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Autore: anaibes    07/10/2013    1 recensioni
E cosa ne pensaste voi se di botto moriste? Cosa vi attende dopo? Solo andando avanti lo scoprirete...
Ps. La mia idea iniziale è quella di scrivere tanti capitoli, quindi perchè vi piaccia leggete almeno i primi due :D Sono bene accette le critiche e i consigli! :D Grazie a tutti!
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mio padre?- dissi io sull’orlo dell’ira. - E’ impossibile, smettila di prendermi in giro e parla chiaro. Chi sei? E cosa vuoi da me?-. Lo strano ragazzo si avvicinò a me con un sorriso amaro e mi poggiò la mano sulla guancia, il suo odore sapeva di salsedine come quando vai al mare e la brezza ti sposta i capelli. Un brivido mi percorse la schiena, non sapevo se abbandonarmi a quel tocco o fuggire via gridando. Lo stomaco mi si contorse e con fatica deglutii nello stesso istante in cui lui iniziò a parlarmi di nuovo. - Bambina mia, ti giuro che questo non è uno scherzo. Lo so, può sembrarti che io sia un pazzo e che ti stia raccontando solo una montagna di frottole, ma ti assicuro che non è così. Se hai la bontà di ascoltare ti racconterò tutto ciò che ti basterà sapere per il momento-. Decisi che forse non era un maniaco, quindi rimasi in silenzio in attesa che continuasse. - Come ti ho detto, mi chiamo Daniel e sono tuo padre. Ma questo non è tutto quello che ho da dirti, vorrei spiegarti meglio la mia storia. Io conobbi tua madre quando eravamo poco più che adolescenti, il nostro fu un vero e proprio…bè come dite voi? Ah si, un colpo di fulmine. Io e Jane abitavamo a due porte di distanza e le nostri madri si conoscevano bene così siamo cresciuti insieme, tra un pomeriggio di gioco e l’altro di studio ci siamo ritrovati ad amarci come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ricordo che era una ragazza bellissima, non avevo mai visto una ragazza così bella, e ti giuro che avrei voluto davvero sposarla, finché un giorno lei mi disse che c’eri tu.-, fece un attimo di pausa, chiuse gli occhi e con una smorfia di sofferenza una lacrima cadde giù. La rabbia mi saliva dentro sempre più. Ma tu guarda che sfacciato! Mi parla d’amore e poi mi da’ la colpa se si è comportato da stronzo con mia madre? Ma gli è dato di volta il cervello? La sua voce mi destò dalla mia calma rabbiosa e come se mi avesse letto nel pensiero disse -Sicuramente pensi che io mi sia comportato in un modo deplorevole, lo so, ma non sai ancora tutta la storia.-, con un sorriso alzò lo sguardo verso i miei occhi e continuò col suo racconto fatto di ricordi. -Io non avrei mai voluto lasciarti! Avrei voluto conoscere il perché dei tuoi primi pianti, avrei voluto svegliarmi la notte e cullarti, insegnarti a dire papà e vederti imparare a camminare, correre e infine sbucciarti un ginocchio e con le lacrime agli occhi avrei voluto consolarti quando più bisogno avevi di me, e invece… Invece sono morto.-. La voce gli si ruppe in un singhiozzo, le lacrime gli solcavano le guance ardenti. Quella storia era alquanto inverosimile, lo so, ma anche io sentii avvamparmi gli occhi di lacrime represse. Sembrava sincero, ma stava dicendo un mucchio di cose senza senso. Come poteva un ragazzino essere mio padre? Come poteva essere morto se ora era davanti i miei occhi? E poi, cosa peggiore, come poteva dirmi che ero morta? Insomma, mi sentivo più viva che mai. Le dita mi si chiusero automaticamente e mi diedi un pizzicotto e accidenti se non faceva male! Intervenni con voce rauca ma sicura -Come puoi essere morto? E come posso essere io morta? Sei qui vicino a me, io ti guardo, ti sento e sento le tue mani quando mi sfiori.-, accennò un sorriso e disse -Piccola, noi non siamo realmente morti. Noi siamo solo cambiati. Siamo solo tornati al posto dove avremmo dovuto stare fin dall’inizio. Lily tu ora sei un angelo, sei il mio angelo-. Cosa? Io un angelo? Non ero una cattiva ragazza questo si, ma da lì a dire che io ero un angelo c’era un mare di differenza! -Co-cosa? Io un che?-, come a capire con lo sguardo cosa stessi pensando rispose - Si, sei un angelo e lo sono anch’io, ci troviamo in un posto interamente dedicato a noi. Ognuno di noi è il frutto del disegno divino. Non sappiamo mai perché o come, ma puoi pur star certa che c’è un perché se tutto questo ti sta accadendo e devi esserne felice-.
  
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