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Autore: Selene_90    01/04/2008    14 recensioni
-Gli occhi del cuore hanno una forza inimmaginabile se usati per guardare al di là dell'ombra ,della menzogna ,delle cose prestabilite della vita ,del bene ,del male dell'oscurità! Tu ne sei capace Harry? Sei capace di lasciarti tutto alle spalle e guardare con gli occhi del cuore?-. Pairing: Harry/Tom, Harry/Draco.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Il trio protagonista, Tom O. Riddle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap 14 luce ombra

Eccomi tornata! Fatto presto no? Vedo già le vostre facce allibite nel vedere l’aggiornamento così presto!

Solo una settimana! Che dite mi sto facendo perdonare?

Innanzitutto ringrazio di cuore quelle stupende persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Non so come ringraziarvi. Sinceramente non mi aspettavo questa bellissima accoglienza dopo così tanto tempo! Grazie ancora ragazze!

Questo capitolo è interamente dedicato ad ognuna di voi!

Prima di lasciarvi vorrei avvisarvi che le fan della coppia Draco/Harry saranno un bel po’ felici in questo cap!

Adesso scappo dalle fan di Tom invece! Ciao a tutti alla prossima!

Per ulteriori informazioni leggere il mio account!

Baci

 

 

CAPITOLO 14

Sensazioni II

 

 

I suoi pensieri scivolarono lontani come se ormai non gli appartenessero neanche più, come se il diritto di risiedere all’interno della sua testa gli fosse stato sottratto tutt’un tratto. La mano sfregò stanca le palpebre per poi rimanere immobile in quella posizione, troppo debole per muoversi.

“Stupido di un Riddle

Ecco attorno a cosa i suoi pensieri vorticavano incessantemente, e benché il suo orgoglio continuasse a gridargli di non fare lo stupido e che non poteva starsene tutto il giorno pensando a lui, non riusciva proprio a dargli retta.

Per Godric!

Probabilmente l’aveva ribadito in un altro momento ma decisamente avvalorare il concetto era necessario: Perché era andato a Grifondoro? non poteva essere smistato a Serpeverde? Di certo a quest’ora non si troverebbe lì a pensare a quel…quel...pazzo! Ecco si, pazzo. Pazzo era l’aggettivo che meglio lo incarnava, ma anche sclerotico di certo rendeva l’idea.

Decise di ignorare quella voce che gli bisbigliava che molto probabilmente se fosse stato a Serpeverde a quest’ora decisamente non si troverebbe lì. Forse il suo posto in quel momento sarebbe stato alla destra di Voldemort. Benché quasi vanesio ed egoistico fosse questo pensiero, era l’unico che in quel momento avrebbe avuto una certa logica, anche se contorta.

Improvvisamente si ricordò di un sogno fatto poche settimane prima: come sempre era molto confuso ma una cosa se la ricordava…era al fianco di Voldemort, seduto sul trono posto alla sua destra. Aveva il potere, lo sentiva irradiarsi da ogni fibra del suo corpo e ammaliare tutte le figure inginocchiate dinnanzi a lui. Occhi che avevano visto compiersi gli atti più atroci provando soddisfazioni nel vederli accadere, lo stavano osservando con un muto messaggio.

 

 Per sempre, per te nostro principe.

 

La schiera di mangiamorti che lo circondava erano fedeli a lui… il rispetto divampava dal loro sguardo e mai come in quel momento sentiva lo scettro del potere appartenergli di diritto. Non esisteva più il giusto o il sbagliato, buono o cattivo, Silente o Voldemort; i suoi occhi in quel momento seguivano ciò che per lui era legge…e quella legge era LUI.

Si sentiva finalmente al suo posto, aveva avuto la sensazione che il trovarsi lì fosse la cosa giusta, fosse il tassello mancante per mettere tutta la sua vita apposto. Ripensandoci ancora a mente lucida quella sensazione non voleva abbandonarlo. Lui al fianco di Voldemort. Surreale e impossibile quanto affascinante e temibile.

Ma era altrettanto certo di una cosa… Per quanto quella sensazione sembrasse giusta non l’avrebbe mai assecondata. Forse quella era la sua strada alternativa, la sua vita parallela. Quello che lui avrebbe potuto divenire se le sue scelte fossero state diverse.

