerò per la mia amica.» abbozzai un sorriso, sottolineando la parola amica.

Fu a quel punto che sentii un “Ah!” seguito da una strana puzza di bruciato.

Mi voltai immediatamente verso Bella.

Aveva lasciato all’improvviso il libricino che teneva in mano e che adesso bruciava sul pavimento, riflettendo un bagliore aranciato sul volto della mia amata.

Si poteva ancora scorgere la grafia elegante che aveva vergato le parole Romeo e Giulietta sulla copertina. Parole ormai avvolte da fiamme rosso vivo.

 

 

 

 

 

 

___________________________________

Eccomi di nuovo *-*
Credo che questo sia il capitolo più lungo che abbia mai scritto (Anche per farmi perdonare per Favori e Gelosie, che era decisamente troppo corto >.< ) L'influenza di Romeo e Giulietta si fa sentire >.< Tutto preso dall'Atto I ù.ù
In questo capitolo ho descritto il potere di Tanya. Ci tengo a precisare che non è lo Spoiler di nessun libro, e non credo di averlo letto in nessun altra fanfiction. Quindi, è tutta farina del mio sacco. Se non vi piace, basta commentare >.<
Non so perchè, ma mi sembrava il potere più... adatto per la figura di una ruba-fidanzati/vampiri come la biondona sopra citata XD
In più, vorrei dire grazie a ______ che mi ha ispirato la "parte delle lacrime", se così possiamo chiamarla ù.ù. (Metto l'asterisco, così possiamo capirci meglio >.<)
Il merito di quel pezzo, quindi, non è tutto mio, ma anche di Lilian Potter per averne parlato nella sua My Immortal Life – Mia vita immortale {Chicago 1918 – Forks 2005}.
Dopo aver scritto quella parte, mi sono ricordata della storia scritta da Lilian Potter, quindi mi sembrava giusto ringraziarti per avermi ispirato, e mettere i dovuti credits.
Avevo già detto in un commento quanto mi era piaciuta la tua storia, ora ne hai una seconda conferma ^-^
Spero non lo prenderai come una copia, e se lo farai, ti prego di dirmelo, perchè cancellerò subito >.<
Un bacione a tutte quelle che hanno commentato, a chi ha solo letto e a chi ha messo questa storia tra i preferiti.
Sono commossa, ogni giorno di più ç.ç *sbrill sbrill*
Whattina

PS: nella prefazione ho aggiunto un'immagine, diciamo la "copertina" della fanfiction. Spero vi piaccia ù.ù

Click ~ Me on DeviantArt *-*

Thanks to

Lilian Potter Grazie mille ancora una volta, sia per la storia che tu hai postato, sia per aver recensito *-* Be', povera Bella, un po' di Gelosia penso proprio che la proverà ù.ù E poi, evviva gli impulsi assassini! *0* Bella, datti una svegliata, sei troppo moscia X°DDD Baci W. ^-^ PS: di nuovo, spero non te la sia presa per la storia e che mi sia ispirata per quel pezzetto >.<
Midnight Dream Be', non era facile indovinare (Anche se molte ce l'hanno fatta >.<) Però sono contenta che ti sia piaciuto *-* Un bacione W.
_Natsuki_ A dire la verità, non vedevo l'ora di scrivere di Bella che batteva Emmett *0* Pian piano che Bella ricorderà (se ricorderà ù.ù"), lo farò notare aggiungendo pezzi dai vari libri, citando ma modificando leggermente dato che, alla fin fine, sto scrivendo dal POV di Ed. SPero che anche questo chap ti piaccia *___* un Abbraccio W.
pinefertari85, Evviva, non deludo! *ç* I ricordi di Bella sono un po' come in un frullatore ù.ù"" Di tanto in tanto io do una rimescolata e lei riesce a ricordare qualcosa. Se no, nada XD Thanx per il commento, un abbraccio *-* W.
pazzerella_92 voglio proprio vedere se anche in questo capitolo Tanya ti piacerà XDDDD Un bacione e grazie *-*
Railen NuooooH! Non mUoriiiireH! é.è *sviene* Brutto presentimento? ù.ù"" *mega gocciolina Anime* io non c'entro niente! SPero che questo chap ti piaccia *0* BaSi!
Locke Salve caVaH *-* Grazie infinite, come sempre, e come sempre devo trattenere le lacrime per il tuo commento >.< Visto? Ho scritto moooolto di più *-* Anche se credo che cominceranno a volare scarpe e mouse contro la mia povera testa, prometto che continuerò a scrivere >.< Un bacio, spero che anche questo chap ti piaccia *-* W.
PenPen EccwertoH, almeno questo lo dobbiamo a cagnolini ù.ù Vedremo adesso le avventure di Ed e Tanya in prima visione X°D Mi immagino Bella stile Rossana dietro con un mega martellone rosso *0* Baci W.

Wha! Questa la devo proprio riscrivere *____*
Tanya che prova a farsi Ed. Eddy che scappa. Bella con un mega martellone rosso Rossana style che insegue entrambi *0*


Ne farò un disegno, giuro  XDDDD

 

  
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