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Autore: rinoa81    03/04/2008    5 recensioni
Avrebbe voluto urlargli contro, prenderlo a schiaffi, insultarlo, fargli quasiasi cosa che riuscisse ad alleviare un pò la delusione che le aveva causato... ma non riusciva, non ce la faceva, era diventata schifosamente debole con lui. Non disse nulla, non lo guardò in faccia, continuando semplicemente a sistemare il suo zaino. O perlomeno, ci provava. Si ripeteva di stare calma, non poteva pretendere che lui avesse voglia di tornare a Konoha quando lì a Suna c'era la bella Temari ad intrattenerlo. Non doveva essere egoista, Shikamaru non era suo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Decisioni Era finita, finalmente.

Quella lunga, estenuante, assurda, settimana al villaggio della sabbia, si era conclusa.

E Ino era... Non lo sapeva nemmeno lei, esattamente, ma non vedeva l'ora di ritornare a casa. Quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe messo piede lì, poco ma sicuro. Ma come le era venuto in mente, di offrirsi volontaria per accompagnare Shikamaru a sbrigare quelle odiose faccende burocratiche in quel posto? Aveva dovuto sopportare di tutto; il caldo, la sabbia, la noia, lei.

Sì, lei. Temari. Non le era mai stata particolarmente simpatica, doveva ammetterlo, ma in quella settimana aveva superato ogni limite. Suvvia, si atteggiava troppo a gran donna, si vedeva lontano un miglio! E poi, che affidabilità poteva avere una che invece di pensare ai propri doveri, sopratutto se questa era la sorella del Kazekage, se ne andava in giro a braccetto con il suo migliore amico? Tsk, nessuna, appunto.

Ino non si era ancora abituata all'idea di essere gelosa, per questo, la sua rabbia era un pò esagerata. In quei sette giorni, si era dovuta rassegnare all'evidenza, alla vena della sua tempia che prendeva a pulsare ogni volta che Temari si avvicinava troppo a lui. Stava cercando di farsene una ragione, si era innamorata del suo amico di infanzia, nonchè compagno di squadra e migliore amico. Ovvero, Shikamaru. La cosa più assurda che le fosse mai capitata in tutta la sua vita. Insomma, lui era... Shikamaru! Come se non bastasse, la sua follia la spingeva sempre più a dirgli tutto... non perchè si aspettasse un bel lieto fine, no, solo per correttezza. E Temari peggiorava la situazione, con le sue continue provocazioni nei confronti del ragazzo.

E quello scemo di Shikamaru le dava pure corda, invece di lavorare! Come si dice in questi casi: Dio li fa, e poi li accoppia. Certo, non era sicura che stessero già insieme, ma le sembrava evidente.

Per fortuna, quello stesso giorno, Ino e Shikamaru sarebbero ripartiti. Per tornare insieme a casa loro.

Sentì qualcuno bussare alla porta della camera in cui veniva ospitata, e sbuffò. Voleva finire di preparare il suo zaino in fretta, e invece veniva interrotta in continuazione... prima da Kankuro, che aveva insistito nel volerla portare in giro, dove, non lo ricordava, poi dai suoi pensieri, e adesso questo. Buttò la maglia che stava ripiegando sul letto, affrettandosi ad aprire la porta.

"Kankuro ti ho già detto che non è-" arrestò la frase non appena si rese conto che quello che aveva davanti, non era affatto Kankuro.

"...giornata?" finì Shikamaru, sbadigliando, ancora mezzo assonnato.

"Già." rispose soltanto lei, invitandolo silenziosamente ad entrare. Era ancora in pigiama, lui, e questo la fece innervosire ulteriormente. Cercò di nasconderlo abozzando un mezzo sorriso, andando a recuperare la maglia che aveva abbandonato un attimo prima. C'era qualcosa di strano, nell'aria. Lui era ancora in pigiama, mentre lei era pronta da un pezzo e aveva quasi finito di preparare le sue cose. Va bene che Shikamaru era pigro, però...

"Ti sei svegliato tardi, eh? Lo sapevo che dovevo venire a svegliarti, razza di pigrone!" tentò lei, cercando di sistemare la maglia nello zaino. Perchè era così nervosa?