Ma non ora. Non lo voleva, e non lo avrebbe permesso. In nessun modo.

Decise di non pensarci più di tanto, era un sogno come un altro.

Richiuse  gli occhi sgombrando la mente anche da quell’ultimo pensiero, ma come poco prima i suoi pensieri corsero inevitabilmente a Riddle, e la cosa che non riusciva proprio a mandare giù era il fatto che neanche sapeva il perché! Perché diavolo non riusciva a levarselo dalla mente?

Per Godric! Non poteva mica restarsene lì a rimuginare su cosa diavolo gli fosse preso a quel sclerotico, e sinceramente neanche gli importava. Non gli interessava sapere che era uscito da quella porta più di due ore prima, non gli interessava sapere che poteva esserli successo qualcosa...semplicemente non gli importava.

“E poi perché diavolo dovrebbe importarmene” cercò di convincersi testardamente. “Sarebbe più normale se succedesse qualcosa a chi lo incontrasse e non il contrario” e ripensandoci non poteva che concordare con i suoi stessi pensieri.

Dieci minuti più tardi e mille imprecazioni dopo un altro sbuffo andò a sommarsi ai precedenti e benché si sforzasse di non pensare a quel cretino, era l’unica cosa che riusciva a fare invece, e il non capirne il perché lo irritava maggiormente.

 

“Cretino!”

“Una visita da uno psicologo gli ci vorrebbe” e come se niente fosse tornò a guardare il soffitto della sua camera come se realmente vedesse qualcosa.

Il semplice far nulla in cui in quel momento su cercava di concentrarsi, venne interrotto dallo sbattere della porta della propria camera. Dubitava potesse essere suo cugino…dopo quello che era successo appena arrivati non aveva fatto altro che nascondersi sotto le sottane di sua madre.

Il suo sguardo corse veloce alla porta, una parte di lui si aspettava di ritrovarsi di fronte il viso corrucciato di Riddle, che magari lo mandava pure al diavolo con uno dei suoi soliti modi che lo facevano tanto imbestialire e forse per questo rimase deluso quando questo non avvenne.

Nessun sguardo truce, nessun viso contratto in qualche  posa del tutto ridicola, nessuna parola offensiva nei suoi riguradi…beh al dire il vero quella sia ma il problema è che non erano uscite dalla bocca di Riddle.

Un altezzoso Malfoy se ne stava appoggiato con la sua solita compostezza allo stipite della porta. Il riflesso suoi capelli biondi risplendeva in mezzo a tutta quell’oscurità catalizzando immediatamente due occhi smeraldo su di sé.

Non si era neanche accorto di quanto velocemente il tempo fosse trascorso e il caldo afoso di quella giornata avesse lasciato il posto ad una rinfrescante brezza serale.

-Dové il tuo amichetto tenebroso Potter? ti ha abbandonato?- ghignò malevolo e alquanto divertito da quella situazione venutasi a creare.

Harry a quelle parole si riscosse dai suoi pensieri focalizzando la sua attenzione sul biondo che in quel momento stava dirigendosi verso lui con una camminate, ne era certo, che lasciava trasparire sensualità e malizia da ogni singolo movimento.

Ancora disteso sul letto tentò di issarsi sui gomiti in una posizione che lo facesse sentire meno vulnerabile. In fondo si trattava pur sempre di Malfoy  e non riteneva saggio abbassare la guardia di molto. Il biondo evidentemente non la pensava così e con ben poca delicatezza lo respinse malamente dal petto facendo lo ricadere sul letto.

Adesso avrebbe smentito le parole di quel Tom. E sapeva anche come.

-Malfoy?-

-Zitto Potter!-

Harry ammutolì quando vide nello sguardo dell’altro qualcosa di non ben definito e prima di rendersene conto si ritrovò due occhi tempesta a pochi centimetri dai suoi.

Forse per l’atto avventato, forse per il trovarsi di fronte proprio Malfoy, inspiegabilmente arrossì di colpo. Il biondo non se lo fece sfuggire ghignando compiaciuto, mentre la mano ancora premuta sul suo torace lo teneva ancorato al letto in una posizione del tutto poco casta.

Un sussurro appena accennato fu l’unica cosa che il suo cervello riuscì a registrare in quel momento.

