Talk
to the wrong person
.A
Jessica, perchè tu
spero tu legga anche questa
Festa d’Estate.
Fuochi
d’artificio e bancarelle stracolme di dolciumi solo
per attirare le persone nelle strade.
Per
confonderle con mille profumi e lasciarli ammaliati a guardare
i fuochi con gli occhi lucidi per l’emozione.
Che
atteggiamento egoisticamente consumista.
Che
benedetta ed inutile stronzata.
Neji
Hyuuga non amava le feste. Se è per questo, erano ben poche
anche solo le cose che parevano suscitargli interesse, al di fuori di
piccole,
insignificanti eccezioni.
E
detestava quel ridicolo yukata* bianco con piccole sfumature
argentee che lo copriva dalle spalle alle caviglie.
Oddio,
che palle.
Sentiva
già la musica e le risate gioiose delle persone che si
divertivano riverse a casaccio nelle strade.
Ora
sarebbe stato costretto a partecipare, anche solo per non
sentire quello sfigato di Lee ripetergli ad ogni occasione
perché non era
venuto alla festa domani al solito allenamento. Ed il patetico maestro
Gai
urlargli nelle orecchi che a diciotto anni la giovinezza era
più viva che mai.
Camminò,
o meglio, si trascinò ancora di qualche passo, prima che
un piccolo fruscio gli penetrò in un orecchio.
Guardò leggermente infastidito.
Di questo passo sarebbe arrivato alla festa al momento della sua fine,
se
persino qualcuno
si fosse messo ad intralciarlo.
-
Se hai tempo per farti i cazzi degli altri, Hyuuga, perché
non
lo impieghi per sparire?-
Una
voce femminile, leggermente acuta e evidentemente incazzata
pareva essere la cosa
che lo avrebbe rallentato nella sua già alquanto patetica
riluttante partecipazione alla festa.
Una
voce abbastanza familiare, per la precisione.
-
Mi sembra che anche tu, in quanto a tempo libero, non scherzi
Yamanaka –
Ino
Yamanaka sbucò fuori dall’intrigato groviglio
d’alberi nel
quale s’era andata a cacciare. Neji gli scoccò un
occhiata piuttosto dubbiosa.
I
suoi capelli, sempre raccolti in una rigorosa coda alta, ora
apparivano fuori posto; mentre lo yukata riportava un fiocco fatto in
fretta e
furia, come se l’arrivo dello Hyuuga avesse interrotto
qualcosa che l’avesse
costretta a darsi una repentina sistemata.
-
Spiegami cosa hai da guardare-
-
Non mi sarei mai aspettato che lo facessi anche dietro un
albero...- disse pacatamente Neji, alludendo ai due o tre succhiotti
che
spuntavano rossastri come lividi sul collo della Yamanaka, che invano,
tentava
di coprire.
Ino
gli rivolse la sua peggiore occhiata – Mi sembra di avertelo
già detto, no. Spa...ri...sci- gli sillabò con
disinvoltura, sperando di aver
dato a quell’ultima parola maggior veleno possibile.
Un
debole sorriso tirato scosse le labbra di Neji.
-
Quando saranno le tue minacce a spaventarmi, Yamanaka, potrei
iniziare a considerare Lee un mio simile alla pari- disse con scherno.
-
Allora credo di essere a buon punto- ribatté Ino,
sciogliendosi
i capelli - Dato che Lee si è già preso una buona
parte di ciò che ti
apparteneva, Hyuuga –
Ecco.
Ecco
perché detestava
Parlava
a raffica senza nemmeno capire il senso delle parole che
diceva, infatti molto spesso stronzate, finche non arrivava casualmente
a dire
una cosa che ti faceva incazzare.
Perché
questa,
-
Che c’è Hyuuga...ho colpito nel segno?- chiese,
con una punta
d’ironia nella voce.
Neji
sbuffò – Non sopravvalutarti, Yamanaka. Non sei
così
intelligente...-
Le
guance di Ino stavano gradualmente assumendo una vivida
colorazione rossastra, mentre dal labbro inferiore, mordicchiato per il
nervosismo, spuntava timidamente una goccia di sangue.
Non
è che lo Hyuuga non fosse bello.
Anzi,
secondo i suoi standard riguardanti l’altro sesso, Neji
Hyuuga oscillava pericolosamente tra il “cinico e
bastardo” ed il “sexy e
malizioso”, ma questo suo bisogno di calpestare con ogni
parola possibile
l’autostima altrui, la faceva andare in bestia.
