CAPITOLO
1 - Volti dal passato
Splendeva
alto il sole in quella tiepida giornata primaverile, riscaldando
piacevolmente
i volti sorridenti ed eccitati del pubblico in delirio.
Da tanto
non si assisteva ad uno spettacolo simile. Il ring sembrava quasi
prendere
fuoco sotto i piedi dei due giovani concorrenti che si affrontavano
senza
tregua, e brillava della luce delle loro chiome che da nere si erano
sorprendentemente illuminate d'oro.
Pan
incitava con entusiasmo il ragazzino di cui si vantava essere la
trisnonna, e
che, in comune con il suo famoso antenato Goku, non aveva solo il nome:
era
l'esatta fotocopia.
Lottava
contro il suo avversario con grinta ed audacia, come lei gli aveva da
tempo
insegnato. Era riuscita a fare di quel ragazzino, all'inizio
così insicuro e
reticente ad entrare nel mondo delle arti marziali, il degno
discendente
dell'eroe che più di una volta aveva salvato il mondo e
tutti i suoi
abitanti.
E Pan se
ne sentiva così orgogliosa, specie adesso che quello stesso
Goku, il suo
adoratissimo nonno che tanto amava e stimava, era tornato da
chissà dove per
poter vedere quel ragazzino che portava il suo nome.
L'aveva
scorto per caso in mezzo al pubblico, qualche minuto prima, ad
osservare con
soddisfazione l'eccitante incontro che si svolgeva sul ring. Si era poi
perso
tra la folla, così rapidamente quanto era apparso. Ma era
lui, Pan ne era
sicura.
Non
avrebbe mai pensato di poterlo rivedere in quella vita. E invece era
tornato,
anche solo per poco, era tornato per lei e per il piccolo Goku. Bastava
quello
a riempirla di gioia.
Ma c'era
anche qualcos'altro che la emozionava particolarmente nel seguire
quell'incontro: la sorprendente scoperta che l'altro ragazzino, quello
che
riusciva a stare al passo del suo Goku e che come lui sapeva
trasformarsi in
SuperSayan, altri non era che un discendente di Vegeta.
L'aveva
appena scoperto. Sua madre, una giovane e bellissima donna dai capelli
azzurri,
così simile ad una Bulma dei suoi vecchi ricordi, le si era
seduta accanto,
mettendosi niente meno che a ironizzare sulla sua età giusto
per avere modo di
attaccare discorso e prevedere la sicura vittoria di suo figlio. Non ci
avrebbe
messo tanto a collegarla alla famiglia che ben conosceva molti anni
addietro,
se poi una telefonata dall'ufficio e degli orecchini con un famoso logo
non
avessero chiarito definitivamente la sua identità.
Forse era
destino che, dopo tutti quegli anni, i discendenti dei due grandi Sayan
che
fecero della Terra la loro patria, si ritrovassero lì,
faccia a faccia, con le
perfette sembianze dei loro illustri antenati, a sfidarsi nella finale
del
nuovo torneo di arti marziali. Ma non c'era rivalità tra
loro, solo un
amichevole scontro per scoprire insieme gli straordinari poteri che li
accomunavano,
e per congratularsi con sincerità l'uno con l'altro della
reciproca capacità
con cui si tenevano testa. Una sincerità ed un rispetto che
i loro famosi
antenati avevano conquistato solo dopo anni, e che adesso i due
ragazzini
ereditavano e riprendevano esattamente da quando Goku e Vegeta si erano
separati.
"Vai
Vegeta, fagli vedere chi sei!" gridava animatamente la madre, ancora
seduta accanto a lei.
"Forza
Goku! Puoi farcela!" urlò Pan di contraccolpo al nipote, che
ormai, al
pari del suo avversario, sembrava averci preso gusto a scontrarsi con
qualcuno
del suo livello.
L'incontro
durava ormai da una buona mezz'ora, senza che i due giovani Sayan
mostrassero
alcun lontanissimo segno di stanchezza. Il pubblico si era diviso ormai
in due
eccitate tifoserie, ma solo una prevalse con grida e applausi di
soddisfazione
quando, per pura distrazione, il giovane Vegeta venne spinto
giù dal ring dal
giovane Goku, che si guadagnava così la vittoria.