-Adesso noi due Potty facciamo una bella chiacchierata, che dici?- gli domando facendo schioccare le labbra a pochissima distanza dal suo orecchio.

Il moro si issò di scatto sui gomiti allontanando con un gesto di stizza l’altro da se.

-Non vedo di cosa dobbiamo parlare Malfoy, non  mi sembra che il parlare sia stato tra i nostri passatempi preferiti negli ultimi anni- gli ricordò fulminandolo con quei smeraldi che aveva al posto degli occhi.

Il biondo irrigidì le labbra sembrando quasi immobile e il respirare in quel momento sembrava solo una piccola formalità.

Sul suo volto una traccia di risentimento fece la sua comparsa e si scorgeva benissimo che qualcosa l’aveva…ferito? No, impossibile! Malfoy che ci rimaneva male per una cosa così dannatamente ovvia e scontata?

-Ne sono benissimo consapevole Potter- esclamò stizzito tornando il solito Malfoy arrogante e spocchioso di sempre.

-È allora, cosa vuoi da me Malfoy?- lo incitò con esasperazione il moro.

-A volte Potter mi chiedo come diavolo mezzo mondo magico ti baci le chiappe credendo che gli salverai il culo, e l’altro mezzo ti voglia fare fuori- lo schernì sfidandolo come sempre accadeva nelle loro liti a Hogwarts.

-Il mondo è bello perché è vario! Non te lo ha insegnato Papino?- esclamò pungente osservando come il cielo presente negli occhi di Malfoy si tramutò in vera e propria tempesta.

Ok lo sapeva che quello era un colpo basso. Fin dall’anno precedente Malfoy era stato estremamente sensibile e vulnerabile quando si nominava il padre, ma sinceramente non gli importava al momento. Aveva avuto quello che si era meritato e il saperlo marcire ad Azkaban lo ripagava in parte per i sforzi compiuti per avercelo sbattuto.

-Non lo sai…- disse avvicinandosi pericolosamente all’altro senza lasciargli neanche il tempo di rendersene conto -che “Papino”, così come l’hai definito tu, è stato liberato? non è più ad Azkaban. Sorpreso Potty?-.

Il respiro gli si mozzò in gola e la rabbia che quelle parole implicavano gli rimbombò nel petto come una belva feroce che cerca in tutti modi di uscire allo scoperto e di reclamare la propria libertà.

Malfoy come se avesse potuto leggergli nel pensiero intuì immediatamente quello che passava per la testa del moro.  -Non dirmi Potter che l’eroe del mondo magico non è stato avvertito?- Insinuò vedendosi passare dinnanzi agli occhi la risposta che già conosceva.

Harry strinse gli occhi riducendoli a due fessure ma non emise alcun suono, mentre le sue nocche diventavano bianche da quanta forza stava imprimendo in quel gesto.

-Come immaginavo…povero piccolo Potty!- lo derise non perdendosi neanche una delle espressioni che solcavano in quel momento il viso del moro.

-Fottiti Malfoy!-

Malfoy  si trattenne dall’esprimere completamente i suoi pensieri. Vedere Potter così incazzato era già una soddisfazione a se, e sapere che era merito suo di certo contribuiva a rendere il tutto contornato da quel qualcosa in più.

Felicità, forse?

Se non lo era ci andava molto vicino.

-La devo considerare una proposta Potter? non ti sembra di correre un po’ troppo?- rispose per le rime cogliendo la palla al balzo mentre vide il volto del moro sbiancare radicalmente. Con eleganza si staccò da lui  avvicinandosi alla porta con un movimento sinuoso e tipico di qualsiasi Malfoy.

-Ah si dimenticavo...- nel suo sguardo qualcosa si animò improvvisamente -Bellatrix ti manda i suoi saluti Potter-. Non fece neanche in tempo a voltarsi che si ritrovò a terra col labbro spaccato in due, alzò lo sguardo sorpreso e adirato per ritrovarsi davanti un furioso Potter che lo stava osservando come il peggiore degli insetti.

-Si può sapere che diavolo sei venuto a fare qui Malfoy? Vattene al diavolo e lasciami vivere tranquillo.

Il biondo, rialzatosi di scatto, aveva puntato due iridi fredde come la morte sul moro mentre il dorso della mano scacciava via quelle gocce di liquido rosso che stavano deturpando il suo volto di porcellana.

