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Autore: shadowdust    04/10/2013    4 recensioni
Sei stanco, ma hai fatto una scelta. Ti era stato chiesto quale prezzo saresti stato disposto a pagare, pur di proteggere il tuo paese. E tu avevi dato la tua risposta.
- Qualsiasi cosa succeda domani, promettimi una cosa. Devi rimanere chi sei, non un soldato perfetto, ma un uomo giusto. -
Stai adempiendo al tuo dovere di super soldato. Stai proteggendo il tuo paese.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Steve Rogers/Captain America
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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A good man

 

 

 

 

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Eviti prima un colpo. Poi un altro.

Destra, sinistra, abbassati. Fermi il pugno del soldato, lo afferri per il braccio e lo lanci. Lo guardi venire risucchiato dall'aria, lontano, velocissimo. Il suo corpo inizia a precipitare, sferzato dal vento, a migliaia di piedi da terra.

Sai che la sua mente è ancora controllata, sotto l'influenza di quel pazzo. Di quel bastardo. Loki.

Eppure, non riesci a reprimere il nodo che ti si forma in fondo allo stomaco. Sarà ancora sotto quell'effetto, quando il suo corpo si fracasserà al suolo, smembrandosi in migliaia di pezzi proporzionali ai metri che lo distanziano dal terreno? Sentirà il dolore, l'istante immediatamente successivo alla collisione? Che ne sarà di quello che era, un tempo, quell'agente?

Ti tornano alla mente i suoi occhi, che per un istante soltanto hanno incontrato i tuoi. Azzurri. Quell'azzurro freddo e finto, il falso riflesso degli occhi della persona che controllava quel corpo privo di volontà.

Dove atterrerà quel corpo? Che ne rimarrà, se non un insieme di pezzi informi, ricoperto di sangue e brandelli di muscoli? Gli occhi vitrei, di quell'azzurro oramai spento.

Quegli occhi.

Scuoti la testa. Devi dimenticare, almeno per il momento. Non puoi permetterti di lasciati andare ai sensi di colpa, non in questo momento. Potranno torturarti più tardi, a pericolo scongiurato.

Torni a rivolgerti contro i restanti agenti, che si lanciano contro di te con una scarica di proiettili. Sei convinto di quello che stai facendo. È il tuo compito. Ti abbassi, mentre i colpi sibilano sopra la tua testa infrangendosi contro il metallo rinforzato dell'aereo, per poi schizzare in ogni direzione come piccoli frammenti di diamanti.

Ma nonostante la tua convinzione, la tua sicurezza, la tua forza, mentre continui a lottare non riesci a toglierteli dalla mente. Quegli occhi. Bugiardi, eppure al di sotto di quell'alone di menzogna sai che c'erano gli occhi di un essere umano. Esattamente come te. Esattamente come i soldati che hai combattuto in passato.

Un colpo ti coglie alla sprovvista. Cadi, nel vuoto. Senti il risucchio dell'atmosfera sempre più vicino, sempre più forte, bramoso di trascinarti verso il basso. Il tuo corpo agisce d'istinto. Afferri un cavo e ti tieni con tutte le tue forze, mentre la spinta verso l'alto dell'aereo ti rende difficile anche solo poter aver salda la presa.

Devi reagire. Sai che devi farlo.

Ma mentre l'adrenalina sale, nel sentire la forza di gravità attirarti verso il suolo quasi invisibile sotto di te, non riesci a cancellare dalla tua mente quegli occhi.

Meritava di morire, quell'uomo? Meritavano di morire, tutti gli agenti dello S.H.I.E.L.D. che erano caduti sotto i colpi dei loro stessi compagni d'armi? Meritavano di morire, tutti i soldati dell'HYDRA che tu stesso trucidasti durate la seconda guerra mondiale?

 

 

Lei vuole uccidere i nazisti?

Io non voglio uccidere nessuno.


 

Stringi forte le palpebre, cercando di raccogliere le ultime forze necessarie.

Quanti soldati hai ucciso? Quanti ancora ne ucciderai?

