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Autore: Beatrix82    02/04/2008    4 recensioni
Cosa è successo tra la partenza di Goku con Shenron e l'ultimo torneo di arti marziali tra Goku Jr e Vegeta Jr? Perchè le due famiglie non si sono unite come molti si aspettavano? In questa fanfiction sarà proprio Pan a raccontarcelo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pan, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 - Volti dal passato

 

 

Splendeva alto il sole in quella tiepida giornata primaverile, riscaldando piacevolmente i volti sorridenti ed eccitati del pubblico in delirio.

Da tanto non si assisteva ad uno spettacolo simile. Il ring sembrava quasi prendere fuoco sotto i piedi dei due giovani concorrenti che si affrontavano senza tregua, e brillava della luce delle loro chiome che da nere si erano sorprendentemente illuminate d'oro.

Pan incitava con entusiasmo il ragazzino di cui si vantava essere la trisnonna, e che, in comune con il suo famoso antenato Goku, non aveva solo il nome: era l'esatta fotocopia.

Lottava contro il suo avversario con grinta ed audacia, come lei gli aveva da tempo insegnato. Era riuscita a fare di quel ragazzino, all'inizio così insicuro e reticente ad entrare nel mondo delle arti marziali, il degno discendente dell'eroe che più di una volta aveva salvato il mondo e tutti i suoi abitanti. 

E Pan se ne sentiva così orgogliosa, specie adesso che quello stesso Goku, il suo adoratissimo nonno che tanto amava e stimava, era tornato da chissà dove per poter vedere quel ragazzino che portava il suo nome. 

L'aveva scorto per caso in mezzo al pubblico, qualche minuto prima, ad osservare con soddisfazione l'eccitante incontro che si svolgeva sul ring. Si era poi perso tra la folla, così rapidamente quanto era apparso. Ma era lui, Pan ne era sicura. 

Non avrebbe mai pensato di poterlo rivedere in quella vita. E invece era tornato, anche solo per poco, era tornato per lei e per il piccolo Goku. Bastava quello a riempirla di gioia.

Ma c'era anche qualcos'altro che la emozionava particolarmente nel seguire quell'incontro: la sorprendente scoperta che l'altro ragazzino, quello che riusciva a stare al passo del suo Goku e che come lui sapeva trasformarsi in SuperSayan, altri non era che un discendente di Vegeta.

L'aveva appena scoperto. Sua madre, una giovane e bellissima donna dai capelli azzurri, così simile ad una Bulma dei suoi vecchi ricordi, le si era seduta accanto, mettendosi niente meno che a ironizzare sulla sua età giusto per avere modo di attaccare discorso e prevedere la sicura vittoria di suo figlio. Non ci avrebbe messo tanto a collegarla alla famiglia che ben conosceva molti anni addietro, se poi una telefonata dall'ufficio e degli orecchini con un famoso logo non avessero chiarito definitivamente la sua identità.

Forse era destino che, dopo tutti quegli anni, i discendenti dei due grandi Sayan che fecero della Terra la loro patria, si ritrovassero lì, faccia a faccia, con le perfette sembianze dei loro illustri antenati, a sfidarsi nella finale del nuovo torneo di arti marziali. Ma non c'era rivalità tra loro, solo un amichevole scontro per scoprire insieme gli straordinari poteri che li accomunavano, e per congratularsi con sincerità l'uno con l'altro della reciproca capacità con cui si tenevano testa. Una sincerità ed un rispetto che i loro famosi antenati avevano conquistato solo dopo anni, e che adesso i due ragazzini ereditavano e riprendevano esattamente da quando Goku e Vegeta si erano separati.

"Vai Vegeta, fagli vedere chi sei!" gridava animatamente la madre, ancora seduta accanto a lei.

"Forza Goku! Puoi farcela!" urlò Pan di contraccolpo al nipote, che ormai, al pari del suo avversario, sembrava averci preso gusto a scontrarsi con qualcuno del suo livello.

L'incontro durava ormai da una buona mezz'ora, senza che i due giovani Sayan mostrassero alcun lontanissimo segno di stanchezza. Il pubblico si era diviso ormai in due eccitate tifoserie, ma solo una prevalse con grida e applausi di soddisfazione quando, per pura distrazione, il giovane Vegeta venne spinto giù dal ring dal giovane Goku, che si guadagnava così la vittoria.