"Ino...devo parlarti..." la richiamò lui, per farla voltare. Sembrava serio, dannatamente serio.

Lei cercò di ignorare il suo tono, la sua sensazione, le voci che sentiva nella testa, il suo nervosismo, tutto.

"Non puoi farlo durante il viaggio, Shika? Devo finire di preparare il mio zaino, e anche tu dovresti-"

"Io non parto." la interruppe lui, secco. "Ci sono stati dei problemi improvvisi, devo trattenermi ancora."

Ino rimase in silenzio, trattenendo a stento un ghigno ironico. 'Problemi improvvisi'... era così, che si chiamava adesso, quella testa di scopa bionda? Non riusciva a crederci, ancora una volta veniva messa da parte, usata e buttata via quando non serviva più. Ed era Shikamaru a farlo. Per questo, forse, faceva ancora più male. Raccolse la maschera immaginaria che aveva fatto a pezzi, precedentemente, per lui.

Rimettila, Ino, é come tutti gli altri...

Avrebbe voluto urlargli contro, prenderlo a schiaffi, insultarlo, fargli quasiasi cosa che riuscisse ad alleviare un pò la delusione che le aveva causato... ma non riusciva, non ce la faceva, era diventata schifosamente debole con lui. Non disse nulla, non lo guardò in faccia, continuando semplicemente a sistemare il suo zaino. O perlomeno, ci provava. Si ripeteva di stare calma, non poteva pretendere che lui avesse voglia di tornare a Konoha quando lì a Suna c'era la bella Temari ad intrattenerlo. Non doveva essere egoista, Shikamaru non era suo.

Lui se ne stava immobile, lì, dove si era fermato prima, aspettando un cenno dalla ragazza che sembrava un robot. Non parlava, si muoveva meccanicamente, con l'espressione indecifrabile. Era diventato impossibile per lui, negli ultimi tempi, capire cosa passasse per la testa di Ino. Neanche litigare sembrava funzionare, ormai. Da quando il loro maestro li aveva lasciati, si erano allontanati inesorabilmente, ognuno rinchiuso nel proprio dolore. Aveva sperato che quella settimana a Suna li avrebbe aiutati a tornare come prima, Aveva creduto che le cose si sarebbero sistemate, sopratutto perchè era stata di Ino, la decisione di accompagnarlo fin là. E invece, era stato un flop. Anzi, sembrava addirittura aver peggiorato la situazione, se possibile. Lui era stato occupato per gran parte delle giornate, lei era stata tesa tutta la settimana, nervosa come non mai, e stranamente silenziosa... il che era davvero preoccupante. Si grattò distrattamente la nuca, sbadigliando. Che terribile seccatura.

"Tu puoi tornare a Konoha, Ino. Ti raggiungerò tra qualche giorno..." disse stancamente, infilando le mani nelle tasche del pigiama. Non c'era tempo per le spiegazioni, in quel momento, le avrebbe parlato con calma una volta a casa. Anche se lo trovava estremamente seccante, dovevano fare una lunga chiacchierata, loro due.

"Certamente Shikamaru, tolgo il disturbo." commentò acidamente lei, incapace di trattenersi oltre. Si era persino dimenticato della piccola festa che stavano organizzando per il loro compleanno, lo avevano sempre festeggiato insieme, tutti gli anni, da quando si conoscevano.

Lui rimase interdetto dalla sua affermazione, decidendo poi di non darci peso... quando era nervosa, ne diceva di cavolate. Era inutile spiegarle adesso, non avrebbe capito. Lui non si stava di certo divertendo a passare tutto quel tempo lontano da Konoha, dalle sue abitudini, con tutte quelle noiose pratiche da sbrigare, con Temari che non gli dava un attimo di respiro. Senza Ino si sarebbe scocciato ancora di più. Era già stato tante volte a Suna, e tutte le volte era stata un'infinita seccatura, questa, invece, era risultata meno insopportabile soltanto perchè Ino era con lui. Non avrebbe mai creduto di dover anche solo pensare una cosa del genere... quando era lontano da casa, lei gli mancava. Se solo qualche anno fa, il pensiero di essersi preso una cotta per la sua amica gli sembrava quasi irreale, adesso credeva di essere diventato matto. Perchè la cotta era cambiata, cresciuta, maturata. Non la si poteva più chiamare cosi. E Shikamaru era certo di aver perso qualche rotella per strada. Fece schioccare la lingua, sbuffando leggermente.

