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Autore: Kiki BSK    06/10/2013    2 recensioni
Ok...forse non è una delle migliori...sinceramente volevo eliminarla perchè non trovavo un finale e poi mi è venuto in mente...Spero vi piaccia comunque.
"Faccio un piccolo rumore muovendomi e lei si alza subito con in mano un coltellino,non mi riconosce perché sono completamente avvolto dalle tenebre.
Con estrema velocità arriva a puntarmi il coltello in gola.
-Percy?!Cosa ci fai qui?-chiede lei allontanandosi verso il fiume."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Love You Forever

 

In missione...

 

-A si?Bene,ed io cosa dovrei dire,mi hai quasi fatto ammazzare Percy!-mi sbraita contro Annabeth.

Rimango zitto,sapevo di non aver speranze con lei,del resto è la figlia di Atena e di intelligenza ne ha da vendere.

Non so perché si comporta così ma credo che sia per il fatto che passo molto tempo con Talia ultimamente.

Mi rinchiudo in camera e poco dopo bussa Talia,insieme a Grover.

-Entrate-dico sdraiandomi sull'etto lasciando penzolare le gambe fuori da esso.

-Perché si comporta così?!-chiedo,non sapevo bene cosa stesse succedendo.

-Avete litigato?-chiede Grover.

-Si,di nuovo-gli rispondo passandomi una mano tra i capelli.

-Sai che prima o poi dovrai dirle ciò che provi-dice Talia sedendosi affianco a me e Grover.

-Si,ma ogni volta che ci provo finisce così-dico mentre mi rimetto a sedere.

 

Due mesi dopo al Campo Mezzosangue…

 

Siamo tornati dalla missione,che per fortuna è finita bene.

Ora abbiamo ripreso tutti ad allenarci,io ed Annabeth ogni tanto abbiamo qualche discussione.

-Dammi una ragione per cui non devo ucciderti-dice mentre mi punta la lama della sua spada alla gola e nel frattempo stiamo discutendo.

Resto in silenzio e mi tolgo da quella situazione riuscendo a disarmarla,afferrare la sua spada e puntargliene una alla gola e l'altra alla nuca.

-Ora dimmi perché io non vorrei ucciderti-dico sentendo il suo respiro sul mio viso data la vicinanza.

I nostri corpi quasi si toccano,per qualche secondo rimaniamo in silenzio,ci riprendiamo quando si avvicina Grover.

-Hey ragazzi-dice lui.

Restituisco la spada ad Annabeth.

-Si?!-risponde la mia compagna di allenamento.

-Un'altra missione-dice Grover.

-Chi viene?-chiedo.

-I soliti,Clarisse,io,Talia e Tyson-risponde lui.

Possibile che Annabeth non capisca che io preferisco lei a Talia,è ottusa nonostante la sua intelligenza.

 

Durante la missione,in una notte d'estate…

 

Sono nel campo aperto alla ricerca di un fiume,lo trovo ma qualcuno l'aveva trovato prima di me.

Una sagoma femminile in distesa affianco al fiume.

Le gambe tirate su,una mano oltre la testa l'altra sul ventre.

Resto fermo a guardarla,il riflesso della Luna le sfiorava il viso illuminandole i tratti del viso.

Evito di far quel rumore mentre sento che caccia un lungo sospiro.

Faccio un piccolo rumore muovendomi e lei si alza subito con in mano un coltellino,non mi riconosce perché sono completamente avvolto dalle tenebre.

Con estrema velocità arriva a puntarmi il coltello in gola.

-Percy?!Cosa ci fai qui?-chiede lei allontanandosi verso il fiume.

-Non riesco a dormire-le rispondo sinceramente.

-Neanch'io-risponde lei sedendosi a guardare l'acqua.

Mi siedo poco distante da lei,la luna splendeva in quel fiume poco distante da un lago,io guardavo il suo rifletteva sull'acqua.

-Come mai non riuscivi a dormire?-le chiedo cercando di capire a cosa stesse pensando.

-Troppi pensieri per la testa,stavo cercando di toglierli uno ad uno,ma uno resta sempre li-conclude lei.

-Posso sapere quale?-le chiedo.

-Scusa,diciamo che è un po privato-dice lei girandosi a guardarmi.

Mi alzo e mi stendo dove poco fa si trovava lei.

-E tu?-mi chiede avvicinandosi e stendendosi affianco a me,mantenendo le distanze.

-Ho solo un pensiero fisso e…anche il mio è privato-le rispondo.

-Una volta non eravamo così Percy-dice lei girando il viso per guardarmi.

-Già…eravamo più uniti-le dico guardandola.

Mi giro col corpo in modo da stare a pancia in giù per vederla meglio mantenendomi sui gomiti.

Amo i suoi occhi grigi e mi ci perdo subito.

Mi porta una mano sul viso facendomi una carezza per poi riportare la mano sul suo ventre.

-Ti sei mai chiesta perché ci siamo allontanati?-le chiedo.

-Si…molte,molte volte-dice lei,vedo il riflesso dei miei occhi nei suoi.

Mi faccio cadere nella posizione di prima e comincio a ridere.

-Perché ridi?-mi chiede mettendosi col ventre rivolto verso l'erba.

-Mi è venuto in mente la prima volta che ci siamo visti-le dico.

-Si,ti stavo curando e tu sbavavi nel sonno-dice ridendo.

-Si…e quando hai infilzato i "Canadesi"?!-dico continuando a ridere alzando le ginocchia.

