Stesa
sul letto, con gli occhi fissi sul bianco del soffitto, ascoltava il
leggero russare della sorella. La guardò qualche istante e
capì che
dormiva profondamente. Sospirò, ormai rassegnata all'idea
che non si
sarebbe addormentata un'altra volta. L'orologio segnava le dieci di
mattina.
Rein,
si diresse in bagno e si preparò. Prima di correre a fare
colazione,
scrutò il calendario. Era il: 30 settembre. Finalmente Rein
poteva
dichiararsi maggiorenne.
Nella
sala da pranzo, Camelot aveva già imbandito la tavola per la
colazione. Elsa e Toulouse erano seduti ai soliti posti, uno di
fronte all'altra. Appena
sentirono
la porta schiudersi si girarono in simultanea e accolsero in un
abbraccio la loro figlia.
«Buongiorno
tesoro! Tantissimi auguri per il tuo diciottesimo compleanno»
disse
entusiasta la Regina.
Toulouse
diede un buffetto affettuoso sulla testa di Rein, scompigliandole
leggermente la folta chioma blu. «Auguri figliola!»
«Grazie
mamma. Grazie papà.» Sorrise a entrambi, con gli
occhi che
luccicavano.
«Sembra
solo ieri che ti guardavo gattonare, insieme a tua sorella.»
Il Re
fece un lungo sospiro e si rimise a tavola.
«Dici
così a ogni compleanno» disse Rein ridendo.
«Lo
so, lo so, ma è la verità.» La sua voce
rinchiudeva un velo di
tristezza.
«A
proposito, di sorelle. Fine dorme ancora?» chiese Elsa.
«Certo,
che domande» ironizzò.
«Strano,
che tu non stia facendo lo stesso.»
«Mamma,
una volta che mi sveglio non mi riaddormento più. Dovresti
saperlo.
In più devo prepararmi per la festa di stasera.»
«Non
credo che comincerai a prepararti adesso però» le
disse scoccandole
un bacio sulla guancia. «Comunque ti capisco, anche io ero
così
alla tua età.»
«Tale
madre, tale figlia» disse Toulouse intromettendosi.
«Hai
proprio ragione, ma sarà meglio che Rein mangi
qualcosa» constatò
la Regina.
Dopo
aver ingurgitato latte e biscotti, Rein e i suoi genitori rimasero a
parlare, fino a quando un ticchettio frenetico di ciabatte
catturò
la loro attenzione. Pochi minuti dopo Fine entrò,
spalancando la
porta della sala. I capelli erano arruffati per il continuo rigirasi
nel letto e indossava ancora la veste da notte.
Prima
della grande festa, la madre delle gemelle aveva chiesto loro di
raggiungerla nella sua stanza. Insieme, Fine e Rein obbedirono,
chiedendosi quale fosse il motivo.
«Eccovi,
finalmente» disse Elsa.
«Come
mai ci hai chiamato?» chiese Fine curiosa come al solito.
«Venite
con me.» Fece cenno di seguirla.
Entrarono
nella cabina armadio della Regina e rimasero meravigliate. I vestiti
di ogni colore e forma, traboccavano dagli armadi privi di ante.
«Vorrei
regalarvi uno dei miei vestiti.» Porse a ognuna delle figlie
una
scatola bianca. «Spero li trattiate con cura.»
«Mamma...
non ce n'era bisogno. Bastavano solo gli auguri, davvero»
disse
Rein.
«Oh,
Rein smettila, lo so che non vedi l'ora di andare a provare
l'abito.»
«Be'
a dire la verità... si, non vedo l'ora» Sorrise
osservando il pacco
che teneva fra le braccia.
«Grazie
mamma» disse Fine.
Abbracciarono
la madre e solo allora Rein si accorse dei singhiozzi della sorella.
«Ora,
correte a prepararvi. Non potete arrivare in ritardo» le
incitò
Elsa.
Quando
Rein aprì la scatola e ne vide il contenuto, pensò
il
regalo più bello che mia madre avrebbe mai potuto farmi. Davanti,
l'abito le lasciava le gambe scoperte fino al ginocchio, mentre
dietro un lungo strascico, arrivava fino a terra. Il beige era il
colore dominante.
La
principessa lisciò i capelli con estrema attenzione e solo
dopo aver
terminato indossò i guanti, anche loro compresi nel regalo.