"Ino... sto eseguendo gli ordini dell'Hokage, ed é già abbastanza seccante, credimi."

"Non é seccante, é comodo. Molto facile scegliere una strada che ti hanno già preparato, degno di te, Shikamaru." stava straparlando ormai, Ino. Si stava esponendo troppo, e Shikamaru non era di certo uno stupido. Ma non poteva fare a meno di reagire in quel modo, le veniva istintivo, naturale. Chissà, forse lui aveva già capito tutto, ma faceva finta di nulla per non complicarsi la vita. Sarebbe stata un'altra inutile seccatura, in fondo, no? Lui aveva Temari, e con quell'atteggiamento glielo stava dicendo chiaramente.

E' il tuo destino, Ino, quello di innamorarti dei ragazzi sbagliati.

Lo guardò di sfuggita per vedere se in qualche modo fosse riuscita a scomporlo, ma lui se ne stava sempre fermo nello stesso punto, la fissava solamente.

"Hai altro da comunicarmi?"

"...No."

"Arrivederci, allora, Shikamaru."

Lui sembrò riflettere su quelle ultime parole, come se nascondessero un messaggio in codice, un significato incognito. Aveva la netta sensazione che qualcosa gli stesse sfuggendo. La salutò con un cenno della mano, prima di richiudersi la porta alle spalle.

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"Arrivederci, Ino. Porta i miei saluti all' Hokage." la voce di Gaara era sempre calma e pacata, mentre le porgeva la mano. Ino la strinse leggermente, abozzando un sorriso. Guardò le persone che l'avevano accompagnata fino all'uscita di Suna... un metodo forse, per scusarsi del fatto che dovesse tornare a Konoha da sola. Salutò Kankuro con un cenno della mano, rivolse a Temari una specie di sorriso, ma quando arrivò a guardare Shikamaru, abbassò lo sguardo, voltandosi da un'altra parte. In fondo, l'avrebbe rivisto presto, non occorreva salutarsi. E in cuor suo, l'aveva già salutato qualche ora prima, seppur con un altro significato.

Shikamaru vide la figura della sua compagna di squadra sparire lentamente, e non si sentì per niente tranquillo. Quella cosa che gli sfuggiva da tempo non ne voleva sapere di farsi prendere, e riconoscere. Eppure aveva analizzato attentamente tutto, forse non era sufficiente. Tutto quello era estremamente seccante, anche il macigno che sembrava essergli caduto sullo stomaco, quando Ino si era voltata un'ultima volta.

...Mendokuse...

Sentì la voce di Temari richiamarlo un paio di volte, ma i suoi occhi non ne volevano sapere di staccarsi da Ino, o almeno, da quello che ormai si poteva scorgere di lei.

"Andate avanti, vi raggiungo dopo."

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"Stupido, stupido, stupidissimo Shikamaru!" brontolava Ino, prendendo a calci la sabbia. Cosa di cui si pentì subito, dato che le era entrata nelle scarpe. "Dannata sabbia..." aggiunse, fermandosi. Mise il suo zaino a terra, per sedercisi sopra, sfilandosi un sandalo. Osservò la sabbia scivolare giù, veloce.

"Ehi tu, non dovresti sostare in mezzo al deserto."

Ino sentì a malapena la frase, persa com'era nei suoi ennesimi pensieri -e insulti, rivolti al suo migliore amico. Non si disturbò a capire chi fosse stato a parlare, finendo di ripulire l'altro sandalo. La voce parlò ancora, chiamandola, e lei alzò finalmente lo sguardo.

Shikamaru.

"Shikamaru!"

"Ciao, seccatura."

Ino si lasciò sfuggire una risatina, era sempre il solito. Ci metteva poco per farla arrabbiare, ma anche così poco per farla sorridere...

