Film > The Phantom of the Opera
Ricorda la storia  |      
Autore: alicerovai    06/10/2013    3 recensioni
« Christine, lui adesso non c'è più, è tutto finito. Christine... » Raoul mi prende il viso tra le mani e mi guarda, devo essere stravolta. Con le mani mi accarezza le guance e mi guarda preoccupato. « Christine, l'incubo è finito ».
Una breve OS sui pensieri della nostra Christine dopo che ha lasciato Erik.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Christine Daaé, Erik/The Phantom, Raoul De Chagny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La barca ondeggia e le mie mani stringono con forza la camicia bianca di Raoul, ma lui sembra non curarsene, nella sua mente so che c'è solo il pensiero di portarmi via di lì al più presto.

Mi accorgo che le mie mani tremano leggermente, forse dal troppo sforzo. Cerco di allentare la presa ma mi risulta difficile. Nel frattempo mi rendo conto che non ho ancora smesso di piangere; gli angoli della bocca riescono ancora ad assaggiare il sale delle lacrime e i miei occhi non hanno ancora smesso di versarne. Istintivamente guardo Raoul: sicuramente si è reso conto che sto piangendo, ma non ha detto una parola da quando ce ne siamo andati. Continua a remare, senza sosta.

Alle nostre spalle, delle voci cominciano a farsi sentire, l'eco rimbomba all'interno delle pareti rocciose. Sono i soldati, sono la gente: sono venuti a prenderlo.

Uno strano formicolio mi attraversa la schiena, poi qualcosa mi si ferma in gola e gli occhi cominciano a pizzicare e a inumidirsi. Reprimo a stento un singhiozzo e cerco di ritrovare il controllo, non voglio che Raoul mi veda, se mi chiedesse perché piango non saprei cosa rispondergli.

Ma la verità è che sto piangendo di paura, e di dolore. So che se lo trovassero lo ucciderebbero: e forse lui non farebbe nemmeno resistenza, perché adesso che sono andata via, cosa gli rimane? Odia se stesso e il mondo intero, che motivi ha di vivere? Forse però prevarrà in lui l'istinto di sopravvivenza; forse vorrà fuggire attraverso uno dei suoi passaggi segreti, forse...

Scuoto la testa, cercando di scacciare questi stupidi pensieri: non mi riguarda più, è dietro di me, è passato! E io devo guardare avanti, al futuro! Una nuova vita mi si prospetta davanti a porte aperte e io che faccio, mi guardo indietro?

« Prendiamolo! Catturiamolo! Uccidiamolo! »

Sussulto spaventata: gli assassini, gli assassini stanno arrivando, lo uccideranno...

« Christine, calmati, è tutto finito. Ci sono qua io » Raoul mi stringe una mano con dolcezza e mi sorride. Io però non riesco a rilassarmi, e quelle voci fanno eco nella mia testa: è tutto sbagliato, tutto sbagliato...

 

 

And he will always there, singing songs in my head...

 

 

No, non riesco a sorridere, non riesco a muovermi: la sua voce ammaliante è dentro di me, in ogni fibra del mio corpo, in ogni particella! Mi distrugge, mi tormenta: il passato non è passato, lui è il mio presente e futuro, lui è...

« Christine, lui adesso non c'è più, è tutto finito. Christine... » Raoul mi prende il viso tra le mani e mi guarda, devo essere stravolta. Con le mani mi accarezza le guance e mi guarda preoccupato. « Christine, l'incubo è finito ».

Un singhiozzo disperato mi scuote e scoppio in pianto; mi aggrappo a lui e sfogo tutto il mio dolore, tremante. Non riesco a dimenticare i suoi occhi mentre mi guarda andare via, non riesco a dimenticare le emozioni che ho provato al tocco delle sue labbra, non riesco a dimenticare tutta la paura e il dolore che di secondo in secondo si aggravano sempre di più; uscirò mai da questo incubo? O mi perseguiterà per sempre? Non potrò mai dimenticare la sua voce! Non potrò mai dimenticare il mio Angelo della Musica! Eppure l'ho lasciato! L'ho lasciato consapevole che senza di me è morto! L'ho lasciato, consapevole che me ne pentirò per tutta la vita!

 

Non ce la faccio, non ce la faccio a non voltarmi, eppure lascio che la barca mi porti via, in avanti.

Sono troppo debole, e troppo stanca, per potermi ribellare. Non riesco a comprendermi; non so cosa voglio; non so se è vero che me ne pentirò per tutta la vita, non conosco i sentimenti che ho provato quando l'ho baciato, non so perché sono tornata per rendergli l'anello: so per certo che in quel momento il cuore mi è strappato ed è rimasto a brandelli, una ferita che credo rimarrà per sempre. Anche adesso sento che mi fa male e non riesco a smettere di piangere; devo sembrare patetica agli occhi di Raoul ma davvero, non riesco a smettere.

 

So che Raoul vuole sapere. So che si sta chiedendo perché sono tornata da lui. E certamente ha già notato la mancanza dell'anello. Non me l'ha ancora chiesto perché non osa farmi domande nel mio stato, ma dentro di sé so che c'è il dubbio. E questo non fa che peggiorare il mio stato d'animo.

Mi sento in colpa nei suoi confronti, perché ho dato via l'anello che lui mi aveva donato per il fidanzamento, ma allo stesso tempo so che non tornerei indietro a riprenderlo per ridarlo a lui. Quell'anello... Quell'anello è suo, del mio Angelo, e gliel'ho dato perché forse volevo fargli capire che era finita. O forse perché volevo dirgli che non era finita.

Non lo so!

Il mio cuore, la mia anima è divisa in due. Anche adesso... L'incubo non è finito.