-Vendetta Potter!- rispose tagliente -la semplice e cruda vendetta- in quel momento i suoi occhi incussero timore e l’unica cosa di cui  Harry ebbe coscienza poco dopo furono le labbra del biondo premute con forza sulle proprie.

-…e l’avrò Potter! stanne certo- sussurrò su di esse prima di mordergliele con quanta più forza avesse e sbatterlo a terra del tutto impreparato e scosso a quello che era appena successo, per poi lasciare finalmente quella stanza.

 

***

Gli occhi faticavano a rimanere aperti. Era come se un vento invisibile sbattesse su di essi chiedendo il permesso di entrare, violando così quella loro sottile barriera che li proteggeva dal resto del mondo.

“Maledizione” inveì frustrato mentre la mano premeva sulla spalla per alleviare in qualche modo quel dolore che stava aumentando sempre più.

Alzò gli occhi fronteggiando nuovamente l’invasione che il vento stava compiendo, rendendosi conto che non aveva la minima idea di dove fosse capitato; si guardò attorno frustrato individuando un piccolo parco giochi in fondo alla via. A passo di marcia lo raggiunse andandosi a sedere su una delle due altalene.

Il vento scompigliava i suoi capelli color tenebra donandogli quell’effetto da “appena svegliato”, alla Potter per così dire.

Ma in quel momento non gli importava.

Si prese la testa tra le mani quasi con una rassegnazione mista a stanchezza.

“Che diavolo mi succede?” quasi urlò nella sua testa.

Le mani affondate nei capelli che imperterriti, nonostante fossero stretti con forza tra le sue dita, venivano ugualmente mossi dal vento.

Dannazione! Che cosa gli stava succedendo?

Non poteva permettersi di manifestare le proprie debolezze in quel modo. Non davanti agli occhi di Potter, non davanti a quel maledetto Grifondoro.

Passarono quelli che gli parvero minuti interi ma che in realtà erano solo pochi secondi. Il vento sbatteva ostinato contro i suoi capelli infiltrandosi furtivo tra essi e amplificandosi nella sua testa come se fosse una vera e propria tormenta.

Rialzò il volto di scatto quando un rumore improvviso interruppe il silenzio di quel momento. Si alzò in piedi facendo istintivamente per prendere la bacchetta accorgendosi però, di non possederla ormai più.

Ecco un’altra cosa a cui avrebbe dovuto porvi rimedio il prima possibile. Maledetto Potter!

Stava ancora imprecando su tutte le “fortune” capitategli in quell’ultimo periodo dimenticandosi quasi il motivo che lo aveva costretto a balzare in piedi cercando la bacchetta; ma i pensieri morirono lì quando si vide dinnanzi due occhi lucenti appartenenti sicuramente a qualcosa di molto grosso, e senza realmente rendersene conto fece un passo indietro inciampando nel marciapiedi alle sue spalle, trovandosi così a terra.

Percepiva una paura quasi non sua, ma la stava provando però sulla sua pelle. Era una sensazione particolare. Non sapeva come spiegarla. Poi tutto com’era venuto se ne era andato e lui si ritrovò ancora seduto su quella stupida altalena babbana col cuore a mille, ma di quei occhi però, nessuna traccia.

La fronte grondava sudore e il suo cuore batteva decisamente forte per essere normale.

Che diavolo era successo? si era immaginato tutto?

Si alzò di scatto sbattendo lontano l’altalena che con un rumore cigolante lentamente rallentava il suo dondolio.

Affilò lo sguardo analizzando con meticolosa attenzione i cespugli da cui era sicuro aver visto quegli occhi qualche istante prima.

Niente.

Non cera niente.

“Maledizione” scattò rabbioso calciando un sasso che andò a cozzare contro il palo della luce, producendo un rumore metallico che rimbombò nel silenzio assoluto in cui la via era assorta, mentre anche il cigolio dell’altalena si attenuava ormai del tutto.

Cosa gli stava accadendo? Aveva anche le allucinazioni ora?

La  mano corse a stringere la spalla mentre l’ennesima fitta gli ricordava il motivo per il quale in quel momento si trovava lì. Un’improvvisa stanchezza lo assalì di botto facendolo sentire del tutto vulnerabile, ed era una cosa che non poteva assolutamente permettersi.