Nemmeno
Shikamaru, sebbene fosse estremamente intelligente e
spesso fastidioso, l’aveva mai sminuita in quel modo.
Ed
Ino non era una stupida, contrariamente a ciò che lo Hyuuga
aveva sempre pensato. Perciò decise di passare al
contrattacco. Si mise a
ridere. E la sua risata, così, a sproposito, parve intaccare
la pazienza dello
Hyuuga più dell’effetto sperato.
-
Cazzo te ridi, Yamanaka? Hai perso anche l’ultimo neurone che
ti
era rimasto nell’ultima scopata?-
Ino
si passò la lingua sulle labbra – Spiacente di
deluderti, ma
tornando a ciò che stavamo dicendo prima, credo proprio che
per una volta
quello stupido di Rock Lee ti abbia superato- e non vedendo nessun
commento
pronto sulle labbra dello Hyuuga continuò – ma
infondo, credo proprio che
Tenten non stesse aspettando altro-
Una
lieve, impercettibile vena si fece largo pulsante sulla fronte
dello Hyuuga.
-
Quando non hai qualcosa in bocca spari sempre stronzate...- fece
Neji, fronteggiando Ino – credo che persino Shikamaru,
togliendo la parte in
cui ti facevi sbattere a letto, si era stufato di te. Altrimenti, non
avrebbe
scelto la sabbia alla foglia...-
Una
minima parte del coraggio che si era accumulato in Ino parve
crollare a quella affermazione.
-
Tu cosa ne sai?- gli urlò contro con ferocia.
Neji
sorrise per la seconda volta – Oh...so molto più
di quanto tu
pensi-
E
a questo punto Ino esplose.
Non
le importava più nulla. Nemmeno se con quello che stava per
dire si fosse beccata un cazzotto dallo stesso Hyuuga.
-
Lo vedi? Te ne rendi conto? Il tuo atteggiamento strafottente e
bastardo nei confronti di una persona fa si che quella inevitabilmente
ti odi.
Forse, e scusa se per questo mi considero più intelligente
di te, Tenten non ha
scelto Lee per caso. Sarà anche stupido, strano e ridicolo
con quelle
sopracciglia gigantesche e quella tutina attillata color verde pisello,
ma
intanto la tratta con rispetto.
Non
la squadra dall’alto in basso, non pretende da lei la
completa
adorazione e di certo non la considera una fallita. Lee, in questo
caso, è
migliore di te. Mettitelo bene in testa Hyuuga, insieme alle tue
stupide manie
da bello e dannato-
Quando
Ino smise di parlare, si accorse di avere il fiatone. E gli
occhi lucidi.
Neji
apparentemente, sembrava aver assorbito ogni parola in
silenzio, e cogliendo al volo la situazione, Ino proseguì.
-
E sai cosa ti dico, Hyuuga? Tenten non si era mai aspettata
grandi cose da te. Le bastava che tu diminuissi la parte di disprezzo e
superiorità che le avevi accollato se bisogno di fare altro.
Ma tu no. Ringrazia
il tuo stupido orgoglio frutto di anni e anni di allenamento,
perché è grazie a
lui che quello “sfigato” di Rock Lee ora
può permettersi Tenten a letto -
Ino
era livida in volto. L’ultima parte le era costata un enorme
sforzo. Forse perché anche lei si era lasciata sfuggire
qualcuno nello stesso
modo...
-
Sai Yamanaka...sei fastidiosa. Una puttana irritante e lagnosa.
Ora capisco perché Shikamaru ha scelto Temari a
te...evidentemente eri troppo
anche per lui-
Ino
trasalì. Quello
Hyuuga stava toccando un tasto dolente.
-
Come potrei considerarti? Una palla al piede nelle missioni ed
una persona decisamente egoista e viziata nella vita? Che ne dici? O
forse
sarebbe meglio una che non ha avuto le palle di trattenere la persona
che,
stando a te, amavi e che ora se la fa con tutti solo per dimenticare?-
Neji
sputava quelle parole come se gli facessero schifo.
La
sera della Festa d’Estate passata a colloquiare allegramente
con
E
a differenza di lui, che nascondeva le ferite sotto
l’indifferenza ed il cinismo, lei le copriva con il
fondotinta e l’ombretto.
-
Tu...cosa...ne sai...- sibilò Ino, a testa bassa.
Evidentemente si
stava sforzando di non piangere.
Neji
la guardò pulirsi gli occhi azzurri acquosi, impassibile.