Non sei tu ad agire, ma il tuo corpo. Quell'insieme di agenti chimici che ti sono stati iniettati anni fa, e che ora ti spingono a combattere, persino oltre l'umana soglia del possibile. Con un colpo di reni spingi tutto il tuo peso, facendo ondeggiare il cavo. Con le mani afferri la grata, ti arrampichi, con tutta la forza che ti è rimasta, e torni a bordo. I colpi sibilano contro di te, le scintille ti accecano e le senti pizzicare sulla pelle.

Quegli occhi. Gli occhi delle vittime di quella guerra.

Allungando il braccio abbassi la dannata leva rossa, causa della tua presenza in quel punto della nave. Mai come in questo momento, vorresti poterti trovare in un luogo diverso da dove sei ora. Lontano da quei soldati. Lontano da quegli occhi. Lontano da quei ricordi.

Un altro uomo si lancia verso di te, senza volontà alcuna se non quella di ucciderti.

Forse, per un istante, vorresti davvero che lo facesse.

Ma non fa in tempo ad ultimare il suo gesto. Tony compare come un fulmine, un bagliore rosso ed oro appena percettibile alla vista, e lanciandosi contro l'agente lo scaglia lontano. Un altro corpo che cade. Ancora.

Sospiri, consapevole di essere finalmente al sicuro, e chiudi gli occhi. Cerchi di far luce ai pensieri che ti martellano nella testa, ancora pulsante per il sangue rapidamente pompato in circolo nel tuo corpo, intento a smaltire l'adrenalina.

Sei stanco, ma hai fatto una scelta. Ti era stato chiesto quale prezzo saresti stato disposto a pagare, pur di proteggere il tuo paese. E tu avevi dato la tua risposta.


 

Qualsiasi cosa succeda domani, promettimi una cosa. Devi rimanere chi sei, non un soldato perfetto, ma un uomo giusto.


 

Stai adempiendo al tuo dovere di super soldato. Stai proteggendo il tuo paese.

Col fiato corto ti alzi in piedi e raggiungi Tony.

Solo, non sei sicuro da che cosa.

Gli porgi la mano, aiutandolo ad alzarsi.

O da chi.


 

 

 

Quegli occhi continuano a fissarti.

 

 

 

 

Note:

Ho scritto questa one shot di getto, senza un motivo apparente che mi abbia spinta a pensare: voglio scrivere una fan fiction su Captain America. Semplicemente, mi sono ricordata proprio di questa scena, nella quale Steve Rogers lancia i soldati dello S.H.I.E.L.D. , controllati da Loki, nel vuoto.

È sempre stata una scena che mi ha molto colpita e turbata, lasciandomi una sensazione di vuoto alla bocca dell stomaco. All'apparenza il capitano non fa una piega, durante il combattimento, ma che cosa c'è davvero sotto? Proprio nessun sentimento coglie impreparati i vendicatori, lui primo fra tutti, che aveva detto: "Io non voglio uccidere nessuno"?

È un aspetto del film che mi ha sempre lasciata insoddisfatta e confusa, e che questa sera ho trovato la forza ed il modo di esprimere a modo mio. Per la scena mi sono ispirata all'originale del film, sebbene non posso dire che sia precisa in ogni singolo dettaglio e che sia perfetta, in quanto ho sorvolato su alcuni dettagli. Per i dialoghi, ho utilizzato quelli del film "Capitan America: il primo vendicatore", che a mio parere ripercorrevano con più facilità il personaggio del capitano che volevo descrivere in questa shot.

Spero di essere riuscita a dare un'idea di che cosa uno dei vendicatori, il primo, possa aver sentito nel combattere degli esseri umani come lui, suoi compagni e suoi protetti in quanto difensore dello stato americano. Forse sono io che mi faccio domande che normalmente non ci si pone, ma non credo che l'aver ucciso i suoi compatrioti possa non aver lasciato nemmeno un segno nell'animo di Steve Rogers.

Grazie a tutti, chi ha letto e chi non, chi recensirà e chi non lo farà. Chi avrà dato un'occhiata persino a queste inutili note, e chi invece le avrà saggiamente saltate a piè pari.

shadow

 

 

 

   
 
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