Britney,finito il discorso,uscì dal IHeartradio Music Festival,ad accoglierla fu un freddo pungente,nonostante avesse il giubbino scuro in finta pelle. Quella sera era molto nervosa,e preferiva stare lì fuori a congelarsi piuttosto che dentro al caldo con altre persone,almeno poteva stare da sola senza nessun disturbo. Prese a camminare avanti e indietro nel percorso solitario,ansiosa e frettolosa di andarsene via. Non aveva senso restare ed era la prima volta che era impaziente di ritornare a casa,perchè di solito gli spettacoli serali erano di suo gradimento,già. Ma non quella sera. Quando seppe che c'era anche Justin Timberlake sclerò per impedire che il suo camerino stesse vicino al proprio. Non sapeva perchè aveva reagito così stupidamente,nonostante fosse passato un decennio dalla rottura,non le era più importato di lui,eppure visto che per pura coincidenza partecipava anche egli,voleva evitare d'incontrarlo.

Perchè comportarsi così?

Finalmente si decise,attraversò la strada a passo veloce e percorse buona parte del marciapiede,titubante,fino a quando una voce purtroppo familiare non la chiamò

-Dove scappi?!-

La Spears si bloccò con il cuore in gola.

Si girò e se lo ritrovò davanti,sempre con la sua sfrontatezza pronta all'uso e con la sua presenza che la paralizzava da capo a piedi. Riuscì quasi a sfiorarlo.

- Che ci fai qui?!- gli rispose arrogante,mentre le gambe cominciarono a tremarle da sole.

Tranquillo continuò a parlare

-Qui non sei l'unica a partecipare,sai? Puoi incontrare chiunque -. si mise a braccia conserte e la guardò con rimprovero. La bionda non mantenne il contatto visivo e si staccò voltandosi di lato, cercando una via di fuga dagli occhi di lui,che la osservavano come un mirino per centrare il bersaglio.

-Ti metto troppo in soggezione,mh?- la incalzò lui

-Smettila!- gli rispose in faccia rigirandosi di scatto

-So che non sei arrabbiata con me Brit. E io non sono arrabbiato con te-

la Spears arrossì e lui dolcemente alzò la mano prendendola per il bacino,lei gemette e fece due passi indietro per allontanarsi subito dal suo tocco. Si voltò e riprese a camminare più giù come poco fa. Era tutto così dannatamente complicato ed ingestibile. Fermandosi in un punto più in là,si mise di spalle a costui. Sì,scappare non era l'unica soluzione per fuggire dai problemi,ogni volta ricorrenti e ci faceva la sua bella porca figura di dare tutto per scontato. Il respiro non fu più regolare e con l'aumento del freddo,si condensò fuori tutta la sua agitazione in nuvolette istantanee. Tentatissima di correre via,non ebbe il tempo di muoversi che improvvisamente percepì una vampata di calore penetrarle in ogni singola fibra della schiena e aggrapparsi stretta sulla pancia,con delicatezza,nel frattempo il battito cardiaco accelerò a dismisura preso da una forte scossa elettrica,provocata da quella reazione termica così travolgente. Mai lasciarsi andare così,mai sottostare a ciò che è più forte di noi,ma non ora. Si sentì mancare l'aria,perchè l'altro la strinse ancora più a sé. Il Timberlake chinò la testa sul collo e la bionda si accorse che le sue morbide labbra la stavano baciando,coccolando dolcemente riempiendola di carezze,quelle carezze che non le venivano trasmesse da dieci,lunghissimi, anni suonati

Brit,più sicura,strinse le sue braccia su quelle del ragazzo,godendo del contatto fisico che le faceva venire i brividi dall'emozione,la tremarella alle gambe e contorcere le viscere; nel frattempo Justin continuava a coccolarla e a spostare i capelli di troppo che s'intrufolavano nel percorso. La ragazza non resistette e chiudendo gli occhi appoggiò la nuca sul petto,mostrando di più una delle poche parti scoperte girandosi nel lato opposto,intrecciando braccia e mani all'appiglio dei possenti arti di Jus che ricambiarono immediatamente alla posizione da lei scelta. E tutte le insicurezze che fine avevano fatto? Talvolta che c'era lui magicamente il resto della Terra svaniva ed esisteva solamente ed unicamente il loro piccolo universo,costituito da un sole spento,annuvolato, che ardeva in loro,desideroso di fondersi col ghiaccio dei loro sbagli ed incomprensioni,evaporando ciò che avveniva in questo potente scontro di emozioni implacabili.

Aprì di nuovo gli occhi e ritornando alla realtà,Britney dovette fare un grande sforzo per rendersi conto che stavano entrambi ancora in piedi su quella desolata via in pieno inverno. L'unico ricordo a consolarla era che si stava sciogliendo dentro quell'improvviso abbraccio del suo amato che ora le mordicchiava il lobo dell'orecchio e con una mano,come era suo solito fare,le premeva sul seno. Non le dava fastidio,piuttosto,amava il modo in cui la rendeva prigioniera del suo affetto e amore che le trasmetteva.