-Maysilee Donner-

Rimango impietrita, lì, ferma al mio posto, stringendo, quasi stritolando, la mano che tiene stretta la mia. Non lei, non la mia migliore amica, la dolce ragazza con cui condivido tutti i miei pensieri, i miei segreti, la mia vita. È un sogno vero? Ditemi che è un sogno.

Intanto Maysilee avanza verso la stravagante signora che ha urlato il suo nome, interdetta quasi quanto me, ma lei riesce a realizzare prima la dura realtà...è stata sorteggiata per gli Hunger Games. Non tornerà più.

La rivedo poco più tardi, le hanno dato un'ora per salutare tutti, per congedarsi dalla sua vita. Io sono là ovviamente, ma ancora non realizzo. La guardo e riesco solo a dire -Perché piangi tesoro mio? Tornerai presto-

Ma lei mi guarda, i suoi occhi sono sconsolati, tristi, disperati -Ci proverò. Per te, Elly.

Solo questo, ci guardiamo negli occhi per gli altri due minuti che ci restano, poi i pacificatori mi prendono e mi portano via, quasi di peso. Non connetto, non capisco più niente. La mia Maysilee dov'è? E poi ad un certo punto comprendo, realizzo quando vedo la mamma della mia migliore amica piangere disperatamente, e allora piango anche io, perché ho capito finalmente...lei non tornerà.

Sono a casa, lo siamo tutti. Sto guardando Cesar Flickerman che intervista uno dopo l'altro i tributi nel suo completo verde speranza, quella che nutro io che contro tutte le previsioni Maysilee possa tornare a casa, nonostante il fatto che per la 50° Edizione, quella della memoria, ci siano il doppio dei tributi. I favoriti sono forti e sicuri, i restanti ragazzi sono spauriti e magrissimi. Arriva il turno dell'intervista della mia amica...è bellissima, sorride ma vedo la consapevolezza in quel sorriso. Dopo di lei viene intervistato un ragazzo che conosco di vista, Haymitch Abernathy. Lui e Maysilee erano nella stessa classe e lei aveva una cotta per lui, una vita fa.

Pochi giorni dopo iniziano i veri Hunger Games. L' Arena è stupenda, da sogno, ma letale, come scoprono a loro spese i tributi. Ma Maysilee è brava, sa riconoscere le piante commestibili...ovvio, gliel'ho insegnato io. Almeno le sono stata utile in qualche modo. Quei pochi giorni li passo incollata al televisore, ignoro tutto e tutti, le mie mansioni alla farmacia dei miei genitori, che di solito svolgo con gioia, il mio fidanzato, Josh Mellark, tutto. Lui cerca di scuotermi da questo torpore che mi pervade da quando la mia Maysilee è sprofondata in quell'incubo, senza successo. L'unica cosa che penso è “Perché non mi sono offerta volontaria al suo posto?”.

I giorni passano e lei è ancora viva. La speranza è ancora maggiore da quando si è alleata con Haymitch, lui sembra forte.

Sono con Josh, che mi stringe sul divano dove stiamo guardando Maysilee. Mi si blocca il respiro. Un'imboscata. Un coltello. Nel suo cuore. O nel mio? È morta. O lo sono io? So solo che il suo cuore, il mio, ha smesso di battere.




ANGOLO AUTORE
Questa è la mia prima ff, spero di non essere stata troppo smielata o cose del genere. Nel prossimo capitolo avverrà il primo incontro tra Elly e il suo futuro marito, che vorrei chiamare Richard...vi piace? Avete altri nomi da proporre? Vi chiedo per favore di recensire, perchè essendo la prima volta che pubblico qualcosa sono molto insicura. Un bacio e a presto.