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Autore: Hikari_91    02/04/2008    4 recensioni
Kurama ritorna a casa dopo essere stato insieme a Yusuke e company nel villaggio delle Moorine che si trova in una dimensione in cui ci si può accedere dal Makai. Tornato a casa trova: genitori spariti e il fratellino adottivo ferito. A completare il tutto una ragazza ferita, svenuta sul pavimento.
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sorpresa Salve a tutti! Premetto che scuola e prof che sclerano mi tratterranno dall’aggiornare spesso tuttavia io continuerò a scrivere.
Ora vorrei passare a ringraziare:

Laicachan: O_O Sei un genio o cosa!?? Hai capito tutto…o quasi! ^^ . Da questo capitolo in poi
                  inizierai a capire cosa ci fa a casa di Kurama. Spero che continuerai a seguirmi. Alla
                  prossima e mi raccomando: è la prima storia che pubblico quindi se hai da farmi critiche
                  …………….falle: ne ho bisogno! ^^ (eheh certo! Sei un’ autrice uscita da un
                 manicomio….logico che riceverai tante critiche ndHiei) (Zitto te o in futuro ti farò
                 lasciare con la tua ragazza!!!! ndio) (io l’ho detto che sei stupida! Hai rivelato l’unica
                 sorpresa della storia! ndHiei) (O_o …..cavolo ndio) ( ihihi ^^ ndHiei) (beh,almeno ora   
                 sa dove te la sei svignata nell’altro capitolo è_é ndio) (O//////O ndHiei) (e ora me la rido
                 io ^^; ndio)


E ora iniziamo con la prima parte del capitolo!!!!!!!!!!!!!!




Per la prima volta in vita sua agì d’istinto: si precipitò verso di lei e, dopo aver appurato che la ferita non era mortale, cercò di svegliarla scuotendole delicatamente le spalle. La ragazza aprì gli occhi e all’istante, senza neanche notare il ragazzo, si ricordò della ferita e anche di quello che doveva fare!
Si mise seduta velocemente, usando il fianco non ferito. Pessima mossa: ebbe un capogiro. Imprecò mentalmente: era debole. Non ce l’avrebbe fatta a curarsi e…..una voce interruppe il filo dei suoi pensieri:

Kur: Hai bisogno di aiuto?

La ragazza, non essendo ancora tornata pienamente alla realtà, si accorse a malapena che qualcuno le stava parlando e, come d’abitudine, rispose:

Ka: Sono un ninja medico, me la posso cavare da sola.

Sbarrò gli occhi: solo ora era tornata nel mondo reale e si era accorta d aver commesso un errore….non grave ma decisamente da non sottovalutare. Il suo orgoglio le aveva fatto rispondere senza pensare e, quindi, senza ricordarsi un “piccolo” dettaglio: non era a casa sua. Non era al villaggio. Era nel mondo umano. In una casa umana. Probabilmente quello con cui stava parlando era umano quindi l’avrebbe sicuramente presa per scema. Si girò lentamente: non voleva incontrare lo sguardo della persona che aveva di fianco. Dopo quella che le sembrò un’eternità si ritrovò a fissare il volto di un ragazzo……che le sembrava calmo. Tuttavia qualcosa dentro di lei le disse che non era così calmo come voleva farle credere.
*****************************
Kurama era all’apparenza, in effetti, calmo. Tuttavia era rimasto un po’ spiazzato dalle parole della ragazza. Dopo pochi secondi però, la sua parte razionale riprese il controllo. Scoprì così che la ragazza portava un coprifronte attaccato al collo con sopra una mezza luna. Sapeva dove ne aveva visto uno simile e, dopo aver fatto 2 + 2:

Kur: Tu vieni dal villaggio delle Moorine?


Karin iniziò ad innervosirsi: come faceva quel ragazzo a sapere……no! un momento percepiva un’energia demoniaca …….allora quel ragazzo poteva essere…..uno di LORO!!!!!!!
Facendo leva sulla gamba della parte non ferita si distanziò di circa un mezzo metro dal ragazzo ed estrasse un kunai: non era in condizioni di combattere tuttavia avrebbe portato a termine quella che lei ora considerava una missione…..per quanto non retribuita.

