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Autore: Maky Em Coof    05/10/2013    0 recensioni
Erano anni duri, anni in cui Joe non sapeva davvero piu' che strada prendere. La storia che sta per seguire percorrera' un breve viaggio a ritroso nel suo passato e la favolosa svolta della sua vita.
La sola, che gli dara' conferme, la sola che gli dira' se quel passo istintivo di fuggire via sia stato un bene o in caso contrario un male.
Forse per lei non tutto è finito, si ritrova a vent'otto anni ad amare di nuovo, sta amando davvero, un ragazzo quasi irraggiungibile se lo allaccia al suo passato.
La musica era cio' che piu' la legava a quella vita, ed è li che il grande amore è sbocciato, non sul palco stesso, ma nello stesso ambito dove lei, per molti anni ha sormontato, ma poi anche quello ha mandato a far benedire, e con esso il suo gruppo di lavoro.
Perchè voleva appunto iniziare una nuova vita, voleva vivere pienamente i suoi anni, con la sua amica di sempre al suo fianco.
Entrera' in un mondo fatto ancora piu' complicato e piu' grande di lei, dove anche le scelte piu' semplici gli costeranno care, care come il valore dell'amicizia.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO I
                                             -Ricominciare a vivere-
Tutto era cominciato un pomeriggio estivo, i suoi interminabili esami da finire la tormentavano ogni giorno di piu'. Le cose pero' andavano discretamente bene, o meglio, andavano alquanto diverse da tanti anni fa. Quando ancora ragazzina si chiedeva per quale motivo lei, come le altre sue compagne della sua stessa eta' non era ancora all'eta' di quindici anni riuscita a trovare qualcuno con cui trascorrere le sue giornate, qualcuno disposto a tenerla per mano.
E questo dubbio se lo porto' per molti anni dietro, lei non stava vivendo veramente la sua vita, lei infondo aveva paura, e forse quel dubbio trascinato per anni dietro alle sue spalle l'aveva, aveva paura.
Aveva paura di una fine, aveva paura della parola stessa.
I legami erano per lei appunto "legami", barriere indissolubili che nessuno poteva mai separare, perchè appunto la parola legame doveva gia' spiegare molte cose. E invece sapeva che non era cosi', alle spalle aveva lo specchio della sua famiglia, che nonostante battibecchi era ancora salda, ma con ferite qua e la. E lei forse se lo immaginava cosi' un suo legame futuro ma non sapeva se avrebbe avuto tutto quel coraggio di rimanere per lunghi anni forte e comprensiva ad ogni situazione.
Di carattere istintivo, e forte, non si dava mai per vinta, ma aveva anche un lato docile, fragile. Quel lato che non gli permetteva di evadere via dal suo passato , quel lato che non gli permetteva di vivere a pieno la sua giovane eta'.
Alcuni anni dopo capi' che doveva darci un taglio, e riprendere in mano la sua vita, finalmente aveva coronato uno dei suoi sogni piu' grandi: formare una band, cosi' come lo aveva prematuramente distutto, poichè aveva talasciato il "dettaglio" piu' importante quello di appunto, "conviverci pacificamente".
Ah per l'appunto in quegli anni per la prima volta viveva da sola da una settimana!
Ebbene partiamo proprio dalla settimana in cui decise di lasciare il suo gruppo, per motivi futili, per motivi poco plausibili ma dopotutto l'aveva fatto perchè ci credeva ancora nella liberta', ci credeva ancora che chiudendo un llibro o voltando pagina per leggere un nuovo capitolo qualcosa, seppur col tempo, cambiava.
Ultimamente le liti nel gruppo avevano la meglio sui frutti che invece dovevano ricavarne da esso tutti insieme. Diciamo che le prime "incomprensioni" erano passabili, cioè come dire quelle piccole goccettine non avevano distrutto il cosiddetto "vaso", ma quella volta, quel pomeriggio arido, la goccia fu talmente brusca e violenta che fece traboccare il fatidico vaso, quel rinominato vaso della sopportazione. La lite fu decisamente piu' pesante, la stessa che la fece agire in modo affrettato, costringendo la stessa ad abbandonare tutti i sogni, di infrangere sistematicamente le loro promesse, le sue e le loro speranze. 
Sapeva benissimo che quella sua decisione le sarebbe costata cara e che sarebbe stata per giunta un arma a doppio taglio, non solo faceva del male a se stessa ma anche ai suoi amici.
Ma forse quella vicenda sarebbe passata, chi puo' dirlo, lei pero' in compenso non gli poteva che augurare solamente il meglio senza di lei, non per pateticita', ma per un dato di fatto, un augurio strettamente personale.
Sta di fatto che ruppe tutti i rapporti, stacco' categoricamente per un breve periodo il cellulare e insieme alla sua migliore amica si ando' via, dove nessuno potesse disturbarla, quest'ultima conosceva tutto di lei, di fatti l'idea di cambiare aria e di svago era  partita stesso dalla medesima, ed io non sapevo come ringraziarla, ancora una volta era li', dopo tutto quel tempo, gli doveva un favore, l'ennesimo favore.
Sapeva benissimo quanto quel viaggio avrebbe influito in modo positivo su di lei.
                                                                                                                   
                                       ***
  
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