"Evviva!
Bravissimo Goku!" urlò Pan con tutto il fiato che aveva,
alzandosi in
piedi ed agitando le braccia in segno di trionfo mentre il pubblico
esplodeva
in un eccitato applauso.
Il
ragazzino, che evidentemente si divertiva a scontrarsi con il suo degno
avversario come fosse un gioco coinvolgente ed appassionante,
sembrò rimanere
all'inizio smarrito nel rendersi conto della sua inaspettata vittoria e
dell'ovazione che si alzava dagli spalti in suo onore. Poi, con timida
soddisfazione, sorrise.
Che
tenerezza infondeva guardare il suo piccolo tris-nipote mentre veniva
premiato
come vincitore assoluto del torneo di arti marziali. Ancora una volta,
dopo
tutti quegli anni, un sorprendente ragazzino con il nome di Goku e con
gli
occhioni neri e dolcissimi riceveva il titolo di campione. E posava per
le foto
di rito sotto la statua del suo ormai celebre antenato.
"Devo
complimentarmi con lei, signora" si sentì dire da una voce
decisa e
melodiosa al suo fianco. "La vittoria di suo nipote è anche
merito suo,
dal momento che lo ha allenato così bene".
Pan si
voltò alla sua sinistra. La madre di Vegeta era ancora
lì, seduta accanto a
lei, che con un sorriso provò ad esprimerle tutte le sue
congratulazioni.
Quel
bagliore negli occhi azzurri... Quella familiare
espressività dello sguardo che
Pan non avrebbe potuto confondere con nessun altra... Anche dopo tutti
quegli
anni...
"La ringrazio di
cuore,
signora Brief, ma anche suo figlio è molto preparato, e
meritava di vincere
altrettanto".
La donna
guardò Pan come se avesse
detto chissà quale incomprensibile affermazione.
"Ma...lei...come fa a
sapere
come mi chiamo?" chiese con stupore e curiosità. "Non mi
ricordo di
essermi presentata".
Pan rimase qualche
secondo in
silenzio, pensando a come spiegare che quell'appellativo spontaneo le
era
venuto dalla consapevolezza di trovarsi accanto alla discendente di una
famiglia che ben conosceva.
"Lei
lavora alla Capsule Corporation, vero?" chiese, anche se conosceva
già la
risposta.
"Sì..."
rispose la donna dai capelli celesti ancora più sorpresa.
"Sono la
presidente, per la precisione".
Come
immaginava. Ma come dirle chi era lei?
"Sa,
tanto tempo fa io conoscevo molto bene la fondatrice dell'azienda e la
sua
famiglia".
"Davvero?"
rispose l'altra trapelando un accenno di curiosità.
"E
considerando che suo figlio assomiglia così tanto al marito
di questa, immagino
che lei sia una sua diretta discendente".
La
giovane donna rimase un pò perplessa, indecisa se credere o
no ai mezzi
discorsi e alle frasi apparentemente incomprensibili di una arzilla
vecchietta
decisamente avanti con l'età.
"Infatti...
ma, mi scusi, posso sapere chi è lei?".
Pan
socchiuse gli occhi, sorridendo leggermente.
"Non
credo che possa conoscermi, visto che è così
giovane...ma sono Pan, Son Pan. La
nipote del famoso Goku, di cui può ammirare la statua
davanti ai suoi occhi"
le rispose con un briciolo di soddisfazione, indicando con lo sguardo
la figura
di suo nonno intarsiato nel marmo, al bordo del ring.
Fu allora
che l'espressione smarrita e confusa della sua interlocutrice
cambiò in un
sorriso incredulo e meravigliato.
"Lei
è...no, non posso crederci...la nipote di Son Goku!"
esclamò gioiosamente.
"La mia famiglia si tramanda le sue avventure, quelle della sua
famiglia e
dei miei antenati di generazione in generazione!".
"Oh,
mi fa un grande piacere che le nostre gesta, se così
possiamo chiamarle, siano
ricordate anche dai posteri!" sorrise Pan scherzosamente, sorpresa dal
repentino cambiamento di atteggiamento della donna dopo averle rivelato
chi lei
fosse in realtà.
