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Autore: Karyon    07/10/2013    4 recensioni
«Ti ho sempre amato».
«Anch’io, Pads. Resti l’unico amore della mia vita».
Ritagli di passato negli occhi arrossati.
«E ora c’è Remus».

Sirius e Remus. E James.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black, Remus/Sirius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa mini-raccolta partecipa al contest “Brevi… anzi brevissime!” di adamantina.
 
Prompt: Lime.
 
James
 
 
1. Quella sera pioveva.
Remus poteva sentire il picchiettio sulle vetrate di Hogwarts, tra gli ansiti di eccitazione.
Era la sua prima volta e voleva restare lucido.
«Guardami…»
Poi lo accarezzò intimamente e tutta la razionalità del mondo sparì, chissà dove.
 

2. La colpa era un sentimento che non aveva mai analizzato.
Solitamente cercava di essere trasparente; Peter diceva che lui era come il cielo estivo.
Quando lui apparve sulla soglia, la colpa ritornò prepotente.
Anche l’estate ha i suoi acquazzoni, dopotutto.
 

3. Remus sapeva che un odore poteva infiltrarsi nella pelle e restarvi a lungo.
Forse erano i sensi da lupo, ma percepiva chiaramente che l’odore che aveva addosso non gli apparteneva.
E sapeva che anche i cani, sebbene Animagus, potevano sentirlo.
 

4. Assistere a quel momento fu come guardare uno spettacolo assurdo
James e Sirius stavano litigando.
Fu tutto così veloce che quando Sirius lo colpì, Remus manco se ne accorse.
Però lo aveva visto, lo sguardo che gli aveva rivolto uscendo.
 
­
5. «Sirius!» Urlò Remus, raggiungendolo.
«James» sussurrò lui, condensando un intero mondo in una sola parola.
Non disse altro. Gli occhi parlavano per lui.
James il migliore amico, il James di Lily, quel James.
Davvero, non c’era bisogno di dire altro.
 

6. Frasi su frasi defluirono da lui come acqua da una diga: prepotenti e pericolose.
Remus non respirava per paura che l’incantesimo finisse.
Per paura che, se solo avesse azzardato a respirare, Sirius se ne sarebbe andato per sempre.
Non funzionò.
 

7. «Mi spiace» sussurrò Remus, quando James si avvicinò.
Di cosa si dispiaceva, per Sirius o per lui?
A James non importava: in ogni caso, aveva perso qualcuno che amava.
Remus o Sirius, non importava.
In ogni caso, lui aveva perso.
 

8. Tutti dicevano che James era un capo perché pensava prima agli altri.
Attitudine al comando. Lui lo chiamava masochismo.
Quando vide Remus che piangeva – non per lui – capì.
«Se lo ami, dovresti andare da lui. Sirius capirà, lui capisce sempre».
 

9. Quando Remus tornò da lui vaneggiando qualcosa, Sirius pensò che ormai era destino che James Potter gli salvasse la vita:
Un tempo, gliela aveva salvata costringendolo ad amare per la prima volta.
Ora, costringendolo ad amare nuovamente. Forse per sempre.
 

10. James e Sirius. Parco e vento sul mondo.
«Ti ho sempre amato».
«Anch’io, Pads. Resti l’unico amore della mia vita».
Ritagli di passato negli occhi arrossati.
«E ora c’è Remus».
«Già, ora c’è Remus».
Si sorrisero, complici. Nonostante tutto.
 
 
   
 
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