-...-
-
Cosa ne sai di quello che sto provando? Per te sono solo
un’oca senza
cervello, come l’Haruno è l’eterna
disperata alla ricerca di Sasuke e tua
cugina la fallita senza speranze che appartiene ad una casata che non
potrà mai
onorare. Non hai mai pensato che gli altri, la gente che ti circonda,
possa
trovare fastidioso questo tuo atteggiamento?
Tenten
in tutti questi anni ha provato a cambiarti, a renderti una
persona migliore, ed ecco il risultato delle sue fatiche. Da chi credi
che
andasse la sera a sfogarsi per colpa del cretino che ho davanti in
questo
momento? Chi credi che debba essersi sorbito le sue urla? Rock Lee.
Esatto.
Proprio il Sopracciglione senza speranze che tutti
reputavano un fallito-
Un
boato esplose nella notte ed Ino si interruppe.
Alzò
lo sguardo e vide i fuochi d’artificio colorare il cielo
notturno con molteplici sfumature, tra le grida di gioia della gente
estasiata
da quei colori.
-
Sai Hyuuga, lascia che ti dica un’ultima cosa. Forse potrai
fregartene, dirmi nuovamente che sono una sgualdrina e andartene a
vegetare su
qualche albero. Non me ne frega più di tanto. Ma Tenten, in
un tuo cambiamento,
ci ha sempre creduto. Ha aspettato fino alla fine, finché
l’ultima speranza nel
suo cuore si è spenta del tutto.
In
quanto a me, anche io mi sono comportata male. Non ce bisogno
che sia tu a ricordarmelo – e nel parlare le
scappò una risata. Dal suono
strano,più simile ad un singhiozzo – Ho perso
Shikamaru per sempre e penso che
portarmi a letto uomini diversi si l’unica soluzione per
dimenticarmi di lui.
Ma tu non sai – e qui scoppiò a piangere
– quanto sia dura avere costantemente
la sua faccia davanti agli occhi, il peso del suo corpo sul mio e il
sapore
delle sue labbra sulla mia bocca. Vivere ogni giorno nella
più completa
solitudine, facendo finta di stare
bene solo per non far preoccupare gli altri e per mantenere alta la
reputazione.
Ma dentro, sono consapevole che ormai Shikamaru non sia più
mio-
E
fece per andarsene, consapevole di essersi messa troppo allo
scoperto.
-
Ormai lui ha scelto la sabbia alla foglia-
Neji
Hyuuga fissò il punto in cui
Che
ragazza odiosa.
Pensava
veramente che le sue parole avrebbero lo avrebbero fatto
riflettere?
Ormai
i fuochi d’artificio erano agli sgoccioli. Se avesse preso
parte alla festa in quel momento, avrebbe assistito alla parte
peggiore.
L’Haruno
se ne sarebbe andata da sola, sconsolata, impegnata a
mantenere la maschera di ninja di alto livello solo per raggiungere il
suo
scopo.
Sua
cugina sarebbe andata diretta a casa di Naruto con il biondino
sottobraccio, pronta finalmente a perdere la sua verginità
con il contributo dell’alcool
e dell’euforia generale.
E
Tenten sarebbe andata a nascondersi in qualche vicolo cieco con
Rock Lee.
No...decisamente
quello era il momento meno adatto per
partecipare.
E
poi i fuochi erano finiti.
L’estate
era appena entrata.
E
quel ridicolo yukata stava diventando davvero fastidioso.
Che
benedetta cazzata.
Note
dell’autrice:
Oddio.
Oddio. Da dove viene questa cosa?
Semplice.
Dato che era da un po’ di tempo che non mettevo mano al
pc, la prima cosa che riscrivo doveva essere una cosa sconcertante.
Ed
è qui che voi direte – Si ma non così
sconcertante. Insomma,
hai fatto una one-short su Ino e Neji! Questa qui è matta da
legare...-
Sì
lo so. È senza senso e pienamente campata in aria, ma sia
Ino
che Neji, se ci pensate un attimo, sono stati battuti e privati di una cosa.
Come
avete visto non ci sono scene romantiche, perché la coppia
non piace neppure a me, ma devo dire che mi sono parecchio divertita ad
immaginare un dialogo di questo tipo tra due persone così
diverse accomunate da
una perdita simile.
Che
ci volete fare? L’astinenza gioca brutti scherzi...
Alla
prossima con al 99% una NejiTenten!
xxxBaCiOtToxxx
p.s: Lo yukata, per chi non lo sapesse, è
l’equivalente del
kimono, solo estivo.