08/10/2013
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Gale Hawthorne era seduto su uno sgabello in quella che potremmo definire una cucina; in realtà, stipata com'era di letti, coperte e vestiti, la stanza sembrava aver perso le caratteristiche che avrebbe dovuto avere.
Da un angolo del locale, la vecchia televisione trasmetteva le immagini di una ragazza di sedici anni all'interno di un'arena che somigliava a un bosco.
Non c'era più luce attorno a lei: la notte era calata presto, intrappolandola su un albero attorniato dai suoi nemici.
Gale strinse i denti: tra quei ragazzi c'era anche Peeta Mellark, quello che si era finto suo amico, addirittura suo innamorato, per poi tradirla in un modo così spregevole!
"Dai, Catnip, pensa a qualcosa... Salvati, Catnip, ti prego!"
Il giovane del Distretto 12 sapeva che era inutile: non vedeva nessuna via d'uscita da quella situazione.
Gale non vedeva la luce.
Posy gli si arrampicò sulle gambe in cerca di affetto. Suo fratello la guardò, l'espressione addolcita; le stampò un bacio sulla fronte e le circondò le spalle esili con un braccio.
Posy gli si arrampicò sulle gambe in cerca di affetto. Suo fratello la guardò, l'espressione addolcita; le stampò un bacio sulla fronte e le circondò le spalle esili con un braccio.
Posy gli appoggiò la testa sul petto.
« Ti voglio bene, papà » sussurrò, prima di addormentarsi.
Gale si rabbuiò: la bambina lo chiamava spesso in quel modo, ma lui sapeva che era sbagliato; non avrebbe dovuto permetterglielo.
Riportò la sua attenzione sullo schermo che aveva davanti e notò che qualcosa era cambiato: una bambina si era avvicinata a Katniss e ora le indicava qualcosa sopra alla sua testa.
Gale sapeva di cosa si trattava: quello era un nido di aghi inseguitori.
A un tratto, capì cosa avrebbe fatto Katniss; nello stesso momento, sentì qualcosa nascere dentro di sé: la speranza di rivederla. La speranza che tornasse a casa.
Ora Gale vedeva la luce.
Sorridendo, il ragazzo si guardò intorno: aveva capito perché era così preoccupato per lei; aveva capito cos'era quel sentimento prepotente che lottava dentro al suo petto.
Gale Hawthorne era innamorato.
Sarebbe riuscito a conquistare la ragazza che amava? Il suo viso tornò triste: no, lui non aveva nulla da offrirle. Se davvero Katniss fosse tornata, sarebbe diventata ricca; mentre lui, cos'aveva lui? Una casa composta da due locali che divideva con la madre e tre fratelli.
Lui non era niente: era solo un miserabile. Era nato miserabile e sarebbe morto miserabile.
Una lacrima rigò il volto di Gale, prima che lui si alzasse, lasciando la televisione accesa su uno spettacolo che non voleva più vedere e adagiando delicatamente Posy dentro al suo letto.
Pacchetto Leggendario:
Personaggio (Gale Hawthorne)
Prompt (Luce)
Finale (Miserabile/i)
Grammatica e lessico: 9/10.
Stile: 10/10.
Originalità: 2/5.
Caratterizzazione/IC dei personaggi: 4/5.
Uso dei prompt: 10/15 (non ho assegnato i 5 punti del prompt perché non mi è sembrato ben inserito nella storia.)
Gradimento personale: 3/5.
Punteggio totale: 38/50.