Voglio vivere la mia vita

Sono stanco. Non ce la faccio più a mostrare questa stupida facciata. Non posso più, non voglio più. Come ho fatto fino ad adesso a nascondermi dietro questa falsa immagine per così tanto tempo ancora non lo so.

Non voglio più essere schiavo della società, delle tradizioni, della mia famiglia.

Perché cercare di apparire per quello che non sono? Non mi so rispondere nemmeno io.

Forse per dimostrare alla mia famiglia che sono degno di essere un loro discendente, forse per far vedere al mondo che valgo qualcosa più degli altri.

No, non è per orgoglio, è per paura. Paura di essere inferiore, codardo, incapace; paura di essere escluso, di sentirmi escluso.

Essere diseredato, rinnegato, essere un reietto, disprezzato da tutti, per cosa?

Per non essere degni di portare un nome così importante come il mio.

Appena la gente lo sente, tutti sussultano per rispetto, o per paura. Nessuno osa contraddirti o prova a metterti il bastone tra le ruote. Si allontanano quando paso per strada, eppure io non faccio così paura.

Tutto questo per un nome.

Cos’è un nome in fondo? Niente, non conta niente, almeno per me. Non tutti la pensano così. Non i miei genitori. Io dovrei essere il loro orgoglio, la punta di diamante della famiglia ma non lo sono. Loro sono così temuti, rispettati, perfetti, così puri.

Invece io per essere come vogliono devo nascondermi dietro un’insulsa maschera, sembrare arrogante, prepotente, perfido e spietato. E a volte, anche se posso sembrarlo, non lo sono veramente.

Non dico d’essere d’animo nobile e generoso, ma nemmeno così malvagio.

A nessuno importa di questo. Nessuno si preoccupa che anche a me a volte piacerebbe essere libero da ogni legame e da ogni nome. Essere libero di divertirsi con i propri amici invece di seguire stupide regole dettate da un uomo che brama di potere per vendetta. Prima di tutto però bisognerebbe avere degli amici. Io non ne ho, non ne ho mai avuti di veri, persone che fossero contente di vedermi per divertirsi come fanno tutti i ragazzi della mia età. Tutti quelli che mi circondano sono solo i miei scagnozzi, sono ragazzi che mi seguono e obbediscono ai miei ordini, solamente perché mio padre comanda a loro volta i genitori.

Non ho mai voluto far del male a nessuno, non mi piace maltrattare i ragazzi del primo anno, non mi piace dare ordini, io non sono fatto per il comando. Dentro di me sono pieno di paure e d’incertezze, non riesco a tranquillizzarmi da solo e a fare qualcosa che non voglio; come potrei di ordinare di fare qualcosa ad altri?

Anche mia madre, mio padre, i miei zii comandano un esercito non loro e combattono una guerra a cui non hanno dato inizio personalmente, ma sono felici.

Felici di prestare servizio per il loro Signore e sarebbero disposti anche a morire per lui e per le loro idee. Io invece no.

Qualcuno potrebbe definirmi codardo, e forse ha ragione, perché ho paura per una causa che non sostengo, paura di perdere tutto quello che possiedo.

Voglio essere libero, senza dover indossare questa stupida maschera che non rende felice me ma solo chi mi circonda. Voglio vivere la mia vita lontano da qui, da tutto e da tutti.

Essere semplicemente me stesso, almeno poter provare una volta nella vita cosa si sente a far ciò che si vuole veramente, senza eseguire ordini provenienti dall’alto. Voglio essere libero di amare la ragazza che voglio senza far scegliere ai miei genitori il mio futuro.

Non voglio più essere questo.

Voglio essere semplicemente me stesso, ma non posso.

Ho degli obblighi verso gli altri, perché io sono e comunque sarò sempre Draco Malfoy.