Tom Riddle non poteva permettersi debolezze, in nessun caso queste si presentavano.

Riaprì gli occhi con determinazione deciso una volta per tutte a porre fine a tutta quella storia.

 

***

 

“Chi me lo fa fare di uscire fuori con sto tempo a cercare quell’imbecille?”

Questo era il principale pensiero che occupava la mente di Harry Potter in quel preciso istante.

Si strinse nuovamente nel calore che si propagava dalla sottile giacca che aveva preso al volo prima di precipitarsi fuori a cercare quell’idiota.

Odiava il freddo. Rabbrividii al solo pensiero stringendosela ulteriormente addosso.

Una cosa che non avrebbe mai capito in assoluto, era per quale arcano e inconscio motivo lì di giorno faceva un caldo da stendere un troll e di sera l’esatto contrario? Avrebbe pagato oro in quel momento per avere la risposta.

“Aspetta che ti trovo e vedrai” macchinava intanto dirigendosi a casaccio tra le vie, dove case tutte uguali facevano bella mostra dei loro giardini perfettamente curati e dei vialetti impeccabili. Sembravano quasi una ricostruzione fatta in scala della casa perfetta e della famiglia perfetta. Peccato che in tutte quelle famiglie, di perfetto non vi era proprio niente. La sua famiglia ne era una più che valida conferma.

Non sapeva esattamente dove andare; il suo sguardo si posava su qualsiasi cosa in quel momento si muovesse, il che non  era un gran bel vantaggio visto che ovunque si muoveva qualcosa a causa dell’improvvisa tormenta che si era alzata.

Poteva sentire benissimo i suoi capelli scompigliati dal vento ballare quasi a ritmo di danza con il soffio d’aria che si infiltrava tra essi coinvolgendoli in un movimento tutto loro, e il pensiero di come in quel momento dovesse sembrare a prima vista lo fece inorridire e sorridere allo stesso tempo.

Ma il sorriso durò relativamente poco vendendo sostituito quasi subito  da un’espressione seria e pensierosa. Aveva avuto una strana sensazione da quando quell’idiota di un Riddle se ne era andato di tutta fretta mandandolo a quel paese apparentemente senza alcun motivo. Mettiamo in chiaro, non era preoccupazione quella che sentiva, e su questo ne era assolutamente sicuro. E poi per quale motivo avrebbe dovuto essere preoccupato per Tom Riddle? Il futuro assassino dei suoi genitori?

No. Non c’era assolutamente nessun motivo abbastanza valido da renderlo tale.

La sua paura era un’altra e doveva assolutamente trovarlo per evitare che si concretizzasse in un modo o nell’altro.

 

***

 

La temperatura era calata di molto in quelle ore e se non voleva crepare congelato, e dare così una grossa soddisfazione a Potter, avrebbe fatto meglio a fare ritorno in quella prigione.

Anche mentre lo pensava non riusciva realmente a convincersene; troppe cose erano accadute e altrettante, ne era certo, sarebbero accadute, e volendo o non volendo dovette ammettere che se Potter non lo avesse trovato quel dannato giorno le cose sarebbero andate molto diversamente.

Gli bruciava ammetterlo, per quanto il suo orgoglio serpeverde si ostinasse con tutto se stesso opponendosi a quella chiara evidenza, ma gli doveva la vita.

Doveva la vita a Potter!

A Harry Potter!

La sola idea gli faceva salire un conato di vomito non indifferente e l’espressione disgustata apparsa sul suo viso la confermava.

Dannazione! Era in debito con Potter e sapeva anche che un giorno o l’altro avrebbe dovuto rimediare a questo disastro.

Si perse per diversi secondi in lontani ricordi, non seppe neanche per quale motivo quel particolare fatto prese spazio tra essi ma sentì che in qualche modo era giusto così.

Ma improvvisamente qualcosa mutò. Tutt’un tratto non seppe più niente, se non il dolore che percepiva esplodere radicalmente, mentre la sua spalla sembrava ardere sotto quella cicatrice che gli aveva per sempre marchiato la vita.

Era a terra, di questo ne era lontanamente consapevole, specialmente mentre i granuli dell’asfalto  gli incidevano la pelle della mano come una spada conficcata nel petto, e nella sua testa un altro urlo faceva compagnia al suo dolore.

Uno fin troppo familiare.