"Evviva! Bravissimo Goku!" urlò Pan con tutto il fiato che aveva, alzandosi in piedi ed agitando le braccia in segno di trionfo mentre il pubblico esplodeva in un eccitato applauso.

Il ragazzino, che evidentemente si divertiva a scontrarsi con il suo degno avversario come fosse un gioco coinvolgente ed appassionante, sembrò rimanere all'inizio smarrito nel rendersi conto della sua inaspettata vittoria e dell'ovazione che si alzava dagli spalti in suo onore. Poi, con timida soddisfazione, sorrise.

 

Che tenerezza infondeva guardare il suo piccolo tris-nipote mentre veniva premiato come vincitore assoluto del torneo di arti marziali. Ancora una volta, dopo tutti quegli anni, un sorprendente ragazzino con il nome di Goku e con gli occhioni neri e dolcissimi riceveva il titolo di campione. E posava per le foto di rito sotto la statua del suo ormai celebre antenato.

"Devo complimentarmi con lei, signora" si sentì dire da una voce decisa e melodiosa al suo fianco. "La vittoria di suo nipote è anche merito suo, dal momento che lo ha allenato così bene".

Pan si voltò alla sua sinistra. La madre di Vegeta era ancora lì, seduta accanto a lei, che con un sorriso provò ad esprimerle tutte le sue congratulazioni.

Quel bagliore negli occhi azzurri... Quella familiare espressività dello sguardo che Pan non avrebbe potuto confondere con nessun altra... Anche dopo tutti quegli anni...

"La ringrazio di cuore, signora Brief, ma anche suo figlio è molto preparato, e meritava di vincere altrettanto".

La donna guardò Pan come se avesse detto chissà quale incomprensibile affermazione.

"Ma...lei...come fa a sapere come mi chiamo?" chiese con stupore e curiosità. "Non mi ricordo di essermi presentata".

Pan rimase qualche secondo in silenzio, pensando a come spiegare che quell'appellativo spontaneo le era venuto dalla consapevolezza di trovarsi accanto alla discendente di una famiglia che ben conosceva. 

"Lei lavora alla Capsule Corporation, vero?" chiese, anche se conosceva già la risposta.

"Sì..." rispose la donna dai capelli celesti ancora più sorpresa. "Sono la presidente, per la precisione".

Come immaginava. Ma come dirle chi era lei?

"Sa, tanto tempo fa io conoscevo molto bene la fondatrice dell'azienda e la sua famiglia".

"Davvero?" rispose l'altra trapelando un accenno di curiosità.

"E considerando che suo figlio assomiglia così tanto al marito di questa, immagino che lei sia una sua diretta discendente".

La giovane donna rimase un pò perplessa, indecisa se credere o no ai mezzi discorsi e alle frasi apparentemente incomprensibili di una arzilla vecchietta decisamente avanti con l'età.

"Infatti... ma, mi scusi, posso sapere chi è lei?".

Pan socchiuse gli occhi, sorridendo leggermente.

"Non credo che possa conoscermi, visto che è così giovane...ma sono Pan, Son Pan. La nipote del famoso Goku, di cui può ammirare la statua davanti ai suoi occhi" le rispose con un briciolo di soddisfazione, indicando con lo sguardo la figura di suo nonno intarsiato nel marmo, al bordo del ring.

Fu allora che l'espressione smarrita e confusa della sua interlocutrice cambiò in un sorriso incredulo e meravigliato.

"Lei è...no, non posso crederci...la nipote di Son Goku!" esclamò gioiosamente. "La mia famiglia si tramanda le sue avventure, quelle della sua famiglia e dei miei antenati di generazione in generazione!".

"Oh, mi fa un grande piacere che le nostre gesta, se così possiamo chiamarle, siano ricordate anche dai posteri!" sorrise Pan scherzosamente, sorpresa dal repentino cambiamento di atteggiamento della donna dopo averle rivelato chi lei fosse in realtà.

"E' incredibile!" continuò questa. "Io...credevo...insomma, dopo così tanto tempo...che lei fosse...".