*********************

Kurama non capiva l’improvviso comportamento della ragazza. Tuttavia si rendeva conto che in quelle condizioni lei non avrebbe potuto fargli nulla e quindi mantenne la sua posizione preparandosi a spostarsi in caso gli avesse lanciato contro l’arma. Al contrario dell’arma, però, gli arrivò una domanda:

Ka: Tu sei uno di loro?

Kur (sorpreso): Ma di chi stai parlando?

Ka: Non fare il finto tonto! Parlo di quei demoni che a frotte vengono, da giorni, ad attaccare
       questa casa!

Kur (ora allarmato): Demoni!? Quali demoni!? Parla!!! Devo sapere cos’è successo alla mamma!

Ka (sorpresa): Mamma….- ripeté – Ma allora…..tu abiti qui?

Kur: Si e ora rispondi!!!!!!!!!!!!!!!!- la personalità di Yoko e di Shuichi versione allarmato stava
        avendo la meglio

Ka: Tua madre sta bene ma adesso……- sbarrò gli occhi: se n’era dimenticata!!! – Svelto! Chiama
       un’ambulanza e dimmi che ora sono!!!!- non le importava più se aveva sentito crescere
       l’intensità dell’aura del ragazzo: oramai la personalità di medico aveva preso il sopravvento.

****************


Kurama si accorse di questo improvviso cambio di personalità ed era curioso di saperne la motivazione; opera del carattere di Yoko: freddo, riflessivo e…..curioso…..come adesso.

Kur:  Sono le 7 di sera ma…….

Ka: Perfetto!!! Va ancora tutto bene – disse con un sospiro di sollievo, poi ripresasi – la chiami si
       o no questa maledetta ambulanza???!!!

Kur: Avevi detto di saperti curare da sola no???

Ka: Non è per me ma per Shuichi!!

Al nome del suo fratellastro Kurama sgranò gli occhi:

Kur: Dov’è?

Ka: In camera sua.
Kurama ci si fiondò e lo trovò steso sopra al letto con alcune ferite non letali e meno gravi di quella della ragazza.

Shu: Fratello sei tornato?

Kur: Si, sono appena tornato.

Shu: Senti dove sta Karin?

Kur: Chi?

Shu: Quella ragazza.

Kur: Ah! Si! L’ho trovata svenuta ma ha detto che sta bene.

Shu (mezzo arrabbiato): No che non sta bene! E’ da una settimana che non mangia!

Kur: Ma si può sapere che sta succedendo qui??!! – disse mezzo spazientito

Shu: Si. Prendi una sedia che ti racconto: se resti in piedi mi fa male il collo a guardarti.

Kur: Ok.

Dopo che si fu messo seduto

Shu:  Una settimana fa sono tornato a casa e ho trovato la porta semi aperta. Dopo essere entrato
          sono inorridito: c’erano papà e mamma stesi a terra e c’era Karin. Poi ho visto una luce blu
          vicino a una mano di Karin…..ma non ne sono sicuro…..forse me la sono sognata per via
          del forte spavento. Pochi attimi dopo Karin si volta e mi ordina di chiamare un ambulanza
          …….da come lo ha fatto sembrava un medico…..mi ha anche detto che non erano in
          pericolo di vita. Il medico dell’ambulanza confermò quello che aveva detto. Mentre degli
          infermieri caricavano mamma e papà nell’ambulanza ho sentito Karin parlare col medico:
          gli stava dicendo che passava da queste parti quando aveva sentito delle urla….si era
          avvicinata e aveva visto i miei genitori a terra…..così aveva cercato di fermare il sangue.
          Allora, siccome era grazie a lei che in parte si erano salvati, ho deciso di invitarla a cena.
          Parlando, ho scoperto che era diretta nella città vicina per una commissione così, non avendo
          posto per dormire, l’ho invitata a restare. Il giorno dopo eravamo tornati in ospedale. Papà
          era già in grado di parlare e – arrossì- siccome non se la sentiva di lasciarmi da solo a casa
          chiese a Karin se non fosse troppo disturbo per lei tenermi d’occhio fino a che non saresti
          tornato tu – disse rivolgendosi a Kurama. Lei accettò. Da quel giorno mi ha sempre
          accompagnato a scuola….non fino all’ingresso…..ma diciamo lì per vicino, mi ha sempre
          accompagnato in ospedale e ha anche fatto conoscenza di mamma e papà. Non so perché
          mi accompagnava dappertutto ma, ogni mattina, vedevo nuove macchie di sangue…..anche
          se lei ha sempre detto di non aver visto niente – fece una mezza risata- ho l’impressione che
          mi stia proteggendo…..assurdo no? – si rattristò- Però ogni giorno la vedevo sempre più
          stanca. Poi oggi, sono uscito un attimo senza di lei, ho fatto 5 metri dalla porta di casa poi…
          il buio. Mi sono svegliato con Karin accanto…..molto stanca e pallida……ma è ovvio!: è da
          una settimana che fa solamente mezzo pasto a giorno!!!!!!!!!