 

 

La barca si ferma, siamo arrivati. Raoul scende e mi porge la mano, io la afferro decisa, come per dimostrare a me stessa quanto in realtà io sia sicura della mia scelta. Che ipocrita! Che falsa che sono! So benissimo che sto mentendo a tutto e a tutti! Anche a me stessa!

Di colpo una consapevolezza mi stringe il cuore: io sto ferendo tutti. Me stessa, Raoul, lui. Tutti. Ho abbandonato il mio Angelo della Musica dicendomi che era quello che volevo; ho seguito Raoul dicendomi che era lui l'uomo che volevo al mio fianco, scegliendo quindi uno stile di vita che non è mio; e ho spezzato il cuore a lui, abbandonandolo per sempre a se stesso, lasciandolo solo con la consapevolezza che io non l'amo.

La mia mano allenta la presa, i miei occhi si spalancano.

Sono un mostro.

Raoul sembra non accorgersi della mia reazione improvvisa, mi aiuta a scendere dalla barca e mi cinge la vita con un braccio, sostenendomi. Ed è allora che mi rendo conto.

Ho sbagliato tutto.

E nessuno si accorgerà mai di questo, nessuno, tranne me. Sono destinata a vivere una vita che non è la mia, sapendo che è questo ciò che ho voluto io, sapendo che ho sbagliato, e che nel mio sbaglio ho ferito una persona, l'unica di cui mi importasse, che sto mentendo a me stessa e a Raoul, illudendolo.

Sbagliando, ho ucciso tre persone nello stesso momento. Me compresa.

 

 

 

 

 

 

 

« Christine, dov'è l'anello? »

Raoul non ce l'ha fatta a trattenere la domanda. Non lo biasimo: è suo diritto, l'anello era un suo regalo. Il regalo più importante che mi avesse fatto.

La domanda non ha scatenato in me alcuna reazione, forse perché l'aspettavo, o forse per la mancanza di forze.

Siamo seduti in una locanda, con due bicchieri vuoti davanti consumati da qualcun altro prima di noi. Raoul aspetta la mia risposta, e io non alzo nemmeno lo sguardo. Per un attimo sembra pentirsi, e fa per sospirare. Poi però si trattiene. Forse è l'ombra del tradimento che si è fatta strada in lui, e l'ira comincia a farsi sentire.

« Christine, è mio diritto saperlo, era un mio regalo. Posso sapere dov'è? »

Raoul sa benissimo che l'avevo al dito poco prima che agissi. E anche lui sa dov'è. Ne ha avuto la conferma quando sono tornata da lui per salire sulla barca e non l'avevo più.

Ma, giustamente, vuole che glielo dica io. Solo che io non trovo né la forza né la voce per parlare. O forse, faccio solo finta. Forse ho solo paura.

Non è tanto l'anello in sé quanto quello che significava. Ho dato via la prova del suo amore, per dare lo stesso messaggio a qualcun altro. Sì, lo stesso messaggio. Solo ora me ne sono resa conto a pieno. Quando gliel'ho messo nella mano, credevo significasse un addio. E in parte era così. Ma c'era ben più di un addio in quel gesto.

« L'ho perso » le mie labbra si sono mosse da sole. Ma rendendomi conto di aver detto una bugia, e assai poco credibile, trovo il coraggio di correggermi. « L'ho dato via ».

 

Raoul ha solo avuto la conferma ai suoi sospetti, che erano quasi certezze. Infatti non si muove, non sospira, non dice nulla. Ma nei suoi occhi vedo tutto ciò che sta reprimendo. Ed è un oceano di emozioni. Emozioni non belle.

Ma non dice nulla. Sa, eppure tace. E così faccio io.

E così farò per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!

Sono nuova su questo fandom. Ho sempre amato il Fantasma dell'Opera, specialmente il musical di Webber. Scrivendo questa breve OS mi sono rifatta soprattutto al film del 2004, perché prima di vedere i musical teatrali ho visto il film. Che non reputo affatto male, sebbene sia molto criticato dai phans americani/inglesi. Sicuramente perché i cantanti non sono esattamente di Broadway, ma per fortuna nella versione italiana abbiamo dei veri e propri mostri di bravura. Molto più bravi di Ramin Karimloo e Sierra Boggess, a mio parere.

Anche se, secondo me, film e musical dovrebbero essere messi insieme, per avere davvero un risultato ineccepibile. Il fantasma perfetto, sensuale e affascinante, è ovviamente Gerard Butler. Così come Christine, alla fine. Ma certe scene, come il Final Lair, nel film sono un po' sprecate. Nel musical (riferendomi in particolare a quello del 25th anniversary) il finale è davvero straziante, molto più carico di emozioni del film. Ma a vantaggio di quest'ultimo, la canzone Past the Point of no Return nella versione del 2004 fa molto più effetto che nel musical.

 

A parte questa parentesi, questa è la prima OS che pubblico in questo fandom, e spero che sia azzeccata, o perlomeno che i personaggi non siano OOC. Insomma, per almeno una minima parte spero di aver fatto una buona impressione. Come avrete capito non amo Raoul, anche se ho sempre pensato che i suoi sentimenti fossero sinceri nei riguardi di Christine; solo che credo che non siano abbastanza, lui non la amerà mai quanto la ama Erik, alias il Fantasma. Non ho voluto prendere in considerazione Love Never Dies. Rovina un po' la magia del loro amore, secondo me.

 

Okay, credo di aver scritto anche troppo!

Spero che mi lasciate qualche commentino. O comunque vada, grazie per aver anche solo letto.

Alla prossima, spero!

 

Sph.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Phantom of the Opera / Vai alla pagina dell'autore: alicerovai