Improvviso

Tutto era cominciato con un bacio, un bacio dal prima innocente e poi vorace.
Bramosi di quelle labbra piene e succose, di quelle lingue avvolgenti e umide.
Il principe che aveva cominciato a palpare il seno della sua amante per poi strappargli di dosso la maglietta che indossava, liberandola nella sua abbondanza.
La sua mano desiderosa ma delicata cominciò a scendere verso la femminilità della scienziata e cominciò a stuzzicarne il clitoride con maestria e sapienza attraverso l'intimo di pizzo nero.
Gemiti di piacere.
Desiderio che sale.
Il suo sesso che pulsava voglioso di  arrivare al dunque dell'atto.
Accarezzava con le mani delicate la nuca del principe sfiorandone e accarezzandone il collo e i capelli.
Lui le prese la mano e la trascinò sotto la sua guida verso il membro eretto e pulsante che cominciò a massaggiare.
Dopo innumerevoli carezze, morsi, danze passionali destinate a non avere una fine si diressero con voglia e aggressività al letto matrimoniale.
Quel letto che aveva visto innumerevoli performances sessuali dei due che nonostante gli anni, i litigi, gli avvenimenti, non avevano perso una briciola di passione l'uno per l'altra.
Sorrisi allo stesso tempo dolci e maliziosi venivano scambiati tra i due con la perversione negli occhi.
Complicità.
Sincronia.
Esperienza.
Eleganza.
Ingredienti essenziali per esprimere quello strano sentimento che l'uomo chiama, forse volgarmente, amore.
Le vigorose spinte che il principe eseguiva e le labbra rosse e eccitate della scienziata che lo accoglievano in modo perfetto, come fosse un puzzle, un qualcosa legato e destinato a stare insieme per sempre, erano la conferma della passionalità e del desiderio che li accomunava.