Lo sapeva, stava per accadere qualcosa e benché cercava in tutti i modi di non pensarci, il suo sesto senso serpeverde non aveva mai sbagliato, mai neanche una volta.

 

***

 

La testa stava per esplodergli. Ne era sicuro ormai.

Stava percorrendo la via che lo avrebbe condotto a Magnolia Crescent quasi correndo, mentre in quel momento, neanche consapevole di come, si era ritrovato a terra con la testa tra le mani a mordersi le labbra per non urlare. Un dolore mai provato stava scuotendo il suo corpo da mille brividi ed una sensazione strana prese vita dentro di se facendogli capire di non essere il solo; c’era qualcun’altro che stava soffrendo come lui, qualcuno che aveva quel dolore nell’anima…come lui.

Passarono diversi minuti prima che il dolore cominciasse ad affievolirsi lievemente e finché le sue gambe riuscirono nuovamente a sorreggerlo in piedi. La fronte grondava sudore, freddo come gocce ghiacciate di un iceberg  e ormai ne era certo…

Stava per accadere qualcosa.

 

 

 

Eccoci qui! Anche questo andato! Spero vi sia piaciuto e che non mi ammazziate per la piccola scenetta tra Draco e Harry. Vero che non lo fate? Brave, brave!!!! ^_-

Alloraaaaa….. succedono varie cose importanti in questo chappy, anche se non si direbbe a prima vista ma alcune informazioni trapelano! Eh sisi ragazzi!

Per iniziare…il sogno di Potty! Qualcuno ha qualche idea a riguardo?

E tutti questi pensieri di Tom?

E poi suggerimenti su cosa sta per accadere?

Beh fatemi sapere nel frattempo passo ai ringraziamenti.

 

Ximeng:  Grazie 1000 tesoro!!!non sai che piacere mi faccia ricevere le tue recensioni piccola! Ho risposto ad un po’ di domande? Per quello che accadrà dovrai aspettare il prossimo chappy che come vedrai non tarderà ad arrivare! A presto e bacioni

Mamma Voldy:  wow un nuovo acquisto!!! Me contenta contenta! Vedo che questi nick con Voldy vanno via che è una meraviglia! Bene bene me contenta! Hehe per sapere i piani del nostro Voldy dovrai aspettare un bel po’ penso! Visto che tifi per Tom devo dedurre che sia meglio che ti saluti faccia i bagagli e mi trasferisca in un luogo isolato segreto al resto del mondo no? Grazie ancora di tutto! baci

Kitty91:  grazie cucciola sei un tesoro! Amo vedere le tue recensioni e sono felice i sia piaciuto! Veramente tanto! Fatto presto no? Che dici? Bacioni alla prossima!

Titania77: ciao tesorooooooooo! Me contentissima nel vedere una tua recensione qui da me! Sisi contenta contenta! Spero che ti piaccia questo capitolo! Fammi sapere ok? Un bacio grande grande! ciaooooo

Antote: Ahahahah!!! Mi hai fatto morire con la tua recensione! Mi stai gia simpaticissima! Innanzitutto grazie per tutto quello k hai scritto! Me felicissima! Allora vediamo se posso rispondere….

1)      Per quanto mi dispiaccia alla fine Potty sceglierà uno solo di quei due figoni da paura o almeno questa era la mia idea iniziale! Non dovrebbe mutare ma ti posso dire che nel frattempo avrà un bel daffare con entrambi!

2)      Diciamo che ci sei andata veramente molto vicina su come sia “nato” Tom e questo mi fa molto piacere! Complimenti veramente e scusa se non mi spingo oltre ma altrimenti che gusto c’e, no?

 

Sono felice di averti come nuova lettrice  ma il posto di persecutrice ormai è stato occupato da due screanzate a cui forse se ne è aggiunta una terza di cui non faccio nomi ( Alloraaaa: Goky, Zietta oscura alias Zia Voldy e piccola Serpe) che non si staccano un attimo (scherzo naturalmente tesorini miei!!! Però se ti vuoi aggiungere….hehe

Bacioni e grazie 1000 per il commento!

