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Autore: Dear M    03/10/2013    2 recensioni
http://www.youtube.com/watch?v=YttYEI7MhsY&feature=youtu.be
TRAILER DELLA STORIA.
Sei strana!-
-I gentiluomini non offendono le ragazze!-
-Oh non era un'offesa! A me piacciono le strane!- disse continuando ad aggiustare la macchina.
-Tu sei pazzo!-
-Io non posso offenderti e tu puoi offendermi?-
-Oh ma la mia non era un'offesa!-
-Ah no!'- disse pulendosi le mani con uno straccio e avvicinandosi.
-A me piacciono i pazzi!- dissi sorridendo.
Lui si avvicinò ancora di più. Avvicinò il suo volto al mio e...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Jazmine

'Cara Jazmine,
ti scrivo inizialmente per scusarmi , ma anche per raccontarti quella che è stata la mia vita. Sono nato in una famiglia povera. I miei avevano pochi soldi per crescermi e all'età di 8 anni mi lasciarono in una casa famiglia. Pochi mesi dopo scopro di avere una sorella, i miei la lasciarono nella stessa casa famiglia dove mi trovavi io. Era piccolissima. Mi ricordo che era avvolta in un panno rosa ed era anche bella paffutella. Il suo nome è Cheryl. Non sono riuscito a dirtelo prima e in altro modo.... Comunque dopo qualche anno feci amicizia con diversi ragazzi. Fu il mio errore più grande. Fu l'errore che mi ha portato dove mi trovo adesso. E' stato l'errore che mi sta facendo fare tutte questa cose, cose che magari non voglio fare, ma che devo.  Si creò un gruppo di amici, avevo 13 anni. Il più grande del gruppo ne aveva 18 e mi fece provare una polverina. Era cocaina... Da lì cominciai a fumare, a bere e alla fine persi il controllo. Mi cacciarono dall'istituto allìetà di 15 anni. Non sapevo dove andare, così entrai a fare parte di una banda. Iniziò la mia vita illegale, problematica, solitaria.... Una vita che non volvevo, ma che ero costretto a fare. A 17 anni violentai uan ragazza, ne picchiai altre e continuavo a dorgarmi. Questa vita però mi stava stancando... Così decisi di tornare alal casa famiglia per prendere mia sorella, ma venni a sapere che l'adottarono. Non sapevo dove fosse e con chi. Non sapevo cosa stesse facendo o che cosa stava pensando. 
Il tempo passò e mi creai una banda. Io ero il capo e tutto ciò lo avevo fatto solamente per cercare Cheryl, ma le cose non andarono come aveva pensato. Infatti si crearono le prime rivalità tra le bande del posto. Una delle quali era quella di tuo fratello Zayn. Ritrovai mia sorella grazie a loro... Ma scoprii che l'avevano violentata. Ho cercato di vendicarmi in molto modi e alla fien ce l'ho fatta. Sparai alla sorella di Harry... Me ne pento  e me ne sono pentito, ma purtroppo la rabbia mi fece perdere la ragione e reagì d'istinto. Ovviamente la rivalità non è mai finita, perchè adesso loro si vogliono vendicare di ciò e io dopo vorrò vendicarmi di altro. Durerà così per sempre....
Non so il vero motivo per il quale ti abbia scritto questa lettera, ma avevo bisogno di sfogarmi.... Appena finsici di leggere vieni nel mio studio... Ti devo dire un'altra cosa che non si può scrivere.
Jake "

Avevo le lacrime agli occhi, stavo piangendo a singhiozzi. Lanciai la lettera a terra e corsi nello studio di Jake. Appena aprì la porta cominciai a fissarlo incredula e sconvolta.

-Ciao.- mi disse Jake fissandomi
-Non ci credo!- dissi paingendo e mettendomi a sedere
-Ti capisco!- disse abbassando lo sguardo
-Hai ucciso una ragazza che non c'entrava niente!- gli urlai contro
-Lo so!- disse con un filo di voce prendendomi le mani. Io mi limitai a fissarlo negli occhi e notai i lucciconi nei suoi.
-Mi ha appena chiamato Harry, sta venendo a prenderti.-
-Non può... Tu lo ucciderai!- gli urlai
-No.- mi urlò interrompendomi. - Non voglio fare gli stessi errrori di una volta. Basta! Non voglio altri morti in questa storia!- disse mentre una alcrima gli rigò il viso. 
In quel momento sentì la frenata di una macchina e la voce di Harry urlare il nome di Jake.
-Non capisco! Che vuoi dire?- dissi asciugandomi le lacrime
-Puoi andare. Sei libera!- disse aprendo la porta dello studio.
Io non ci credevo. Rimasi qualche secondo a fissare la porta e all'improvviso mi alzai dalla sedia e cominciai a correre verso l'uscita. Vidi Jake con la coda dell'occhio chiudere la porta dello studio e seguirmi.
Io senza pensarci due volte uscì da quella casa e vidi Harry.
Cominciammo a fissarci da lontano, stavamo sorridendo ed entrambi avevamo le lacrime agli occhi. Poi, urlando il mio nome, cominciò a correre verso di me e io feci lo stesso urlando il suo. Correvamo come non mai. Mi staccai la collana con il nome di Gemma dal collo e stringevo nella mano destra. All'improvviso gli toccai la mano lasciandogli la collana e il buio.

#Jake

La vidi schizzare fuori dallo studio. Cos' la seguì fino all'uscita. Stava correndo verso il suo amore più grande Harry ed ero felice, ma  all'improvviso alzai gli occhi e vidi i miei uomini. Il panico comicniò a farsi sentire e appena i brividi percorsero la schiena , dalla mia bocca uscì un urlo. Stavo cercando di attirare l'attenzione dei miei uomini, ma non mi sentivano a causa dell'altezza. Cominciai ad agitare le braccia e ad urlare a Jazmine di fermarsi, ma tutte le mie forze furono vane. Appena abbassai lo sguardo verso Jazmine la vidi tra le braccia di Harry. La vidi lì immobile... Lasciai cadere a terra il mio corpo e le lacrime presero il posto di qualsiasi altra cosa... 

Potevo sentire il pianto disperato di Harry che non riusciva a capire cosa fosse successo. Potevo sentire mia sorella piangere da lontano. Potevo sentire il fiatone di Zayn che correva per raggiungere sua sorella. Potevo sentire il vuoto dentro me stesso e la paura di aver orvinato altre vite ancora.



 
   
 
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