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Autore: BeFree    06/10/2013    1 recensioni
Nonostante le mia palpebre siano pesanti e i miei occhi si ribellino, bruciando, non ho intenzione di cedere: i miei ultimi minuti con te li voglio trascorrere da cosciente, consapevole di quello che significano e di quello che portano via.
[...]
L'amore ci distruggerà.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce del giorno.

And when the daylight comes
I have to go
but tonight I'm gonna hold you so close.

 
 
 
La nostra ultima sera.
La nostra ultima sera insieme. 
L’ultima sera in cui ti potrò stringere.
L’ultima sera in cui potrò sentire il tuo profumo invadermi.
L’ultima sera che potrò passare con te.
Sapevamo entrambi che questo momento sarebbe giunto, ma ci siamo ostinati, ci siamo detti di goderci tutto, fino all’ultimo, perché non volevamo sprecare quel poco tempo che ci era rimasto. Abbiamo allontanato il dolore, l’idea della perdita il più a lungo possibile. Ma ora è qui, sta bussando alla mia porta. E anche se io l’ho sigillata, anche se io mi sono chiuso dentro, riesco comunque a percepirlo: forte, pungente, costante e soffocante.
Passa dalle fessure lasciate dalla porta e mi terrorizza.
Questi ultimi mesi sono passati così in fretta, amore mio, quasi non me ne sono reso conto. 
E mentre ti stringo tra le mie braccia, cerco di non pensarci, cerco di non pensare al fatto che appena la luce entrerà dalla tua finestra io dovrò scivolare via: via da te, dal tuo profumo, dalle tue lenzuola. Via da noi.
E ti stringo, sempre più vicina, cercando di assorbire la tua essenza, cercando di rubarti qualcosa così da custodirlo gelosamente dentro di me per il resto della mia vita.
E ti stringo ancora di più, senza temere di svegliarti, perché sento che l’alba sta per giungere, e non voglio che lo faccia.
Sto aspettando quel momento, il momento dell’alba. Fisso la tua finestra, aspettando, con ansia e con timore, che il primo spiraglio di luce penetri dalle persiane. Sto cercando di non addormentarmi perché vivrei con il rimorso di aver sprecato la nostra ultima notte insieme.
Non voglio dormire perché voglio vigilare sul giorno, tentare di rallentarlo; e voglio osservarti, osservarti tutta la notte.
La notte potrebbe essere lunga per alcuni, ma per me oggi non lo è abbastanza. Non mi basta una notte per stringerti abbastanza forte, così come non mi basta per dirti addio.
Non so dove troverò le forze per abbandonarti quando il sole sorgerà. 
Sei così perfetta diamine. 
Non mi stancherei mai di ammirarti. Ecco, una notte non mi basta neanche per ammirare la tua perfezione.
L’ho sempre pensato, ho sempre affermato che tu fossi perfetta.
Perfetta per me.
Sei così bella fra le mie braccia, se potessi ti stringerei ancora di più.
Osservo il buio che mi circonda: mi ricordo quando da bambino avevo paura del buio. Ne ero terrorizzato, mi addormentavo sempre con la luce sul comodino accesa.
Ora, invece, non vorrei trovarmi in altro posto se non questo.
L’oscurità in questo momento mi è amica, lotta contro la luce per darmi un po più di tempo da passare con te.
Mi muovo, le braccia cominciano a farmi male, ma non ho intenzione di toglierle da te, dal tuo corpo, quel corpo che nel giro di poche ore non potrò più stringere.
E per questo la mia presa si fa più salda, perché il mio corpo, così come il mio cuore, non ne vuole proprio sapere di lasciarti andare, di lasciare andare la sua perfetta metà.
Perché è questo quello che sei Caroline: la mia perfetta metà.
Non posso, non voglio lasciarti andare.
Voglio lottare fino in fondo per il nostro amore.
Sarà un amore a distanza: sarei disposto a percorrere tutte le miglia di questo mondo anche solo per rivederti per qualche minuto.
Non posso accettare di non vederti più, di non stringerti, di non vedere pià sorgere il sole insieme, di non vedere più il tramonto insieme.
Di non sentire la tua risata, di non avere più i tuoi baci sulle mie labbra, di non poter pià sentire la tua voce che spara stupidate ogni due minuti. 
Non posso sopportare l’idea che, appena la luce del giorno illuminerà questa stanza io non potrò più avere tutto questo. Avere te.
Perchè quando vedrò la luce, da quel momento ognuno sarà per conto suo, per la sua strada, che nessuno di noi due ha scelto, ma che ci è stata imposta.
Tu qui a Londra, io in America, a Yale.
Solo il pensiero di quanti chilometri ci distanzieranno mi terrorizza.
E’ così difficile. Quasi impossibile.
Ma io non posso tollerare che tu sia tra le braccia di qualcunaltro, tra braccia che non siano le mie. Impazzisco di gelosia.