Kur: Perché?

Shu: “Sono già un peso per il fatto che dormo in questa casa senza pagare nulla. Non ce la farei
        a mangiare del cibo che non pago neanche un po’. Quindi, per questo, preferisco mangiare
        l’indispensabile.”

Kur: Questo è quello che ti ha detto?

Shu: Si.

Kur: Ho capito. Torno di sotto. Tra poco arriverà l’ambulanza.

Shu: Ok.

Tornò di sotto e trovò Karin che si stava accasciando a terra.

*********************

Sentendo dei passi, Karin si voltò.

Ka: Ma quanto ci hai messo? Ho dovuto chiamare io l’ambulanza!

La ferita non sanguinava più. Kurama, non avendo più dubbi, le chiese:

Kur: Non hai mentito sul fatto che sei un ninja medico. Vieni dal villaggio delle Moorine????

Karin che era sempre più confusa decise, per una volta, di fidarsi del consiglio del suo cuore: rispondere la verità.

Ka: Si. Come fai a saperlo?

Kur: Il mio nome umano è Shuichi ma, per i miei amici, che sanno che io in fondo sono un demone,
         il mio nome è Kurama.

Ka: Che sei un demone l’avevo capito dall’aura che emani – disse avvicinandosi lentamente a lui-
       però…..

Karin appoggiò la testa sulla “parte del cuore” di Kurama….il quale si irrigidì.

Ka: Tranquillo. Non voglio fare niente di che…..voglio sentire una cosa…..ma rilassati che
       altrimenti non ce la faccio.

Kurama istintivamente ubbidì alla ragazza. Quest’ultima stette qualche minuto, con gli occhi chiusi, con un’orecchio appoggiato verso il suo petto. Dopodiché riaprì gli occhi e staccò la testa:

Ka: Battiti regolari: il tuo cuore gode di ottima salute. Tuttavia finchè hai il cuore io ti considererò
       umano e poi…..come fai a dire che sei un demone?

Kurama, per istinto, alzò la sua aura demoniaca fino ad assumere la forma di Yoko.

Ka: Quindi….questa sarebbe la tua forma di demone – disse pensierosa.

Rifece lo stesso procedimento di prima

Ka: Si! Senza dubbio ora sei un demone: il tuo cuore ha smesso di battere e si è attivato il nucleo.

Kur: Sono un demone che si è incarnato nel corpo di un umano. Tuttavia ora anche il corpo umano
        ha dell’energia demoniaca e io, con i demoni meno forti, combatto con quella forma – disse
        ritrasformandosi in umano e chiedendosi il perché le stava raccontando tutte quelle cose.

Sentirono un rumore: l’ambulanza. Prima di essere trasportato in ospedale Shuichi strappò a Kurama la promessa di far rimanere Karin e a quest’ultima fece promettere di andarlo a trovare. Kurama rimase fuori ad parlare con il medico dell’ambulanza mente Karin rientrò e si mise a pulire il sangue che aveva sporcato il pavimento. Essendo ancora fresco non ci mise molto è guardò soddisfatta il risultato: neanche una macchia!.

Ka: “A qualcosa serve fare il medico in un ospedale!” – pensò.

Alzò lo sguardo e chiese a Kurama (che era appena rientrato)

Ka: Perché non sei andato con lui?

Kur: Perché è in buone mani e inoltre ho il diritto di conoscere anch’io la “nostra ospite” – disse
        sorridendo.
  
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