Zia Voldy: ciaoooooooooo ziettina miaaaa! Sono felicissima che la tua ira si è finalmente placata! Estremamente sollevata a dire il vero!!! Eh si proprio così! Sono tornata e questo non so se sia un bene o un male!mmmmmm difficile dirlo! Sono felice di averti fatto felice (scusa il gioco di parole) dedicandoti lo scorso chappy! Per te questo e altro! Non posso che darti ragione riguardo a Draco, ma diciamo che in questo capitolo un po’ si è rifatto no? Come vedi il nostro tom è pieno di sorprese e non posso che concordare con te su quanto sia figo! È perfetto! Non ce che dire!!! Me che comincia ad andare fuori di testa pensando a lui….

Piccolo consiglio…indaga anche sulla cameriera! Ha una tresca col maggiordomo e quindi se usi bene le tue carte riuscirai a farle estorcere qualcosa! Confido in tutta la tua astuzia tesoro! Bacioni a presto!ciaoooooo

Lela92: Grazie infinite, veramente! È bellissimo vedere che la storia piace! Troppo gentile!!! Arrivato in fretta che dici? Speo che ti piaccia anche questo capitolo! Bacioni alla prossima! ciaoooooo

piccola Serpe:ohhhhhhhhh che bellooooooooo! Sono superfelicissima di ricevere una tua recensione soprattutto perché sei amica della cara zietta malefica. La tua recensione ma ha fatto subito salire il sorriso sulle labbra per non dire che scoppiavo a ridere come una scema ogni tre parole pensando soprattutto a te che ti desfi della malefica zia e la rinchiudi nell’armadio… magnifica!!! Sono contenta di sapere che ti piace la mia fic e grazie ancora per tutti i complimenti…sei un tesoro!!!! Colgo l’occasione anche per salutare la cara zietta che ha quanto leggo è riuscita a liberarsi dallo sgabuzzino! Un bacio ad entrambe! ciaooooooo

Ginny W:Aiutooooooooooo! No non strozzarmi! Altrimenti come fai ad avere il seguito di questa ficcy? Hehehe! Mi dispiace immensamente di averla lasciata così ma adesso non accadrà più apparte quando sarò in periodo d’esame che non penso avrò tempo per scrivere! Ma poi nelle vacanze recupero tranquilla tesoro! Grazie ancora piccola per la rec e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! baciiiiiiiiii

Morfea:ciaoooo carissima! Mi dispiace non aver aggiornato per così tanto tempo ma ora finalmente sono tornata!!!! Muahahahahahahahah!!!! Non so per quale motivo in particolare ma la tua recensione è quella che mi ha colpito di più, non so come spiegartelo ma mi ha fatto nascere immediatamente il sorriso! Grazie ancora. Posso tranquillizzarti su una cosa: all’inizio questa doveva essere solamente un Tom/Harry poi si è aggiunto Draco. Non posso dirti chi sceglierà il moro tra i due ma penso di aver gia dato diversi suggerimenti a riguardo e poi pensa ho gia in mente il finale, proprio l’ultimo capitolo momento per momento. Il problema sarà arrivarci in qualto la fic è molto ma MOLTOOOO lunga per tua gioia!!! Ah…si un’ultima cosa---la storia continuerà anche a scuola quindi tranquilla gli vedremo anche impegnati tra la normale routine quotidiana!!! Gia prevedo i macelli che ci saranno!!!!

Un bacio grande anche a te! ciaoooooo

LunaLove: Ciaoooooooo! Una new arrivata! Grazie mille veramente soprattutto per essertela letta tutta! Non immagino la faticaccia! Mi disp che la coppia non rientri tra le tue preferite! Spero di farti cambiare idea al più presto! ^_-   ciaooooooo e grazie ancora!

Thomas86: Non dirlo a me! Io le venero praticamente! Grazie infinite per la recensione spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni e spero a presto! ciaoooooooo

Goky: tesoroooooooooooooooooo! Sorellinaaaaaaaaaaaaa miaaaaaaaa!!!! Che felicità vederti!!! Come vedi tesoro tom deve svegliarsi un po fuori altrimenti qui il biondino glielo soffia da sotto al naso! Chissà chi vincerà la contesa tra loro due!!!! Hehehe…io lo soooooooo!!!! Me malignissima! Mi ha fatto piacerissimo risentirti piccola! Salto in giro per camera come una matta leggendo le tue rec! Un bacione immenso per la my sorellina! E fammi sapere ok? CIAOOOOOOO

  
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