Tu sei solo mia, e vorrei che questo fosse così per sempre.
Ma so che è impossibile. Sto solo cercando di arrampicarmi sui vetri, per non accettare la realtà, per non dare libero accesso a quel dolore asfissiante che cerca di sfondare la mia porta; ma la realtà non possiamo cambiarla.
Ti amo.
Lo giuro io ti amo.
Sarei venuto all’università di Londra se solo i miei genitori non mi avessero imposto di andare a Yale. Hanno agito alle mie spalle in maniera così egoistica e manipolatrice che ne sono disgustato.
Vogliono che io abbia un’opportunità che loro non hanno avuto.
Ma non hanno capito che io non voglio cogliere quell’opportunità, se tu non ci sei.
Ma tu, mia cara Caroline, tu mi hai convinto ad accettare. Il tuo amore per me è così grande che hai accettato di lasciarmi andare, per farmi avere un futuro migliore: perché sapevi, prima ancora che lo capissi io, che desideravo andare a Yale, più di ogni cosa. L’unica cosa che mi tratteneva qui eri tu e mi hai dato via libera.
Non smetterò mai di ringraziare il tuo altruismo, il tuo amore, la persona perfetta che sei.
Ma adesso, mentre il dolore ha praticamente quasi sfondato la porta, sento che non posso farlo. Non posso lasciarti.
Mi distruggerebbe. Anche se Yale è il mio sogno, non riesco a viverlo senza di te.
Tu qui e io li.
Affondo il viso fra i tuoi capelli, per provare a trattenere le lacrime che questo pensiero mi procura, respiro il tuo profumo e mi calmo.
Il tempo con me è maligno: la tua sveglia segna già le 5 del mattino e tu sei crollata fra le braccia di Morfeo solo da mezzora.
Nonostante le mia palpebre siano pesanti e i miei occhi si ribellino, bruciando, non ho intenzione di cedere: i miei ultimi minuti con te li voglio trascorrere da cosciente, consapevole di quello che significano e di quello che portano via.
Portano via la nostra storia, costruita in 3 anni di rapporto ininterrotto.
Portano via le nostre risate insieme e il gelato della domenica.
Portano via le notti trascorse a fare l’amore.
Portano via un pezzo della mia vita, della nostra vita.
E io non posso sopportarlo, ma devo.
L’amore ci distruggerà.
Ma per te, io sarò disposto a raccogliere tutti i pezzi, a ricomporre il complesso puzzle, senza lasciare fuori neanche un pezzettino della tua essenza e della nostra storia.
Amore mio, non temere, andrà tutto bene. Torneremo insieme, troveremo un modo.
Non posso sopportare l’idea di non averti più come ti ho avuto tutte le notti in questi ultimi mesi, da quando abbiamo preso questa difficile decisione.
I miei pensieri scorrono nella mia mente, senza un apparente senso logico, senza un filo conduttore, se non l’amore che provo per te, il sentimento forte che ci lega: il nostro pirmo bacio, il nostro primo anniversario, il primo regalo che ti ho fatto, i pomeriggi di studio insieme, il tuo modo di ballare, la nostra prima volta, la tua timidezza, la tua paura e la voglia di nasconderle.
Ricordi, impressi in un istante come in una polaroid.
Scivolano e mi fanno venire gli occhi lucidi; trattengo un singhiozzo e affondo ancora di più il mio viso nei tuoi capelli. Ma non funziona, non più, è tutto troppo forte.
Un gemito da parte tua “Liam...” il mio nome, mille significati.
Ti muovi leggermente fra le mie braccia, fino a quando io non ti lascio lo spazio libero necessario affinché tu possa girarti verso di me.
Non vedi il mio viso, ma sono sicuro che puoi immaginarlo.
Le lacrime calde scorrono sulle mie guance, l’idea di lasciarmi mi distrugge.
“Ti prego, non piangere...” sussurri, mentre con un dito sfiori il mio viso toccando le scie salate.
“Non posso farlo Car. Non posso rinunciare a te.” dico prima di scoppiare definitivamente in un pianto liberatorio. Un pianto che è cresciuto dentro di me per mesi e mesi, che sono sempre riuscito a trattenere ignorando la realtà dei fatti: ma ora che questa realtà mi si ripropone, con forza, sfonda all’improvviso la diga che avevo diligentemente costruito per arginare il fiume di lacrime.