-Già-dice lei rallentando le risate.

Forse il mio pensiero fisso è anche il suo.

-Hey,tutto a posto?-le chiedo mentre lei carezzava i fili d'erba.

-Si,diciamo di si-risponde lei.

Sbuffo e guardo verso l'acqua.

Allungo una mano e sollevo una certa quantità d'acqua,arrivata vicino a me la poggio sul petto.

Era estate e faceva caldo,faccio scorrere l'acqua senza che lui mi essa mi bagnasse.

-Hai caldo?-le chiedo.

Si gira verso di me annuendo con la testa.

Con un piccolo movimento della mano le passo l'acqua fresca sulla schiena,sentivo il suo corpo attraverso l'acqua ed è come se la sto toccando davvero.

Faccio scorrere l'acqua fino ad arrivare al collo e passargliela attorno al collo,torno sulla schiena e finisco per fargliela passare sul ventre e poi la faccio tornare alla sua fonte originale.

-Grazie-dice lei mentre si stende nella stessa posizione in cui l'ho vista prima di spaventarla.

-Figurati-dico toccandole per sbaglio la mano.

A quanto pare non si è infastidita del mio gesto involontario,così avvicino la mia mano alla sua.

Sento lei che mi prende per mano e fa incrociare le nostre dita.

Faccio muovere brevemente l'acqua a causa dei sentimenti che sto provando,sono veramente forti.

Sciolgo le nostre mani e mi alzo in piedi.

-Mi dai una mano ad alzarmi?-mi chiede lei guardandomi dal basso verso l'alto.

-Certo-rispondo sorridendo.

Voglio baciarla,ora perché se no non ce la farei mai più…ora perché sono sicuro.

Le do una mano ad alzarsi tenendola per mano.

Una volta in piedi non le lascio le mani e l'avvicino a me,facendo aderire i nostri corpi.

La bacio prima che lei potesse ringraziarmi per averla aiutata,la sto ancora tenendo per mano.

Fa scorciare le dita di una mano e me la porta cul viso.

Mi accarezza una guancia,scende sul collo,sul braccio e si ferma poi sul petto.

Quando ci stacchiamo,a causa della mancanza del fiato,ci guardiamo negli occhi e lei poggia la sua fronte sulla mia.

-é bello averti ritrovato-mi dice lei sfiorandomi il petto con i polpastrelli.

-Si…veramente bello-le dico poggiando una mano sul suo fianco e l'altra facendola scorrere lungo la sua schiena.

La bacio ancora e nel frattempo le infilo una mano sotto la camicetta per accarezzarle la schiena mentre le sue mi toccano il petto.

Le tolgo la maglietta dopo che lei mi ha già tolto la mia.

Ci rimettiamo sdraiati sull'erba,le tolgo i pantaloni mentre le mi carezza la schiena facendomi provare piccoli brividi.

Mi chino per baciarla mentre lei mi slaccia i pantaloni con estrema lentezza.

La tocco con le nocche partendo dal suo viso,braccio,ventre e gambe.

Mi toglie i pantaloni che finiscono esattamente dove c'erano i suoi.

Sorrido sulle sue labbra pensando che il pomeriggio stavamo litigando ed ora siamo qui,che ci amiamo come non abbiamo mai fatto.

-Ti amo-le sussurro all'orecchio per poi baciarla sul collo.

Mi prende una mano e con l'altra il viso per portarlo davanti ai suoi occhi.

-Ti amo anch'io Percy-dice lei sorridendo e baciandomi.

Mentre mi bacia e passa una mano fra i miei capelli,faccio scendere le mani per farle arrivare lungo i suoi fianchi,nel farlo le sfioro il reggiseno.

Lei inarca la schiena invitandomi a toglierlo.

Una volta che glie l'ho tolto sento le sue mani suoi miei slip che dopo qualche secondo non c'erano più.

Tolti anche i suoi compiamo un atto che probabilmente a mio padre e sua madre non sarebbe piaciuto,solo per il fatto che si odiano.

Il Fatto che non ci abbiano fermati magari è la prova che dopotutto capiscono che ci amiamo davvero e per questo vanno ringraziati.

Mi stendo vicino a lei che qualche secondo dopo e stesa su di me.

Le afferro una ciocca bionda di capelli e comincio a giocare con essa.

Poggia la testa sulla mia spalla,sento il suo respiro sul mio collo.

Metto una mano sulla sua schiena e con l'altra le accarezzo il viso.

Rimaniamo così per qualche minuto,poi ci alziamo e ci rivestiamo per tornare nelle nostre stanze e,il giorno dopo far sapere a tutti che finalmente io ed Annabeth ci eravamo fidanzati.

Arriviamo davanti alle nostre stanze.

-Perchè non vieni da me?-le chiedo.

-Sicuro?-dice lei senza lasciarmi la mano.

-Si-le rispondo baciandola.

Entra in stanza con me dove ci mettiamo sotto le coperte.

Eravamo stanchi e ci addormentiamo quasi subito.

La tenevo abbracciata forte a me,perché ora nessuno le avrebbe fatto del male.

L'avevo sempre amata fin dal nostro primo sguardo,dal nostro primo scontro con le spade.

L'avevo sempre amata,e l'amerò per sempre.

Angolo dell'autrice:
Ok,forse non è una delle migliori storie che ho scritto (secondo me),ma spero che vi sia piacuita lo stesso.
Ne sto scrivendo un'altra e quindi...Alla prossima (corre via ridendo)

  
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