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Autore: Jany23    07/10/2013    0 recensioni
Questa storia ha inizio dopo un colpo della protagonista in compagnia di Diabolik ed Eva Kant (Riferente al fumetto Diabolik). Questa prima avventura si svolgerà a Clerville ma successivamente si sposterà in altri luoghi.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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MI svegliai nel mio letto, rimasi 5 minuti sdraiata ma poi mi alzai, era impossibile restare sdraiata con tutto ciò che avevo da fare. Feci la mia corsa e la mia doccia giornaliera e poi colazione. Quel giorno non avevo la più pallida idea di cosa fare. Tornare a casa di Batt era inutile, avevo tutto ciò che mi serviva di quella casa e, sinceramente, adesso mi dovevo concentrare su altro! I diamanti gli sarebbero arrivati presto, avevo solo 2 giorni per prepararmi. Andai a fare un giro, da quando ero arrivata a Gallifrey non avevo ancora cercato una buona palestra. Così, mentre passeggiavo per la città, chiamai Nick. "Ehi, Cat, cosa c'è?" "Sei iscritto a qualche palestra?" "No..." "Bene allora vieni in città, andiamo a trovarci una palestra" "Cosa?" "Eddai nick non voglio andare in palestra sola soletta, quindi ci verrai anche tu" "Senti Cat, adesso ho da fare qua in gioielleria... E mi servirebbe anche una mano, comunque perchè non ci vediamo nel pomeriggio? Almeno decidiamo." "Allora vediamo un po', facciamo così, adesso io vengo in gioielleria a darti una mano e poi nel pomeriggio starai con me" "Va bene, a tra poco, adesso devo andare che ho un cliente." Riattaccò il telefono e io andai verso la macchina. 10 minuti dopo ero alla gioielleria, e, in effetti, aveva bisogno di aiuto. Passammo tutta la mattinata insieme in gioielleria, poi andammo a mangiare al ristorante di fronte e il pomeriggio, visto che la gioielleria di solito restava chiusa il venerdì pomeriggio restava chiusa, andammo a girare tra le palestre. Ce ne erano parecchie, alla fine, verso le quattro del pomeriggio, ne trovammo una che faceva per noi. Nick, visto che aveva da fare, si iscrisse e se ne andò quasi subito. Io mi iscrissi e me ne andai a camminare per la città. Avevo in mente solo una cosa, quei diamanti che sarebbero giunti a Batt. Non li doveva neanche vedere quei diamanti, non sarebbero neanche arrivati alla sua villa. Avrei fatto il colpo durante il tragitto dal posto della consegna fino alla villa. In più ero contenta perchè non avrebbe potuto denunciare il furto, e, di conseguenza, non sarebbe neanche stato risarcito, poichè quei diamanti erano frutto di attività illegale. Alle sette tornai a casa e trovai le luci accese. Strano, pensai, chi può essere in casa mia? Parcheggiai la macchina fuori dal cancello, e mi avviai furtivamente verso la casa. Entrai dalla finestra del primo piano e scesi lentamente, senza far rumore. Arrivai in cucina di soppiatto, e rimasi basita. In piedi, davanti ai fornelli, c'era una mia vecchia amica, Ginevra Boni, abbreviata a Ginny. Io ero rimasta in piedi all'entrata della cucina quando lei si girò. "Ehi, ciao Lunatica." "Ginny, non chiamarmi Lunatica, lo sai che lo odio... Cosa ci fai qua? E come sei entrata in casa mia?" "Ehm vedi, questo pomeriggio sono andata a trovare Nick a casa sua... E lui si è lasciato sfuggire il tuo indirizzo, così ho pensato di venirti a fare una sorpresa, e visto che non c'eri e io non sapevo dove andare, ho scavalcato il muro e sono entrata. Lo sai che sono sempre stata brava a scassinare le serrature..." "Ah Ginny, il soprannome 'Lunatica' starebbe bene a te!" "E dai, non dire così, infondo sei tu quella che si chiama Luna!" "Si, ma solo di secondo nome!" "Su su che mi ringrazierai ti sto preparando la cena!" "Sei impossibile Ginny!" Era vero stava cucinando. Però il suo arrivo non ci voleva, avrebbe modificato, e di parecchio, il mio piano per derubare Batt! Infatti lei non sapeva che io ero una ladra, e non avevo intenzione di dirglielo. Cenammo e poi ci mettemmo a parlare di cosa avevamo fatto da quando avevamo smesso di frequentarci dopo la morte di mio padre fino ad allora. Quella sera andai a letto felice. Anche se avrebbe messo in difficoltà il mio piano ero contenta di aver rivisto un'amica.
  
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