Fece un
lungo respiro e insieme alla gemella si diresse emozionata alla sala
da ballo, dove gli altri regnanti erano già arrivati.
Alla
fine della scalinata c'era il Principe Shade. Indossava una camicia
azzurro cielo coperta da una giacca elegante nera e i pantaloni del
medesimo colore.
«Posso
avere l'onore?» chiese porgendole un mano.
«Certamente.»
Il cuore di Rein si riempì di gioia, finalmente dopo due
settimane
di assenza erano di nuovo insieme.
Durante
il ballo, Shade la strinse a se con forza, desideroso di averla tra
le sue braccia. Rein stava appoggiata alla sua spalla con gli occhi
chiusi. Il Principe osservo le sue labbra e con una mano le
alzò il
viso prima di baciarla.
«Mi
sei mancata, lo sai.»
«Anche
tu Shade.»
«Vorrei
scusarmi...»
«Per
cosa?» chiese Rein stranita.
«Non
sono riuscito a trovare un po' di tempo per te. Sono stato molto
impegnato ultimamente.»
«No,
scusami tu. Neanche io sono venuta a trovarti.»
Il
Principe la baciò ancora, carezzandogli lentamente la
schiena. «Ti
amo, Principessa.»
«Ti
amo tanto anche io, Principe.» Shade sorrise felice.
Finito
il primo ballo le Principesse degli altri regni, circondarono Fine e
Rein, riempendole di abbracci e di nuovi auguri.
La
serata passò svelta e uno alla volta i regnanti tornarono ai
loro
castelli. Terminato il fantastico compleanno, Fine si trattenne con i
genitori a guardare la tele, mentre Rein stanca e dolorante ai piedi,
si ritirò in camera sua.
Fuori,
in balcone una sagoma era appoggiata al davanzale. Rein si
avvicinò
cauta e impaurita. Il vento muoveva i capelli scuri dell'individuo.
Un
passo azzardato e rumoroso, fece girare la figura. La Principessa lo
scrutò e appena riconobbe il volto, la paura
svanì, lasciando il
posto alla sorpresa e al sollievo.
«Cosa
ci fai qui?»
«Volevo
darti il mio regalo solo quando, fossimo stati io e te. Anche
perché
oltre a essere il tuo compleanno, è anche il nostro primo
anno
insieme» sussurrò.
Le
porse un pacchetto blu con legato intorno un nastro azzurro. Lo
aprì,
estraendo una collana. Il ciondolo era diverso dal solito: una specie
di serratura -apribile manualmente- lo teneva chiuso. Il pendaglio
conteneva due foto raffiguranti lei e Shade insieme.
«È...
è davvero bellissimo.» Ancora sbalordita se lo
mise al collo.
«Tu,
sei bellissima» mormorò Shade sensuale, baciandole
la spalla nuda.
Le carezzò i fianchi, spostando i baci lungo il collo.
I
brividi percorsero tutto il corpo di Rein. «Vieni.»
Lo
portò sul letto e lo baciò sulle labbra
desiderosa di approfondire
quel contatto. Il peso del corpo di Shade schiacciava dolcemente
quello di lei. Il materasso si incurvò sotto il loro peso ed
emanò
un leggero scricchiolio. Solo i loro sospiri, interrompevano il
silenzio che occupava la stanza. Le mani di Rein scivolarono
involontarie sotto la camicia di Shade, assaporando i suoi addominali
scolpiti.
Presto
si ritrovarono in intimo senza neanche rendersene conto. Il Principe
prese l'iniziativa e privò Rein delle ultime cose che
indossava.
Qualche minuto dopo lei fece lo stesso.
«Rein,
vuoi fare l'amore con me?» le sussurrò
all'orecchio.
Lo
baciò con foga rispondendo alla sua domanda.
Angolo
Autrice
Ciao
a tutti! :)
Questa
è la mia prima fan-fiction su Rein e Shade, ed è
anche la mia prima
storia riguardante Twin Princess.
Siccome
non ho trovato fonti che parlassero della data di compleanno di Fine
e Rein mi sono “permessa” di inventare il giorno.
Il
finale non mi convince molto, ma spero comunque di non averlo
rovinato.
Be',
confido nel fatto che mi facciate sapere cosa ne pensate. E ringrazio
in anticipo tutti quelli che commenteranno e\o leggeranno la storia. :)
Blue
Dreamer