06/10/2013
9 recensioniDon't look down, Undersee!
[Madge/Katniss ]
[Madge/Katniss ]
A scuola, nel 12, c’era una sola ora di ginnastica a settimana. La professoressa era una tizia bassa e mingherlina, che tutto pareva tranne che una potenziale insegnante di educazione fisica. Di fatto, Katniss non l’aveva mai vista correre, né sollevare pesi né fare qualcosa di diverso dal soffiare in quell’assurdo fischietto giallo limone.
Gale l’aveva aggiunta alla lista delle persone cui augurava di strozzarsi con la propria saliva, subito dopo quel vecchio rognoso del signor Carrol, a cui aveva venduto circa un anno prima la medaglia di suo padre, in cambio di qualche moneta*.
Be’, per l’esattezza, la signora Goran aveva più probabilità di farsi andare di traverso il fischietto stesso.
- Non guardare giù, Undersee! – grugniva la donna, il viso rivolto verso l’alto, gli occhi puntati sulla figura minuta che cercava invano di arrampicarsi lungo la corda spessa e pruriginosa che pendeva dal tetto.
- Già, Undersee, – borbottò un ragazzino, con aria di scherno, seguito a ruota da un altro paio di suoi amici – non guardare giù! –
A quanto pareva, il gioco di parole che si creava con il cognome di Madge sembrava divertirli parecchio.
Katniss scosse la testa, e la treccia laterale che le sfiorava la spalla si agitò appena, strofinandole contro la guancia destra.
Madge era rossa in viso, le gote erano piene – più paffute rispetto a quelle delle sue coetanee, rispetto a quelle della stessa Katniss. – Non c’erano dubbi che Madge Undersee mangiasse, se non il doppio, più di quanto potessero fare molte delle sue compagne di classe. Tuttavia, aveva una corporatura esile, debole e poco robusta. Katniss sarebbe riuscita a scalare quella fune in poco tempo e nemmeno con troppa fatica, vista la sua abilità nell’arrampicarsi sugli alberi, come un piccolo scoiattolo rapido.
Ma Madge… Madge non si era mai avventurata nei boschi, non aveva mai provato l’ebrezza e il rischio di aggrapparsi a rami robusti o sottili e trovare appoggio nelle rientranze dei tronchi. Madge aveva paura delle altezze. E le piacevano le fragole, come anche a suo padre. Katniss lo sapeva perché gliene vendeva un po’ ogni domenica. E Madge ringraziava sempre, con quelle sue guance paffute e il suo sorriso bianco quasi abbagliante. Madge Undersee.
Non guardare giù, Undersee! Non guardare giù!
Ma che giochetto divertente doveva essere, guardarla mentre cercava disperatamente di tenersi ancorata alla fune, la speranza di potersi issare un po’ più su ormai totalmente abbandonata.
Che spettacolo dannatamente esilarante, Madge Undersee, che non dovresti guardar giù e che intanto lo fai, in perfetto accordo con il tuo cognome!
- Ma che fai, Undersee? Guardi giù? – rincarò il ragazzino.
Katniss conosceva il suo nome, ma non le interessava fare lo sforzo di ricordarselo: era figlio di un commerciante, probabilmente del fruttivendolo all’angolo della strada.
Da qualche giorno a quella parte, Madge aveva preso l’abitudine di sedersi accanto a lei, a ora di pranzo. Non parlavano molto, il che andava bene a entrambe**, però Madge le aveva passato il sale, sempre con quel suo sorriso abbagliante, senza che nemmeno Katniss lo chiedesse espressamente.
Era stata gentile, e l’aveva capita. Le amiche fanno questo, dopotutto, no?
Katniss non ricordava nemmeno se l’avesse ringraziata o meno per il discorso del sale, e sapeva bene di avere già troppi debiti da risanare, troppi favori che non avrebbe mai trovato il modo né il coraggio di ricambiare.
- Non guardare giù, Madge! – urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. – Non guardare giù! –
Le avrebbe dato qualche dritta su come arrampicarsi, un giorno di questi.
Perché le amiche fanno questo, no?
Gale l’aveva aggiunta alla lista delle persone cui augurava di strozzarsi con la propria saliva, subito dopo quel vecchio rognoso del signor Carrol, a cui aveva venduto circa un anno prima la medaglia di suo padre, in cambio di qualche moneta*.
Be’, per l’esattezza, la signora Goran aveva più probabilità di farsi andare di traverso il fischietto stesso.