"Fossi morta?".

"Oh, io...non intendevo questo..." cercò di riparare con leggero imbarazzo.

"Non fa niente, cara, in effetti non capita di incontrare tutti i giorni un'ultracentenaria!".

"Non avrei mai immaginato di conoscere personalmente una delle guerriere che combatterono per la salvezza del mondo! Mi è stato raccontato così tanto su di voi, sulle sfere del drago e tutto il resto!".

Eccolo, lo vide di nuovo. Quel chiaro bagliore negli occhi cerulei, unito a quel sorriso che rilassava così piacevolmente il volto perfetto, le richiamò per un attimo alla memoria il ricordo di altri due occhi, e di un altro bellissimo volto che le passò nella mente come un guizzo sconvolgente.

Era giunto il momento di farle una domanda. Una domanda a cui non sapeva se voleva veramente conoscere la risposta... Ma che doveva fare, o il suo vecchio cuore acciaccato sarebbe esploso di lì a pochi attimi. 

"Quindi lei dovrebbe essere...".

"Bikini Brief, signora Pan, discendente del grande Vegeta che lei conosceva" la interruppe sfoggiando con orgoglio le sue origini.

"Sì, e quindi posso immaginare che sia la bisnipote di...".

"Trunks Brief".

 

Trunks... 

Da quanto non sentiva più pronunciare quel nome, che ora penetrò fino in fondo alla sua anima provocandole una rapida fitta allo stomaco che, se non fosse stato per le circostanze, avrebbe ricondotto a tipici dolori di vecchiaia.

"Era lui il mio bisnonno. Lo conosceva?".

Pan cercò di risponderle, ma era come se le parole le si fossero spezzate in gola, dove in quel momento sentiva anche il suo cuore pulsare energicamente.

Ebbene, adesso finalmente aveva avuto la conferma a ciò di cui sentiva di saper già dare risposta.

"Conosceva il mio bisnonno, vero signora Pan?" ripetè Bikini.

"Certo che lo conoscevo" confermò Pan sorridendo, voltandosi poi verso le gradinate inferiori nel sentire avvicinarsi le risa cristalline di due ragazzini.

"Nonna, nonnina! Hai visto che ho vinto il torneo?".

"Ho visto, Goku, sono veramente orgogliosa di te!".

"Ma anche Vegeta è fortissimo, sai? Mi sono divertito un sacco a combattere con lui!" esclamò entusiasta il piccolo Goku, sorridendo al suo nuovo amico che era tornato al fianco della madre.

"Hai ragione, Goku, è stato veramente uno sballo anche se poi sei stato tu a vincere!" rispose l'altro con altrettanto entusiasmo.

Pan non potè fare a meno di farsi scappare una bella risata, attirando l'attenzione degli altri tre che si voltarono a guardarla con aria interrogativa.

Non sapeva come spiegarlo in quel momento, ma l'assistere ad una scena in cui un ragazzino identico al vecchio Vegeta parlava in modo così amichevole alla fotocopia di suo nonno Goku, non poteva essere che divertente! Senza contare che non gli importava nemmeno di aver perso!

"Mamma, posso invitare Goku a casa nostra per fargli vedere la Gravity Room dove mi alleno?" chiese il piccolo sosia di Vegeta alla madre, con occhi incredibilmente imploranti e supplichevoli che Pan non avrebbe mai immaginato di poter vedere riflessi in quel volto.

"Oh, certo, con il permesso di sua nonna..." rispose Bikini voltandosi verso di lei.

"Ecco...non credo sia il caso...".

"Ti prego nonna! Voglio vedere la Gravity Room!" esclamò il piccolo Goku con eccitazione.

"Avanti, signora Son, accontenti suo nipote!" la incitò la giovane donna.

"E va bene..." crollò Pan alla fine. "Ma ci tratterremo solo per poco, ok?".

"Evviva!!!" gridarono di gioia i due piccoli Sayan, scambiandosi poi un'amichevole "5" con la mano. 

Era incredibile: sembrava che quei due si conoscessero da anni, nonostante si fossero visti per la prima volta solo circa un'ora prima e avessero combattuto l'uno contro l'altro per contendersi il titolo di campione del torneo.

 

  
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