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Autore: Yellow Canadair    06/10/2013    7 recensioni
Questa sera al Late Show diretto da David Letterman avremo come ospite "nientepopodimenoche" il mitico Edward "Barbabianca" Newgate! Il pirata più temuto della sua epoca approda in piena Broadway per una visita al buon vecchio Dave!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barba bianca
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ospiti al David Letterman Show'
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Late Show, 10.05.2013, Broadway, New York.

 

David Letterman si aggiustò gli occhialetti e sorrise affabile, poi presentò l’ultimo ospite di quella serata:

-Attorno a lui ruotano ben sedici capitani con relative flotte, settantadue anni… ehi Paul! Abbiamo quasi la stessa età!- annunciò David Letterman mettendo in ordine i fogli che aveva sul tavolo.

Il musicista improvvisò al piano, e la sua orchestra intonò un pezzo jazz con una leggera eco piratesca.

-E la sua taglia.- continuò lo showman. -È arrivata al miliardo e mezzo! Al miliardo e mezzo, signori!-

Il pubblico si sollevò in una festa di fischi d’ammirazione e applausi, fremeva nelle poltroncine di velluto dello studio; c’erano molti ragazzi, ma anche qualche persona più attempata. Molti esibivano magliette con i jolly roger più vari, però uno su tutti, baffuto, vinceva per numero, mentre erano molti gli striscioni che salutavano l’atteso ospite.

David aspettò che gli animi di quegli scalmanati si chetassero e continuò sorridendo: -Abbiamo con noi il solo ed unico Capitan Edward “Barbabianca” Newgate!-

Il pubblico si alzò in piedi gridando mentre dalla quinta a sinistra si fece strada un imponente uomo sorridente a petto nudo e con le spalle coperte da un cappotto bianco con tanto di spalline; si avviò deciso verso la poltroncina accanto alla scrivania di David e vi si sedette tra le urla del pubblico, salutando con una mano mentre con l’altra reggeva il suo bisento. -TI AMO!!!- urlò un’anziana signora dal soprabito verde sovrastando tutte le voci festanti della platea.

Strinse con vigore la mano al conduttore che lo salutò affabile: -Buonasera Edward!-

-Sempre un piacere, David!- lo salutò il mastodontico pirata con un vocione che fece quasi tremare il pavimento.

-Ti trovo benissimo.-

-Sto una meraviglia!- sorrise Newgate.

-Oh my God, quanto sei alto?

Barbabianca si fece pensieroso. -Un bel po’.- ammise.

-Tre metri, ottantadue centimetri e quattro millimetri!- urlò una donna uscendo dal backstage. -E ora mi dia quella fiaschetta!- indossava delle calze maculate e una succinta divisa rosa.

-Tua moglie?- s’informò David.

-Sono la capoinfermiera!- affermò decisa la donna, prendendo in mano la piccola bottiglietta che il pirata teneva nascosta in uno stivale. -In quella tazza cosa c’è?- strepitò indicando la mug blu che campeggiava sulla scrivania di legno massiccio.

-Caffè, nient’altro.- rispose David.

Lei afferrò la mug e la portò via con sé, sparendo da dove era sbucata.

Barbabianca affondò il volto in una mano. -Sono la mia salvezza e la mia rovina.- disse.

-Accidenti, a quanto pare anche tu devi rispondere a qualcuno!

-Devo ringraziare i miei figli… un gran bel regalino.- grugnì, riferendosi alla maxi squadra di infermiere che Marco gli aveva messo alle calcagna.

-Devono volerti molto bene. So che preferisci il sakè.- affermò cordiale David, facendo fare capolino da sotto alla scrivania una bottiglia scura e un boccale tutto per il suo ospite.

-Guraguragura!!- rise a crepapelle il pirata. -Mi piace la gente che beve in compagnia, David!!- e assestò una pacca sulle spalle del conduttore, che per poco non rovinò sulla scrivania travolgendo fogli e bevande.

-Edward, tutti ti chiamano “Barbabianca”, ma tecnicamente tu non hai la barba… come lo spieghi?

-Oh, è una lunga storia, Dave.

-Abbiamo tutto il tempo.

-Vuoi?

-Sicuro.-

-La Marina quando scrive i manifesti appioppa sempre qualche soprannome ai ricercati… e io nella prima foto che mi scattarono per l’avviso di taglia ero nella toilette di una taverna a radermi e avevo il volto pieno di schiuma da barba. La foto però poi uscì in bianco e nero, così sembrava barba vera, e il nome è rimasto.- spiegò il Capitano.

Il pubblico scoppiò a ridere e fece un applauso che durò quanto lo sconcerto di Letterman.

-Non è affatto lunga.- protestò gentilmente.

-Speravo non la volessi sentire sul serio.- ammise Newgate. -È stupida.-

-Posso farti una domanda?- chiese David.

-Prego.

-Come sei arrivato qui sulla Broadway? Tu e la tua ciurma avete aperto uno Stargate? Battuto tre volte i tacchi?

-Guraguraguragura!!!- cominciò a ridere forte il formidabile vecchio. -Che idiozie!- si raccapezzò. -Come volevi che venissi? Con la Moby Dick, no?

-Io non trovo parcheggio con la mia auto, e tu lo trovi con una specie di transatlantico?

-Sono riuscito a farla passare nell’Hudson.- spiegò Barbabianca, riferendosi al fiume che passava per New York. -E il posto in realtà non c’era, ma basta crearlo.- concluse, vago ma straordinariamente eloquente. -Dovresti provarci anche tu, Dave.-

-Lo farò sicuramente.

-Sai che ti dico? Potresti diventare mio figlio.- affermò Barbabianca, troppo serio.

David Letterman cominciò a ridere, e decise di stare allo scherzo. -Oh my!- sghignazzò. -Ma poi dovrò chiamarti “papà”!-

-Puoi chiamarmi “paparino”, se vuoi.- gli concesse il pirata.

-E per il tatuaggio, come si fa?

-Eh, dovrai scarabocchiare un po’ quella tua pellaccia. Sai dove te lo faccio mettere? Qui.- e si indicò il petto nudo.

David continuava a ridere. -Non credo che mi starebbe bene! Non ho il fisico giusto!

-Abbiamo un tatuatore bravissimo a bordo!- tentò di convincerlo Newgate.

-Ci vorrebbe un miracolo!- e risero tutti e due sollevando l’uno la mug e l’altro il boccale.

Edward Newgate si alzò dignitosamente mentre la band di Paul ricominciava a suonare.

-Capitan Edward “Barbabianca” Newgate, signori e signori! Grazie Edward!- lo congedò il padrone di casa.

-Alla prossima Dave!-


 


Dietro le quinte…

Ooook… avevo da tempo in mente una scena del genere, il mio cervello però mi pregava di non partorirla davvero… “è una cavolata troppo grossa”, cercava di convincermi. “Non ha senso”, mi ripeteva. Verissimo. Ma io l’ho fatto lo stesso.

Nessun personaggio è mio!! Edward Newgate è di Oda, David Letterman appartiene a se stesso medesimo.

La signora col soprabito verde che si è dichiarata appassionatamente a Barbabianca invece l’ho inventata io. Che sforzo, eh?

Grazie per aver letto questa breve storia! Se state leggendo queste righe vuol dire che l’avete letta tutta e che siete degli eroi.

Preciso inoltre che questa non è una fanfic intervista, essendo queste vietate dal regolamento. Si tratta semplicemente di un povero vecchio che va in visita da un amico, e parlano tra loro. Seppur modesta, c'è una trama.

Yellow Canadair

  
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