"E'
incredibile!" continuò questa. "Io...credevo...insomma, dopo
così
tanto tempo...che lei fosse...".
"Fossi
morta?".
"Oh,
io...non intendevo questo..." cercò di riparare con leggero
imbarazzo.
"Non
fa niente, cara, in effetti non capita di incontrare tutti i giorni
un'ultracentenaria!".
"Non
avrei mai immaginato di conoscere personalmente una delle guerriere che
combatterono per la salvezza del mondo! Mi è stato
raccontato così tanto su di
voi, sulle sfere del drago e tutto il resto!".
Eccolo,
lo vide di nuovo. Quel chiaro bagliore negli occhi cerulei, unito a
quel
sorriso che rilassava così piacevolmente il volto perfetto,
le richiamò per un
attimo alla memoria il ricordo di altri due occhi, e di un altro
bellissimo
volto che le passò nella mente come un guizzo sconvolgente.
Era
giunto il momento di farle una domanda. Una domanda a cui non sapeva se
voleva
veramente conoscere la risposta... Ma che doveva fare, o il suo vecchio
cuore
acciaccato sarebbe esploso di lì a pochi attimi.
"Quindi
lei dovrebbe essere...".
"Bikini
Brief, signora Pan, discendente del grande Vegeta che lei conosceva" la
interruppe sfoggiando con orgoglio le sue origini.
"Sì,
e quindi posso immaginare che sia la bisnipote di...".
"Trunks
Brief".
Trunks...
Da quanto
non sentiva più pronunciare quel nome, che ora
penetrò fino in fondo alla sua
anima provocandole una rapida fitta allo stomaco che, se non fosse
stato per le
circostanze, avrebbe ricondotto a tipici dolori di vecchiaia.
"Era
lui il mio bisnonno. Lo conosceva?".
Pan cercò
di risponderle, ma era come se le parole le si fossero spezzate in
gola, dove
in quel momento sentiva anche il suo cuore pulsare energicamente.
Ebbene,
adesso finalmente aveva avuto la conferma a ciò di cui
sentiva di saper già
dare risposta.
"Conosceva
il mio bisnonno, vero signora Pan?" ripetè Bikini.
"Certo
che lo conoscevo" confermò Pan sorridendo, voltandosi poi
verso le
gradinate inferiori nel sentire avvicinarsi le risa cristalline di due
ragazzini.
"Nonna,
nonnina! Hai visto che ho vinto il torneo?".
"Ho
visto, Goku, sono veramente orgogliosa di te!".
"Ma
anche Vegeta è fortissimo, sai? Mi sono divertito un sacco a
combattere con
lui!" esclamò entusiasta il piccolo Goku, sorridendo al suo
nuovo amico
che era tornato al fianco della madre.
"Hai
ragione, Goku, è stato veramente uno sballo anche se poi sei
stato tu a
vincere!" rispose l'altro con altrettanto entusiasmo.
Pan non
potè fare a meno di farsi scappare una bella risata,
attirando l'attenzione
degli altri tre che si voltarono a guardarla con aria interrogativa.
Non
sapeva come spiegarlo in quel momento, ma l'assistere ad una scena in
cui un
ragazzino identico al vecchio Vegeta parlava in modo così
amichevole alla
fotocopia di suo nonno Goku, non poteva essere che divertente! Senza
contare
che non gli importava nemmeno di aver perso!
"Mamma,
posso invitare Goku a casa nostra per fargli vedere
"Oh,
certo, con il permesso di sua nonna..." rispose Bikini voltandosi verso
di
lei.
"Ecco...non
credo sia il caso...".
"Ti
prego nonna! Voglio vedere
"Avanti,
signora Son, accontenti suo nipote!" la incitò la giovane
donna.
"E
va bene..." crollò Pan alla fine. "Ma ci tratterremo solo
per poco,
ok?".
"Evviva!!!"
gridarono di gioia i due piccoli Sayan, scambiandosi poi un'amichevole
"5" con la mano.
Era
incredibile: sembrava che quei due si conoscessero da anni, nonostante
si
fossero visti per la prima volta solo circa un'ora prima e avessero
combattuto
l'uno contro l'altro per contendersi il titolo di campione del torneo.