“Non stai rinunciando a me. Questo non è un addio Payne.” affermi convinta, stringendomi come stavo facendo io poco prima, appoggiando il viso sulla mia spalla e lasciando che le mie lacrime bagnino la tua.
So che stai cercando di essere forte, forte per me, forte per entrambi, ma so anche che dentro stai morendo, come sto morendo anche io.
“Non ti lascerò mai andare. Sarai sempre dentro di me.”
Mi stringi, come solo tu hai sempre saputo fare, li accarezzi, mi culli, fino a quando la calma si impossessa di me: quella calma cupa, tipica della fine di una tempesta.
Cupa perchè so che il peggio sta per arrivare.
Alzo la testa e lo vedo: il primo raggio di luce che penetra nella tua stanza, illuminando la scrivania diligentemente ordinata posta dall’altra parte rispetto al letto.
Alzo il viso e lo fisso: alla fine la mia veglia non è servita a niente e neanche l’oscurità è riuscito a fermarlo.
Alla fine la luce del mattino è arrivata.
Anche tu te ne sei accorta: e come me lo fissi, consapevole di ciò che comporta.
Ti giri, cercando di allontanarti il meno possibile da me e guardi la sveglia che segna le sei del mattino. 
TI volti di nuovo e mi fissi.
“Non dire niente Liam, fa quello che devi fare. Agisci come se questa non sia l’ultima notte. Agisci come se fossi consapevole che domani sarai ancora qui.”
“Non voglio farlo. Non posso.” le lacrime di nuovo minacciano prontamente di salire.
“Shhh. Non è un addio Liam Payne. L’amore trionferà.” citi, e mi accarezzi il viso, ancora e ancora, dolcemente.
“Ti amo Caroline.”
“Ti amo Liam.” 
Bacio di nuovo quelle labbra, ignorando la tristezza e il dolore, godendomi quell’ultima volta. E intanto mi allontano da lei, sento il freddo che attacca il mio corpo caldo e quando esco dalle lenzuola la fisso, ti osservo intensamente, facendo quello che ho fatto per tutta la notte. 
Recupero i miei vestiti, continuando a fissarti, notando che neanche tu mi lasci per un solo secondo.
Con le scarpe in mano mi avvicino alla porta, ma tu ti alzi dal letto, in tutta la tua bellezza e mi vieni incontro.
“Vorrei dirti di non andartene.”
“Fallo. Basta una tua parola e io rimarrò qui.”
Ma tu scuoti la testa e “Non sono così egocentrica. Meriti di realizzare il tuo sogno e andare a Yale.”
“E’ impossibile. Non posso essere felice senza di te.”
“Non saremo soli. Ci terremo in contatto, staremo ancora insieme. Farò il possibile per vivere la vita insieme a te anche a miglia e miglia di distanza...”
E ti fiondi sulle mie labbra, cercando un appiglio disperato, un qualcosa da ricordare, perché come me, così anche tu ne hai bisogno.
Ti bacio a lungo, lasciando cadere le scarpe sul pavimento e stringendo di nuovo i tuoi fianchi, toccandoti, memorizzando il tuo corpo che già conosco a memoria.
Sei tu a staccarti per prima sussurrando un “Vai, altrimenti sarà troppo difficile dirti arrivederci.”
Apro la porta, senza staccare gli occhi per un attimo dai tuoi.
“Ti amo.” dico, rimpiangendo come non mai la mia scelta.
“Ti amo anche io. Chiamami quando arrivi. Ti amo.”
E la porta si chiude. 
Io da una parte e tu dall’altra.
Metafora di quell’oceano che nel giro di poche ore ci separerà.
“Addio Caroline. Ti ho amata, ti amo e ti amerò per sempre. Tuo, sinceramente, Liam.”

Ehilà
Si ok è molto sdolcinata come storia lo so
spero vi sia piaciuta e che non abbiate appena vomitato sulla tastiera per la troppa dolcezza.
Non è da me scrivere queste dolcinatezze, infatti sono stata abbastanza indecisa se pubblicarla o no.
Ma alla fine l'ho fatto perchè ho pensato che questa è la prima storia completa che esce dalla mia testa dopo mesi di nulla.
Quindi spero comunque che vi piacci lol
Recensite (se volete potete anche descrivermi nei dettagli il colore del vostro vomito ahahahha)
Tanto love 
Martina x

 

  
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