Rose pensava troppo.

Rose non parlava molto. Amava ascoltare, sì. Ma soprattutto pensava.

E, pensa che ti ripensa, era giunta a una sola conclusione: elle pensait trop.

Rose era stata Baumbatonw per uno scambio culturale. Due anni.

Ora sapeva parlare francese. Ma, cosa più importante, pensava, in francese.

Il suo primo ragazzo era di Drumstrang.

Aveva imparato a masticare un po' di russo, per capirlo.

E ora, irrimediabilmente, certe parole, quando si formavano nella sua testa erano русский

Rose amava l'italiano. Era una lingua strana. Dura, e allo stesso tempo musicale.

Ecco, era in italiano che rimugina, a volte.

Ma era, comunque, inglese.

E, da brava inglese, era nella sua lingua che si prendeva in giro: “a young lady at tea time”

E Rose pensava. Pensava a tutto.

E allo stesso tempo pensava a nulla.

Perché, veri, sono solo i pensieri che non comprendono sé stessi.

Questo, almeno, si ripeteva.

Ma era difficilmente consolabile, Rose: pensava troppo.

E, gira che ti riballa, anche se i pensieri non ritornano mai identici, la conclusione era sempre quella.

E a quella era arrivato Scorpius, una mattina. Senza neppure conoscerla, eppure colpendo nel segno:
Rose pensava troppo.


***
Io... non lo so....
Penso troppo anch'io, mi sa.

Mi si sta fondendo il cervello.

*Esplode*