- Non guardare giù, Undersee! – grugniva la donna, il viso rivolto verso l’alto, gli occhi puntati sulla figura minuta che cercava invano di arrampicarsi lungo la corda spessa e pruriginosa che pendeva dal tetto.
- Già, Undersee, – borbottò un ragazzino, con aria di scherno, seguito a ruota da un altro paio di suoi amici – non guardare giù! –
A quanto pareva, il gioco di parole che si creava con il cognome di Madge sembrava divertirli parecchio.
Katniss scosse la testa, e la treccia laterale che le sfiorava la spalla si agitò appena, strofinandole contro la guancia destra.
Madge era rossa in viso, le gote erano piene – più paffute rispetto a quelle delle sue coetanee, rispetto a quelle della stessa Katniss. – Non c’erano dubbi che Madge Undersee mangiasse, se non il doppio, più di quanto potessero fare molte delle sue compagne di classe. Tuttavia, aveva una corporatura esile, debole e poco robusta. Katniss sarebbe riuscita a scalare quella fune in poco tempo e nemmeno con troppa fatica, vista la sua abilità nell’arrampicarsi sugli alberi, come un piccolo scoiattolo rapido.
Ma Madge… Madge non si era mai avventurata nei boschi, non aveva mai provato l’ebrezza e il rischio di aggrapparsi a rami robusti o sottili e trovare appoggio nelle rientranze dei tronchi. Madge aveva paura delle altezze. E le piacevano le fragole, come anche a suo padre. Katniss lo sapeva perché gliene vendeva un po’ ogni domenica. E Madge ringraziava sempre, con quelle sue guance paffute e il suo sorriso bianco quasi abbagliante. Madge Undersee.
Non guardare giù, Undersee! Non guardare giù!
Ma che giochetto divertente doveva essere, guardarla mentre cercava disperatamente di tenersi ancorata alla fune, la speranza di potersi issare un po’ più su ormai totalmente abbandonata.
Che spettacolo dannatamente esilarante, Madge Undersee, che non dovresti guardar giù e che intanto lo fai, in perfetto accordo con il tuo cognome!
- Ma che fai, Undersee? Guardi giù? – rincarò il ragazzino.
Katniss conosceva il suo nome, ma non le interessava fare lo sforzo di ricordarselo: era figlio di un commerciante, probabilmente del fruttivendolo all’angolo della strada.
Da qualche giorno a quella parte, Madge aveva preso l’abitudine di sedersi accanto a lei, a ora di pranzo. Non parlavano molto, il che andava bene a entrambe**, però Madge le aveva passato il sale, sempre con quel suo sorriso abbagliante, senza che nemmeno Katniss lo chiedesse espressamente.
Era stata gentile, e l’aveva capita. Le amiche fanno questo, dopotutto, no?
Katniss non ricordava nemmeno se l’avesse ringraziata o meno per il discorso del sale, e sapeva bene di avere già troppi debiti da risanare, troppi favori che non avrebbe mai trovato il modo né il coraggio di ricambiare.
- Non guardare giù, Madge! – urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. – Non guardare giù! –
Le avrebbe dato qualche dritta su come arrampicarsi, un giorno di questi.
Perché le amiche fanno questo, no?
Angolo autrice:
Bene, questa l'ho scritta di getto, probabilmente Katniss è OOC, ma non so... ditemi voi.
Da un po' mi girava per la testa l'idea di scrivere una Madge/Katniss, e mi è venuta in mente questa cosa del cognome di Madge, ed ecco qua! XD Non so quanto possa essere credibile l'ora di educazione fisica nel 12, a dire il vero. :/
Fatemi sapere, bellezze! ♥
S.
*: riferimento a "Il prezzo della fame", shot su Gale che, appunto, vende la medaglia all'onore di suo padre per racimolare qualche moneta.
**: considerazione di Katniss stessa, nel primo libro, sull'amicizia tra lei e Madge.
Bene, questa l'ho scritta di getto, probabilmente Katniss è OOC, ma non so... ditemi voi.
Da un po' mi girava per la testa l'idea di scrivere una Madge/Katniss, e mi è venuta in mente questa cosa del cognome di Madge, ed ecco qua! XD Non so quanto possa essere credibile l'ora di educazione fisica nel 12, a dire il vero. :/
Fatemi sapere, bellezze! ♥
S.
*: riferimento a "Il prezzo della fame", shot su Gale che, appunto, vende la medaglia all'onore di suo padre per racimolare qualche moneta.
**: considerazione di Katniss stessa, nel primo libro, sull'amicizia tra lei e Madge.