"Che ci fai qui?" chiese a bruciapelo.

"Non mi hai nemmeno salutato, prima. E poi... ti é caduto questo, mentre scappavi via." rispose lui, tirando fuori qualcosa dalla tasca destra dei suoi pantaloni.

"Non stavo scap-" dovette fermarsi, Ino, stupita. Shikamaru teneva in mano uno dei suoi orecchini. Gli stessi che portava lui, e Chouji, ovviamente. Si chiese come avesse fatto a non accorgersi della mancanza, per lei erano molto importanti... ma non ebbe tempo per pensare altro, avvertì ad un tratto la vicinanza di Shikamaru, e il suo respiro caldo contro l'orecchio. Le stava rimettendo l'orecchino, con una lentezza che sembrava fatta appositamente per farla imbarazzare. "Grazie..." mormorò appena, cercando di apparire il più distaccata possibile. Notò che lui aveva il respiro leggermente affannato, cosa di cui non si era accorta prima... l'aveva raggiunta correndo, forse?

"Sei venuto fin qui solo per questo, Shika?" gli domandò, dopo aver recuperato la sua solita sicurezza. Era già abbastanza inusuale e strano che lui si mettesse a correre inutilmente, e la storia del non-saluto e dell'orecchino non reggevano molto in piedi.

"No." ammise lui, tirarla per le lunghe sarebbe stato veramente faticoso, estremamente seccante, e parecchio inutile. Aveva ancora molti dubbi nella testa, sì, ma probabilmente non li avrebbe sciolti mai se non si fosse deciso a parlare con Ino. Per questo aveva deciso di farlo, "tanto peggio di così non potrebbe andare", si era ripetuto per tutto il percorso che aveva fatto per raggiungere la biondina. Ma non era quello il luogo adatto, né il momento, e Ino doveva capirlo.

"Torniamo a casa, Ino..."

Lei sbarrò gli occhi incredula, mentre lui le prendeva la mano per farla rialzare, -l'altra rigorosamente nella tasca, ovviamente. Si ritrovò in piedi, con una mano tra quella di Shikamaru, e solo quando lo sentì sbuffare, grattandosi la nuca svogliamente, notando il leggero rossore sulle sue guance, realizzò cosa stava accadendo.

Lui voleva tornare a casa. Con lei.

E allora decise, Ino, che toccava a lei. Si avvicinò rapidamente al ragazzo, stampandogli un bacio sulle labbra. Leggero, veloce, insicuro. Ma era perfetto proprio per quello, il suo primo bacio. Sorrise d'imbarazzo, dopo, facendo la linguaccia al ragazzo che se ne stava immobile come un pezzo di legno.

"Grazie Shika..." gli sussurrò all'orecchio, recuperando poi il suo zaino da terra, per nascondere il suo imbarazzo.

Shikamaru sorrise, rivolgendo per un attimo lo sguardo verso il cielo.

A volte prendere delle decisioni risultava più facile che pensarle. Ma ne valeva la pena, quando ci si rendeva conto che erano quelle giuste.

"Ehi, Shika, mi porti lo zaino?"

"No."

"Daaaaaai, Shikaaa! Sei a mani vuote, non é giusto!

"Mendokuse..."

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Villaggio della Sabbia.

"Ma dove si é cacciato?"

"Uh? Di chi parli, Temari?"

"Di chi vuoi che parli, Kankuro... di Shikamaru! Sono passate cinque ore e non é ancora tornato!"

"Eh no... però probabilmente sarà a metà strada da Konoha, eheheh!"

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Note dell'autrice: Ok lo so, ho ancora una raccolta da finire, ma non ho resistito! XD Quando l'ispirazione viene all'improvviso è sempre meglio approfittarne subito, no? Certo, che poi sia venuta una schifezza é un altro discorso u.u Comunque, ero troppo in astinenza da una Shika/Ino, e volevo dare anch'io un contributo alle splendide mosche bianche! (troppo poche ç_ç) Spero di aver fatto cosa gradita, in caso contrario, non linciatemi!

Ringrazio Selphie86 per i consigli, e Sakura84 per il betaggio (si può dire? XD)

A voi la parola!

   
 
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