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Autore: Emily27    06/10/2013    5 recensioni
Reclinò la testa all'indietro sullo schienale morbido e chiuse gli occhi. Ancora tre giorni, ancora tre giorni... In fondo sarebbero passati in fretta, erano solo settantadue ore. Settantadue ore... così tante? Troppe, se una persona ti manca così tanto come a lui mancava Kate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Sorpresa...






“Mi manchi, Rick...”
“Mi manchi anche tu, da morire.”
“Ancora tre giorni, tre lunghissimi giorni...”
“E poi sarò lì, Kate... Ti avviso, quando ti vedrò non risponderò delle mie azioni.”
“Mmmh... Ti ho mai detto quanto mi piacciono le tue azioni?”
“No, ma me lo hai fatto capire...”
“Allora devo essere stata davvero chiara... Dove sei? Cosa stai facendo di bello?”
“Sono a casa triste e solo e sto facendo merenda, con i pancakes.”
“Pancakes a merenda?”
“E' sempre l'ora dei pancakes!”


Seduto sul divano, Castle ingurgitò l'ultimo pezzetto di pancake con gli occhi ancora fissi sul cellulare, dove spiccava una bella foto di Kate sullo sfondo. Nella sua mente ancora l'eco delle loro voci.
Beckett l'aveva chiamato poco prima, in un momento di pausa durante un'indagine che la stava impegnando non poco. Sospirò, i tempi erano davvero cambiati, gli mancavano i momenti trascorsi con Kate a dare la caccia agli assassini, le teorie da sviluppare insieme, ma sopra ad ogni cosa gli mancava lei. Era dura dover aspettare una settimana intera, a volte anche di più, per poterle anche solo dare un bacio o sfiorare la sua guancia con una carezza, quando invece avrebbe desiderato farlo subito, nel momento in cui ne sentiva il bisogno. E più passavano i giorni in cui erano lontani, più quel bisogno cresceva.
Reclinò la testa all'indietro sullo schienale morbido e chiuse gli occhi. Ancora tre giorni, ancora tre giorni... In fondo sarebbero passati in fretta, erano solo settantadue ore. Settantadue ore... così tante? Troppe, se una persona ti manca così tanto come a lui mancava Kate.
All'improvviso gli venne un'idea e spalancò gli occhi. Perchè no?
Dal telefonino, che teneva ancora in mano, si collegò ad internet, accedendo al sito del JFK International Airport. Il primo volo per Washington partiva alle 18.20, cioè esattamente da lì a un'ora, sarebbe atterrato a DC alle 19.30, il tempo di raggiungerla e al massimo alle 20.30 avrebbe potuto stringere Kate fra le braccia.
Sì, le avrebbe fatto una sorpresa!
Ma doveva sbrigarsi, se non voleva perdere il volo. Corse in camera da letto e buttò dentro ad una borsa da viaggio le prime cose che gli vennero sotto mano, eccitato all'idea di quello che stava per fare e al pensiero che i tre giorni di attesa si erano trasformati improvvisamente in tre brevissime ore.
Chiuse la borsa e si affrettò ad uscire di casa.
Aprì la porta... e si ritrovò davanti Beckett.
Aveva un dito sul campanello e lo guardava spiazzata, presa in contropiede come una bambina colta sul fatto mentre stava combinando una marachella. Castle, sbalordito, restò immobile a fissarla, quasi che si fosse materializzata dal nulla.
Invece era arrivata da Washington per lui, e quando gli aveva telefonato, realizzò, si trovava già a New York, quella burlona.
Kate abbassò lo sguardo sulla borsa da viaggio che Rick teneva in mano, e capì. Stava correndo da lei, quell'uomo meraviglioso.
Nel medesimo istante, entrambi scoppiarono a ridere, poi ci fu solo un abbraccio e un lungo, lungo bacio.


 


... e dopo il lungo bacio, immaginate quello che più vi piace :P
Una piccola e semplice oneshot, nata mentre stavo facendo i lavori di casa e scritta sul momento ;)
Notte!

 

 

 

 

  
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